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Covid, oggi (14/1) in regione 20.346 nuovi casi (-1,5% rispetto a ieri). Altri 24 decessi

Covid, oggi (14/1) in regione 20.346 nuovi casi (-1,5% rispetto a ieri). Altri 24 decessi
(foto: Italpress)

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 771.295 casi di positività, 20.346 in più rispetto a ierisu un totale di 69.665 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 29,2%.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 148 (-3 rispetto a ieri); l’età media è di 61,9 anni. Sul totale, 98 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,5 anni), il 66,2%, mentre 50 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,4 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano quota 3,6 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che non si sono ancora vaccinate: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.312 (+54 rispetto a ieri), età media 69 anni.

Rispetto ai 20.648 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un -1,5%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano del 2,4%, quelli delle terapie intensive scendono del 2%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.002.255 dosi; sul totale sono 3.648.368 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.812.547.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,7 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 4.682 nuovi casi, seguita da Modena (2.689). Poi Parma (1.889), Ravenna (1.830) e Piacenza (1.810); quindi Rimini (1.712), Reggio Emilia (1.518), Ferrara (1.369), Cesena (1.205), Forlì (1.082). Infine, il Circondario Imolese (560).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 31.996 tamponi molecolari, per un totale di 7.678.874. A questi si aggiungono anche 37.669 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.971 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 479.992. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 276.793 (+17.351). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 274.333 (+17.300), il 99,1% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 24 decessi: 5  in provincia di Parma (un uomo, di 81 anni, e 4 donne, rispettivamente di 44, 78, 86 e 97 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 83 anni e una donna di 90); 3 in provincia di Modena (tutte donne, di 68, 91 e 93 anni); 5 in provincia di Bologna  (3 uomini, rispettivamente di 72 anni, 83 – quest’ultimo deceduto a Imola – e 88 anni, e 2 donne, una di 88 anni e l’altra – di Imola e deceduta a Imola – di 95 anni);  4 in provincia di Ferrara (una donna di 82 anni e 3 uomini, rispettivamente due 78enni e un 79enne); uno a Ravenna (un uomo di 84 anni); uno in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 43 anni); 3 in provincia di Rimini (un uomo di 87 anni e 2 donne, di 75 e 93 anni). Nessun decesso in provincia di Piacenza.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.510.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 21 a Parma (+1); 17 a Reggio Emilia (-1); 20 a Modena (+2); 30 a Bologna (-2); 9 a Imola (-1); 19 a Ferrara (-1); 7 a Ravenna (-2); 2 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 17 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 44.157 a Piacenza (+1.810), 60.302 a Parma (+1.889), 85.335 a Reggio Emilia (+1.518), 123.081 a Modena (+2.689), 156.668 a Bologna (+4.682), 23.708 a Imola (+560), 48.723 a Ferrara (+1.369), 69.366 a Ravenna (+1.830), 36.080 a Forlì (+1.082), 43.415 a Cesena (+1.205) e 80.460 a Rimini (+1.712).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 22 casi: 20 positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 2 in quanto giudicati non Covid-19.

Rai Emilia-Romagna, l’assessore Felicori e il sottosegretario Baruffi, hanno incontrato i Sindacati

Rai Emilia-Romagna, l’assessore Felicori  e il sottosegretario Baruffi, hanno incontrato i Sindacati
Felicori – Baruffi (foto di Pietro Ballardini)

Puntare sulla sede Rai dell’Emilia-Romagna a Bologna per farne un forte polo della produzione televisiva e radiofonica nazionale. In viale della Fiera esistono infatti spazi, strutture tecniche e risorse professionali che meritano di essere valorizzate. Basti pensare all’Auditorium o agli studi radiofonici, dove venivano realizzati concerti e trasmissioni nazionali. La Regione Emilia-Romagna torna a rivolgersi ai vertici della Rai per chiedere una svolta nei piani industriali relativi alla sede regionale di Bologna. Lo fa dopo l’incontro che l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, e il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi, hanno avuto con le rappresentanze sindacali Cgil, Csil, Uil e la Rsu della sede Rai dell’Emilia-Romagna.

“Nel programma di mandato – sottolineano Felicori e Baruffi – abbiamo indicato l’obiettivo di fare dell’Emilia-Romagna una grande piattaforma delle industrie culturali e creative, continuando a investire nell’economia cosiddetta arancione, che peraltro ha un forte effetto moltiplicatore su indotto e territorio. Il rilancio della sede regionale Rai di Bologna crediamo debba inserirsi in questo progetto, anche in riferimento al Tecnopolo di Bologna, dove sviluppo digitale e nuove tecnologie potranno accompagnare processi culturali innovativi e nuova occupazione, e al piano di riqualificazione urbanistica di un pezzo importante di città collegato al Tecnopolo stesso. Accogliamo quindi la sollecitazione che ci viene da chi lavora nella Rai dell’Emilia-Romagna per chiedere di nuovo ai vertici aziendali di investire a Bologna per nuove produzioni e iniziative editoriali, che guardino al territorio e al Paese”.

L’incontro con i rappresentanti sindacali si era aperto con la preoccupazione ribadita da tutti dopo la cancellazione dell’edizione di mezzanotte del Tg regionale, col rischio di impoverire l’informazione locale, che si è confermata avere un ruolo centrale anche durante la pandemia. E l’auspicio ribadito che possa ripartire, in seconda serata e in orari che non facciano scattare costi aggiuntivi, come proposto da Usigrai.

A Formigine Comune e Associazionismo assieme per rispondere ai bisogni generati dalla pandemia

A Formigine Comune e Associazionismo assieme per rispondere ai bisogni generati dalla pandemiaSi è tenuta ieri (13 gennaio 2022) una videocall telefonica, presenziata dal Sindaco Maria Costi, nel quale sono stati condivisi con le associazioni di volontariato i bisogni emersi dall’attuale momento pandemico, dopo un attento ascolto dei cittadini che si sono rivolti allo sportello sociale del Comune di Formigine.

In primis, si assiste alla difficoltà nella gestione delle quarantene, collegata anche a una scarsa confidenza con gli strumenti digitali come il Fascicolo elettronico e la conseguente difficoltà a scaricare il Green Pass. Su questo fronte, il Comune di Formigine mette a disposizione i propri facilitatori digitali, attraverso appuntamento al numero 059 416167.

Emerge inoltre la difficoltà a reperire personale per l’assistenza domiciliare. Per quello che è possibile fare, le Caritas territoriali, Avap, Auser, Astro, i gruppi Scout territoriali, gli Alpini e le associazioni Angeli in moto, le Palafitte 2.0 e San Gaetano si rendono disponibili per consegnare a domicilio la spesa e i medicinali a coloro che non possono uscire di casa.

Si riattiva il servizio “Formigine ti chiama”, che consiste nelle telefonate da parte dei volontari agli ultrasettantacinquenni che vivono da soli, allo scopo di intercettare esigenze o anche solo per tenere un po’ di compagnia, in questo periodo difficile per tutti e, in particolare, per chi non è circondato dalle cure dei propri cari.

Sono arrivate anche richieste di strumentazioni tecnologiche al fine di permettere la didattica a distanza per gli studenti: per questo, è necessario contattare le segreterie delle singole scuole.

Infine, permane il problema “casa”, pertanto il Comune rinnova l’appello per i proprietari di appartamenti sfitti a partecipare all’avviso pubblico dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico che offre le seguenti garanzie: pagamento regolare dell’affitto pattuito in due rate semestrali anticipate; rilascio dell’alloggio entro il termine stabilito dal contratto e nelle condizioni iniziali; pagamento delle spese condominiali in caso d’inadempienza dell’inquilino.

Si ricorda che gli uffici comunali sono tutti operativi e disponibili ai numeri: 059 416293 (sociali) e 059 416333 (Ufficio Relazioni con il Pubblico).

Afferma l’Assessore alle Politiche sociali Roberta Zanni: “Ripristiniamo la videocall con le associazioni a cadenza settimanale per tenere monitorata la situazione. Siamo di fronte a un numero alto di positivi (anche se le situazioni più gravi sono limitate), e proprio per questo dobbiamo unire le forze. Gli uffici comunali sono comunque pienamente operativi, così come le strutture che offrono servizi per anziani e i centri diurni per i disabili”.

Report 2021 dei Volontari della Sicurezza fioranesi: quasi 1.000 le ore di attività svolte

Report 2021 dei Volontari della Sicurezza fioranesi: quasi 1.000 le ore di attività svolteAnche per il 2021, l’attività svolta dai Volontari della Sicurezza di Fiorano è stata importante e cospicua, un impegno per cui l’ente comunale non può che esprimere viva gratitudine.

Il monte ore totale di servizio ammonta a quasi 1.000 (959 ore, precisamente), attraverso il coinvolgimento di ben 14 volontari  Le attività più rilevanti sono state: la presenza durante le processioni parrocchiane a Fiorano, Spezzano ed Ubersetto; le gare ciclistiche come la “Pistoia – Fiorano” del 2 giugno, un monitoraggio svolto insieme ai volontari della sicurezza di Formigine; i controlli dei green pass; la distribuzione delle mascherine; l’opera di coordinamento e di diffusione informazioni alla cittadinanza durante la manifestazione della Fiera di San Rocco del 16 agosto e della Sagra di Fiorano dell’8 settembre.

A queste si aggiunge la presenza all’interno del circuito durante le gare internazionali di modellismo presso la pista del Miniautodromo “Jody Scheckter” di Spezzano di Fiorano, in via Antica Cava 2 A anche i controlli effettuati sia nei parchi che nei cimiteri di Spezzano e di Fiorano durante le festività di Tutti i Santi e di Commemorazione dei defunti (1 e 2 novembre).

In ultimo si ringrazia i volontari per la segnalazione agli operatori della Polizia Locale di tutte le informazioni raccolte dai cittadini o dagli stessi volontari, al fine di garantire la sicurezza collettiva e di ogni persona che vive e abita il nostro territorio.

“Come Amministrazione – commenta l’assessore Davide Branduzzi – ringraziamo sentitamente tutti i volontari della sicurezza che anche durante il 2021 si sono resi disponibili a fornire un contributo tangibile per lo svolgimento ottimale delle varie iniziative fioranesi. Con le restrizioni date dal contenimento del Covid, la gestione di ogni evento ha inoltre richiesto sforzi non sottovalutabili. Si tratta di un impegno, il loro, che è rimasto costante e senza flessioni negli anni: l’augurio è che un apporto così importante non venga mai a mancare”.

 

Bandiere a lutto nel giorno delle esequie di David Sassoli

Bandiere a lutto nel giorno delle esequie di David SassoliOggi, in occasione delle esequie di Stato per la morte del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, nel Municipio di Sassuolo, la bandiera italiana ed europea saranno a mezz’asta in segno di lutto.

Il CONI dell’Emilia Romagna piange Orestina Zazzarini

Il CONI dell’Emilia Romagna piange Orestina ZazzariniIl mondo dello sport piange Orestina Zazzarini che si è spenta a 61 anni dopo aver combattuto coraggiosamente a lungo contro la malattia.

Laureata in scienze motorie, storica segretaria del CONI di Modena e docente del Settore Istruzione Tecnica della FIN, era coordinatrice regionale del nuoto dal 2005. Già allenatrice e presidente del Nuoto Club Sassuolo, è stata una delle figure di riferimento del movimento sportivo modenese e, per i tanti incarichi ricevuti all’interno del CONI dell’Emilia Romagna, pure dell’intera regione.

Il mondo del nuoto la sua passione principale, tanto che il cordoglio per la sua scomparsa è arrivato da parte del presidente della FIN Paolo Barelli, e dal presidente FIN ER Pietro Speziali.

Sono state tante le persone che l’hanno conosciuta per la sua capacità organizzativa ma pure per la concretezza con la quale era capace di risolvere con un sorriso o una battuta le problematiche che le venivano sottoposte.

“Perdo una vera amica – ha detto il presidente del CONI dell’Emilia Romagna Andrea Dondi – con la quale da delegato del CONI di Modena ho collaborato per tanti anni. Ho potuto apprezzare la sua serietà e competenza sul mondo del lavoro, ma soprattutto le sue doti umane, che si concretizzano, in queste ore, nei tanti messaggi che i suoi ragazzi del nuoto le stanno inviando. A nome di tutto il mondo sportivo porgo alla famiglia le più sentite condoglianze”.

Giulia Pigoni: “Ciao Orestina, la mia guida nel mondo dello sport”

Giulia Pigoni: “Ciao Orestina, la mia guida nel mondo dello sport”“La scomparsa di Orestina mi lascia attonita. Fatico a trovare le parole giuste perché per me è stata davvero una guida nel mondo dello sport quando, alle prime armi da assessore, cercavo di entrare in punta di piedi nel mondo dell’associazionismo da amministratore”. La consigliera comunale e regionale di Azione Giulia Pigoni, già Assessore allo Sport del Comune di Sassuolo, piange la scomparsa di Orestina Zazzarini.

“Era una donna determinata e buona – prosegue Pigoni – oltre che tenace e disponibile. Ha dato moltissimo al mondo dello sport e al nostro territorio, come allenatrice, come coordinatrice regionale FIN per il Coni, come persona, sempre al servizio dei ragazzi. Il suo fuoco, la sua passione, sono stati e restano un grande esempio e una testimonianza preziosa. Mi stringo al dolore di Davide. Le più sentite condoglianze a lui, alla grande famiglia del Nuoto Club Sassuolo e al Coni regionale”.

Sassuolo e il nuoto italiano piangono la scomparsa di Orestina Zazzarini

Il CONI dell’Emilia Romagna piange Orestina ZazzariniDopo una lunga lotta contro la malattia se n’è andata Orestina Zazzarini; aveva sessantuno anni. Storica docente del Settore Istruzione Tecnica, già allenatrice del Nuoto Club Sassuolo, ha curato la formazione e l’aggiornamento di migliaia di istruttrici e istruttori.

“Una straordinaria donna che ha dato tantissimo alla nostra Città. Dolcezza, risoluzione, grinta, passione e serietà sono le caratteristiche che chi ha avuto la fortuna di incrociare il suo percorso ha sicuramente riconosciuto in lei. Il mondo dello sport piange un’immensa perdita”.

Con queste parole l’Assessore allo Sport del Comune di Sassuolo Sharon Ruggeri ricorda Orestina Zazzarini, punto di riferimento del Nuoto Club Sassuolo e a lungo coordinatrice regionale del Coni, scomparsa nel pomeriggio di ieri.

“A Davide Montepoli – prosegue l’Assessore Ruggeri – all’intera famiglia ed ai tantissimi amici che oggi piangono Orestina, le mie più sincere e sentite condoglianze a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera città di Sassuolo”.

La famiglia informa che da oggi si potrà fare visita alle camere ardenti dell’ospedale di Sassuolo. Stasera (14 gennaio) alle 18.30 si terrà il rosario nella chiesa di San Giorgio. I funerali, invece, domani mattina (15 gennaio) alle 10.30 nella chiesa di San Giovanni Neumann alle 10.30.

Maranello, concluso il periodo di ‘prova’ del nuovo velox fisso. Strumento operativo dal 17 gennaio

Maranello, concluso il periodo di ‘prova’ del nuovo velox fisso. Strumento operativo dal 17 gennaio
nuovo autovelox fisso in via Abetone Superiore

Nelle sei settimane di ‘prova’ appena trascorse, durante le quali sono stati raccolti dati ma senza elevare sanzioni, in Via Abetone Superiore – all’altezza di Via Damiano Chiesa – c’è anche chi ha superato i 100 chilometri orari, nonostante il limite di velocità fosse di 50. Sarà sempre di 50 km/h la soglia dell’autovelox fisso che in quel punto entrerà in funzione a partire da lunedì 17 gennaio, rendendo più sicuro un tratto di strada che nel corso degli anni è stato teatro di diversi incidenti, alcuni con esiti mortali. E i proventi delle multe verranno reinvestiti proprio nell’ambito della sicurezza stradale.

Il via libera definitivo all’installazione del dispositivo era arrivato dalla Prefettura a fine novembre, a completamento di un iter autorizzativo avviato lo scorso anno dal Comune di Maranello, non appena le nuove normative hanno consentito l’utilizzo di questi strumenti anche su strade urbane con le caratteristiche di Via Abetone Superiore. Una richiesta che gli stessi residenti della zona, anche nelle riunioni di quartiere, avevano sollevato da tempo, ricevendo l’impegno dell’Amministrazione comunale a procedere nel caso venisse modificato in tal senso il Codice della Strada, cosa avvenuta a fine 2020.

Il monitoraggio effettuato dal 1° dicembre 2021 all’11 gennaio 2022 ha inoltre confermato la necessità di un ulteriore elemento deterrente contro gli eccessi di velocità in quel punto della strada, come dimostrano i dati raccolti in quei 42 giorni. Un intervallo di tempo nel quale il limite dei 50 km/h è stato infatti superato da 3113 veicoli, quindi 72 volte in media al giorno, nonostante la presenza della regolare segnaletica che già indica la presenza di un velox, alla quale sono stati aggiunti ora altri due pannelli luminosi che riportano in tempo reale la velocità del veicolo in transito.

L’87% delle ‘sanzioni virtuali’ ha visto velocità assestate tra i 50 e i 70 km/h: il 43% (1351 transiti) nella fascia 50-60, il 44% (1373) tra i 60 e i 70 km/h. Un altro 10% di questi veicoli (316 passaggi) ha raggiunto velocità tra i 70 e gli 80 km/h, mentre in 12 occasioni (quasi il 3%) si è toccata la fascia 90-100 e in un frangente quella tra i 100 e 110 km/h. E in quel punto, oltre a diverse abitazioni, c’è un incrocio e due attraversamenti pedonali nell’arco di pochi metri.

Il nuovo autovelox fisso utilizza una videocamera di ultima generazione, dotata di un visore ad infrarossi che le consente di rilevare H24 la targa dei veicoli che oltrepassano il limite di velocità (50 km/h), senza dover ricorrere ad alcun flash, nemmeno di notte. Inoltre, la videocamera e il software che la supporta hanno le potenzialità per interagire con i 15 varchi stradali già installati sul territorio.

Come da normativa, le sanzioni oscilleranno tra i 42 e i 1126 euro – e dai 3 ai 10 punti di malus sulla patente – a seconda dell’entità del superamento dei limiti e della fascia oraria in cui avviene la violazione, visto che nelle ore notturne l’irregolarità per legge è ritenuta più grave.

Calciatori Panini 2021-22: anche il neroverde Giacomo Raspadori alla presentazione

Calciatori Panini 2021-22: anche il neroverde Giacomo Raspadori alla presentazioneIeri, presso la sede della Lega Serie A di Via Rosellini 4, la presentazione della collezione di figurine Panini “Calciatori 2021-2022”. La conferenza stampa ha visto come protagonisti ospiti presenti in sede ma anche altri collegati da remoto. Dal padrone di casa, Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Serie A, al Direttore Mercato Italia Panini, Antonio Allegra. Oltre al Presidente di Lega B Mauro Balata, il Presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, il Presidente di AIC Umberto Calcagno e il Presidente di AIAC Renzo Ulivieri.

Alla presenza delle massime cariche istituzionali del calcio Italiano, di Panini, di una delle più grandi leggende di sempre, Alessandro Del Piero, e di Giacomo Raspadori, calciatore del Sassuolo e della Nazionale Italiana, uno dei giovani calciatori italiani più promettenti, si è ripercorsa la storia delle mitiche figurine Panini, presentando le novità 2022 e le attività di marketing a supporto.

Così l’attaccante neroverde, protagonista tra gli altri dello spot Calciatori 2021-2022 Panini, in collegamento dal Mapei Football Center: “L’emozione di vedermi nella figurina per la prima volta è stata la stessa di quando ho visto la maglia con il mio nome nello spogliatoio”.

Panini è da sempre sinonimo della storia dei calciatori, iniziata nel 1961, e che ha visto il susseguirsi di collezioni e prodotti memorabili; una su tutti la copertina del ‘65 del “calciatore in rovesciata” divenuto simbolo dei calciatori. Le collezioni Figurine Panini riguardano tutte le generazioni: dai ragazzini, che rappresentano il core target, ai giovani adulti e genitori a cui si aggiungono i collezionisti, che oggi contano un numero attivo e stimato di oltre un milione.

La 61° collezione di figurine dell’azienda modenese vede tra i suoi licenziatari la Lega Serie A, la Lega Serie B, la Lega Pro, l’AIC, l’AIAC e, come novità assoluta, la FIGC. Si compone di 742 figurine formato 54×76 retro adesive, di cui oltre 120 su materiale speciale, da raccogliere in un album di 128 pagine. La copertina ritrae l’immagine di un giovane tifoso esultante in maglia azzurra. Una delle principali novità della collezione è lo sviluppo orizzontale della figurina dei giocatori di Serie A TIM, con il classico “mezzobusto” ed in azione del calciatore, oltre alle sue informazioni base (numero di maglia, caratteristiche fisiche e palmares). Come contenuti editoriali troviamo le figurine di Serie A TIM, Serie BKT, Serie C, Serie D e Serie A Femminile Timvision.

L’album “Calciatori 2021-2022”, in edicola da dicembre, si apre con una pagina dedicata ai “trofei” della Serie A TIM, con le loro figurine, oltre alle immagini dei palloni ufficiali delle tre Serie principali e la legenda interpretativa, oltre alla geografia provenienza dei giocatori della Serie A TIM. Segue la sezione dedicata alle 20 squadre della Serie A TIM. Oltre alle figurine dello scudetto, si trovano quelle dei 22 calciatori, della squadra schierata, del mister e della prima maglia ufficiale. Completano le pagine, immagini dello stadio, della squadra Primavera e della seconda e terza maglia ufficiale. Troviamo, inoltre, le informazioni statistiche sul team, le foto degli altri titolari in rosa, compresi gli statini dei giocatori, la sezione dedicata agli eGamers e alla speciale figurina “La Panini più amata – I Bomber”, dedicata al marcatore più rappresentativo nella storia del club e scelta dai tifosi attraverso le pagine social dei vari club. Questa speciale figurina sarà distribuita a partire da marzo nel set Aggiornamenti e Calciomercato.

Tantissime sono le novità e le sezioni speciali dell’album “Calciatori 2021-2022”. Due pagine sono dedicate agli «EA Sports Player of the Month» e «Coach of the Month» (riconoscimenti mensili di Lega Serie A destinati a giocatori e allenatori). Un’altra sezione, nata dalla partnership con TIM, è quella dedicata agli Avatar della Serie A TIM: 20 figurine ideate per rappresentare ogni club di Serie A. In questa sezione trova spazio anche una speciale figurina che TIM regala ai sui clienti attraverso la bolletta o direttamente nei negozi TIM fino ad esaurimento scorte. Altra sezione, realizzata in collaborazione con DAZN, è quella del Calcio Mercato. Come da tradizione, anche nella collezione “Calciatori 2021-2022”, è presente la sezione Film del Campionato, in collaborazione con La Gazzetta dello Sport, dove 20 figurine raccontano i principali eventi relativi alla stagione. Le prime quattro figurine sono già inserite all’interno delle bustine in vendita in edicola, mentre le altre 16, unitamente ad altre figurine «EA Sports Player of the Month» e «Coach of the Month», verranno distribuite gratuitamente, nelle prossime settimane, in abbinamento con La Gazzetta dello Sport e SportWeek. Ulteriori due pagine ospitano “Azzurri da sogno”: una sezione che celebra la Nazionale Campione d’Europa, attraverso 30 giovani giocatori, tutti nati a partire dal 1998, che rappresentano con orgoglio i nostri colori. Confermata la sezione Top Performers, con due pagine di figurine che ritraggono il miglior giocatore per ogni club, secondo il CPI (Calciatori Player Index) frutto di un’analisi di valori tecnici, di mercato e valutazioni di esperti.

Ridimensionamento di alcuni servizi ambientali Hera a causa dell’emergenza sanitaria

Ridimensionamento di alcuni servizi ambientali Hera a causa dell’emergenza sanitariaA causa della mancanza di personale dovuta alla situazione pandemica da Covid-19, nell’area modenese alcuni servizi saranno temporaneamente ridimensionati.

Fino a fine gennaio, verrà ridotto il presidio delle stazioni ecologiche, con possibile allungamento dei tempi di attesa per poter accedere a queste strutture. Verranno inoltre ridotti – e in alcuni casi sospesi – la prenotazione e lo svolgimento dei ritiri a domicilio di ingombranti o potature.

Per quanto riguarda gli altri servizi, al momento potrebbero verificarsi alcune criticità e ritardi sulla pulizia e lavaggio delle strade e sulla raccolta degli abbandoni di maggiore volumetria. Restano invece confermati i servizi di raccolta porta a porta.

 

Alcune semplici regole per alleviare i disagi

Hera sta sopperendo a queste mancanze attivando tutte le misure possibili per gestire la situazione; tuttavia, invita cittadini e imprese a una particolare attenzione alle norme che regolano la corretta gestione dei rifiuti, perché il loro rispetto contribuisce a limitare i disagi, come ad esempio gli accumuli di rifiuti attorno ai cassonetti che, oltre a creare degrado, per essere raccolti richiedono l’impiego di forze che potrebbero essere destinate ad altre attività e dunque rallentano le generali operazioni di pulizia della città.

È dunque importante seguire alcune semplici indicazioni, sempre valide, a cominciare dal separare il più possibile tutto ciò che può essere conferito in modo differenziato: tolta la frazione organica, ma soprattutto gli imballaggi di carta e plastica, i sacchetti dell’indifferenziata diminuiscono notevolmente di volume e possono trovare più facilmente posto nei cassonetti stradali o, nel caso del porta a porta, negli appositi contenitori.

Questa semplice pratica contribuisce ad evitare che i contenitori stradali, presenti in quantità e volumetria tali da accogliere i rifiuti indifferenziati, si riempiano di materiali impropri, risultando insufficienti e generando il fenomeno dell’abbandono in strada, che è un comportamento da evitare: oltre ad impattare sul decoro cittadino, rappresenta anche un reato, sanzionabile per legge. Nel caso in cui il cassonetto nel quale si conferisce normalmente fosse pieno, è dunque opportuno cercare quello più prossimo.

Come segnalare eventuali disservizi

Anche segnalare il disservizio tramite i canali di contatto messi a disposizione da Hera è di grande utilità: dal Servizio Clienti 800.999.500 per le famiglie e 800.999.700 per le attività (numeri verdi gratuiti attivi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18), al Rifiutologo, app gratuita e disponibile per i dispositivi Apple e Android scaricabile su www.ilrifiutologo.it e oggi integrata con Alexa, l’intelligenza artificiale di Amazon– inoltra direttamente ai tecnici di Hera un’allerta geolocalizzata, che consente loro di intervenire il più rapidamente possibile.

Venerdì 14 gennaio, dalle 17 alle 21, sciopero nazionale del trasporto pubblico

Venerdì 14 gennaio, dalle 17 alle 21, sciopero nazionale del trasporto pubblico

SETA S.p.A. ricorda agli utenti che per domani, venerdì 14 gennaio, le Organizzazioni Sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAISA-CISAL e UGL-FNA hanno proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore (dalle ore 17 alle ore 21) per i lavoratori del trasporto pubblico. L’adesione allo sciopero da parte dei lavoratori SETA potrebbe dar luogo a disagi per quanto riguarda la regolarità del servizio nei bacini provinciali serviti dall’azienda: Modena, Reggio Emilia e Piacenza.

In tutti i bacini provinciali il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Le corse garantite anche in caso di sciopero sono indicate nelle tabelle orarie presenti alle fermate e pubblicate nelle sezioni “Linee” del sito internet www.setaweb.it (in corrispondenza del rispettivo bacino provinciale).

Gli utenti possono ottenere informazioni in tempo reale sugli orari effettivi di passaggio dei bus e sull’indice di riempimento dei mezzi direttamente sul proprio smartphone scaricando l’applicazione gratuita “Seta”, disponibile negli store online delle piattaforme Apple e Android. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione “Quanto manca?” del sito internet di Seta.

Per ogni ulteriore informazione gli utenti possono contattare SETA al numero telefonico 840 000 216 oppure via WhatsApp al numero 334 2194058.

In ottemperanza alla delibera n°18/138 del 23-04-2018 della Commissione di Garanzia per gli Scioperi, le motivazioni dello sciopero ed i dati di adesione relativi ai precedenti scioperi indetti dalle medesime organizzazioni sindacali sono consultabili nel documento allegato.

Covid, incontro Regione-sindacati: sì ad un tavolo permanente di confronto

Covid, incontro Regione-sindacati: sì ad un tavolo permanente di confrontoCondivisione di una strategia di lungo periodo per sostenere e rafforzare un sistema sociosanitario pubblico e universalistico qual è quello dell’Emilia-Romagna, ma anche un appello al Governo per garantire il sostegno economico necessario alla copertura delle spese legate alla pandemia.

Sono i punti principali emersi dall’incontro avvenuto tra la Regione Emilia-Romagna, alla presenza dell’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini e della Direzione generale dell’assessorato, e Cgil (Luigi Giove), Cisl (Filippo Pieri) e Uil (Giuliano Zignani), confederali e di categoria.

Al centro dell’intesa raggiunta, il bilancio sanitario regionale: la legge di bilancio 2022, pur avendo aumentato il Fondo sanitario nazionale – peraltro tutto vincolato nella destinazione di spesa – non ha stanziato le risorse necessarie per coprire le spese affrontate nel 2021 per il Covid. Una situazione che rappresenta un problema per la grande maggioranza delle Regioni, soprattutto quelle, come l’Emilia-Romagna, che dispongono di un consistente e qualificato sistema di sanità pubblica. Pertanto, se non verranno stanziate risorse adeguate, a fronte anche della recrudescenza rappresentata dalla nuova ondata epidemiologica, per il 2022 il rischio è di un deficit di bilancio non sostenibile.

“Gli anni della pandemia ci hanno insegnato che un sistema sociosanitario pubblico e universalistico, come il nostro, è fondamentale per rispondere ai bisogni di salute e di servizi sociali dei cittadini- ha sottolineato l’assessore Donini-; motivo per cui è importante portare avanti insieme le richieste necessarie. Sostenere e rafforzare un sistema di questo tipo- ha proseguito l’assessore- passa anche attraverso la necessità di dare una risposta a tutto il personale dell’Emilia-Romagna che non ha mai smesso di operare in questi due anni, con un impegno straordinario. Per questo- ha concluso l’assessore- la Regione, insieme a Cgil, Cisl e Uil, ritiene necessario rispondere all’emergenza sanitaria in corso, ma anche pensare e condividere, nello spirito unitario a fondamento del Patto per il Lavoro e per il Clima, una strategia di lungo periodo, che guardi al futuro dell’Emilia-Romagna”.

I punti condivisi

Durante l’incontro, Regioni e sindacati hanno condiviso la necessità di istituire un tavolo permanente di confronto, con l’obiettivo di condividere e valutare le strategie relative alla programmazione sanitaria alla luce del nuovo Pssr (Piano sociosanitario regionale) e dell’applicazione del Pnnr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).

Si è deciso di condividere, a partire dagli accordi già sottoscritti, i principi fondamentali e strategici della programmazione del piano triennale dei fabbisogni di personale 2022-2024: questo alla luce dello sblocco delle assunzioni, dichiarato a partire dall’1 gennaio 2022, necessario rispetto alla copertura del turnover, sia in ragione dell’emergenza pandemica in corso, che delle assunzioni relative alle progettualità legate al Pnrr.

C’è, inoltre, l’impegno a dar seguito al verbale di confronto regionale, sottoscritto tra le parti a luglio 2021, con particolare riferimento all’adeguamento dei fondi contrattuali, sulla base delle disposizioni di legge. Ancora, l’impegno alla copertura, anche per il 2022, dell’intera spesa di personale, comprensiva anche della retribuzione accessoria, per le assunzioni effettuate in aggiunta alle vigenti dotazioni organiche, in applicazione e nei limiti delle norme di legge collegate all’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2 e oggetto di specifici finanziamenti statali integrativi.

Infine, Regione e sindacati hanno ribadito l’impegno reciproco a individuare tutte le soluzioni possibili per ottenere, da parte del Governo, strumenti di sostegno reale per la copertura delle spese Covid da parte delle Regioni.

In A14 chiusa per una notte l’entrata della stazione di Bologna Borgo Panigale

In A14 chiusa per una notte l’entrata della stazione di Bologna Borgo PanigaleSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione del ponte sul torrente Lavino, in orario notturno, dalle 22:00 di venerdì 14 alle 6:00 di sabato 15 gennaio, sarà chiusa la stazione di Bologna Borgo Panigale, in entrata in entrambe le direzioni, verso la A1 Milano-Napoli e in direzione di Ancona.

Di conseguenza, chi percorre il Ramo Verde e proviene dalla Tangenziale di Bologna, dovrà uscire obbligatoriamente sulla SS9 Via Emilia.
Inoltre, sarano chiusi gli svincoli che dalla SS9 Via Emilia immettono all’entrata della stazione autostradale di Bologna Borgo Panigale.

In alternativa alla stazione di Bologna Borgo Panigale, si consiglia di utilizzare le stazioni di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio, o Valsamoggia sulla A1 Milano-Napoli.

 

Servizio Civile Universale, Confcooperative mette a disposizione 6 posti in Emilia-Romagna

Servizio Civile Universale, Confcooperative mette a disposizione 6 posti in Emilia-RomagnaSei posti per il Servizio Civile Universale in Emilia-Romagna e uno Roma. Oltre a e un posto per il Servizio Civile Digitale. Il sistema Confcooperative conferma l’impegno a favore dei giovani volontari tra i 18 e i 28 anni con il progetto “Resilienza e ripartenza” (durata 12 mesi) che punta in particolare a coinvolgere i ragazzi soprattutto su alcune tematiche: sviluppo sostenibile, comunicazione e creazione di progetti territoriali in collaborazione con partner esterni a Confcooperative.

Sono sei i posti a disposizione in regione per il Servizio Civile Universale e riguardano le sedi di Confcooperative Emilia Romagna, Confcooperative Bologna, Confcooperative Ferrara, Confcooperative Modena, Confcooperative Reggio Emilia e Confcooperative Piacenza. A questi si aggiunge da quest’anno anche il posto presso la sede nazionale di Confcooperative a Roma. Le domande vanno presentate online entro le ore 14.00 di mercoledì 26 gennaio.

Per i giovani interessati al Servizio Civile Universale in Confcooperative, è previsto un incontro online di approfondimento (su piattaforma Zoom) in programma giovedì 20 gennaio alle ore 21 nel corso del quale i referenti dell’Organizzazione saranno a disposizione per chiarire eventuali dubbi e rispondere alle richieste di maggiori informazioni. Ecco il link per partecipare all’incontro: https://bit.ly/3pCi5r1.

Inoltre da quest’anno è stato attivato anche il Servizio Civile Digitale con lo scopo di fare crescere le competenze digitali della popolazione e favorire l’uso dei servizi pubblici online, grazie al coinvolgimento di giovani volontari (sempre tra i 18 e i 28 anni) formati per operare come “facilitatori digitali”. Confcooperative partecipa con il progetto “Comunità educante per il digitale” (durata 12 mesi) che vede tra le sedi coinvolte anche quella di Confcooperative Emilia Romagna, dove è disponibile un posto.

Per informazioni: 051.375210 – emiliaromagna@confcooperative.it

Covid, oggi (13/1) si registrano 20.648 casi in più rispetto a ieri. Crescono i ricoveri e ci sono 38 decessi

Covid, oggi (13/1) si registrano 20.648 casi in più rispetto a ieri. Crescono i ricoveri e ci sono 38 decessiDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 750.971 casi di positività, 20.648 in più rispetto a ierisu un totale di 72.547 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 28,5%.

Questo il dato comunicato al ministero della Salute, comprensivo di 1.145 casi dei giorni scorsi relativi alla provincia di Piacenza e che, come anticipato ieri, sono stati registrati e comunicati al ministero oggi.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 151 (+3 rispetto a ieri); l’età media è di 62,3 anni. Sul totale, 100 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 61,2 anni), il 66,2%, mentre 51 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,4 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna sono al momento 3,6 milioni, poco più di 300mila quelle vaccinabili che non si sono ancora vaccinate: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.258 (+71 rispetto a ieri), età media 69,2 anni.

Rispetto ai 18.631 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un +10,8%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano del 3,2%, quelli delle terapie intensive crescono del 2%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.952.504 dosi; sul totale sono 3.645.229 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.772.993.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.169 nuovi casi; a seguire Piacenza (2.755 compresi i 1.145 che non erano ancora stati registrati), Ravenna (2.618) e Modena (2.361); poi Rimini (2.104), Parma (1.955), Reggio Emilia (1.912), Ferrara (1.211) e Cesena (1.150). Quindi Forlì (840) e infine il Circondario Imolese (573).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 35.853 tamponi molecolari, per un totale di 7.646.878. A questi si aggiungono anche 36.694 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.824 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 477.021. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 259.464 (+16.786). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 257.055 (+16.712), il 99% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 38 decessi: uno in provincia di Piacenza (una donna di 94 anni), cinque  in provincia di Parma (tre uomini di 92, 51 e 48 anni e due donne di 87 e 85 anni), due in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 83 anni e una donna di 91), due in provincia di Modena (entrambe donne, di 93 e 67 anni), 11 in provincia di Bologna  (sette uomini di 90, 85, 79,75,72,60 e 54 anni e quattro donne di 96, 88, 83 e 82 anni),  2 in provincia di Ferrara (un uomo di 66 anni e una donna di 74), due in provincia di Ravenna (un uomo di 88 anni e una donna di 71 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Imola), 9 in provincia di Forlì-Cesena (sette uomini di 94, 86, 83,64, 57,54 e 53 anni e due donne di 87 e 62 anni), tre in provincia di Rimini (tre donne di 96, 91 e 89 anni). Si è registrato infine un decesso a Piacenza di un uomo di 75 anni proveniente da fuori regione.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.486.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 20 a Parma (+1); 18 a Reggio Emilia (invariato); 18 a Modena (+2); 32 a Bologna (+2); 10 a Imola (invariato); 20 a Ferrara (invariato); 9 a Ravenna (-2); 2 a Forlì (+1); 2 a Cesena (invariato); 16 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 42.347 a Piacenza (+2.755, compresi i  1.145 nuovi casi non ancora registrati), 58.415 a Parma (1.955), 83.817 a Reggio Emilia (+1.912), 120.393 a Modena (+2.361), 152.004 a Bologna (+3.169), 23.148 a Imola (+573), 47.354 a Ferrara (+1.211), 67.537 a Ravenna (+2.618), 34.998 a Forlì (+840), 42.210 a Cesena (+1.150) e 78.748 a Rimini (+2.104).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 7 casi: 5 positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 2 in quanto giudicati non Covid-19.

Avis provinciale di Modena: dopo il boom del 2021 brusco calo delle donazioni a gennaio

Avis provinciale di Modena: dopo il boom del 2021 brusco calo delle donazioni a gennaioNon c’è stato tempo di compiacersi per il numero straordinario di donazioni raggiunto nel pur difficile 2021, che già il gennaio 2022 accende la spia rossa della carenza di sangue. In provincia di Modena lo scorso anno le donazioni sono state 58.547 (34.345 di sangue e 24.2020 fra plasma e piastrine), il risultato più alto mai raggiunto nella storia dell’Avis, superiore addirittura del 4,34% rispetto ai numeri già da record dell’anno precedente.

Ma il 2022 è partito in salita, con un calo generale in tutta Italia delle scorte di sangue dovuto alla diffusione della variante Omicron, che sta riducendo il numero di donatori, perché ammalati o in quarantena, e anche del  personale sanitario addetto ai prelievi. Nella stessa provincia di Modena in questa prima decade di gennaio si registra un calo del 25,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e l’incremento dei contagi potrebbe aggravare la situazione nelle prossime settimane, con gravi ripercussioni sulle attività cliniche che richiedono trasfusioni di sangue. L’Avis Provinciale di Modena fa appello a tutti i donatori perché prenotino appena possibile la loro donazione nelle proprie sedi comunali e invita chiunque non l’avesse ancora fatto a diventare donatore di sangue e plasma.

“Sappiamo di poter contare sui nostri donatori anche e soprattutto nei momenti più difficili – dichiara il presidente di Avis Provinciale Cristiano Terenziani – come dimostrano i numeri eccezionali raggiunti nei due anni della pandemia. Ora ci troviamo ad affrontare un nuovo allarme, a livello nazionale e locale, perché i contagi crescono ma il bisogno di sangue c’è sempre. Invitiamo tutti a fare la propria parte, sia i donatori che chi ancora non lo è, con il senso di responsabilità e di comunità che abbiamo sempre dimostrato”.

In tutte le Avis della provincia le sedute di donazione avvengono su prenotazione, per garantire la sicurezza delle presenze all’interno delle strutture nel totale rispetto delle norme anti Covid. Tutti i riferimenti delle sedi comunali a cui rivolgersi sono su modena.avisemiliaromagna.it

 

Canile e gattile intercomunale di Magreta: il report dell’attività svolta nel 2021 per la tutela degli animali

Canile e gattile intercomunale di Magreta: il report dell’attività svolta nel 2021 per la tutela degli animali“Punto e Virgola” è il canile e gattile intercomunale, con sede a Magreta, che ospita i cani e i gatti provenienti o recuperati sui territori di Formigine, Maranello, Fiorano e Sassuolo (per i cani, anche quelli provenienti da Prignano, Palagano e Frassinoro).

Il canile è suddiviso in otto settori distribuiti su un terreno molto vasto; ogni settore si differenzia per la tipologia di cani che ospita. Al margine della struttura, in una zona tranquilla, troviamo il gattile: un ampio recinto con una casetta in legno dotata di numerosi arricchimenti ambientali, in grado di accogliere gli animali in una condizione di semi-libertà ed autonomia.

La struttura è gestita dalla Cooperativa Caleidos e, anche grazie al prezioso impegno dei volontari dell’Associazione 4 Zampe per l’Emilia ODV, in passato sono state organizzate visite didattiche per gli studenti, open day per la cittadinanza, attività con persone disabili e molto altro!

Davvero intenso il lavoro portato avanti nell’anno appena trascorso: per quanto riguarda i cani, ne sono entrati in canile 209 e ne sono stati adottati 78. 87 sono quelli attualmente in struttura.

Ancora più elevati i numeri relativi ai gatti: 428 quelli entrati nel gattile e 330 quelli adottati. 48 sono quelli attualmente in struttura. Interessante anche il numero relativo alle sterilizzazioni, che ammonta a 148 per quanto riguarda sia i felini presenti nel gattile, sia quelli nelle colonie presenti nei comuni dell’Unione. A questo riguardo, si rinnova l’appello dei gestori a far sterilizzare i gatti per evitare gli abbandoni, che comunque rimangono numerosi.

L’Emilia-Romagna si compatta anche nella nuova fase della pandemia

L’Emilia-Romagna si compatta anche nella nuova fase della pandemia
Foto Paolo Righi

Vaccinare ancora di più, accelerando sui più giovani, e semplificare. L’Emilia-Romagna si compatta anche di fronte alla nuova fase della pandemia, dominata dalla variante Omicron. Tenere insieme contrasto al virus e aperture – salvaguardando sanità, scuola, lavoro, economia – è l’obiettivo condiviso dalla Regione, dai sindaci dei Comuni capoluogo e dai presidenti di Provincia, che in una riunione in videocollegamento nel tardo pomeriggio di ieri si sono trovati uniti e coesi sulla necessità di un fare un ulteriore passo avanti nella lotta al Covid e nella gestione dell’emergenza sanitaria. Pronti a collaborare col Governo, tenuto conto delle indicazioni della comunità scientifica.

Presenti alla riunione il presidente Stefano Bonaccini e il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, sindaci e presidenti di Provincia. L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, era contemporaneamente impegnato in un altro incontro sempre dedicato alla gestione pandemica.

Al centro, una prima valutazione sull’impatto della quarta ondata della pandemia, anche alla luce dei recenti provvedimenti del Governo, della ripresa dell’attività scolastica e delle misure organizzative varate dal Servizio sanitario regionale. Unanime la preoccupazione sulla pressione in atto sul sistema organizzativo e di risposta, con un ringraziamento a quanto ha fatto e sta facendo il personale sanitario e la condivisione della scelta operata in Emilia-Romagna di mobilitare l’intera rete dei servizi, anche privati, e di rafforzare l’auto-tracciamento per corrispondere alle necessità di apertura e chiusura delle quarantene. Così come condivisa è la strategia di allargare al massimo la capacità di vaccinazione rispetto ad una gestione ancora troppo complessa rispetto al numero di casi e a una ancora troppo limitata differenziazione tra positivi e negativi. Questioni, queste ultime, di competenza nazionale ma su cui la Regione ha inteso ascoltare i territori prima di assumere un’iniziativa specifica in sede di Conferenza delle Regioni e nel confronto col Governo.

Unanime anche l’indicazione emersa nell’incontro, in particolare su due priorità: implementare la campagna vaccinale e semplificare le procedure.

Spingere ulteriormente sulle vaccinazioni. Il vaccino rappresenta lo strumento principale per contrastare con efficacia il virus anche in questa fase di crescita esponenziale dei contagi. In particolare, per quanto riguarda bambini e ragazzi in età scolastica: da qui la decisione dell’Open Day regionale per i 5-19enni domenica prossima 16 gennaio in tutta l’Emilia-Romagna, che vedrà le aziende sanitarie e i territori impegnati in un ulteriore sforzo organizzativo. Ma è appunto necessario rafforzare la campagna vaccinale. Bisogna accelerare soprattutto sulla vaccinazione dei più piccoli, nella fascia 5-11 anni. Durante la riunione è stato infatti ribadito come la loro salute, quella delle famiglie e le scuole aperte rappresentino una priorità dalla quale non si può derogare. Allo stesso modo, la decisione di avviare la vaccinazione libera e senza prenotazione in qualsiasi hub o punto vaccinale per gli over 50, dopo l’introduzione dell’obbligo per questa fascia d’età, rappresenta un ulteriore rafforzamento della campagna di immunizzazione, per salvaguardare i singoli e i luoghi di lavoro. L’elevata copertura vaccinale in Emilia-Romagna e nel Paese ha cambiato lo scenario rispetto a un anno fa: di fronte a molti più contagi sono molti meno i ricoveri e i decessi e attività e servizi sono aperti: è questa la strada da continuare a battere.

Occorre poi semplificare le procedure, per liberare i cittadini da fine isolamento e fine quarantena nei tempi dovuti, senza i ritardi che si verificano di fronte al numero imponente di nuovi casi e al sovraccarico di lavoro che le strutture sanitarie devono smaltire, anche nella gestione delle centinaia di migliaia di tamponi fatti ogni giorno, da sintomatici e asintomatici. In Emilia-Romagna va in tal senso l’accordo con le farmacie per la chiusura delle procedure attraverso i tamponi rapidi (per gli asintomatici), l’invio in automatico della relativa comunicazione e l’autotesting, da lunedì 17 gennaio, per avviare la procedura stessa via web in caso di esito positivo di un tampone rapido fatto in proprio. Misure decise dalla Regione e condivise dagli enti locali per rendere più facile la vita ai cittadini e permettere di concentrare maggiormente gli sforzi sulla campagna vaccinale.

Infine, la questione cruciale delle risorse. Alle Regioni devono essere riconosciuti i fondi nazionali a copertura delle spese sostenute per fronteggiare la pandemia, costi che non possono ricadere sui cittadini stessi, né possono indebolire la capacità di risposta al virus e di protezione delle persone. Così come andrebbero rivisti i parametri di classificazione dei ricoveri ospedalieri, che oggi includono pazienti che entrano in ospedale per altre patologie e poi risultano positivi ma senza sintomi. Parametri da cui dipendono le fasce di colore e quindi misure restrittive ed eventuali nuove chiusure, quando l’impegno di tutti deve essere rivolto al contrasto della pandemia basato su dati in grado di fotografare meglio la e realtà in questa fase della pandemia diversa dalle precedenti.

Quarantene, didattica a distanza e autosorveglianza: cosa succede in caso di positività in classe

Quarantene, didattica a distanza e autosorveglianza: cosa succede in caso di positività in classe
(foto: Italpress)

In concomitanza con la ripresa delle lezioni dopo le festività natalizie, l’Azienda USL di Modena fa il punto sulla gestione dei casi di positività nelle scuole e i periodi di quarantena alla luce delle nuove disposizioni ministeriali. L’obiettivo delle misure, contemperate ai vari ordini scolastici, è sempre quello di mantenere le classi quali luoghi sicuri per operatori scolastici e studenti, attraverso i provvedimenti disposti dal Servizio di Igiene Pubblica che collabora costantemente con l’istituzione scolastica.

All’importanza del rispetto delle misure di prevenzione si aggiunge quella della vaccinazione anti-Covid, strumento fondamentale per ridurre la circolazione virale e aumentare la sicurezza negli ambiti lavorativi e socio-educativi. Proprio per questo è importante che bambini e ragazzi in età scolastica accedano alla vaccinazione, anche attraverso iniziative ad hoc come l’Open Day che si terrà domenica 16 gennaio alla Casa della Salute di Modena (registrazione necessaria all’indirizzo www.ausl.mo.it/vaccino-covid/open-day-16-gennaio).

Di seguito una scheda informativa per orientarsi in caso di positività riscontrate all’interno del mondo scuola.

 

Bambini 0 – 6 anni (Nidi e Infanzia)

In caso di 1 positività nella sezione:

Attività didattica: sospesa per 10 giorni.

Misura sanitaria: Quarantena di 10 giorni. Il bambino dovrà rimanere a domicilio e
limitare, per quanto possibile in relazione all’età, i contatti con i familiari e altre persone

Test di uscita: dopo 10 giorni (tampone molecolare o antigenico con risultato negativo). L’uscita dalla quarantena e ripresa dell’attività didattica per tutta la classe viene comunicata dall’Ausl attraverso la scuola e i referenti covid.

Per il personale della scuola ed esterno che ha svolto attività in presenza nella classe dei casi positivi per almeno 4 ore, anche non continuative, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del primo caso, si applica quanto previsto per i contatti stretti ad alto rischio dalla circolare ministeriale del 30 dicembre 2021, che varia a seconda dello stato vaccinale:

Quarantena di 10 giorni per i soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che lo abbiano concluso da meno di 14 giorni;

Quarantena di 5 giorni per i soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, e che abbiano tuttora in corso di validità il green pass, se asintomatici, con tampone molecolare o antigenico negativo al termine del periodo;

Nessuna quarantena per i soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti oppure siano guariti da infezione da Covid nei 120 giorni precedenti. Si applica la misura sanitaria dell’autosorveglianza per 5 giorni con monitoraggio dei sintomi, uso delle mascherine FFP2 per almeno 10 giorni). È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid.

 

Scuola primaria

In presenza di 1 solo caso positivo nella classe:

Attività didattica: rimane in presenza

Misura sanitaria: sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi il prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo 5 giorni (T0 e T5). I tamponi sono disposti dall’Ausl. Se il risultato del tampone è positivo, è necessario informare il dirigente scolastico o referente Covid e non si rientra a scuola. La presenza di nuovi casi positivi potrebbe determinare una nuova disposizione per la classe.

Per il personale della scuola ed esterno che ha svolto attività in presenza nella classe del caso positivo per almeno 4 ore, anche non continuative, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del caso, si applica la misura sanitaria dell’autosorveglianza per 5 giorni (monitoraggio dei sintomi, uso delle mascherine FFP2 per almeno 10 giorni, ecc.). È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid.

 

In presenza di almeno 2 casi positivi nella classe:

Attività didattica: a distanza per 10 giorni.

Misura sanitaria: Quarantena di 10 giorni. Il bambino dovrà rimanere a domicilio e
limitare, per quanto possibile in relazione all’età, i contatti con i familiari e altre persone

Test di uscita: dopo 10 giorni (tampone molecolare o antigenico con risultato negativo). L’uscita dalla quarantena e ripresa dell’attività didattica per tutta la classe viene comunicata dall’Ausl attraverso la scuola e i referenti covid.

Per il personale della scuola ed esterno che ha svolto attività in presenza nella classe dei casi positivi per almeno 4 ore, anche non continuative, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del primo caso, si applica quanto previsto per i contatti stretti ad alto rischio dalla circolare ministeriale del 30 dicembre 2021, che varia a seconda dello stato vaccinale (vedi sopra).

 

Scuola secondaria di primo e secondo grado e percorsi di istruzione e formazione professionale

In presenza di 1 solo caso positivo nella classe:

Attività didattica: in presenza, con l’obbligo di indossare mascherine FFP2 per almeno 10 giorni.

Misura sanitaria: Autosorveglianza (con controllo su eventuale insorgenza di sintomi)

Per il personale della scuola ed esterno che ha svolto attività in presenza nella classe del caso positivo per almeno 4 ore, anche non continuative, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del caso, si applica l’autosorveglianza (come indicato sopra).

 

In presenza di 2 casi positivi nella classe:

Le misure sono differenziate in funzione dello stato vaccinale:

Per gli alunni che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario o che lo abbiano concluso da più di 120 giorni (4 mesi), che siano guariti da più di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo:

Attività didattica: a distanza per 10 giorni.

Misura sanitaria: Quarantena di 10 giorni con tampone d’uscita (molecolare o antigenico con risultato negativo).

 

Per gli alunni che abbiano concluso il ciclo vaccinale primario o che siano guariti da meno di 120 giorni e per coloro ai quali sia stata successivamente somministrata la dose di richiamo:

attività didattica: in presenza con l’obbligo di indossare mascherine di tipo FFP2 per almeno 10 giorni;

Misura sanitaria: autosorveglianza.

 

In presenza di almeno 3 casi positivi nella classe:

Attività didattica: a distanza per 10 giorni.

Misura sanitaria: studenti e docenti devono attenersi a quanto previsto per i contatti stretti ad alto rischio dalla circolare ministeriale del 30 dicembre 2021, che varia a seconda dello stato vaccinale (vedi sopra).

 

 

Ulteriori informazioni

In tutti i casi in cui insorgano sintomi quali: febbre, sintomi respiratori acuti, cefalea intensa, episodi ripetuti di vomito o diarrea, alterazioni del gusto o dell’olfatto è opportuno contattare il proprio medico/pediatra.

Per la popolazione scolastica della scuola primaria i tamponi T0 e T5 continuano ad essere effettuati presso le strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

Per la popolazione scolastica delle scuole secondarie di primo e secondo grado, in regime di autosorveglianza, vi è la possibilità di effettuare gratuitamente i test antigenici rapidi (T5) sia presso le farmacie sia presso le strutture sanitarie autorizzate, a seguito della prescrizione medica di competenza del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.

Per bambini che abbiano avuto una positività a Covid-19 nei 120 giorni antecedenti la comunicazione Ausl alla classe non vi è indicazione alla quarantena né all’esecuzione di tamponi, ma è comunque necessaria l’autosorveglianza con utilizzo di mascherine FFP2 (dalla scuola primaria in su) la didattica riprenderà poi insieme a tutti gli altri bambini.

L’obbligo di quarantena riguarda solo i bambini/ragazzi e non i loro familiari, che pertanto possono continuare le attività quotidiane strettamente necessarie (come attività lavorativa per genitori e frequenza scolastica per i fratelli) prestando massima attenzione alle misure di prevenzione quali distanziamento sociale e all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

 

Per tutti i tamponi eseguiti dall’Ausl

l risultato del tampone sarà disponibile sul fascicolo sanitario elettronico dell’interessato, inoltre sarà scaricabile collegandosi al seguente link: www.ausl.mo.it/referti-tamponi inserendo il codice fiscale e il codice referto (indicato nel foglio consegnato quando è stato eseguito il tampone).

Per i tamponi delle scuole secondarie eseguiti presso farmacie e laboratori privati valgono le indicazioni ricevute presso la sede scelta.

Industria, Coldiretti, vola cibo (+10,3%) spinto da feste a tavola

Industria, Coldiretti, vola cibo (+10,3%) spinto da feste a tavolaVola la produzione alimentare che fa segnare una crescita del 10,3% spinta dalla preoccupazione per la risalita dei contagi Covid che hanno portato italiani e stranieri a spendere più per la tavola durante le feste di Natale e fine anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’andamento tendenziale della produzione industriale a novembre, tradizionalmente indirizzata a garantire le forniture delle feste in cui si verificano i valori più elevati di consumi di cibo e bevande di tutto l’anno.

Con lo stop a veglioni, concerti in piazza e discoteche, la festa – sottolinea la Coldiretti – si è spostata a tavola dove sono spariti 67 milioni di chili tra pandori e panettoni, 85 milioni di bottiglie di spumante, 20mila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci per un valore complessivo di 5,1 miliardi di euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno.

Una tendenza confermata anche all’estero con il record storico per il Made in Italy alimentare sulle tavole di Natale e Capodanno di tutto il mondo e l’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi ma anche caviale tricolore che solo per il periodo di Natale raggiunge i 4,4 miliardi di euro, in aumento dell’11%, secondo la proiezione Coldiretti su dati Istat del commercio estero relativa al mese di dicembre 2021.Ad aumentare a doppia cifra – sottolinea la Coldiretti – è il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici del Natale, dallo spumante (+29%) ai panettoni (+25%), ma ad essere richiesti – continua la Coldiretti – sono anche il caviale Made in Italy, che fa segnare una crescita boom sui mercati internazionali con un +146%, e sempre più gettonate sono anche le paste farcite tradizionali del periodo freddo, come i tortellini (+4%). In salita pure la domanda di formaggi italiani che fanno registrare un aumento in valore delle esportazioni del 12%, così come quella di prosciutti, cotechini e salumi (+12%).

L’agroalimentare con regali enogastronomici, pranzi e cenoni si è confermato dunque – precisa la Coldiretti – la voce più pesante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste di fine anno. La spesa alimentare – spiega la Coldiretti – è anche uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale poiché l’agroalimentare, dai campi fino a negozi e ristoranti, è la prima filiera estesa dell’Italia con un fatturato di 575 miliardi di euro. I risultati positivi ottenuti sul piano industriale – conclude la Coldiretti – devono però trasferirsi alle imprese agricole con una adeguata remunerazione dei prodotti che in molti casi si trovano tuttora al di sotto dei costi di produzione, in molti casi “strozzate” anche dalle offerte sottocosto.

 

 

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