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venerdì, 11 Luglio 2025
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Quarantene, didattica a distanza e autosorveglianza: cosa succede in caso di positività in classe

Quarantene, didattica a distanza e autosorveglianza: cosa succede in caso di positività in classe
(foto: Italpress)

In concomitanza con la ripresa delle lezioni dopo le festività natalizie, l’Azienda USL di Modena fa il punto sulla gestione dei casi di positività nelle scuole e i periodi di quarantena alla luce delle nuove disposizioni ministeriali. L’obiettivo delle misure, contemperate ai vari ordini scolastici, è sempre quello di mantenere le classi quali luoghi sicuri per operatori scolastici e studenti, attraverso i provvedimenti disposti dal Servizio di Igiene Pubblica che collabora costantemente con l’istituzione scolastica.

All’importanza del rispetto delle misure di prevenzione si aggiunge quella della vaccinazione anti-Covid, strumento fondamentale per ridurre la circolazione virale e aumentare la sicurezza negli ambiti lavorativi e socio-educativi. Proprio per questo è importante che bambini e ragazzi in età scolastica accedano alla vaccinazione, anche attraverso iniziative ad hoc come l’Open Day che si terrà domenica 16 gennaio alla Casa della Salute di Modena (registrazione necessaria all’indirizzo www.ausl.mo.it/vaccino-covid/open-day-16-gennaio).

Di seguito una scheda informativa per orientarsi in caso di positività riscontrate all’interno del mondo scuola.

 

Bambini 0 – 6 anni (Nidi e Infanzia)

In caso di 1 positività nella sezione:

Attività didattica: sospesa per 10 giorni.

Misura sanitaria: Quarantena di 10 giorni. Il bambino dovrà rimanere a domicilio e
limitare, per quanto possibile in relazione all’età, i contatti con i familiari e altre persone

Test di uscita: dopo 10 giorni (tampone molecolare o antigenico con risultato negativo). L’uscita dalla quarantena e ripresa dell’attività didattica per tutta la classe viene comunicata dall’Ausl attraverso la scuola e i referenti covid.

Per il personale della scuola ed esterno che ha svolto attività in presenza nella classe dei casi positivi per almeno 4 ore, anche non continuative, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del primo caso, si applica quanto previsto per i contatti stretti ad alto rischio dalla circolare ministeriale del 30 dicembre 2021, che varia a seconda dello stato vaccinale:

Quarantena di 10 giorni per i soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che lo abbiano concluso da meno di 14 giorni;

Quarantena di 5 giorni per i soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, e che abbiano tuttora in corso di validità il green pass, se asintomatici, con tampone molecolare o antigenico negativo al termine del periodo;

Nessuna quarantena per i soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti oppure siano guariti da infezione da Covid nei 120 giorni precedenti. Si applica la misura sanitaria dell’autosorveglianza per 5 giorni con monitoraggio dei sintomi, uso delle mascherine FFP2 per almeno 10 giorni). È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid.

 

Scuola primaria

In presenza di 1 solo caso positivo nella classe:

Attività didattica: rimane in presenza

Misura sanitaria: sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi il prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo 5 giorni (T0 e T5). I tamponi sono disposti dall’Ausl. Se il risultato del tampone è positivo, è necessario informare il dirigente scolastico o referente Covid e non si rientra a scuola. La presenza di nuovi casi positivi potrebbe determinare una nuova disposizione per la classe.

Per il personale della scuola ed esterno che ha svolto attività in presenza nella classe del caso positivo per almeno 4 ore, anche non continuative, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del caso, si applica la misura sanitaria dell’autosorveglianza per 5 giorni (monitoraggio dei sintomi, uso delle mascherine FFP2 per almeno 10 giorni, ecc.). È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid.

 

In presenza di almeno 2 casi positivi nella classe:

Attività didattica: a distanza per 10 giorni.

Misura sanitaria: Quarantena di 10 giorni. Il bambino dovrà rimanere a domicilio e
limitare, per quanto possibile in relazione all’età, i contatti con i familiari e altre persone

Test di uscita: dopo 10 giorni (tampone molecolare o antigenico con risultato negativo). L’uscita dalla quarantena e ripresa dell’attività didattica per tutta la classe viene comunicata dall’Ausl attraverso la scuola e i referenti covid.

Per il personale della scuola ed esterno che ha svolto attività in presenza nella classe dei casi positivi per almeno 4 ore, anche non continuative, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del primo caso, si applica quanto previsto per i contatti stretti ad alto rischio dalla circolare ministeriale del 30 dicembre 2021, che varia a seconda dello stato vaccinale (vedi sopra).

 

Scuola secondaria di primo e secondo grado e percorsi di istruzione e formazione professionale

In presenza di 1 solo caso positivo nella classe:

Attività didattica: in presenza, con l’obbligo di indossare mascherine FFP2 per almeno 10 giorni.

Misura sanitaria: Autosorveglianza (con controllo su eventuale insorgenza di sintomi)

Per il personale della scuola ed esterno che ha svolto attività in presenza nella classe del caso positivo per almeno 4 ore, anche non continuative, nelle 48 ore precedenti l’insorgenza del caso, si applica l’autosorveglianza (come indicato sopra).

 

In presenza di 2 casi positivi nella classe:

Le misure sono differenziate in funzione dello stato vaccinale:

Per gli alunni che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario o che lo abbiano concluso da più di 120 giorni (4 mesi), che siano guariti da più di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo:

Attività didattica: a distanza per 10 giorni.

Misura sanitaria: Quarantena di 10 giorni con tampone d’uscita (molecolare o antigenico con risultato negativo).

 

Per gli alunni che abbiano concluso il ciclo vaccinale primario o che siano guariti da meno di 120 giorni e per coloro ai quali sia stata successivamente somministrata la dose di richiamo:

attività didattica: in presenza con l’obbligo di indossare mascherine di tipo FFP2 per almeno 10 giorni;

Misura sanitaria: autosorveglianza.

 

In presenza di almeno 3 casi positivi nella classe:

Attività didattica: a distanza per 10 giorni.

Misura sanitaria: studenti e docenti devono attenersi a quanto previsto per i contatti stretti ad alto rischio dalla circolare ministeriale del 30 dicembre 2021, che varia a seconda dello stato vaccinale (vedi sopra).

 

 

Ulteriori informazioni

In tutti i casi in cui insorgano sintomi quali: febbre, sintomi respiratori acuti, cefalea intensa, episodi ripetuti di vomito o diarrea, alterazioni del gusto o dell’olfatto è opportuno contattare il proprio medico/pediatra.

Per la popolazione scolastica della scuola primaria i tamponi T0 e T5 continuano ad essere effettuati presso le strutture del Servizio Sanitario Nazionale.

Per la popolazione scolastica delle scuole secondarie di primo e secondo grado, in regime di autosorveglianza, vi è la possibilità di effettuare gratuitamente i test antigenici rapidi (T5) sia presso le farmacie sia presso le strutture sanitarie autorizzate, a seguito della prescrizione medica di competenza del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.

Per bambini che abbiano avuto una positività a Covid-19 nei 120 giorni antecedenti la comunicazione Ausl alla classe non vi è indicazione alla quarantena né all’esecuzione di tamponi, ma è comunque necessaria l’autosorveglianza con utilizzo di mascherine FFP2 (dalla scuola primaria in su) la didattica riprenderà poi insieme a tutti gli altri bambini.

L’obbligo di quarantena riguarda solo i bambini/ragazzi e non i loro familiari, che pertanto possono continuare le attività quotidiane strettamente necessarie (come attività lavorativa per genitori e frequenza scolastica per i fratelli) prestando massima attenzione alle misure di prevenzione quali distanziamento sociale e all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

 

Per tutti i tamponi eseguiti dall’Ausl

l risultato del tampone sarà disponibile sul fascicolo sanitario elettronico dell’interessato, inoltre sarà scaricabile collegandosi al seguente link: www.ausl.mo.it/referti-tamponi inserendo il codice fiscale e il codice referto (indicato nel foglio consegnato quando è stato eseguito il tampone).

Per i tamponi delle scuole secondarie eseguiti presso farmacie e laboratori privati valgono le indicazioni ricevute presso la sede scelta.

Industria, Coldiretti, vola cibo (+10,3%) spinto da feste a tavola

Industria, Coldiretti, vola cibo (+10,3%) spinto da feste a tavolaVola la produzione alimentare che fa segnare una crescita del 10,3% spinta dalla preoccupazione per la risalita dei contagi Covid che hanno portato italiani e stranieri a spendere più per la tavola durante le feste di Natale e fine anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’andamento tendenziale della produzione industriale a novembre, tradizionalmente indirizzata a garantire le forniture delle feste in cui si verificano i valori più elevati di consumi di cibo e bevande di tutto l’anno.

Con lo stop a veglioni, concerti in piazza e discoteche, la festa – sottolinea la Coldiretti – si è spostata a tavola dove sono spariti 67 milioni di chili tra pandori e panettoni, 85 milioni di bottiglie di spumante, 20mila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci per un valore complessivo di 5,1 miliardi di euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno.

Una tendenza confermata anche all’estero con il record storico per il Made in Italy alimentare sulle tavole di Natale e Capodanno di tutto il mondo e l’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi ma anche caviale tricolore che solo per il periodo di Natale raggiunge i 4,4 miliardi di euro, in aumento dell’11%, secondo la proiezione Coldiretti su dati Istat del commercio estero relativa al mese di dicembre 2021.Ad aumentare a doppia cifra – sottolinea la Coldiretti – è il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici del Natale, dallo spumante (+29%) ai panettoni (+25%), ma ad essere richiesti – continua la Coldiretti – sono anche il caviale Made in Italy, che fa segnare una crescita boom sui mercati internazionali con un +146%, e sempre più gettonate sono anche le paste farcite tradizionali del periodo freddo, come i tortellini (+4%). In salita pure la domanda di formaggi italiani che fanno registrare un aumento in valore delle esportazioni del 12%, così come quella di prosciutti, cotechini e salumi (+12%).

L’agroalimentare con regali enogastronomici, pranzi e cenoni si è confermato dunque – precisa la Coldiretti – la voce più pesante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste di fine anno. La spesa alimentare – spiega la Coldiretti – è anche uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale poiché l’agroalimentare, dai campi fino a negozi e ristoranti, è la prima filiera estesa dell’Italia con un fatturato di 575 miliardi di euro. I risultati positivi ottenuti sul piano industriale – conclude la Coldiretti – devono però trasferirsi alle imprese agricole con una adeguata remunerazione dei prodotti che in molti casi si trovano tuttora al di sotto dei costi di produzione, in molti casi “strozzate” anche dalle offerte sottocosto.

 

 

Questa notte in A13 chiuso l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto per chi proviene da Padova

Questa notte in A13 chiuso l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto per chi proviene da PadovaSulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, in orario notturno, dalle 22:00 di questa sera, giovedì 13, alle 6:00 di venerdì 14 gennaio, sarà chiuso l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto, per chi proviene da Padova ed è diretto verso Firenze/Milano (sulla A1 Milano-Napoli).

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:
da Padova verso Firenze, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare sul Raccordo di Casalecchio, alla stazione di Bologna Casalecchio, per immettersi sulla A1 Milano Napoli in direzione di Firenze;
da Padova verso Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale di Bologna e il Ramo Verde ed entrare sulla A14 Bologna-Taranto, alla stazione di Bologna Borgo Panigale, per immettersi sull’A1 Milano Napoli in direzione Milano.

 

A Dubai il ‘Regional day’: l’Emilia-Romagna Data Valley e il Big Data Technopole di Bologna conquistano la scena internazionale

A Dubai il ‘Regional day’: l’Emilia-Romagna Data Valley e il Big Data Technopole di Bologna conquistano la scena internazionaleSuperare la crisi post pandemia e costruire, da subito, e un futuro più equo e sostenibile e nuove opportunità attraverso la ricerca, l’innovazione, la conoscenza. E spingendo su nuove collaborazioni internazionali.

È la sfida di una scienza al servizio dell’uomo e della comunità quella lanciata oggi dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che – in video collegamento – ha aperto i lavori di “La Data Valley incontra Expo”, l’evento al centro del Regional Day dell’Emilia-Romagna al Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.

Un’occasione unica per presentare nell’attuale, massima vetrina internazionale l’Emilia-Romagna Data Valley, raccontata da Stefano Accorsi, insieme al Tecnopolo di Bologna, in un video di quattro minuti presentato oggi a Expo (lo si può vedere nei profili social e nel canale YouTube della Regione https://bit.ly/31ZBKbu).

Oltre a due progetti, illustrati da Bonaccini, per rafforzare ancora il posizionamento internazionale dell’Emilia-Romagna sul versante della transizione digitale.

Il primo relativo alla nascita al Tecnopolo di Bologna di una Università delle Nazioni Unite dedicata allo sviluppo umano nella società digitale.

Il secondo riguarda un accordo internazionale di collaborazione tra la Fondazione Big data (IFAB) e la Dubai Future Foundation. Promossa dalla Regione, IFAB è presieduta da Francesco Ubertini e riunisce le quattro Università emiliano-romagnole e i principali enti e centri di ricerca nazionali. Troverà anch’essa sede al Tecnopolo bolognese e nel proprio International Scientific Board annovera studiosi ed esperti di livello mondiale.

“La scienza al servizio dell’uomo, insieme alla transizione digitale e alle nuove tecnologie, le cui applicazioni devono servire a migliorare la vita delle persone, dalla sanità alla tutela dell’ambiente, dal lavoro a processi produttivi sostenibili. Vogliamo progettare l’Emilia-Romagna dei prossimi decenni e dare il nostro contributo al cambiamento del Paese- afferma Bonaccini-, e siamo nelle condizioni di farlo grazie agli investimenti di questi anni, e di quelli che faremo, sull’Emilia-Romagna Data Valley, piattaforma europea dell’innovazione, dei big data e del digitale. Un ecosistema regionale che comprende le reti Alta Tecnologia e dei Tecnopoli e che ha il suo cuore nel Tecnopolo di Bologna, il più grande investimento nella New Data Economy del valore complessivo di 1 miliardo di euro grazie a risorse della Commissione europea, del Governo italiano e della Regione. Una vera e propria cittadella europea della scienza che diventerà la casa dei più importanti enti scientifici e centri di ricerca nazionali, dall’INFN all’Agenzia Italia Meteo, in grado di esprimere, grazie a infrastrutture come il Data center del Centro meteo europeo e il supercomputer Leonardo, l’80% della capacità di calcolo italiana e il 25% di quella europea, posizionano l’Emilia-Romagna al quinto posto a livello mondiale”.

“In questi anni come Regione abbiamo investito molto sulla conoscenza per far crescere la nostra economia, le nostre comunità, le nostre reti di protezione sociale e il welfare. È un impegno che oggi più che mai sentiamo di dover rilanciare, cogliendo le opportunità offerte dalla prima Esposizione universale che si tiene in un Paese arabo. Certi che la transizione ecologica e quella digitale possano essere una straordinaria opportunità- chiude Bonaccini-, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale che ci siamo dati con il Patto per il Lavoro e per il Clima, condiviso con tutte le parti sociali e l’intera società regionale”.

La Regione sta lavorando ad una proposta, che ha già trovato l’interesse dell’UNESCO, per far nascere al Tecnopolo di Bologna la sede dell’Università delle Nazioni Unite dedicata allo sviluppo umano nella società digitale. Progetto già presentato al Governo – al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in occasione delle loro visite al Tecnopolo di Bologna -, e sul quale è avviata la collaborazione con l’Esecutivo nazionale.

La possibile collaborazione tra Fondazione Big Data e Dubai Future Foundation – ha ricordato Bonaccini – è già stato al centro degli incontri avuti nel corso della prima missione della Regione a Dubai nel mese di dicembre con Khalfan Belhoul, amministratore delegato della Dubai Future Foundation, e Ahmed Al Falasi, amministratore delegato del Dubai Department of Economy and Tourism. E potrebbe tradursi in un lavoro comune sui temi del cambiamento climatico, delle scienze della vita, dei big data e dell’intelligenza artificiale, dei tempi di vita e dell’organizzazione delle città e degli spazi urbani in un’ottica di sostenibilità.

Data Valley protagonista
Il Regional Day dell’Emilia-Romagna rappresenta l’appuntamento principale della seconda missione istituzionale della Regione Emilia-Romagna a Expo 2020 Dubai, guidata dall’assessore all’Agenda digitale, scuola, università, ricerca, Paola Salomoni. Con la presenza in video collegamento dell’assessore allo Sviluppo economico, green economy lavoro e formazione, Vincenzo Colla.

Un’intera giornata dedicata a presentare e promuovere il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione. Tra gli interventi anche quelli dei ministri dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale, Vittorio Colao (entrambi in video collegamento).

Con la partecipazione – tra gli altri – di Francesco Ubertini, presidente IFAB e Cineca; Antonio Zoccoli, presidente Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) e Associazione Big Data; Muataz Al Barwani, senior director Center for Research Computing New York University – Abu Dhabi.

La Data Valley incontra Expo è stata aperta da una conferenza stampa con le testate emiratine ed estere e dalla proiezione del video “Data Valley Emilia-Romagna”, nel quale Stefano Accorsi, l’attore testimonial e ambasciatore delle eccellenze dell’Emilia-Romagna in Italia e nel mondo, racconta l’ecosistema regionale dell’innovazione entrando nel Tecnopolo di Bologna.

Quattro i focus al centro della seconda missione della Regione a Expo 2020 Dubai insieme alle Università regionali – Parma, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Ferrara – dall’11 al 17 gennaio: Emilia-Romagna Data Valley europea; il Tecnopolo di Bologna hub nazionale ed europeo su nuove tecnologie, Big data, climatologia e Human Development; le iniziative per attrarre investimenti, a partire dalle opportunità offerte dalla legge regionale numero 14 del 2014 e quelle per richiamare giovani talenti.

 Attrarre giovani talenti e promuovere investimenti
Si chiama it-ER, International Talents ed è un’altra delle iniziative al centro del Regional Day e di questa seconda missione istituzionale a Expo 2020 Dubai.

Lanciato dalla Regione nel 2019, il programma offre – attraverso Ert-ER (l’Agenzia regionale per l’innovazione, l’attrattività e la promozione degli investimenti) – servizi e iniziative per studenti, ricercatori, lavoratori qualificati, sia stranieri che studiano o lavorano in Emilia-Romagna, che emiliano-romagnoli all’estero che desiderano rientrare. Un impegno che la Regione intende rafforzare diventando la prima in Italia a dotarsi di una legge per l’attrazione di talenti, in via di definizione.

E’ già invece una realtà consolidata la legge regionale sull’attrazione di investimenti in Emilia-Romagna, la numero 14 del 2014. In sei anni e attraverso 5 bandi, ha fatto sì che 76 imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali, leader in ricerca e innovazione, abbiano scelto di puntare sull’Emilia-Romagna. I contributi regionali ammontano a oltre 121,2 milioni di euro e hanno generato investimenti per oltre 727 milioni di euro, creando 2.955 nuovi posti di lavoro.

Possibile interruzione dell’operatività del Fascicolo sanitario elettronico questa sera, tra le ore 20 e le 21

Possibile interruzione dell’operatività del Fascicolo sanitario elettronico questa sera, tra le ore 20 e le 21Il temporaneo stop è legato alla necessità di un intervento straordinario per adeguare il sistema in vista della nuova piattaforma di autotesting che sarà operativa dalla prossima settimana. Come già annunciato, i cittadini emiliano-romagnoli che eseguiranno il test antigenico rapido nasale in proprio, in caso di esito positivo potranno registrare il risultato accedendo al proprio Fascicolo sanitario elettronico, avviando così immediatamente l’isolamento.

Chi può effettuare l’autotest

Si ricorda che per effettuare l’autotest potrà essere utilizzato solo uno dei test rapidi validi in farmacia. Le persone che potranno ricorrere a questa opportunità dovranno avere concluso almeno il ciclo primario di vaccinazione (quindi avere ricevuto la seconda dose vaccinale), indipendentemente dalla data della somministrazione: in questo modo sarà impossibile l’autotesting per chi non si è voluto vaccinare per contrarietà alla procedura. Inoltre, dovranno avere attivato il Fascicolo sanitario elettronico o, nel caso di minori, essere associati al Fse del genitore. Il caricamento dell’esito avverrà attraverso l’inserimento della foto con il risultato del test.

Intensa l’attività istituzionale di Consiglio, Giunta ed uffici a Fiorano Modenese

Intensa l’attività istituzionale di Consiglio, Giunta ed uffici a Fiorano ModeneseNel 2021 l’attività di Consiglio Comunale e Giunta a Fiorano Modenese è stata intensa, nonostante le limitazioni dettate dalla pandemia. Il Consiglio comunale di Fiorano Modenese si è riunito 12 volte, due volte in più rispetto allo scorso anno. Oltre la metà delle sedute si è svolta in presenza (7), mentre per 5 volte è stato necessario utilizzare la piattaforma online.

Gli atti approvati sono stati quattro in più rispetto al 2020, per un totale di 97: 35 atti deliberativi, 29 interrogazioni, 25 ordini del giorno, 4 comunicazioni, 3 interpellanze ed una mozione.

Sindaco, Presidente del Consiglio e la quasi totalità dei consiglieri comunali hanno partecipato a tutte le sedute, solo tre consiglieri hanno partecipato a 11 sedute su 12; nella prima seduta del 2021 è stato sostituito un consigliere dimissionario.

I lavori del Consiglio comunale sono stati preparati dagli incontri delle commissioni consiliari (attività ed affari generali, governo del territorio e tutela dell’ambiente, sviluppo economico, attività formative e politiche sociali, culturali e scolastiche), che si sono riunite 23 volte, praticamente due volte al mese, e dalle riunioni dei capigruppo.

“Il bilancio dell’attività consigliare si può definire più che soddisfacente. – sottolinea il Presidente, Alessandro Reginato –  L’anno che abbiamo davanti sarà impegnativo sia sotto l’aspetto sanitario che per i lavori da portare a termine. Ciononostante spero che continui, anzi che possa ulteriormente migliorare la collaborazione fra i gruppi facenti parte del Consiglio affinché si possa lavorare per il bene comune, che è il fine per il quale abbiamo ricevuto il mandato dai nostri concittadini.”

Anche la Giunta, con Sindaco ed Assessori, ha lavorato intensamente, nelle 59 sedute convocate (cinque al mese, in media), approvando 164 delibere, con un aumento dell’attività rispetto all’anno precedente (50 sedute e 147 delibere approvate).

In aumento anche l’attività degli uffici con 707 le determinazioni dirigenziali e 235 ordinanze emanate nel 2021.

 

Iscrizioni a scuola: tutte le indicazioni

Iscrizioni a scuola: tutte le indicazioniFino al 28 gennaio 2022 sono aperte le domande d’iscrizione alle Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del territorio comunale di Sassuolo per l’anno scolastico 2022/2023.

Possono iscriversi alla Scuola dell’infanzia i bambini che compiono i tre anni di età entro il 31 dicembre 2022 (ossia i bambini nati nel 2019); possono inoltre iscriversi anticipatamente i bambini che compiono i tre anni di età dopo il 31dicembre 2022 ed entro il 30 aprile 2023 (in questo caso la domanda sarà accolta solo in caso di disponibilità residua di posti rispetto ai bambini nati nel 2019 e in presenza di condizioni adeguate alla frequenza).

Per la Scuola primaria devono essere iscritti alla classe prima i bambini che compiono i 6 anni di età entro il 31 dicembre 2022 (ossia nati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016); possono essere iscritti anticipatamente anche i bambini che compiono i 6 anni di età dopo il 31 dicembre 2022 ed entro il 30 aprile 2023 (ossia nati tra il 1° gennaio ed il 30 aprile 2017).

Alla Scuola secondaria di primo grado devono essere iscritti alla classe prima gli alunni che prevedano di terminare la scuola primaria con esito positivo nell’anno scolastico 2021/2022 (di norma i nati nell’anno 2011).

 

Le domande d’iscrizione alla Scuola dell’infanzia statale devono essere presentate presso le segreterie degli Istituti Comprensivi di Sassuolo in base allo stradario:

  • Comprensivo 1 Centro est – Via Mazzini 62, tel. 0536/880501
  • Comprensivo 2  Nord – Via Zanella 7,  tel. 0536/880531
  • Comprensivo 3  Sud – Via Mercadante 4, tel 0536/880601
  • Comprensivo 4 Ovest –  Largo Bezzi 6, tel 0536/880621

 

Le domande d’iscrizione alle scuole dell’infanzia private paritarie devono essere presentate direttamente alla scuola prescelta:

  • Asilo Sant’Anna  – Via Felice Cavallotti – tel. 0536/885248
  • Scuola dell’infanzia San Giuseppe – Via Farosi – 0536/807962 – tel. 0536/801616
  • Scuola dell’infanzia Gesù Bambino – Via SS Consolata 105 – tel. 0536/872265

 

Le domande d’iscrizione alla prima classe della scuola primaria e secondaria di 1° grado dovranno essere presentate esclusivamente on line entro le ore 20 del 28 gennaio 2022 sul sito https://www.istruzione.it/iscrizionionline/

 

Si ricorda che per accedere al sistema del Ministero dell’Istruzione è necessario essere in possesso di credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature).

 

Covid, imprese in difficoltà, CNA: “Necessario cambiare le regole”

Covid, imprese in difficoltà, CNA: “Necessario cambiare le regole”“La situazione è decisamente complicata per il settore manifatturiero. Da un lato i costi dell’energia, dall’altro la riduzione del personale determinata dal covid. Ci sono imprese dove la percentuale di addetti a casa per positività o quarantena raggiunge e supera il 20%. Questo rischia di bloccare la filiera della subfornitura e della produzione in tutti quei settori che non possono ricorrere allo smartworking, cioè nel manifatturiero. Che, vale la pena ricordarlo, rimane fondamentale per il nostro sistema produttivo”. CNA di Modena, attraverso le dichiarazioni del segretario provinciale Alberto Papotti, interviene sulla situazione economica determinata dalla pandemia.

“Le conseguenze sono addirittura peggiori per le piccole e le microimprese – continua Papotti – in questo caso, infatti, bastano poche assenze in ambiti specifici per bloccare l’intera attività. E ciò può ad esempio mettere in crisi ad esempio l’edilizia, dove alcuni incentivi, è il caso del superbonus, rischiano la loro applicabilità, se non vengono rispettati determinate scadenze temporali”.

Oggi, e in considerazione dell’andamento della pandemia, secondo CNA Modena occorre mettere mano alle regole che sono alla base delle attività sociali e professionali, mantenendo l’obiettivo condiviso di evitare nuove chiusure.

“Innanzitutto, considerato il peso che ha nelle decisioni politiche il numero delle ospedalizzazioni, una definizione chiara di chi è ricoverato “per” covid e “con” il covid. Quando l’infezione non crei complicanze, questi ultimi non possono per ovvie ragioni essere inseriti della tragica contabilità del contagio”.

CNA Modena si pone poi il dubbio se sia opportuno perseguire il tracciamento con i tamponi per gli asintomatici. È una strada che ha deciso di praticare la Spagna ed in qualche modo anche l’Italia, considerato che i vaccinati con booster senza sintomi possono oggi uscire con la mascherina Ffp2 e lavorare in caso di contatti stretti. Forse si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di consentire l’uscita anche all’asintomatico positivo vaccinato, eventualmente con restrizioni particolari.

Di certo occorre facilitare il rientro al lavoro di chi guarisce. Bene ha fatto la Regione intervenire sulle modalità di assoggettamento al tampone, ma chi deve rientrare al lavoro dopo la positività deve poterlo fare in tempi più brevi rispetto a quelli attuali. Ad esempio, senza aspettare il certificato di negatività dell’Asl, ma semplicemente con il referto di negatività del tampone, come peraltro avviene già a Parma. Siamo assolutamente convinti che la strada dell’obbligo vaccinale sia quella giusta, eventualmente anche con modalità più stringenti di quelle in vigore, ma essa deve andare di pari passo con una convivenza con un virus in continua mutazione e che per questo non può farci rimanere ostaggi di una situazione sanitaria che non è ai tragici livelli del passato. Lo dobbiamo innanzitutto ai nostri giovani, come testimonia ciò che sta accadendo nelle scuole”, conclude Papotti.

 

“È Miiio!!! … il teatro”, prossimo appuntamento domenica 16 gennaio

“È Miiio!!! … il teatro”, prossimo appuntamento domenica 16 gennaio
La battaglia di Emma (foto di Ilaria Scarpa)

Prosegue straordinaria rassegna teatrale per bambini e genitori intitolata “È Miiio!!! … il teatro” presso il Teatro Astoria di Fiorano Modenese, organizzata da Tir Danza in collaborazione col Comune. L’inizio degli spettacoli, che proseguiranno fino al 6 marzo (due domeniche al mese), è previsto per le ore 16.00, ad un costo di 3 euro a persona, purché muniti di Super Green Pass se over 12.

Il 16 gennaio 2022, alle ore 16.00, andrà in scena “La battaglia di Emma” di Monica Mattioli e Monica Parmagnani. Un piccolo viaggio, poetico e divertente, nel mondo del conflitto a uso di piccole donne e piccoli uomini perché siano protagonisti nel futuro di stupefacenti mondi di pace.

Emma, una cuoca provetta, impastatrice votata a render benessere ai palati e non solo, si ribella fermamente a ciò che per lei è contro natura, a ciò che non ha senso nell’ esistenza degli uomini: la guerra. Si ribella al re che la disprezza con la superficialità dei potenti. Si rifiuta di cucinare cibo ai soldati che stanno per partire nuovamente. Il tavolo della cucina dove lavora, diventa strumento di evocazione della memoria, palcoscenico della narrazione della sua storia, che rianima la vicenda di due popoli: i Giallotti e i Verdolini che inizialmente vivono in accordo e che poi sono indotti a distruggersi reciprocamente. Emma Giallotti non solo narra, ma rivive le emozioni della tragedia: l’amore negato fra due bambini che si erige a simbolo della crudeltà della separazione fra gli adulti, l’esaltazione folle e irrazionale della guerra, la frustrazione amara ed inconsolabile per i suoi danni e delitti.

Per informazioni: tel. 0536.404371 o mail astoria@tirdanza.it.  Oppure consultare il sito preposto www.cinemateatroastoriafiorano.it.

La battaglia di Emma (foto di Ilaria Scarpa)

Relazioni internazionali, il presidente Bonaccini riceve il Console generale della Croazia, Stjepan Ribic

Relazioni internazionali, il presidente Bonaccini riceve il Console generale della Croazia, Stjepan Ribic
Il Presidente Bonaccini con il console generale Croazia Ribic e console onorario Peron

Il presidente Stefano Bonaccini ha ricevuto oggi il Console generale della Croazia, Stjepan Ribic, in visita in Regione dopo il suo insediamento a febbraio 2020, accompagnato dal Console onorario della Croazia a Bologna, Fortunato Giovanni Peron.

Al centro dell’incontro, i programmi e i progetti europei che vedono coinvolti i due territori, in particolare su turismo, economia blu e sviluppo sostenibile.

A partire dal programma Italia-Croazia, con la Regione Emilia-Romagna che ha la vicepresidenza, cofinanziato dall’Unione europea attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale-Fesr con una dotazione di oltre 236 milioni di euro nel 2014-2020 e quattro obiettivi tematici: innovazione blu, legata all’economia del mare, sicurezza e resilienza, ambiente e patrimonio culturale, trasporto marittimo.

Ancora, la Regione Emilia-Romagna è stata confermata autorità di gestione del Programma di cooperazione territoriale transnazionale Adrion (acronimo di Adriatico-Ionio) per il prossimo periodo di programmazione 2021-2027 dei fondi europei per la politica di coesione, con una dotazione di 120 milioni di euro. Cinque le aree di intervento del programma: turismo, economia blu, processi di trasformazione verde e circolare dei sistemi produttivi, tecnologie innovative per il contrasto ai cambiamenti climatici e sviluppo di mobilità urbane sostenibili.

Inoltre, la Regione collabora con la Croazia anche nell’ambito di Panoramed, un progetto “piattaforma” che ha l’obiettivo di favorire l’elaborazione di una governance per il Mediterraneo in particolare sui temi del turismo marittimo e costiero, della sorveglianza marittima e dell’innovazione.

Infine, nel corso del colloquio è stato fatto il punto sulle solide relazioni esistenti tra l’Emilia-Romagna e la Croazia, a partire dagli scambi intercorsi su ricerca e innovazione, legati anche allo sviluppo del Tecnopolo di Bologna, e al rapporto virtuoso tra sistema regionale delle imprese e sistema delle università e della ricerca, finalizzato ad attrarre risorse finanziarie e ad aumentare la dimensione di calcolo disponibile nel nuovo centro, con l’obiettivo di metterla a disposizione dei Paesi del bacino del Mediterraneo, compresa l’area Adriatico-Ionica dove anche grazie al lavoro svolto dai programmi di cooperazione territoriale europea si sono rafforzate forti alleanze e collaborazioni in diversi ambiti tematici.

Vaccinazioni anti-Covid: domenica 16 gennaio open day regionale in tutta l’Emilia-Romagna per la popolazione scolastica, 5-19 anni

Vaccinazioni anti-Covid: domenica 16 gennaio open day regionale in tutta l’Emilia-Romagna per la popolazione scolastica, 5-19 anni
Foto Paolo Righi

Non si ferma la campagna vaccinale in Emilia-Romagna. La Regione, anzi, rilancia per proteggere bambini e ragazzi: alla fine della settimana del rientro in classe dopo le vacanze natalizie, lancia infatti un open day dedicato alla popolazione in età scolastica.

Da Piacenza a Rimini, domenica 16 gennaio – per l’intera giornata, dalle 9 alle 19 – in almeno un centro vaccinale per provincia, tutti i giovani dai 5 ai 19 anni potranno accedere al vaccino per avere la loro somministrazione.

Senza alcun vincolo, se non la presenza, nel caso dei minorenni, di un genitore o di chi ne fa le veci.

E in molti hub, per venire incontro alle richieste di chiarimenti e rassicurazioni da parte dei genitori, l’equipe vaccinale sarà affiancata da pediatri e altri esperti pronti a rispondere a ogni domanda. Le singole Ausl comunicheranno sui rispettivi siti internet aziendali le modalità organizzative e d’accesso agli hub.

Complessivamente in Emilia-Romagna nella fascia 5-19 sono 323.366 le persone ad avere ricevuto a questa mattina almeno una dose di vaccino, il 53,3% del totale: una media tra l’85% degli over 12, per cui le prenotazioni si sono aperte a giugno, e il 15% di chi ha meno di 12 anni, categoria che ha visto le somministrazioni iniziare meno di un mese fa, il 16 dicembre. Peraltro, proprio in Emilia-Romagna la percentuale dei loro “fratelli maggiori” (i ragazzi tra i 20 e i 29 anni) raggiunge le percentuali record di vaccinati del 96,6% (prima dose) e del 93,1% (seconda dose): un dato estremamente rilevante che può fare ben sperare anche per I giovanissimi.

Continua così l’impegno della Regione per garantire la massima facilità di accesso al vaccino: uno sforzo che ieri ha portato a effettuare oltre 48.800 somministrazioni, un numero che si avvicina al record di luglio quando furono superate le 50mila somministrazioni. A oggi il 92,6% della popolazione emiliano-romagnola con più di 12 anni ha ricevuto almeno una dose, mentre il 90,6% ha completato il ciclo vaccinale e le terze dosi superano gli 1,7 milioni di somministrazioni.

“Se vogliamo che la scuola sia presenza e sicura è indispensabile, oltre al rispetto dei protocolli, che tra i banchi siedono più vaccinati possibili – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Confidiamo che siano in tanti a cogliere questa opportunità, messa in campo grazie a un ulteriore sforzo di tutta la macchina organizzativa, a partire dalle Aziende sanitarie”.

“In Emilia-Romagna i numeri non lasciano spazio a interpretazioni – proseguono -: la stragrande maggioranza della popolazione ha avuto fiducia nel vaccino come strumento per proteggere se stessi e gli altri, prima ancora delle norme nazionali che hanno introdotto restrizioni per i non vaccinati”.

“Quello che chiediamo ora ai genitori è di affidarsi alla scienza anche per i loro figli- concludono Bonaccini e Donini-, per evitare i rischi di una malattia che purtroppo vediamo può colpire anche i più piccoli e per consentire ai nostri ragazzi di vivere una vita fatta di socialità, che sicuramente si meritano dopo due anni di pandemia”.

Tutti le informazioni sono a disposizione sul sito http://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it

Poste Italiane rassicura i cittadini di Sassuolo sulla costante e ininterrotta operatività di tutti gli uffici

Poste Italiane rassicura i cittadini di Sassuolo sulla costante e ininterrotta operatività di tutti gli ufficiPoste Italiane rassicura i cittadini di Sassuolo sulla costante e ininterrotta operatività di tutti gli uffici postali del territorio fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria e sta continuando a mettere in atto ogni azione necessaria a mantenere alto il livello di qualità del servizio nel rispetto di tutelare la salute di clientela e personale.

Tra le numerose iniziative messe in campo si ricorda quella del pagamento anticipato delle pensioni sulla base di un calendario alfabetico con la possibilità di ricorrere alla convenzione stipulata tra l’Azienda e l’Arma dei Carabinieri, grazie a cui i pensionati di età pari o superiore a 75 anni possono richiedere, delegando al ritiro i Carabinieri, la consegna della pensione a domicilio.

Nel comune di Sassuolo in particolare sono presenti due sedi: quella di piazza San Paolo 1 (con orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 19.05 e il sabato fino alle 12.35) e quella di via del Pretorio (dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato fino alle 12.35), entrambe dotate di ATM Postamat h24 sette giorni su sette e prenotazione ticket da remoto tramite whatsapp, le app Ufficio Postale e Bancoposta e il sito poste.it.

In entrambi gli uffici postali la capienza massima nella sala al pubblico è regolamentata da apposito cartello affisso all’ingresso, che può subire modifiche a seguito di variazioni sulle nuove regole di accesso.

In questo momento di recrudescenza dell’emergenza sanitaria, restano aperte anche le sedi limitrofe di Fiorano Modenese, Maranello, Formigine, tutte dotate di Postamat h24 oltre a quella di San Michele dei Mucchietti.

 

 

Covid: oggi (12/1) in regione +18.631 (+33% rispetto a ieri). Calano i ricoveri nelle terapie intensive. 19 decessi

Covid: oggi (12/1) in regione +18.631 (+33% rispetto a ieri). Calano i ricoveri nelle terapie intensive. 19 decessi
Tampone Covid (foto – copyright Brancolini Roberto)

Oggi in regione i casi di positività sono 18.631 in più rispetto a ierisu un totale di 73.593 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 25,3%.

Questo il dato comunicato al ministero della Salute, a cui vanno aggiunti 1.145 nuovi casi registrati a Piacenza e provincia da ieri, che per un problema di rilevamento non è stato possibile caricare. I dati verranno recuperati nei prossimi giorni. Il totale complessivo odierno sarebbe quindi di 19.776 casi.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 148 (-4 rispetto a ieri); l’età media è di 62,2 anni. Sul totale, 101 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,7 anni), il 68,2%, mentre 47 sono vaccinati con ciclo completo (età media 65,4 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.187 (+21 rispetto a ieri), età media 68,9 anni.

Rispetto ai 14.000 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un +33%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano dell’1%, quelli delle terapie intensive diminuiscono del 2,6%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.901.036 dosi; sul totale sono 3.641.997 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.732.214.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 4.182 nuovi casi; a seguire Modena (2.591), Reggio Emilia (2.272) e Parma (2.267); poi Rimini (1.770), Ravenna (1.463), Ferrara (1.371), Cesena (1.202). Quindi Forlì (988), Circondario Imolese (496) e infine Piacenza (segnalati 29 casi, a cui si sommeranno i 1.145 non ancora registrati).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 34.911 tamponi molecolari, per un totale di 7.611.025. A questi si aggiungono anche 38.682 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 5.048 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 473.197. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 242.685 (+13.564). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 240.350 (+13.546), il 99% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 19 decessi: tre in provincia di Piacenza (due uomini di 65 e 92 anni, una donna di 71 anni), quattro in provincia di Parma (un uomo di 78 anni e tre donne di 72, 84 e 85 anni), uno in provincia di Reggio Emilia (una donna di 53 anni), tre in provincia di Modena (due uomini di 84 e 92 anni e una donna di 84 anni), due in provincia di Ferrara (un uomo di 54 anni e una donna di 53 anni), tre in provincia di Ravenna (un uomo di 60 anni e due donne di 76 e 86 anni), tre in provincia di Rimini (due uomini di 65 e 66 anni, una donna di 79 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.448.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 19 a Parma (invariato); 18 a Reggio Emilia (-1); 16 a Modena (invariato); 30 a Bologna (invariato); 10 a Imola (+2); 20 a Ferrara (invariato); 11 a Ravenna (-3); 1 a Forlì (-1); 2 a Cesena (-2); 17 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 39.592 a Piacenza (+29, cui si aggiungono i 1.145 nuovi casi non ancora registrati), 56.463 a Parma (+2.267), 81.906 a Reggio Emilia (+2.272), 118.032 a Modena (+2.591), 148.837 a Bologna (+4.182), 22.575 a Imola (+496), 46.144 a Ferrara (+1.371), 64.919 a Ravenna (+1.463), 34.158 a Forlì (+988), 41.060 a Cesena (+1.202) e 76.644 a Rimini (+1.770).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 7 casi: 6 positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 1 in quanto giudicato non Covid-19.

Per oltre 460 studenti europei sono buoni i risultati del progetto ON-OFF

Per oltre 460 studenti europei sono buoni i risultati del progetto ON-OFFIl progetto europeo ON-OFF, di cui l’associazione Lumen, che gestisce Casa Corsini a Fiorano Modenese, è capofila, sta ottenendo risultati concreti per le studentesse e gli studenti che hanno partecipato alle fasi di sperimentazione.

Dopo la partecipazione ai workshop previsti dal progetto infatti l’84% delle ragazze e il 63% dei ragazzi ha dichiarato di saper riconoscere con chiarezza gli stereotipi di genere, mentre l’85% delle ragazze e il 71% dei ragazzi sostiene di aver raggiunto una buona conoscenza delle tematiche relative alla violenza di genere. Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla rilevazione degli atteggiamenti “prima e dopo i workshops” per la valutazione del cambiamento comportamentale e per verificare l’efficacia delle attività progettuali. La rilevazione è stata attuta su un campione di oltre 460 studenti, ragazze e ragazzi che hanno partecipato alla sperimentazione di un progetto che ad oggi ha coinvolto quasi 1300 giovani europei (Bulgaria, Cipro, Grecia, Spagna e Italia).

I risultati sono stati presentati da Aretes, partner italiano del progetto, nel corso del Focus Group online che ha visto la partecipazione dei 6 partner provenienti da 5 paesi UE con componenti dello staff e stakeholders locali: rappresentanti delle amministrazioni pubbliche nazionali o locali, insegnanti, educatori. Per Fiorano Modenese era presente l’assessore alle politiche educativo-scolastiche, Luca Busani.

On-Off vede come capofila Lumen, l’associazione che sviluppa le attività di Casa Corsini, il centro d’innovazione del Comune di Fiorano Modenese. Il progetto mira a creare un modello di intervento per il contrasto alla violenza di genere online a beneficio di insegnanti ed educatori. Alle diverse fasi del progetto hanno partecipato diverse scuole del territorio provinciale: alcune scuole secondarie di primo grado di Fiorano e Maranello, insegnanti e studenti degli istituti d’istruzione superiore Ferrari di Maranello, insegnanti del Venturi di Modena, del liceo Fanti di Carpi, dell’Ipsia Vallauri di Carpi e di altre realtà del territorio.

Sanità, Epatite C: al via in Emilia-Romagna lo screening gratuito

Sanità, Epatite C: al via in Emilia-Romagna lo screening gratuitoRiguarderà i nati dal 1969 al 1989, i soggetti seguiti dai Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD), indipendentemente dall’anno di nascita e dalla nazionalità, e i detenuti in carcere: 1 milione 300mila persone circa, in Emilia-Romagna.

È lo screening gratuito per eliminare ed eradicare il virus dell’HCV, pronto a partire. Alle Aziende Usl regionali andranno complessivamente 6 milioni di euro, a copertura delle spese da sostenere.

“Lo screening degli anticorpi del virus HCV è uno strumento prezioso per individuare le infezioni da epatite C ancora asintomatiche e misconosciute, il cosiddetto ‘sommerso’- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Significa, in concreto, aumentare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento per scongiurare le complicazioni di una malattia epatica avanzata, oltre a interrompere la circolazione del virus impedendo nuove infezioni. Invito quindi- conclude l’assessore- tutte le persone che riceveranno la chiamata attiva ad aderire allo screening”.

Destinatari, tempi e modi dello screening

Come stabilito da decreti ministeriali, lo screening – che ha portata nazionale – è rivolto in via sperimentale a tutta la popolazione iscritta all’anagrafe sanitaria (inclusi gli Stranieri temporaneamente presenti – STP), nata dal 1969 al 1989.

Rientrano nei destinatari dello screening anche le persone seguite dai Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD), indipendentemente dall’anno di nascita e dalla nazionalità; e i detenuti in carcere, anche in questo caso indipendentemente dall’anno di nascita e dalla nazionalità.

L’attività di sperimentazione dello screening si dovrà concludere entro il 31 dicembre 2022.

La chiamata, per tutti i cittadini che destinatari dell’iniziativa, avverrà tramite il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e l’invio di un sms.

Nell’invito verrà descritta la modalità di accesso, e precisamente tramite prenotazione della prestazione HCV REFLEX (con prelievo di sangue venoso) attraverso lo sportello Cup, il numero verde Cup, CupWeb/Fse e App per coorte di età, senza bisogno di prescrizione su ricetta e senza pagamento ticket.

La proposta di adesione allo screening potrà avvenire anche in occasione di esami ematici già prescritti per altri motivi, durante l’effettuazione del prelievo. In questo caso è prevista la consegna dell’informativa e del modulo di consenso in formato cartaceo direttamente all’interessato.

Sul campione ematico verrà effettuato un primo esame sierologico, ed eventualmente i successivi approfondimenti necessari. Il cittadino riceverà sul Fse l’esito dello screening se negativo.

In caso di esito positivo, verrà preso in carico dal centro specialistico di riferimento, individuato dall’Azienda sanitaria, che lo contatterà e fisserà la visita specialistica (sempre senza prescrizione, né pagamento di un ticket). Durante la visita dovrà anche essere redatta la certificazione per ottenere l’esenzione per patologia (016), qualora il paziente decida di avvalersene. Successivamente il paziente riceverà sul Fse l’esito del referto.

I SerD, dal canto loro, continueranno l’attività già in corso per la ricerca di HCV nei soggetti che seguono, di qualunque età siano. In caso di esito positivo, verrà garantito, da parte del medico SerD, l’invio del paziente a una visita specialistica e il follow up del trattamento. Anche all’interno degli istituti penitenziari proseguirà l’attività di screening per HCV, già in corso, e la presa in carico specialistica per i casi risultati positivi.

Le risorse: oltre 6 milioni di euro suddivise tra le Aziende sanitarie

Con un’apposita delibera, la Giunta regionale ha assegnato e suddiviso la somma complessiva – 6 milioni di euro circa, provenienti dal Fondo sanitario nazionale – tra le Aziende sanitarie, sulla base della popolazione target per età, in modo da consentire l’effettuazione dello screening. All’Azienda Usl di Piacenza andranno quasi 365mila euro; all’Azienda Usl di Parma, 614mila euro circa; All’Azienda Usl di Reggio, 719mila euro; all’Azienda Usl di Modena, 1 milione 38mila euro; all’Azienda Usl di Bologna, 1 milione 194mila euro; all’Azienda Usl di Imola, 171mila euro circa; all’Azienda Usl di Ferrara, 430mila euro; all’Ausl della Romagna, 1 milione 474mila euro.

La campagna di comunicazione

A supporto dello screening viene realizzata la campagna di comunicazione “C devi pensare”, con la distribuzione di materiali cartacei (locandine e cartoline) nei Cup, studi dei medici di medicina generale, punti prelievi, Case della salute, sale d’attesa di strutture sanitarie, ingressi di ospedali.

Previsti anche diversi strumenti digitali (tra cui video e grafiche social) che saranno utilizzati sui profili social della Regione e delle Aziende sanitarie, oltre che nell’ambito di una campagna online.

Tutte le informazioni sono disponibili sulla landing-page della campagna di comunicazione  www.screeningepatitec.it

Covid, ospedali Emilia-Romagna sotto pressione. Bevilacqua (Ugl): “Servono interventi urgenti. Rafforzare servizi, strutture e personale”

Covid, ospedali Emilia-Romagna sotto pressione. Bevilacqua (Ugl): “Servono interventi urgenti. Rafforzare servizi, strutture e personale”“In Emilia-Romagna gli ospedali sono intasati da pazienti Covid con una contingente riduzione dei posti letto disponibili. A Bologna e Reggio Emilia è confermata la riduzione di prestazioni chirurgiche, a Modena la carenza di personale si ripercuote su tutte le articolazioni sanitarie e in Romagna centinaia di dipendenti positivi al virus e personale non vaccinato e dunque sospeso creano un oggettivo doppio problema da risolvere. Con questo scenario di fondo c’è chi (l’Ausl di Bologna) ha sospeso le ferie al personale sanitario, con il conseguente risvolto che medici, infermieri e operatori sanitari sono sottoposti ad ore e ore di straordinario”: elenca il segretario dell’Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.

“Carenza del personale e insufficienza dei posti letto sono problemi endemici nella sanità regionale che il Covid ha soltanto acuito. Il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, i corsi di laurea in medicina a numero chiuso, la chiusura dei cosiddetti piccoli ospedali e la mancata stabilizzazione degli operatori socio sanitari precari o disoccupati ha concorso a creare questa situazione emergenziale. Ma, adesso, c’è una questione che deve essere affrontata a tutti i costi: con la riduzione o la sospensione del 50-60% della chirurgia programmata negli ospedali della nostra regione si corre il rischio che pazienti poli-patologici si vedano aggravare il proprio stato di salute. Chi garantirà i malati oncologici, cardiologici e ematologici? E chi soffre di calcoli alla colecisti che rischia la pancreatite? Solo per citare alcuni casi… Sono trascorsi due anni dall’esplosione della pandemia e dobbiamo prendere atto che non sono state individuate nemmeno nella nostra regione adeguate soluzioni per garantire l’assistenza ai pazienti più fragili”: continua Tullia Bevilacqua.

“Da due anni il nostro sindacato ribadisce che per fronteggiare l’aumento dei contagi da Covid-19 ci sia bisogno di interventi strutturali: dotare la popolazione di strumenti di protezione individuali adeguati, rafforzare le strutture e il personale sanitario per fronteggiare l’emergenza, aumentare gli hub vaccinali ed i drive through in ogni centro abitato, anche nelle piccole città oggi penalizzate. Si dovevano e si devono adottare misure urgenti per garantire quel modello di sanità pubblica che altre regioni ci invidiano, ma adattandolo alla nuova e straordinaria situazione”: aggiunge il segretario dell’Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.

“Esistono precise responsabilità politiche: la sanità italiana negli anni è stata sottoposta senza alcun criterio a tagli e impoverimenti graduali, creando un danno oggettivo ai cittadini. Ma senza voler entrare in polemica, diciamo che non si può attendere oltre per prendere provvedimenti urgenti, servono ospedali Covid per liberare le strutture ordinarie, serve ripensare un’organizzazione territoriale che oggi mostra la corda, anche in Emilia-Romagna. Si affronti il problema in una sede ad hoc, meglio se in un tavolo regionale, e noi siamo pronti a fornire il nostro contributo di idee”: conclude il segretario dell’Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.

 

Al via un nuovo cantiere in centro storico a Formigine

Al via un nuovo cantiere in centro storico a FormigineInizieranno giovedì 13 gennaio 2022 i lavori di riqualificazione di alcune strade del centro storico, ovvero via san Pietro, via Trento Trieste e via Monte Grappa.

Nelle strade in oggetto verranno infatti rinnovati infrastruttura e pali dell’illuminazione, continuando con lo stile adottato per via Fiume. Fra gli interventi previsti nel progetto quindi, oltre al posizionamento di nuovi pali anche l’allargamento  dei pedonali antistanti ai negozi, protetti da transenne sfilabili, creando un collegamento dedicato tra Piazza Arnò e il centro e tra via Giardini e via Trento Trieste.

Tutti i punti luce saranno sostituiti come da progetto “Energy Performance Contract”, che ha già permesso di installare migliaia di luci LED a basso consumo energetico.

Il cantiere partirà da via san Pietro e, contemporaneamente a questi lavori, avverrà la sostituzione delle tubazioni dell’acqua sanitaria da parte di Hera. Su via San Pietro si manterrà la viabilità ordinaria, eccetto la sosta, mentre via Trento Trieste rimarrà chiusa (eccetto per i residenti e per il carico e scarico), durante i lavori di Hera. Tutte le modifiche alla viabilità saranno comunque comunicate attraverso specifica segnaletica.

Il costo dei lavori è di circa 150mila euro.

Peste suina africana, nessun contagio finora in Emilia-Romagna

Peste suina africana, nessun contagio finora in Emilia-RomagnaPeste suina africana, l’obiettivo è avere una mappatura precisa delle zone a rischio, fermare i contagi. E farlo presto.

La malattia, che colpisce suini domestici e cinghiali e non è trasmissibile all’uomo, se non fermata potrebbe rappresentare un grave danno economico per le aziende emiliano-romagnole che operano nel settore della zootecnia: una seria minaccia che potrebbe mettere in stallo la filiera suinicola, nonché le pregiate produzioni Dop della salumeria nazionale.

Dopo i primi casi rilevati in Piemonte e Liguria, la Regione Emilia-Romagna, in accordo con le regioni confinanti Lombardia e Toscana e sulla base delle indicazioni dell’Unità di crisi nazionale del Ministero della Salute, emana un primo provvedimento tramite un’ordinanza a firma del presidente Stefano Bonaccini e sospende alcune forme di caccia per la caccia al cinghiale nelle due province più a rischio: Piacenza e Parma.

Più in dettaglio, la decisione precauzionale, su disposizione delle indicazioni del Ministero della Sanità, stabilisce un blocco totale dell’attività venatoria nei comuni di Zerba e Ottone, situati lungo il confine della provincia di Piacenza con il Piemonte e la Liguria, e un blocco della caccia collettiva al cinghiale (braccata e girata), la caccia vagante con l’ausilio di cani e l’attività di “controllo” del cinghiale in forma collettiva nel restante territorio delle province di Piacenza e Parma.

Inoltre, sempre su indicazione del Ministero della Sanità, la Regione Emilia-Romagna – al momento fuori dalla zona infetta – assume tramite l’Ordinanza del Presidente anche le indicazioni di intensificare e rafforzare la sorveglianza sul cinghiale anche attraverso l’esecuzione di battute di ricerca attiva delle carcasse di cinghiale, incoraggiare ed accelerare le macellazioni dei suini negli allevamenti familiari, intensificare e rafforzare la vigilanza sulle movimentazioni degli animali sensibili e la vigilanza e verifica delle condizioni di biosicurezza degli allevamenti.

La Regione, nel frattempo, ha convocato per i prossimi giorni la Consulta Venatoria regionale e la Consulta agricola regionale, per informare cacciatori, imprese agricole, rappresentanze professionali e cittadinanza delle disposizioni prese per ragioni di tutela.
A preoccupare la conferma, il 6 gennaio scorso, di un caso di Peste suina africana (Psa) in un cinghiale in Piemonte, ad Ovada (Al) e un altro caso a poche decine di chilometri di distanza. I luoghi di ritrovamento dei cinghiali risultati positivi alla Psa sono relativamente vicini ai confini regionali emiliano-romagnoli, in particolare al piacentino.

“Stiamo lavorando a un approccio unico tra le Regioni interessate- spiegano gli assessori alle Politiche per la salute, Raffaele Donini e all’Agricoltura e Caccia, Alessio Mammi-. Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di istituire un’unità di crisi ad hoc, coordinata con le disposizioni del Ministero della Salute. Proprio a seguito delle indicazioni di oggi del Ministero, la Regione ha emesso un primo provvedimento che va nella direzione di una tutela della salute del settore suinicolo dell’Emilia-Romagna, un comparto fondamentale dell’economia emiliano-romagnola, che vale più di 300 milioni di euro.

“Oggi c’è ancora incertezza sull’ampiezza del contagio, anche se non si riscontrano casi sul nostro territorio- proseguono gli assessori – Serve la massima attenzione, in via precauzionale e in particolare nella segnalazione dei cinghiali e delle carcasse o resti. Abbiamo convocato anche la Consulta Venatoria e la Consulta Agricola per condividere le informazioni”.

Quindi massima tutela per la filiera suinicola regionale, che conta circa 1200 allevamenti, 1,2 milioni di capi e una produzione lorda vendibile stimata in 307 milioni di euro, nella quale sono ricomprese le varie Dop regionali: i prosciutti di Parma e Modena e numerosi salumi.

Per fare prevenzione sulla diffusione della Psa, la Regione ha avviato da tempo un servizio telefonico per segnalare eventuali cinghiali morti o resti. La campagna è rivolta ai cittadini, in particolare escursionisti, cacciatori, fungaioli e tartufai. Nel caso in cui ci si imbatta in un cinghiale morto (o nei suoi resti), l’invito è di telefonare allo 051 6092124, dopo aver memorizzato la propria posizione geografica, e di scattare una foto, da poter inviare successivamente ai servizi.

Il materiale cartaceo della campagna informativa è disponibile nelle sedi dei servizi veterinari dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Ausl, nelle sezioni provinciali dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia e Emilia-Romagna e nei centri visita di parchi e aree protette.

Per maggiori informazioni, consultare il sito regionale https://www.alimenti-salute.it/salute-animali/psa-peste-suina-africana.

Torna in biblioteca Cionini l’appuntamento con la rassegna “Leggiamoci: libri, vita e storie”

Torna in biblioteca Cionini l’appuntamento con la rassegna “Leggiamoci: libri, vita e storie”Ugo Cornia, Marcello Fois e Costanza Di Quattro saranno i protagonisti degli appuntamenti di gennaio e febbraio, in collaborazione con l’Associazione “Gian Paolo Biasin”. Sempre a gennaio, inoltre, sarà dedicato spazio al recupero della presentazione di “Cuori imperfetti” dell’autrice Patrizia Bartoli, rimandato a Novembre.

Si parte sabato, 15 gennaio, alle ore 17 in Biblioteca N. Cionini: Ugo Cornia, in dialogo con lo scrittore Sandro Campani, presenterà “La vita in ordine alfabetico” (La nave di Teseo, 2021).

La vita in ordine alfabetico: “Per molto tempo, ho avuto questa idea di fare una specie di Dizionario ragionato della mia vita, anche per vedere quale ‘mia vita’ ne sarebbe saltata fuori. Ero in cucina a Guzzano col computer davanti e mi sono messo a scrivere un elenco delle prime cose che mi venivano in mente. È incredibile quanta roba ci stia in una vita. Ti arriva addosso di continuo qualcosa da dovunque e tutti questi qualcosa quasi sempre non hanno la minima infrastruttura logica che li armonizzi e li renda funzionali a una specie di destino. L’eventuale destino forse lo si vede a posteriori, essendosi ormai perso tutto il ciarpame di cui felicemente siamo fatti.”

Ugo Cornia è nato a Modena nel 1965 e insegna italiano e storia in una scuola superiore della sua città. Ha pubblicato con Sellerio, Quodlibet, Feltrinelli, Marcos y Marcos, La nave di Teseo. Suoi racconti sono apparsi su “Il Semplice” e su “Il diario.”

Sandro Campani vive e lavora in un paese dell’Appennino tosco-emiliano, dove è nato nel 1974. Ha pubblicato con Playground, Rizzoli, Einaudi, Italic, Marcos y Marcos.

L’accesso è gratuito, con obbligo di esibizione del green pass rafforzato e di indossare una mascherina FFP2.

La prenotazione è consigliata, via mail o telefono: biblioteca@comune.sassuolo.mo.it | 0536880813.

 

“Custodire il Creato”: la seconda edizione del premio di poesia in memoria di don Carlo Lamecchi

“Custodire il Creato”: la seconda edizione del premio di poesia in memoria di don Carlo LamecchiDopo il successo della prima edizione, che ha coinvolto quasi 50 partecipanti adulti e 210 studenti sassolesi, torna il Concorso di Poesia in memoria di Don Carlo Lamecchi. Don Carlo Lamecchi è stato per moltissimi sassolesi un esempio di umanità profonda e partecipe, un punto di riferimento concreto nei momenti difficili e nelle fasi più delicate della vita, sempre disponibile all’ascolto e al sostegno, aperto a tutti senza alcun tipo di pregiudizio, vero testimone di spirito evangelico.

Nel 2021, a un anno dalla sua morte, il Comune di Sassuolo e l’Associazione “Amici di Don Carlo” hanno deciso di organizzare un Concorso Poetico tematico e con cadenza annuale, che rispondesse all’obiettivo di mantenere vivo il ricordo di Don Carlo e dare continuità al suo lavoro e alla sua spiccata attitudine alla scrittura e al linguaggio poetico.

Il concorso si propone di coinvolgere in primo luogo i giovani, suoi primi interlocutori, ma in generale tutti coloro che amano esprimersi attraverso la poesia. Il concorso sarà articolato in 2 sezioni: la sezione ragazzi, rivolta alle scuole del territorio, e la sezione adulti, a cui possono partecipare tutti gli adulti maggiorenni.

Per le classi che desiderano aderire, si è pensato ad un vero e proprio progetto di conoscenza e avvicinamento al linguaggio poetico, che prevede lo svolgimento di laboratori condotti da poeti e poetesse per aiutare gli studenti nella creazione degli elaborati.

Tema del concorso

Il tema scelto dall’Associazione per la seconda edizione del Concorso è: “Custodire il Creato”.

Don Carlo viveva infatti un costante, profondo e ammirato rapporto con la Natura, in tutte le sue forme e manifestazioni. Credeva fortemente nella necessità di rispettare e avere a cuore l’ambiente e la vita in esso presente, nella consapevolezza cristiana della sacralità del Creato, ma non solo: la sua visione abbracciava anche il senso laico della necessaria sensibilità verso questi temi e dell’educazione alla responsabilità come unica strada di salvezza per l’umanità.

Modalità di partecipazione

Per partecipare alla sezione adulti del concorso, è necessario inviare una mail a premiopoesia@comune.sassuolo.mo.it allegando la seguente documentazione:

● scheda di iscrizione compilata e firmata;

● file in PDF contenente ESCLUSIVAMENTE titolo e testo della poesia, senza il nome dell’autore.

Per partecipare come classe alla sezione ragazzi, l’insegnante di riferimento può chiedere informazioni scrivendo all’indirizzo premiopoesia@comune.sassuolo.mo.it

Tutti gli elaborati della sezione adulti dovranno pervenire entro il giorno 14 marzo 2022.

Le opere pervenute saranno valutate e selezionate da una giuria composta da esperti di letteratura e poesia e da persone che sono state vicine a Don Carlo, amici e compagni di vita, oltre a membri dell’Amministrazione. Seguirà poi la pubblicazione dei testi e un evento pubblico, durante il quale gli autori delle opere vincitrici saranno premiati.

Il regolamento è consultabile sul sito internet istituzionale all’indirizzo www.comune.sassuolo.mo.it

 

Nuove positività in casa Green Warriors Sassuolo

Nuove positività in casa Green Warriors SassuoloIl Volley Academy Sassuolo comunica che – a seguito di tamponi effettuati nel pomeriggio di ieri – sono state riscontrate altre due positività all’interno del gruppo squadra neroverde, una relativa ad un’atleta ed una relativa ad un membro dello staff tecnico. Salgono così a sette le positività nella compagine sassolese.

Il resto del gruppo – negativo ai test di ieri – sta proseguendo gli allenamenti in palestra a ranghi ridotti.

Contestualmente il Volley Academy Sassuolo comunica che il match tra Altino Volley e Green Warriors Sassuolo – valido per la quarta giornata di ritorno di Regular Season ed in programma per domenica 15 gennaio – è rimandato a data da destinarsi.

 

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