Inizieranno giovedì 13 gennaio 2022 i lavori di riqualificazione di alcune strade del centro storico, ovvero via san Pietro, via Trento Trieste e via Monte Grappa.
Nelle strade in oggetto verranno infatti rinnovati infrastruttura e pali dell’illuminazione, continuando con lo stile adottato per via Fiume. Fra gli interventi previsti nel progetto quindi, oltre al posizionamento di nuovi pali anche l’allargamento dei pedonali antistanti ai negozi, protetti da transenne sfilabili, creando un collegamento dedicato tra Piazza Arnò e il centro e tra via Giardini e via Trento Trieste.
Tutti i punti luce saranno sostituiti come da progetto “Energy Performance Contract”, che ha già permesso di installare migliaia di luci LED a basso consumo energetico.
Il cantiere partirà da via san Pietro e, contemporaneamente a questi lavori, avverrà la sostituzione delle tubazioni dell’acqua sanitaria da parte di Hera. Su via San Pietro si manterrà la viabilità ordinaria, eccetto la sosta, mentre via Trento Trieste rimarrà chiusa (eccetto per i residenti e per il carico e scarico), durante i lavori di Hera. Tutte le modifiche alla viabilità saranno comunque comunicate attraverso specifica segnaletica.
Peste suina africana, l’obiettivo è avere una mappatura precisa delle zone a rischio, fermare i contagi. E farlo presto.
La malattia, che colpisce suini domestici e cinghiali e non è trasmissibile all’uomo, se non fermata potrebbe rappresentare un grave danno economico per le aziende emiliano-romagnole che operano nel settore della zootecnia: una seria minaccia che potrebbe mettere in stallo la filiera suinicola, nonché le pregiate produzioni Dop della salumeria nazionale.
Dopo i primi casi rilevati in Piemonte e Liguria, la Regione Emilia-Romagna, in accordo con le regioni confinanti Lombardia e Toscana e sulla base delle indicazioni dell’Unità di crisi nazionale del Ministero della Salute, emana un primo provvedimento tramite un’ordinanza a firma del presidente Stefano Bonaccini e sospende alcune forme di caccia per la caccia al cinghiale nelle due province più a rischio: Piacenza e Parma.
Più in dettaglio, la decisione precauzionale, su disposizione delle indicazioni del Ministero della Sanità, stabilisce un blocco totale dell’attività venatoria nei comuni di Zerba e Ottone, situati lungo il confine della provincia di Piacenza con il Piemonte e la Liguria, e un blocco della caccia collettiva al cinghiale (braccata e girata), la caccia vagante con l’ausilio di cani e l’attività di “controllo” del cinghiale in forma collettiva nel restante territorio delle province di Piacenza e Parma.
Inoltre, sempre su indicazione del Ministero della Sanità, la Regione Emilia-Romagna – al momento fuori dalla zona infetta – assume tramite l’Ordinanza del Presidente anche le indicazioni di intensificare e rafforzare la sorveglianza sul cinghiale anche attraverso l’esecuzione di battute di ricerca attiva delle carcasse di cinghiale, incoraggiare ed accelerare le macellazioni dei suini negli allevamenti familiari, intensificare e rafforzare la vigilanza sulle movimentazioni degli animali sensibili e la vigilanza e verifica delle condizioni di biosicurezza degli allevamenti.
La Regione, nel frattempo, ha convocato per i prossimi giorni la Consulta Venatoria regionale e la Consulta agricola regionale, per informare cacciatori, imprese agricole, rappresentanze professionali e cittadinanza delle disposizioni prese per ragioni di tutela.
A preoccupare la conferma, il 6 gennaio scorso, di un caso di Peste suina africana (Psa) in un cinghiale in Piemonte, ad Ovada (Al) e un altro caso a poche decine di chilometri di distanza. I luoghi di ritrovamento dei cinghiali risultati positivi alla Psa sono relativamente vicini ai confini regionali emiliano-romagnoli, in particolare al piacentino.
“Stiamo lavorando a un approccio unico tra le Regioni interessate- spiegano gli assessori alle Politiche per la salute, Raffaele Donini e all’Agricoltura e Caccia, Alessio Mammi-. Per questo la Regione Emilia-Romagna ha deciso di istituire un’unità di crisi ad hoc, coordinata con le disposizioni del Ministero della Salute. Proprio a seguito delle indicazioni di oggi del Ministero, la Regione ha emesso un primo provvedimento che va nella direzione di una tutela della salute del settore suinicolo dell’Emilia-Romagna, un comparto fondamentale dell’economia emiliano-romagnola, che vale più di 300 milioni di euro.
“Oggi c’è ancora incertezza sull’ampiezza del contagio, anche se non si riscontrano casi sul nostro territorio- proseguono gli assessori – Serve la massima attenzione, in via precauzionale e in particolare nella segnalazione dei cinghiali e delle carcasse o resti. Abbiamo convocato anche la Consulta Venatoria e la Consulta Agricola per condividere le informazioni”.
Quindi massima tutela per la filiera suinicola regionale, che conta circa 1200 allevamenti, 1,2 milioni di capi e una produzione lorda vendibile stimata in 307 milioni di euro, nella quale sono ricomprese le varie Dop regionali: i prosciutti di Parma e Modena e numerosi salumi.
Per fare prevenzione sulla diffusione della Psa, la Regione ha avviato da tempo un servizio telefonico per segnalare eventuali cinghiali morti o resti. La campagna è rivolta ai cittadini, in particolare escursionisti, cacciatori, fungaioli e tartufai. Nel caso in cui ci si imbatta in un cinghiale morto (o nei suoi resti), l’invito è di telefonare allo 051 6092124, dopo aver memorizzato la propria posizione geografica, e di scattare una foto, da poter inviare successivamente ai servizi.
Il materiale cartaceo della campagna informativa è disponibile nelle sedi dei servizi veterinari dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Ausl, nelle sezioni provinciali dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia e Emilia-Romagna e nei centri visita di parchi e aree protette.
Per maggiori informazioni, consultare il sito regionale https://www.alimenti-salute.it/salute-animali/psa-peste-suina-africana.
Ugo Cornia, Marcello Fois e Costanza Di Quattro saranno i protagonisti degli appuntamenti di gennaio e febbraio, in collaborazione con l’Associazione “Gian Paolo Biasin”. Sempre a gennaio, inoltre, sarà dedicato spazio al recupero della presentazione di “Cuori imperfetti” dell’autrice Patrizia Bartoli, rimandato a Novembre.
Si parte sabato, 15 gennaio, alle ore 17 in Biblioteca N. Cionini: Ugo Cornia, in dialogo con lo scrittore Sandro Campani, presenterà “La vita in ordine alfabetico” (La nave di Teseo, 2021).
La vita in ordine alfabetico: “Per molto tempo, ho avuto questa idea di fare una specie di Dizionario ragionato della mia vita, anche per vedere quale ‘mia vita’ ne sarebbe saltata fuori. Ero in cucina a Guzzano col computer davanti e mi sono messo a scrivere un elenco delle prime cose che mi venivano in mente. È incredibile quanta roba ci stia in una vita. Ti arriva addosso di continuo qualcosa da dovunque e tutti questi qualcosa quasi sempre non hanno la minima infrastruttura logica che li armonizzi e li renda funzionali a una specie di destino. L’eventuale destino forse lo si vede a posteriori, essendosi ormai perso tutto il ciarpame di cui felicemente siamo fatti.”
Ugo Cornia è nato a Modena nel 1965 e insegna italiano e storia in una scuola superiore della sua città. Ha pubblicato con Sellerio, Quodlibet, Feltrinelli, Marcos y Marcos, La nave di Teseo. Suoi racconti sono apparsi su “Il Semplice” e su “Il diario.”
Sandro Campani vive e lavora in un paese dell’Appennino tosco-emiliano, dove è nato nel 1974. Ha pubblicato con Playground, Rizzoli, Einaudi, Italic, Marcos y Marcos.
L’accesso è gratuito, con obbligo di esibizione del green pass rafforzato e di indossare una mascherina FFP2.
La prenotazione è consigliata, via mail o telefono: biblioteca@comune.sassuolo.mo.it | 0536880813.
Dopo il successo della prima edizione, che ha coinvolto quasi 50 partecipanti adulti e 210 studenti sassolesi, torna il Concorso di Poesia in memoria di Don Carlo Lamecchi. Don Carlo Lamecchi è stato per moltissimi sassolesi un esempio di umanità profonda e partecipe, un punto di riferimento concreto nei momenti difficili e nelle fasi più delicate della vita, sempre disponibile all’ascolto e al sostegno, aperto a tutti senza alcun tipo di pregiudizio, vero testimone di spirito evangelico.
Nel 2021, a un anno dalla sua morte, il Comune di Sassuolo e l’Associazione “Amici di Don Carlo” hanno deciso di organizzare un Concorso Poetico tematico e con cadenza annuale, che rispondesse all’obiettivo di mantenere vivo il ricordo di Don Carlo e dare continuità al suo lavoro e alla sua spiccata attitudine alla scrittura e al linguaggio poetico.
Il concorso si propone di coinvolgere in primo luogo i giovani, suoi primi interlocutori, ma in generale tutti coloro che amano esprimersi attraverso la poesia. Il concorso sarà articolato in 2 sezioni: la sezione ragazzi, rivolta alle scuole del territorio, e la sezione adulti, a cui possono partecipare tutti gli adulti maggiorenni.
Per le classi che desiderano aderire, si è pensato ad un vero e proprio progetto di conoscenza e avvicinamento al linguaggio poetico, che prevede lo svolgimento di laboratori condotti da poeti e poetesse per aiutare gli studenti nella creazione degli elaborati.
Tema del concorso
Il tema scelto dall’Associazione per la seconda edizione del Concorso è: “Custodire il Creato”.
Don Carlo viveva infatti un costante, profondo e ammirato rapporto con la Natura, in tutte le sue forme e manifestazioni. Credeva fortemente nella necessità di rispettare e avere a cuore l’ambiente e la vita in esso presente, nella consapevolezza cristiana della sacralità del Creato, ma non solo: la sua visione abbracciava anche il senso laico della necessaria sensibilità verso questi temi e dell’educazione alla responsabilità come unica strada di salvezza per l’umanità.
Modalità di partecipazione
Per partecipare alla sezione adulti del concorso, è necessario inviare una mail a premiopoesia@comune.sassuolo.mo.it allegando la seguente documentazione:
● scheda di iscrizione compilata e firmata;
● file in PDF contenente ESCLUSIVAMENTE titolo e testo della poesia, senza il nome dell’autore.
Per partecipare come classe alla sezione ragazzi, l’insegnante di riferimento può chiedere informazioni scrivendo all’indirizzo premiopoesia@comune.sassuolo.mo.it
Tutti gli elaborati della sezione adulti dovranno pervenire entro il giorno 14 marzo 2022.
Le opere pervenute saranno valutate e selezionate da una giuria composta da esperti di letteratura e poesia e da persone che sono state vicine a Don Carlo, amici e compagni di vita, oltre a membri dell’Amministrazione. Seguirà poi la pubblicazione dei testi e un evento pubblico, durante il quale gli autori delle opere vincitrici saranno premiati.
Il regolamento è consultabile sul sito internet istituzionale all’indirizzo www.comune.sassuolo.mo.it
Il Volley Academy Sassuolo comunica che – a seguito di tamponi effettuati nel pomeriggio di ieri – sono state riscontrate altre due positività all’interno del gruppo squadra neroverde, una relativa ad un’atleta ed una relativa ad un membro dello staff tecnico. Salgono così a sette le positività nella compagine sassolese.
Il resto del gruppo – negativo ai test di ieri – sta proseguendo gli allenamenti in palestra a ranghi ridotti.
Contestualmente il Volley Academy Sassuolo comunica che il match tra Altino Volley e Green Warriors Sassuolo – valido per la quarta giornata di ritorno di Regular Season ed in programma per domenica 15 gennaio – è rimandato a data da destinarsi.
“Aiutare per crescere”: è questo il titolo e l’obiettivo del nuovo bando per il Servizio Civile Universale rivolto ai ragazzi e alle ragazze tra i 18 e i 28 anni che coinvolge anche il Comune di Maranello.
“E’ un progetto formativo e un’occasione importante per i giovani di mettersi in gioco in prima persona, con attività al servizio della comunità e delle altre persone”, afferma Alessio Costetti, assessore a istruzione, politiche per la famiglia e politiche giovanili. “L’esperienza di questi anni ha visto un impegno serio e responsabile da parte di ragazzi e ragazze di Maranello, che hanno collaborato con i nostri uffici in progetti al servizio dei cittadini, da ultimo l’assistenza nell’attivazione dello SPID, un supporto che si è rivelato molto utile soprattutto per le persone più anziane. Sappiamo quanto in questa fase i nostri ragazzi abbiano vissuto un periodo molto impegnativo dal punto di vista emozionale e della tenuta delle relazioni: il progetto del servizio civile offre ai più giovani una possibilità di impegnarsi direttamente sul nostro territorio, e oggi, alla luce del momento che stiamo vivendo, assume una valenza ancora più forte”.
La scadenza per inviare le domande per partecipare al progetto è il prossimo mercoledì 26 gennaio alle ore 14. L’impegno richiesto, mediamente, è di 25 ore settimanali retribuite con 444,30 euro mensili. Il progetto avrà la durata di un anno e avrà inizio a partire dai mesi di maggio e giugno.
Nel dettaglio, i ragazzi selezionati saranno coinvolti in attività in ambito sociale, educativo, scolastico, culturale e informatico, con particolare riferimento all’animazione verso i giovani nel settore dei servizi all’infanzia. Il progetto ha come obiettivo il proseguimento e l’implementazione delle attività di socializzazione ed educative per i giovani, inclusi i servizi a supporto delle famiglie nella gestione dei figli e la fruizione degli spazi culturali da parte di adolescenti e ragazzi di Maranello.
Il tutto nell’ottica di dare continuità e potenziare quei servizi di prossimità e di accoglienza che hanno permesso di intrecciare relazioni e collaborazioni con le famiglie del territorio, accogliendo i loro bisogni in modo flessibile e tempestivo. Diverse le attività previste, come il servizio di accompagnamento sui trasporti scolastici e di prolungamento orario, la realizzazione di laboratori in orario scolastico ed extrascolastico per la prevenzione del disagio sociale e della dispersione scolastica, l’animazione educativa per la prima infanzia, l’animazione educativa e culturale, la promozione culturale e pedagogica. Per i ragazzi che parteciperanno sono previste 72 ore di formazione specifica.
Il prossimo mercoledì 19 gennaio alle ore 10 è previsto un incontro informativo online organizzato dall’associazione Copresc di Modena per approfondire il contenuto dei progetti, chiarire dubbi e rispondere alle domande dei giovani interessati a candidarsi. Iscrizioni e informazioni sul sito del Comune di Maranello.
Proseguono le proiezioni al Cinema Astoria. Da sabato 15 a lunedì 17 gennaio è la volta de “Il capo perfetto”, un film di Fernando León de Aranoa con Javier Bardem. Il costo del biglietto intero è di 7 euro, ridotto 5 euro. Nella giornata di martedì, 5 euro per tutti.
Orari: sabato: h. 21 / domenica: h. 18.30 – h. 21 / lunedì: h. 21
In attesa della visita di una commissione che possa premiare la sua azienda per l’eccellenza, il titolare di una fabbrica di bilance industriali cerca di risolvere tempestivamente eventuali problemi dei suoi operai. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Satellite Awards e 17 candidature ai Goya.
Riprende anche la rassegna di Film d’Essai. Tutti i mercoledì una pellicola scelta per la sua qualità proposta al pubblico ad un prezzo contenuto: soli 4 euro a ingresso, con orario unico alle ore 21.
Mercoledì 19 gennaio avremo “House of Gucci”, un film di Ridley Scott
con Lady GaGa, Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons, Al Pacino. Il fatto di sangue che ha colpito la nota famiglia italiana della moda con l’assassinio del pioniere Maurizio Gucci il 27 marzo 1995. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 2 candidature a Satellite Awards, 4 candidature a Critics Choice Award.
I prossimi appuntamenti:
7 donne e un mistero – 26 gennaio
Madres parallelas – 2 febbraio
The french dispach – 9 febbraio
La scuola cattolica – 16 febbraio
Respect – 23 febbraio
L’accesso in sala è regolato dalle norme per il contenimento del Covid-19: è obbligatorio il super green pass e la mascherina FFP2. Vietato consumare cibi e bevande al chiuso All’ingresso verrà misurata la temperatura e assegnato un posto fisso.
Tutte le proiezioni sono organizzate da TIR Danza, con la collaborazione del Comune di Fiorano Modenese. Per maggiori informazioni: www.cinemateatroastoriafiorano.it.
“Le dimissioni dei fratelli Ruini rappresentano un fallimento per la nostra comunità cittadina, perché le posizioni di un assessore all’Istruzione che invitava alla disubbidienza civile sul tema dei vaccini, non sono, di fatto, ma mai state riformulate e nemmeno corrette da parte del Sindaco. Non vi è stato dunque alcun atto di responsabilità né di chiarezza, ma dimissioni presentate per generici motivi personali.
A fronte di quanto avvenuto, dunque, oggi chiediamo a Sindaco e Giunta di fare scelte lungimiranti e coraggiose per garantire alla nostra città di superare indenne la tempesta: tre assessorati nevralgici per un Ente Locale (istruzione bilancio e cultura) ora devono essere assegnati a personalità di qualità, riconosciute e competenti. In tempi così complicati, in acque così tormentate, non ci sono più margini di errore, il rischio è un naufragio della barca.
Non possiamo permettercelo, non può permetterselo la città, non può permetterlo il Sindaco.
Le dimissioni dei fratelli Ruini, giungono proprio nel peggiore momento di picco pandemico, in concomitanza con la aperture delle scuole, apertura possibile grazie all’abnegazione di insegnanti patrioti che vaccinandosi hanno permesso il rientro in classe, hanno difeso il diritto allo studio e hanno garantito ai ragazzi di avere ciò che è più importante per il futuro, individuale e collettivo: l’istruzione.
Le dimissioni vengono rassegnate inoltre dopo la conferma dell’invio dei fondi #PNRR: ulteriore determinante sfida che va gestita con grande attenzione.
In questo scenario, fatto di criticità ma anche di grandi opportunità, serve qualcuno che governi la barca in questo mare in tempesta, servono visione e capacità, occorrono persone lucide in grado di prendere il timone e condurre la barca in porto.
Purtroppo quanto abbiamo visto fino ad ora – dalle modalità di gestione dei progetti, fino alle preoccupanti posizioni tenute in merito all’emergenza pandemica – non ci permette di avere grandi speranze.
#Sassuolo ha bisogno di una guida autorevole, ha bisogno di persone capaci di gestire la riapertura delle scuole, in grado di garantire un efficiente utilizzo dei fondi europei per le opere pubbliche e che lavorino alla costruzione un futuro per le attività culturali della città. Abbiamo il privilegio di poter contare sull’impegno e sulla generosità di cittadini straordinari che hanno donato risorse per il nostro teatro #Carani: serve una Amministrazione all’altezza di questa comunità.
Siamo consapevoli del fatto che, in questo momento storico estremamente conflittuale, la politica, tutta, sia chiamata ad atti di responsabilità e ragionevolezza: per questo motivo, siamo pronti a dare il nostro contributo all’amministrazione Sassolese, cercando di indicare priorità e metodo, nel tentativo di aiutare la nostra comunità ad uscire al meglio da questa burrasca”.
(Lorenzo Ravazzini, Segretario del Pd di Sassuolo)
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 711.706 casi di positività, 14.000 in più rispetto a ieri, su un totale di 78.623 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 17,8%.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 152 (+1 rispetto a ieri); l’età media è di 61,9 anni. Sul totale, 112 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,3 anni), il 73,7%, mentre 40 sono vaccinati con ciclo completo (età media 66,1 anni). Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.166 (+123 rispetto a ieri, +6%), età media 68,4 anni.
Rispetto ai 14.194 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un -1,4%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano del 6%, quelli delle terapie intensive dello 0,7%.
Nei dati comunicati oggi al ministero della Salute, ai 14milanuovi casi odierni sono stati sommati altri 3.045 casi di positività in provincia di Modena e 3.550casi di positività in provincia di Piacenza riferiti ai giorni scorsi, recuperati perché non ancora registrati.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.850.186 dosi; sul totale sono 3.638.571 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.692.446.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna (2.578), poi Parma (2.147) e Modena (2.018); seguono Rimini (1.628) e Ravenna (1.397): quindi Cesena (889), Reggio Emilia (773), Piacenza (746); infine Ferrara (614), Forlì (607) e Circondario Imolese (603).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 32.674tamponi molecolari, per un totale di 7.576.114. A questi si aggiungono anche 45.949 test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.524 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 468.149. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 229.128 (+17.036). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 226.810 (+16.912), il 99% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 35 decessi: due in provincia di Piacenza (un uomo di 81 e una donna di 92 anni), uno a Parma (un uomo di 80 anni), tre in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 82 anni e due donne di 81 e 87 anni), due in provincia di Modena (un uomo di 86 anni e una donna di 63 anni), cinque in provincia di Bologna (due uomini di 64 e 85 anni e tre donne di 78, 98 e 101 anni), uno a Imola (un uomo di 70 anni), cinque in provincia di Ferrara (tre uomini di 64, 68 e 82 anni e due donne di 53 e 74 anni), cinque in provincia di Ravenna (due uomini di 74 e 77 anni e tre donne di 79, 88, 91 anni), sei in provincia di Forlì-Cesena (tre uomini di 44, 71 e 79 anni e tre donne di 76, 94 e 97 anni), cinque in provincia di Rimini (quattro uomini di cui uno di 73, uno di 78, due di 88 anni e una donna di 88 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.429.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (+1), 19 a Parma (+3); 19 a Reggio Emilia (-1); 16 a Modena (+2); 30 a Bologna (-1); 8 a Imola (+1); 20 a Ferrara (invariato rispetto a ieri); 14 a Ravenna (-1); 2 a Forlì (-1); 4 a Cesena (invariato); 16 a Rimini (-2).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 39.563 a Piacenza (+4.296, compresi anche i casi dei giorni passati comunicati oggi), 54.198 a Parma (+2.147), 79.634 a Reggio Emilia (+773), 115.441 a Modena (+5.063, anche in questo caso compresi i casi dei giorni passati comunicati oggi), 144.659 a Bologna (+2.578), 22.079 casi a Imola (+603), 44.773 a Ferrara (+614), 63.456 a Ravenna (+1.397), 33.170 a Forlì (+607), 39.858 a Cesena (+889) e 74.875 a Rimini (+1.628).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 7 casi: 5 positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 2 in quanto giudicati non casi COVID-19.
In risposta all’aumento dei ricoveri di pazienti con infezione da covid, l’Azienda USL ha lavorato in questi giorni per allargare la disponibilità di posti letto nella rete, proseguendo nel supporto agli ospedali hub che rimangono quelli dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.
Sono saliti da 10 a 14 i posti letto dedicati ai pazienti Covid al Ramazzini di Carpi, a cui si aggiungeranno nei prossimi giorni ulteriori 20 posti, in procinto di attivazione, presso il reparto di Medicina Interna; 8 i posti letto covid aperti lo scorso 6 gennaio presso l’Ospedale di Vignola, mentre sono saliti a 30 quelli disponibili a Sassuolo. Un’ulteriore attivazione di 8 posti letto è in corso all’Ospedale di Mirandola, presso il reparto di Pneumologia. A questi si aggiungono i 14 di Pavullo già attivati in precedenza e i 40 posti post-acuzie disponibili per pazienti positivi presso la struttura Villa Pineta di Gaiato di Pavullo.
La decisione è legata all’andamento epidemiologico delle ultime settimane e ulteriori integrazioni potranno essere previste anche a stretto giro in relazione alle necessità di ricovero.
L’Ausl raccomanda a tutti i cittadini il rispetto delle misure previste dai Dpcm, non solo l’uso della mascherina ma la massima attenzione a una corretta igiene delle mani, sia all’ingresso di strutture sanitarie che di locali e attività commerciali e soprattutto al momento del rientro nella propria abitazione.
Si ricorda inoltre che anche il distanziamento, rispettato sia all’interno che all’esterno in occasione di situazioni particolarmente affollate, contribuisce notevolmente a ridurre il rischio di trasmissione delle infezioni.
Si tratta di misure fondamentali, che non possono mai essere date per scontate, per aumentare il livello di protezione di sé stessi e degli altri non solo dal covid ma anche dalle altre infezioni che, complice il clima freddo, vedono un’alta circolazione.
Prosegue la fase di crescita della curva pandemica, con tutti gli indicatori con il segno più: percentuale di positività, numero di nuovi casi e numero dei ricoveri quotidiani. Sono 259 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 10 gennaio, negli ospedali modenesi.
ANDAMENTO GENERALE
Casi
Il totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 10 gennaio, per la provincia di Modena è di 110.378 (erano 90.409 lo scorso 3 gennaio).
Al 10 gennaio in provincia di Modena sono accertati 29.709 (erano 12.393 il 3 gennaio, +140%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19: l’aumento marcato rispetto alla scorsa settimana è dovuto al processo di integrazione dei tamponi antigenici positivi effettuati dalla fine di dicembre a ieri. Da questa settimana infatti il dato dei nuovi positivi del giorno comprende anche gli antigenici effettuati in sedi diverse da drive through dell’Azienda sanitaria.
Dei positivi attivi, 29.450 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture.
Ricoveri totali
A lunedì 10 gennaio sono 259 (erano 182 il 3 gennaio, +42%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 196 pazienti covid positivi in AOU, 26 all’Ospedale di Sassuolo e 37 negli ospedali a gestione Ausl.
Persone in isolamento domiciliare
Al 10 gennaio sono in isolamento 34.875 (erano 18.391 il 3 gennaio, +90%) persone. In particolare:
29.450 (erano 12.211) persone covid positive
5.425 (erano 6.180) contatti stretti di casi accertati in quarantena.
Il calo del numero di contatti stretti in quarantena è dovuto in larga parte alle norme entrate in vigore il 31 dicembre scorso, che hanno introdotto la distinzione in base allo stato vaccinale del contatto stretto: in caso di contatto con un positivo e in assenza di sintomi, non è prevista la quarantena per le persone vaccinate con dose booster o con ciclo primario completato non oltre i 120 giorni precedenti o guarite da infezione da SARS-CoV-2 non oltre i 120 giorni precedenti. È invece previsto esclusivamente l’obbligo di indossare un dispositivo di protezione individuale di tipo FFP2 per 10 giorni dall’esposizione e l’auto-sorveglianza per 5 giorni: in caso di insorgenza di sintomi è necessario contattare il proprio medico o pediatra. Si coglie l’occasione per ricordare alle persone che ricevono l’esito positivo del tampone che è obbligatorio compilare il form di segnalazione inviato tramite SMS: ciò consente l’invio della lettera di inizio isolamento per la persona positiva e delle eventuali disposizioni di quarantena per i contatti stretti.
Alla luce dei dati in continuo aumento si sottolinea la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione.
12.518 persone controllate, 2 arrestati, 45 denunciati e 90 sanzioni amministrative elevate: questi i risultati conseguiti dalla Polizia ferroviaria nelle festività appena trascorse, grazie all’intensificazione dei servizi di controllo nelle stazioni e a bordo treno, anche in funzione del rispetto delle norme anti Covid. Le operazioni si sono svolte con regolarità e senza rilevare alcuna criticità.
Nel complesso sono stati 701 i servizi di pattuglia nelle stazioni e 55 quelli a bordo di 98 treni. 25 i servizi antiborseggio in abiti civili, potenziati per prevenire e contrastare reati come furti e truffe, solitamente in aumento nei periodi di festa anche in ragione del maggiore afflusso di passeggeri. 14 i minori non accompagnati rintracciati e restituiti alle famiglie o collocati in comunità.
A fine 2021 sono 16.895 i residenti a Fiorano Modenese, con un leggero calo rispetto allo scorso anno di 52 unità.
In base ai dati forniti dai Servizi demografici, tra la popolazione del Comune prevale la quota rosa (8.540 donne e 8.355 uomini) e il 7,7% del totale sono cittadini stranieri (1.313), anche in questo caso il numero delle donne supera quello degli uomini (721 vs 592).
A differenza dello scorso anno, il saldo migratorio torna positivo, anche se solo di 8 unità, mentre rimane negativo (-60 unità) il saldo tra nuovi nati e decessi, che raddoppia rispetto al 2020, seguendo un trend nazionale.
I nuovi nati nel 2021 sono 102 (-19 rispetto al 2020), 51 maschi e 51 femmine; i decessi sono stati invece 162, 9 in più rispetto al 2020 (76 uomini e 86 donne), con un apice nei mesi di febbraio (15 decessi) e maggio 2021(14 decessi). Sono 4 i centenari residenti al 31 dicembre 2021: due donne e due uomini.
E’ però in aumento il numero delle famiglie da 6.814 a 6.867, con un saldo positivo di 53 nuove famiglie, registrato soprattutto nel mese di ottobre 2021. Aumenta anche leggermente il numero di famiglie in cui almeno un componente è straniero (+18) e di quelle con capofamiglia non italiano (385).
Rispetto al 2020 sono 22 in meno gli stranieri residenti, soprattutto uomini, la differenza è dovuta all’ottenimento della cittadinanza italiana in 56 casi e alla migrazione verso altri comuni per 82 persone.
I nuovi iscritti tra i residenti del Comune di Fiorano Modenese nel 2021 sono stati 650, in particolare nei mesi di ottobre e novembre, di cui 136 non italiani, mentre le cancellazioni sono state 642, di cui 164 stranieri.
A Fiorano Modenese risiedono persone di 200 nazionalità diverse. Le comunità straniere più numerose a Fiorano Modenese sono quelle provenienti da: Marocco (300, -25 unità rispetto allo scorso anno), Albania (229, -20), Ghana (185, -7), Romania (131), Cina (72, +9), Ucraina (50, +4), Polonia (34, -3), Moldavia (33, +2) e Tunisia (29, +3) e Burkina Faso (26). Tra i residenti provenienti dall’Est europeo si conta un numero maggiore di donne rispetto agli uomini, per le comunità marocchina, albanese e cinese il numero è più o meno simile, mentre tra i ghanesi e i burkinabè residenti a Fiorano Modenese prevalgono invece gli uomini.
La suddivisione degli abitanti per quartieri e frazioni, secondo il quadro anagrafico, vede: 4.955 abitanti a Spezzano, 4.509 a Fiorano, 3.665 a Crociale, 3.114 a Case Nuove e 652 a Ubersetto.
La costruzione del nuovo Piano sociale e sanitario regionale dell’Emilia-Romagna è partita: con la presentazione del documento preliminare al mondo del Terzo settore, Università, Organizzazioni sindacali, Centrali cooperative ed esperti, è stato avviato oggi il percorso di ascolto che porterà alla costruzione, insieme al territorio, del testo finale.
Un primo appuntamento a cui ne seguiranno altri, con l’obiettivo di approvare il Piano, nonostante l’emergenza sanitaria, entro il 2022.
Tre sono le parole chiave del Piano: partecipazione, ascolto e concertazione. E se queste sono le modalità attraverso le quali il Piano vedrà la luce, sono già definiti alcuni obiettivi prioritari, illustrati questa mattina dalla vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, e dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffale Donini.
Tra questi, equità e lotta alle disuguaglianze, che la pandemia ha acuito; capacità di intercettare persone fuori dal radar dei servizi, spesso ai margini del territorio, per garantire parità di accesso e coesione sociale; individuazione di nuovi strumenti per rispondere ai nuovi bisogni di benessere individuale; e ancora, massima flessibilità e intersettorialità tra sfera sociale e sanitaria, con il coinvolgimento di tutte le forze in campo, dalle associazioni di volontariato alle Aziende sanitarie, dagli Enti locali alle organizzazioni sindacali, al Terzo settore.
“Oggi avviamo un percorso che vogliamo partecipato e articolato sul territorio, perché siamo davanti a una sfida cruciale, che possiamo affrontare soltanto insieme- hanno affermato Schlein e Donini-. Il Piano sociale e sanitario è uno strumento di programmazione essenziale che conta già su un’esperienza consolidata e affinata nel corso degli anni, ma che ora è chiamato a un ulteriore salto di qualità: occorre riorientarlo ai nuovi bisogni emersi durante la pandemia, alle mutate esigenze di cura e presa in carico. L’emergenza ha dimostrato la grande capacità di adattamento, auto organizzazione e supporto che le comunità hanno saputo offrire nonostante le difficoltà, ma ha anche fatto emergere la necessità di integrare le politiche sanitarie con quelle sociali”.
“Pensiamo- hanno aggiunto vicepresidente e assessore- a una presa in carico sempre più ‘rotonda’ e intersettoriale, con una rinnovata attenzione alla prossimità, alla domiciliarità, alla vicinanza tra medicina del territorio e ospedaliera. Guardiamo a un welfare universale di comunità e prossimità, che volga verso una dimensione emancipatoria delle persone, per dare loro gli strumenti per rimettersi in piedi e riuscire a superare le difficoltà che questa pandemia ha aggravato. Siamo una Regione abituata ad alzare sempre più l’asticella anche a partire dai punti di vulnerabilità- hanno concluso Donini e Schlein -. Lo faremo anche questa volta, certi di poter costruire insieme al territorio, alle cittadine e ai cittadini un Piano forte e innovativo, per un welfare e una sanità pubblica e universalistica che non lasci indietro nessuno”.
È stata approvata la convenzione tra il Comune di Formigine e la società Nuova Sportiva, che gestisce la piscina Ondablu, per favorire l’accesso alle attività del centro natatorio per categorie speciali di cittadini, come le persone disabili e gli studenti delle scuole del territorio.
La convenzione ha la durata di quattro anni, e prevede un contributo annuo da parte del Comune pari a 18.200 euro, a parziale copertura delle agevolazioni riservate a queste categorie di cittadini. Tra di esse, si annovera l’ingresso gratuito al nuoto libero per persone con disabilità pari o superiore al 75% e la concessione all’Associazione Sportiva Handicap Modena di otto corsie settimanali, per svolgere lezioni con propri istruttori.
“Formigine ha una lunga tradizione legata allo sport inteso come motore di aggregazione, integrazione e crescita personale. In tempi di pandemia, in particolare, abbiamo compreso quanto il fare sport aiuti anche le persone più fragili, giovani e disabili. Un ringraziamento speciale va alla direzione e al personale della Piscina Ondablu, per essere in grado di cogliere i bisogni dei cittadini e di saper modulare l’offerta anche per le categorie deboli”.
Il balzo dei beni energetici si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi di produzione non compensati da prezzi di vendita adeguati. E quanto emerge dall’analisi della Coldiretti che il caro bollette colpisce sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti. Per le operazioni colturali gli agricoltori – spiega la Coldiretti – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione.
Inoltre – continua Coldiretti – l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%. Non si sottraggono ai rincari anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch’essi una forte impennata (+60%). L’aumento dei costi riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Serve – conclude la Coldiretti – responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle.
Sono state pubblicate le due classifiche del Trofeo FIT 2021, assoluto e giovanile.
La classifica è stilata dalla Federazione Italiana Tennis sulla base dei punteggi acquisiti nei campionati a squadre giovanili.
Lo Sporting Club Sassuolo si è classificato quarto in Italia, anche grazie allo scudetto italiano vinto con la squadra under 16 maschile.
Dice Andrea Sarti, Direttore dello Sporting: “Un grande risultato per il nostro movimento tennis, che ottiene un fantastico quarto posto nella classifica generale del Trofeo FIT, il premio che ogni anno viene assegnato ai circoli che hanno ottenuto i migliori risultati nei campionati nazionali e in quelli giovanili.
Doverosi i complimenti ai nostri Istruttori, ai nostri allievi e un grazie alle famiglie che ci danno fiducia quotidianamente: siamo orgogliosi di questo grande traguardo ottenuto da obiettivi, lavoro e tanta passione”.
“Una decisione che rispetto: ad Angela e Corrado Ruini va il più sincero ringraziamento per il grande lavoro svolto ed il più sentito in bocca al lupo per il futuro”. Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani commenta le dimissioni degli Assessori Angela e Corrado Ruini.
“A prescindere da quanto sostiene qualcuno – prosegue il Sindaco – entrambi gli Assessori hanno svolto un enorme lavoro in Giunta, apprezzato da larga parte della città e per i quali li ringrazio: mi dispiace sinceramente perdere due così valide persone nella squadra di Giunta.
La vita, però, è fatta di scelte: per motivi personali che non sta né a me né a nessun altro giudicare, hanno deciso di proseguire per la loro strada riconsegnando le loro deleghe. Siamo al lavoro assieme a tutta la maggioranza per individuare chi sarà in grado di sostituirli nel più breve tempo possibile”.
Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire programmati interventi di manutenzione al ponte sul fiume Po, situato al km 47+000 e per lavori di manutenzione al ponte Via Coronella, al km 35+100, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:
-nelle due notti consecutive di venerdì 14 e sabato 15 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Ferrara sud e Ferrara nord, verso Padova.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Ferrara sud, percorrere la Superstrada dei Lidi, la Tangenziale ovest di Ferrara, proseguire sulla SS723, su Via Modena, Via Eridano, sulla SP19 e rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara nord;
-dalle 21:00 di venerdì 14 alle 6:00 di sabato 15 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Occhiobello e Ferrara sud, verso Bologna. Di conseguenza, saranno chiuse le stazioni di Occhiobello e di Ferrara nord, in entrata verso Bologna. Si precisa che la stazione di Occhiobello rimarrà chiusa in entrata verso Bologna fino alle 6:00 di lunedì 17 gennaio.
Nella stessa notte, con orario 20:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di Servizio “Po ovest” situata nel suddetto tratto.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Occhiobello, percorrere la viabilità ordinaria: Via Santa Maria Maddalena, SS16, SS723, Superstrada dei Lidi e rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara sud;
-dalle 21:00 di venerdì 14 alle 6:00 di lunedì 17 gennaio, in modalità continuativa, sarà chiusa la stazione di Occhiobello in entrata verso Bologna.
In alternativa, dalle 21:00 di venerdì 14 alle 6:00 di sabato 15 gennaio, per effetto della chiusura del tratto Occhiobello-Ferrara sud, si dovrà entrare alla stazione di Ferrara sud.
Dalle 6:00 di sabato 15 alle 6:00 di lunedì 17 gennaio, si potrà entrare alla stazione di Ferrara nord, per proseguire in direzione di Bologna.
Per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, in orario notturno, dalle 22:00 di venerdì 14 alle 6:00 di sabato 15 gennaio, sul Ramo di allacciamento A4/A13, per chi percorre la A4 Torino-Trieste e proviene da Milano/Brescia, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A13 Bologna-Padova, in direzione di Bologna.
In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Padova est, sulla A4, percorrere la viabilità ordinaria: Corso Argentina e Corso Stati Uniti, per rientrare sulla A13 alla stazione di Padova Zona Industriale e proseguire verso Bologna.
Crescono le segnalazioni ricevute da Federconsumatori in merito ai forti rincari nei prezzi delle mascherine FFP2, vendute nelle farmacie della nostra Regione. E’ innegabile che sia in corso il tipico meccanismo speculativo ben noto ai consumatori italiani, perché sperimentato nei primi mesi della pandemia, quando le normali mascherine chirurgiche schizzarono anche oltre i 10 euro l’una.
Una speculazione rispetto alla quale Federconsumatori chiese, inascoltata, di verificare se le responsabilità fossero in capo ai produttori, agli intermediari o ai venditori; oppure a tutti questi soggetti. Al netto di qualche indagine sui fatti più clamorosi nessuna risposta è mai stata data a questa domanda.
Ora, con la maggior richiesta dovuta dalle nuove limitazioni introdotte, siamo di fronte a FFP2 vendute a 2 euro l’una, con punte fino a 3 euro. Un prezzo molto distante dai 75 centesimi dell’accordo siglato tra il Commissario per l’emergenza, Figliuolo, e le associazioni Federfarma, Assofarm e Farmacie Riunite. Un accordo rispetto al quale è stata grande l’enfasi dei firmatari, e che è stato presentato nei giorni scorsi omettendo la chiara informazione sulla facoltatività dell’adesione da parte delle Farmacie. Una facoltatività che si sta traducendo ora in una condizione a macchia di leopardo, ma dove prevalgono largamente le macchie nere.
Certo, sul sito di Federfarma viene chiarito che l’adesione delle Farmacie è volontaria, ma non è in questo modo che l’accordo era stato presentato ai cittadini, che oggi, giustamente, protestano. Singolare è poi il mancato coinvolgimento degli Enti Locali nell’accordo, in particolare delle Regioni, cosa che rende ancora più labile il contenuto degli impegni sottoscritti. Che sia stato nullo anche il coinvolgimento delle Associazioni dei consumatori invece, purtroppo, non è una notizia.
Contemporaneamente all’innalzamento dei prezzi le FFP2 sono sempre più di difficile reperimento. Siamo quindi di fronte a speculazioni che non toccano solo le tasche dei cittadini, ma che mettono a rischio la salute pubblica.
Per Federconsumatori non è tollerabile che si ripeta quanto accaduto nel 2020; la risposta non possono essere i “pannicelli caldi”, gli accordi che evocano la buona volontà, ma bisogna andare con decisione verso prezzi imposti, accompagnati da controlli su tutta la filiera, per identificare e sanzionare i comportamenti speculativi. Per il momento invitiamo i cittadini a continuare a segnalare a Federconsumatori le farmacie che non applicano l’accordo sottoscritto dalle loro associazioni.
Corre il settore delle costruzioni che, secondo l’indagine realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna relativa al terzo trimestre 2021, ha rafforzato la tendenza positiva fino a registrare il pieno recupero dei livelli dello stesso periodo del 2019, ante pandemia.
Tra luglio e settembre 2021, gli stimoli introdotti a sostegno del settore delle costruzioni, in particolare i bonus specifici, la capacità organizzativa delle imprese e la diminuzione dei contagi, hanno reso possibile un’ulteriore decisa accelerazione del recupero avviato nei primi mesi dell’anno. Si registra così un notevole incremento nel terzo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 (+6,6 per cento). Anzi, il volume d’affari ha ora avviato una fase di vera e propria crescita rispetto al livello dello stesso trimestre del 2019, fino a risultare superiore del 3,3 per cento.
Dimensione delle imprese.
Contrariamente a quanto avvenuto per l’industria, il dato trimestrale delle costruzioni non mostra una correlazione positiva tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari. La gran platea delle piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti, ha messo a segno una ulteriore decisa crescita del volume d’affari (+8,7 per cento), la più elevata per classe dimensionale fino a superare del 3,8 per cento il livello d’affari del 2019. Il recupero è stato più contenuto per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (+4,6 per cento): il volume d’affari ha superato quello dello stesso trimestre del 2019 solo dell’1,5 per cento. La crescita per le grandi imprese, da 50 a 500 dipendenti, è stata più rapida (+5,0 per cento), ma è avvenuta rispetto a un terzo trimestre 2020 che per questa classe dimensionale era risultato positivo tanto che il volume d’affari ha superato quello dello stesso trimestre del 2019 del 5,4 per cento.
Il registro delle imprese.
A fine settembre 2021 la consistenza delle imprese attive nelle costruzioni è risultata pari a 66.459 unità, con un ulteriore incremento di 1.211 imprese (+1,9 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2020. Si è registrato quindi non solo un quinto segno consecutivo di crescita tendenziale dopo più di dieci anni di continua riduzione (che aveva raggiunto il culmine nel 2013) terminata con il secondo trimestre del 2020, ma dalla metà dello stesso 2020 l’espansione della base imprenditoriale è risultata progressivamente sempre più ampia.
La tendenza positiva è stata determinata dalle imprese operanti nei lavori di costruzione specializzati, che hanno ulteriormente accelerato la loro crescita (+969 unità, +2,0 per cento), avviata già dal primo trimestre 2020, e ha avuto il contributo delle attive nella costruzione di edifici (+161 unità, +1,0 per cento). In flessione, invece, il piccolo gruppo di imprese che svolgono attività di ingegneria civile (-0,3 per cento).
In base alla forma giuridica delle imprese, la tendenza positiva è stata sostanzialmente determinata dalle società di capitali (+7,1 per cento, +1.004 unità). In contrazione le società di persone (-2,4 per cento, -154 unità). Anche le ditte individuali hanno fornito un contributo alla crescita (+394 unità, +0,9 per cento). La compagine dei consorzi e delle cooperative è risultata ancora una volta in notevole flessione (-3,1 per cento).
Previsione.
Secondo la stima elaborata da Prometeia in “Scenari per le economie locali”, grazie ai piani di investimento pubblico e alle misure di incentivazione adottate dal governo a sostegno del settore, della sicurezza sismica e della sostenibilità ambientale, nel 2021 dovrebbe aver chiuso con un boom del valore aggiunto reale delle costruzioni (+20,9 per cento), che trainerà la ripresa complessiva. Nonostante un ragionevole rallentamento, la tendenza positiva proseguirà con decisione anche nel 2022 (+7,9 per cento), come le misure di sostegno adottate, quando sarà ancora il settore delle costruzioni a trainare la crescita.