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sabato, 12 Luglio 2025
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Volley, la Green Warriors Sassuolo pronta per i Quarti di Coppa Italia

Volley, la Green Warriors Sassuolo pronta per i Quarti di Coppa ItaliaNon c’è tempo per riposare per la Green Warriors Sassuolo: archiviata la prima giornata del Girone di Ritorno, per la compagine sassolese è tempo di pensare alla Coppa Italia, ultimo impegno pre natalizio della formazione neroverde.

Domani – mercoledì 22 dicembre – le ragazze di Coach Venco faranno visita alla Omag MT San Giovanni di Marignano nel match valido per i Quarti di Finale di Coppa Italia: fischio di inizio alle 20.30 con diretta streaming – come di consueto – sul Canale Youtube di VolleyballWorld.

A presentare il match in casa Green Warriors Sassuolo è Coach Maurizio Venco che – come sempre – focalizza l’attenzione sulle sue ragazze piuttosto che sull’avversario: “Domani affronteremo una gara importante, contro un avversario importante: il nostro obiettivo principale però è ritrovare il nostro equilibrio e le nostre sicurezze dopo l’infortunio di Karola (Dhimitriadhi ndr) e l’arrivo di Serena (Moneta ndr). Non mi piace mai dire che andremo là per vincere, perché è chiaro che l’obiettivo è sempre quello: piuttosto preferisco dire che come sempre cercheremo di fare la nostra gara contro una formazione importante e come sempre proveremo ad imporre il nostro gioco e a fare giocare male il nostro avversario. Come sempre, l’obiettivo è tutto incentrato su di noi: adesso abbiamo bisogno di ritrovare il nostro buon gioco e creare dei nuovi equilibri, cercando di aiutare il più possibile Serena ad inserirsi all’interno di questi”.

 

Formigine: controlli dei Carabinieri su rivendite di tabacchi e apparecchi di gioco

Formigine: controlli dei Carabinieri su rivendite di tabacchi e apparecchi di giocoNel contesto di una specifica progettualità finalizzata a garantire il rispetto delle norme a tutela del gioco lecito e della regolare commercializzazione di tabacchi, i funzionari ADM dell’Ufficio per l’Emilia Romagna e i Carabinieri della Stazione di Formigine hanno dato corso ad una serie di controlli amministrativi agli esercizi pubblici, ove sono collocati apparecchi di gioco e rivendite di tabacchi.

In particolare, nel Comune di Formigine sono state effettuate le verifiche presso 6 esercizi pubblici dove, al termine degli accertamenti, è stata contestata un’irregolarità amministrativa nella gestione dell’attività di rivendita tabacchi.

Nella circostanza, sono stati effettuati anche controlli sul rispetto della normativa anti-covid-19, mediante l’identificazione di 40 persone, constatando l’osservanza delle specifiche prescrizioni imposte dai provvedimenti del Governo.

L’attività conferma la rilevanza del più ampio programma di controlli periodici che il Comando Provinciale Carabinieri di Modena e ADM Ufficio per l’Emilia Romagna hanno predisposto anche per l’anno prossimo, in ottemperanza al Protocollo d’Intesa tra l’Arma dei Carabinieri e l’Agenzia della Dogane e dei Monopoli, per lo sviluppo di specifiche sinergie.

 

Cartelli e parcheggi a pagamento, Savigni e Lenzotti (PD): è caos in Piazza Grande!

Cartelli e parcheggi a pagamento, Savigni e Lenzotti (PD): è caos in Piazza Grande!“Uno spazio pubblico rinnovato da godere, illuminato a festa sarebbe stato la scenografia perfetta per un Natale ormai alle porte. Anche il cantiere della cabina elettrica non ultimata sarebbe passato in secondo piano, ma non ci saremmo aspettati lo spettacolo tragicomico della gestione della cartellonistica, che in questi giorni ha dominato sui social. Le cronache e le segnalazioni, numerosissime, dei cittadini  testimoniano una situazione di caos e di disordine non gestito che ha rischiato di provocare non pochi disguidi alle macchine che circolano in Piazza Martiri Partigiani. Ed è forte il disagio lamentato dagli ambulanti che oltre alle difficoltà del cantiere infinito, si sono trovati i nuovi cartelli cementati negli spazi a loro assegnati” – dichiarano Mimma Savigni e Serena Lenzotti del Gruppo consigliare PD  al Comune di Sassuolo.

“La viabilità nei mesi scorsi è stata riaperta per step senza che fosse stata predisposta un’adeguata segnalazione:  e si è visto di tutto, con automobilisti che imboccavano in senso contrario la piazza perché disorientati; il parcheggio  è fuori controllo, ma la municipale non riesce a dare risposte univoche ai cittadini ( qualcuno si è sentito dire dagli agenti che ormai è un Far West…). Ci domandiamo se qualcuno della giunta fa ogni tanto un giro in piazza per rendersi conto della situazione: capirebbe il malessere dei cittadini” aggiungono Savigni e Lenzotti.

“Un’ultima riflessione: non è ancora stato pubblicato il nuovo piano sosta che prevede la regolamentazione della sosta a pagamento anche sulla piazza. Pur avendo chiesto la documentazione e pur avendola posta come questione in commissione nessuno ci ha risposto.  Però le macchinette ci sono e funzionano, e i cittadini ( quelli ligi al dovere) pagano, ma non sappiamo se la proroga con la ditta è stata stipulata. Non esiste nemmeno un’ordinanza del sindaco che va a “tamponare” questo limbo normativo. Quindi il comune incassa pagamenti non dovuti? E’ Natale, chiedere che tutto questo guazzabuglio abbia una fine è necessario, ma dato che siamo abituati a non ottenere risposta almeno un’assemblea pubblica che spieghi ai cittadini, ai residenti ai commercianti (e a noi) cosa accade la riteniamo doverosa”, concludono Mimma Savigni e Serena Lenzotti.

 

Chiude Graniti Fiandre di Viano, riallocazione del personale in altri stabilimenti del gruppo

Chiude Graniti Fiandre di Viano, riallocazione del personale in altri stabilimenti del gruppo

Dopo tre giorni di sciopero i lavoratori dello stabilimento Graniti Fiandre di Viano
unitamente alla Rsu e alla Filctem Cgil di Reggio Emilia hanno tenuto un presidio
per l’intera giornata di oggi davanti ai cancelli della sede di Viano in Via Gargola 4.

Nel primo pomeriggio l’azienda a seguito della fermata produttiva di venerdì scorso, ha convocato RSU e Filctem Cgil per ascoltare le richieste.
La trattativa si è conclusa con un accordo sottoscritto da Azienda, RSU del sito di
Viano e Filctem CGIL di Reggio Emilia.

L’accordo prevede la ricollocazione di tutto il personale negli stabilimenti del
gruppo Graniti Fiandre (Castellarano, Sassuolo e Fiorano) entro il mese di Gennaio 2022, il mantenimento di tutte le condizioni contrattuali preesistenti oltre a un riconoscimento economico aggiuntivo sull’indennità casa-lavoro per coloro che risulteranno penalizzati dal trasferimento nelle altre sedi.

Anche i 10 lavoratori in somministrazione saranno tutti stabilizzati ed assunti a tempo indeterminato da Graniti Fiandre.

Sono previste indennità per coloro che supereranno i 20 km di tragitto.

Infine è stata prevista l’attivazione di una procedura di mobilità volontaria incentivata per coloro che avranno accesso alla pensione entro i prossimi 24 mesi.
RSU e Filctem Cgil  esprimono soddisfazione per un accordo che tutela al massimo l’occupazione garantendo a tutte le maestranze le condizioni contrattuali acquisite nel corso degli anni nello stabilimento di Viano.
Resta comunque il rammarico di un azienda importante che lascia il territorio montano, destinato a diventare sempre più fragile dal punto di vista socio economico.  Il 24 dicembre verrà spento il forno del sito produttivo.

Schianto in Pedemontana, traffico paralizzato nel pomeriggio

Schianto in Pedemontana, traffico paralizzato nel pomeriggioE’ stato trasportato in codice di massima gravità all’Ospedale Civile di Baggiovara l’autista 48enne di un camion che, oggi intorno alle 14:00, è rimasto coinvolto in un incidente lungo la SP467 – Pedemontana a Fiorano. Nello scontro tra mezzi pesanti uno di questi si è ribaltato su di una fiancata. Il traffico è stato deviato, oltre che per permettere il lavoro di soccorso dei sanitari, per rimuovere l’autoarticolato che inibiva il transito.

Persone con disabilità, la Regione finanzia nuovi interventi formativi con uno stanziamento di oltre 6 milioni di euro

Persone con disabilità, la Regione finanzia nuovi interventi formativi con uno stanziamento di oltre 6 milioni di euro
Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Alan Tamburini

Interventi orientativi, formativi e per il lavoro rivolti alle persone con disabilità, sia in cerca di occupazione che già occupate. E poi azioni di sostegno per garantire alle persone disabili la possibilità di partecipare con successo a qualunque offerta formativa approvata e finanziata dalla Regione.

La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato un bando che mette a disposizione oltre 6 milioni di euro, per fornire maggiori strumenti alle persone disabili e in condizioni di particolare fragilità e vulnerabilità, iscritte al collocamento mirato o che già abbiano un’occupazione.

Gli enti formativi e i soggetti accreditati potranno candidare entro le ore 12 dell’8 marzo 2022 progetti per la realizzazione di servizi per il lavoro, secondo le disposizioni regionali.

“La premessa è che la formazione e il lavoro sono il più potente strumento di inclusione sociale- spiega l’assessore regionale alla Sviluppo economico e Formazione, Vincenzo Colla-. Per questo motivo annualmente programmiamo un’offerta di interventi per sostenere il pieno diritto al lavoro e alla buona occupazione delle persone con disabilità che vivono in Emilia-Romagna”.

Col bando, la Regione intende rendere disponibili per tutti i nove Uffici del collocamento mirato dell’Emilia-Romagna, diverse misure formative e di politica attiva del lavoro.

I progetti dovranno proporre risposte adeguate e personalizzate che tengano conto delle caratteristiche, delle aspettative, delle attitudini delle persone, privilegiando modalità flessibili e rispettose delle esigenze degli utenti, con l’obiettivo di consentire la massima partecipazione e il pieno utilizzo delle diverse opportunità previste.

Questa mattina, piantumati 45 alberi di melograno nell’area verde di via Grandi a Formigine

Questa mattina, piantumati 45 alberi di melograno nell’area verde di via Grandi a FormigineI membri della Commissione dedicata alle “Menzioni Speciali Sostenibilità” del progetto “Abbiamo un cuore in Comune”, promosso da Emil Banca hanno premiato l’impegno dell’Amministrazione comunale di Formigine nel promuovere e sviluppare una comunità sostenibile. Il premio è rappresentato da una cinquantina di alberi di melograno, simbolo della cooperazione, che questa mattina sono stati piantumati nell’area verde all’incrocio tra via Pio Donati e via Grandi.

Erano presenti i piccoli del nido “Il Grillo Parlante” con le loro famiglie, le insegnanti e la direttrice Tiziana Frasca. Per l’Amministrazione, c’erano il sindaco Maria Costi, il vicesindaco con delega alle Politiche educative Simona Sarracino e l’assessore all’Ambiente Giulia Bosi.

Ne nascerà un “frutteto” urbano, nel quale cioè tutti i cittadini potranno raccogliere le melagrane per il proprio consumo. Non solo: valore aggiunto dell’iniziativa, il fatto che l’irrigazione del parco sarà sostenuta da Zanotti Energy Group. “Ci teniamo a diffondere la filosofia green che ci contraddistingue anche nella nostra attività, partendo dai piccoli formiginesi – ha affermato Andrea Zanotti, SEO di Zanotti Energy Group – Quest’anno, insieme al nostro team, abbiamo scelto di convertire le più tradizionali strenne di Natale in un progetto utile per tutta la comunità formiginese”.

“La melagrana rappresenta bene questo progetto – ha concluso Antonio Defeudis, direttore della filiale formiginese di Emil Banca – Il frutto, così come la nostra comunità, è costituita da tanti piccoli semi”.

 

Elezioni provinciali in regione, tre nuovi presidenti e una riconferma. Gli auguri del Presidente di UPI a tutti gli eletti e le elette

Elezioni provinciali in regione, tre nuovi presidenti e una riconferma. Gli auguri del Presidente di UPI a tutti gli eletti e le eletteLe Province dell’Emilia-Romagna hanno eletto, sabato 18 dicembre, otto consigli provinciali e quattro Presidenti, che sono Enzo Lattuca per la Provincia di Forlì-Cesena (Sindaco di Cesena), Andrea Massari per la Provincia di Parma (Sindaco di Fidenza), Gianni Michele Padovani per la Provincia di Ferrara (Sindaco di Mesola) e Michele De Pascale per la Provincia di Ravenna, di cui è anche Sindaco, unico dei quattro al secondo mandato e Presidente di UPI nazionale.

Sono inoltre stati eletti i nuovi Consigli Provinciali per tutte e otto le Province, ovvero che hanno eletto i Presidenti insieme a quelle di Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Rimini.

Il Presidente di UPI Emilia-Romagna Gian Domenico Tomei ha scritto questa mattina, lunedì 20 dicembre, una lettera a tutti gli eletti e a tutte le elette, per complimentarsi del risultato. «Complimenti ai nuovi Presidenti, ai Consiglieri e alle Consigliere elette e buon lavoro – interviene Tomei – perchè queste elezioni hanno rappresentato un momento di grande visibilità e rilancio per un Ente che ha sofferto tagli al personale e forti ridimensionamenti negli scorsi anni, ma che ora sta vivendo una fase di vera e propria rinascita. E’ significativo, poi, che tutte le forze politiche abbiamo espresso candidati, segnale di ritrovata legittimità politica da parte di tutti, anche di chi, negli scorsi anni, ha sostenuto che le Province dovessero essere abolite».

Sono eleggibili alla carica di Consigliere i Sindaci e i Consiglieri comunali, mentre nelle liste di candidatura nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, come prevede la legge di riordino delle Province, che tutela la parità di genere. Il corpo elettorale provinciale è costituito dai Sindaci e dai Consiglieri comunali ed è suddiviso in fasce demografiche al fine di proclamare gli eletti con il metodo del voto ponderato, che assegna un peso diverso ai Comuni a seconda del numero di abitanti.

 

 

Montagna, bando imprese: ecco le prime venti che riceveranno i contributi della Regione

Montagna, bando imprese: ecco le prime venti che riceveranno i contributi della RegioneUna montagna più forte e più attrattiva, a partire dal lavoro. La Regione a fianco delle imprese appenniniche, per sostenerle nei processi di innovazione e ristrutturazione. Con un’attenzione particolare a quelle che assumono nuovo personale, promuovono interventi sostenibili e operano nei territori più fragili dell’Appennino.

Sono venti le aziende che riceveranno i contributi a fondo perduto previsti dal bando regionale lanciato questa estate: 2,5 milioni di euro il plafond complessivo.

E ulteriori 2,5 milioni sono in arrivo con il Bilancio 2022, grazie ai quali sarà possibile scorrere la graduatoria.

Entra così nel vivo una misura innovativa, espressamente dedicata alle imprese che operano in uno dei 121 Comuni appenninici dell’Emilia-Romagna. E  che rappresenta un nuovo, ulteriore tassello dell’ impegno della Regione per il rilancio di questi territori.

“Parte dal lavoro la rinascita della montagna e la sua capacità di essere protagonista di uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Soprattutto oggi con una pandemia che rischia di accentuare ulteriormente le distanze tra le aree più periferiche e i grandi centri urbani. Ed è per questo che abbiamo fortemente voluto questa misura rivolta proprio alle imprese che operano nei territori montani dove svolgono una funzione fondamentale di presidio del territorio a partire dalle aree più fragili –   ha detto l’assessore regionale alla Montagna Barbara Lori –. Un intervento che vogliamo rilanciare già con il Bilancio 2022 dove abbiamo previsto altri 2,5 milioni di euro per continuare a dare una risposta alle tante domande che sono arrivate e che dimostrano la vitalità del tessuto economico e sociale del nostro Appennino”.

“Una misura  – ha aggiunto Lori –  che si inserisce nel quadro di un più ampio impegno: dal bando con cui abbiamo finanziato con venti milioni di euro l’acquisto o la ristrutturazione di una casa da parte di famiglie e giovani coppie, al taglio dell’Irap, al Programma straordinario di investimenti pubblici per i territori colpiti dalla pandemia e le aree montane e interne con cui abbiamo stanziato 14,7 milioni di euro”

Le imprese per provincia

Meccanica ed elettronica; ricettività turistica e ristorazione, agrindustria; commercio, costruzioni, sanità e servizi sociali. Le imprese vincitrici del bando regionale appartengono a diversi settori dei servizi e della manifattura e riceveranno un contributo medio  di 125 mila euro.

Questa la ripartizione per provincia: 3 imprese a Piacenza per complessive 211.308 euro; 2 a Parma (191.691 euro), 4 a Reggio Emilia (540.310 euro), 5 a Modena (750 mila euro), 2 a Bologna (227.272 euro), 2 a Forlì-Cesena (300 mila euro) e 2 a Rimini (279.417 euro)

Premialità  e interventi finanziati

Sono 452 le domande presentate, di cui 245 quelle ammissibili. II bando ha finanziato –  con contributi fino ad un massimo del 70% della spesa ammissibile e che potevano essere compresi tra 25 mila e 150 mila euro – interventi di riqualificazione, ristrutturazione, acquisto e recupero di strutture e spazi produttivi, o per investimenti in macchinari, attrezzature e impianti.

Con una corsia privilegiata per i progetti  che  comportano  nuova occupazione. Punteggi aggiuntivi  anche per i progetti presentati da imprese localizzate nei comuni con una popolazione fino a 5mila abitanti, in un Comune di alta montagna o a più alta fragilità di tipo demografico, sociale ed economico.

Erano ammessi tutti i settori produttivi ad eccezione di quello agricolo che può già usufruire delle misure previste dal Piano regionale di sviluppo rurale.

2.369 nuovi positivi Covid oggi (20/12) in regione. Ben 23 decessi

2.369 nuovi positivi Covid oggi (20/12) in regione. Ben 23 decessiDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 492.029 casi di positività, 2.369 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.911 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 10,8%; un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 8.051.612 dosi; sul totale sono 3.588.889 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 1.050.345.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 972 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 534 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 678 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39,2 anni.

Sui 972 asintomatici, 539 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 60 con lo screening sierologico, 66 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 12 tramite i test pre-ricovero. Per 295 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 490 nuovi casi, seguita da Modena (422). Poi Ravenna (275), Rimini (262), Reggio Emilia (247). Quindi Ferrara (185), Cesena (117), Parma (113) e Forlì (110). Infine, il Circondario Imolese (76) e Piacenza (72).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 11.369 tamponi molecolari, per un totale di 7.014.081. A questi si aggiungono anche 10.542 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 666 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 434.656. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 43.343 (+1.680). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 42.153 (+1.625), il 97,2% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 23 decessi: 4 nel piacentino (due donne, di 82 e 92 anni, e due uomini, di 78 e 81 anni), uno a Parma (una donna di 81 anni), uno in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 90 anni), 3 nel modenese (una donna di 72 anni e due uomini, di 59 e 62 anni), 5 in provincia di Bologna (due donne, di 84 e 85 anni, e 3 uomini, rispettivamente di 72, 83 e 92 anni), uno a Ferrara (un uomo di 95 anni), 3 in provincia di Ravenna (due donne, di 70 e 82 anni, e un uomo di 75), 4 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 99 anni e 3 uomini, rispettivamente di 88, 89 e 91 anni), uno a Rimini (un uomo di 90 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.030.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 101 (-2), 1.089 (+57) quelli negli altri reparti Covid.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Parma (numero invariato rispetto a ieri); 11 a Reggio Emilia (invariato); 10 a Modena (-3); 29 a Bologna (+2); 6 a Imola (invariato); 11 a Ferrara (-1); 16 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 9 a Rimini (invariato). Nessun ricovero in terapia intensiva a Piacenza (come ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 28.914 a Piacenza (+72 rispetto a ieri, di cui 42 sintomatici), 36.063 a Parma (+113, di cui 62 sintomatici), 57.555 a Reggio Emilia (+247, di cui 147 sintomatici), 80.572 a Modena (+422, di cui 221 sintomatici), 102.729 a Bologna (+490, di cui 297 sintomatici), 16.137 casi a Imola (+76, di cui 51 sintomatici), 30.374 a Ferrara (+185, di cui 66 sintomatici), 41.386 a Ravenna (+275, di cui 205 sintomatici), 23.183 a Forlì (+110, di cui 89 sintomatici), 26.057 a Cesena (+117, di cui 54 sintomatici) e 49.059 a Rimini (+262, di cui 163 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 5 casi, di cui 4 positivi al test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare, e uno in quanto giudicato caso non Covid-19.

Dalla ripresa ai cambiamenti strutturali: analisi e prospettive per l’economia dell’Emilia-Romagna

Dalla ripresa ai cambiamenti strutturali: analisi e prospettive per l’economia dell’Emilia-RomagnaMercoledì 22 dicembre (dalle ore 10 alle 12.30) nella sede della Regione Emilia-Romagna, Sala 20 maggio 2012, Terza Torre, piano ammezzato, viale della Fiera 8, a Bologna, è in programma il convegno “Dalla ripresa ai cambiamenti strutturali: analisi e prospettive per l’economia dell’Emilia-Romagna”. E’ il titolo scelto per l’annuale Rapporto sull’economia regionale e confronto sugli scenari attuali e futuri, organizzato da Unioncamere ER e Regione.

L’evento vuole essere un momento di presentazione e confronto sugli scenari e i cambiamenti in atto nel contesto economico regionale ed è strutturato in due parti: la prima relativa a un’analisi di dati con un focus sul settore delle costruzioni, e una seconda parte con una tavola rotonda sull’analisi degli scenari previsti per la regione.

Ad aprire l’appuntamento saranno Alberto Zambianchi, presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, e Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico della Regione. A seguire l’introduzione e l’analisi del vicesegretario generale Unioncamere Emilia-Romagna, Guido Caselli insieme all’economista Massimo Guagnini di Prometeia.

L’approfondimento sul settore costruzioni sarà curato da Raffaele Giardino della Regione Emilia-Romagna

Seguirà dalle ore 10.50, la tavola rotonda di approfondimento, coordinata da Dario Di Vico, giornalista del Corriere della sera con gli interventi di: Marco Gallo, Banca D’Italia – sede Bologna, Luca Rossi, Confindustria Emilia-Romagna, Francesco Milza, Tavolo regionale Imprenditoria, Tindara Addabbo, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Maurizio Sobrero, Università degli studi di Bologna, Franco Mosconi, Università degli studi di Parma e Marcello Balzani, Università degli studi di Ferrara

Alle ore 12:30, le conclusioni a cura di Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione, Regione Emilia-Romagna.

Per partecipare è obbligatorio iscriversi al seguente link per permettere il tracciamento delle presenze. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale regionale YOUTUBE

 

Green pass a scuola, la Cgil. “Inaccettabile lesione dei diritti costituzionali. Anziché invocare la dad, amministratori pubblici chiedano più risorse ed evitino pericolose scorciatoie”

Green pass a scuola, la Cgil. “Inaccettabile lesione dei diritti costituzionali. Anziché invocare la dad, amministratori pubblici chiedano più risorse ed evitino pericolose scorciatoie”“Diversi amministratori pubblici – tra i quali anche i sindaci di Bologna, Reggio Emilia e il presidente della Provincia di Modena – propongono il greenpass per poter accedere a scuola. In pratica, secondo questa richiesta, gli studenti potrebbero andare in classe solo se vaccinati.

Stupisce la leggerezza con la quale si interviene su un diritto costituzionale – il diritto all’istruzione – che dovrebbe essere garantito a tutte e a tutti. Di fatto un minorenne si troverebbe a subire una scelta presa dai propri genitori e, qualora questi decidessero di non vaccinarlo, sarebbe estromesso dalle lezioni in presenza e “confinato” in dad.

La didattica a distanza ha ampiamente dimostrato tutti i suoi limiti: lascia indietro i più deboli, penalizza i non madrelingua, favorisce l’abbandono scolastico, discrimina sulla base del censo. Ciò nonostante, la si propone come elemento strutturale. In pratica, questi amministratori, propongono di rendere “normale” la discriminazione, l’emarginazione, la ghettizzazione.

Si sceglie come al solito la via più facile anziché intervenire sulle condizioni strutturali delle nostre scuole, ossia investire in edilizia scolastica, ridurre il numero di alunni per classe, assumere il personale necessario e potenziare il trasporto pubblico.

Infine, se è vero che non si è in grado di garantire il tracciamento dei contagi, ciò dipende sicuramente dal netto incremento dei casi, ma facciamo presente che a causa della mancata copertura delle spese straordinarie Covid, già oggi in questa regione è in atto il blocco del turnover in Sanità. Quindi meno personale a disposizione per fare tamponi e vaccini.

Non sarebbe più opportuno ed efficace chiedere le risorse necessarie a sostenere adeguatamente la sanità pubblica, piuttosto che invocare la dad?

Noi non condividiamo questo modo di affrontare i problemi. Riteniamo inaccettabile la lesione di fondamentali diritti costituzionali. Per questo rivendichiamo un intervento concertato tra Comuni, Province e Regione per trovare rapidamente le risposte necessarie, evitando di fare mera propaganda scegliendo pericolose scorciatoie che si sono già dimostrate inefficaci e dannose”.

E’ quanto dichiarano Luigi Giove, segretario generale CGIL Emilia-Romagna – Maurizio Lunghi, segretario generale Camera del Lavoro Metropolitana Bologna – Daniele Dieci, segretario generale Camera del Lavoro Modena e Cristian Sesena, segretario generale Camera del Lavoro Reggio Emilia.

 

 

Un anno di servizio civile con Legambiente Emilia-Romagna, aperto il bando

Un anno di servizio civile con Legambiente Emilia-Romagna, aperto il bandoPartecipa al bando di selezione per il Servizio Civile Universale scegliendo di prendere parte al nuovo progetto di Legambiente Emilia-Romagna “RiEvoluzione Urbana: affrontare la sfida climatica dalle città”. Quest’anno l’associazione mette a disposizione 4 posti nelle città Bologna (2 volontar*) e Piacenza (2 volontar*).

Il 14 dicembre 2021 il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile ha pubblicato il bando per la selezione di 56.205 volontarie e volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile in Italia e all’estero. Fino alle ore 14.00 di mercoledì 26 gennaio 2022 è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei 2.818 progetti che si realizzeranno tra il 2022 e il 2023 su tutto il territorio nazionale e all’estero. I progetti hanno durata variabile tra gli 8 e i 12 mesi.

Perché scegliere Legambiente?

Quella con noi sarà un’esperienza della durata di 12 mesi di cittadinanza attiva per chi ha forte interesse per le tematiche ambientali e desidera partecipare in prima persona al processo di cambiamento che stiamo vivendo. Avrai occasione di confrontarti e lavorare con tecnici ed esperti impiegati nella salvaguardia del nostro territorio, tramite la ricerca e lo studio di soluzioni innovative, il monitoraggio della qualità ambientale, attività di divulgazione e tanto altro. In particolare, ci sarà la possibilità di mettersi in gioco per aumentare la consapevolezza sulle emergenze ambientali, in particolare quelle climatiche, fra i cittadini e fra le istituzioni, e rendere evidente come la rigenerazione urbana e la corretta pianificazione territoriale possano contenere e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici nei contesti urbani.

Diventa parte attiva di una comunità in evoluzione, ripartendo dal ripristino di una buona qualità di vita e sostenibilità all’interno delle nostre città.

Il Servizio Civile Universale garantisce una forte valenza formativa, è un’importantissima occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione come cittadino che contribuisce allo sviluppo sociale, ambientale, culturale ed economico del proprio Paese.

Chi sceglie di impegnarsi nel Servizio Civile Universale sceglie di aggiungere un’esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, edificante a livello umano ma anche spendibile nel corso della vita lavorativa, e nel contempo assicura una sia pur minima autonomia economica.

Di seguito puoi leggere il progetto di Servizio Civile Universale, ed avere i dettagli per inviare la tua candidatura.

Bando nazionale di Servizio Civile Universale 2022: (LEGGI)

Il nostro progetto di Servizio Civile Universale in sintesi: (SCARICA)

ATTENZIONE: la domanda si presenta solamente ONLINE al seguente LINK ed è necessario avere lo SPID.

Per richiedere ulteriori informazioni: mail: info@legambiente.emiliaromagna.it – tel. 051241324

Chiusure notturne sulla A13

Chiusure notturne sulla A13Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione al ponte Via Coronella, situato al km 35+100, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

  • dalle 21:00 di lunedì 20 alle 6:00 di martedì 21 dicembre sarà chiuso il tratto compreso tra Ferrara sud e Ferrara nord, verso Padova;
  • dalle 21:00 di lunedì 20 alle 6:00 di martedì 21 dicembre sarà chiuso il tratto compreso tra Occhiobello e Ferrara sud, verso Bologna. Di conseguenza, sarà chiusa anche la stazione di Ferrara nord in entrata verso Bologna. Inoltre, nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Po est”, situata nel tratto chiuso;
    -dalle 22:00 di martedì 21 alle 6:00 di mercoledì 22 dicembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Ferrara sud e Ferrara nord, verso Padova.

    In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

  • per la chiusura del tratto Ferrara sud-Ferrara nord verso Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Ferrara sud, percorrere la viabilità ordinaria: Superstrada dei Lidi, Tangenziale ovest di Ferrara, SS723, Via Modena, Via Eridano, SP19 e rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara nord;
  • per la chiusura del tratto Occhiobello-Ferrara sud, verso Bologna, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Occhiobello, percorrere la viabilità ordinaria: Via Eridania, Via Santa Maria Maddalena, SS16 adriatica, SS723, Superstrada dei Lidi e rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara sud.

Il FabLab Junior in Repubblica Digitale

Il FabLab Junior in Repubblica DigitaleIl FabLab Junior di Fiorano Modenese ha aderito a Repubblica Digitale, l’iniziativa strategica nazionale promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, con l’obiettivo sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro.

Le attività e i laboratori proposti dal FabLab Junior rientrano infatti a pieno titoli fra le azioni che la Coalizione nazionale per le competenze digitali valuta positivamente per raggiungere un più alto grado di conoscenza e attenzione sulle nuove tecnologie per studenti, insegnanti e cittadini. Grazie alle iniziative della Coalizione Nazionale per le competenze digitali nello scorso anno sono stati formati più di 2,7 milioni di studenti, circa 70mila docenti, oltre 900mila cittadini, più̀ di 250mila lavoratori, tra settore privato e pubblico.

Il FabLab Junior si conferma ancora una volta un’eccellenza sul territorio. Si tratta di un laboratorio d’innovazione dove imparare giocando con le nuove tecnologie, realizzato dal Comune di Fiorano Modenese, con il contributo di Fondazione di Modena.

Il primo del suo genere totalmente pubblico in Regione: uno spazio dove apprendere, con kit di elettronica e robotica, a usare inchiostro conduttivo e schede elettroniche, realizzare app, programmare, utilizzare stampanti 3D. Il FabLab Junior propone con continuità formazione per insegnati e educatori; ogni settimana sono in programma laboratori gratuiti per ragazze e ragazzi.

 

 

Dal ‘Sasol Club’ magliette e felpe neroverdi per i bambini della pediatria

Dal ‘Sasol Club’ magliette e felpe neroverdi per i bambini della pediatriaMagliette, polo, felpe e sciarpe del Sassuolo Calcio per i bambini della pediatria. E’ questo il regalo di ‘Natale’ che i tifosi del “Sasol Club” hanno portato in ospedale questa mattina. “Un enorme grazie a tutti i tifosi nero-verdi che hanno dimostrato di avere un grande cuore” è stato il commento del Direttore della Pediatria, Claudio Rota. Alla consegna dei due cartoni ricolmi di doni ha voluto portare il suo saluto e il plauso per la bella iniziativa di beneficienza anche il Direttore Generale dell’ospedale, Stefano Reggiani.

 

Nella foto: Stefano Ingrami, Laura Correa Munoz, Stefano Reggiani, Giuliana Galloni, Claudio Rota ed Emanuele Benvenuti

Blocco assunzioni Sanità e tagli ai servizi, Cisl ER: ‘noi saremo intransigenti sui fatti, ma non facciamo iniziative di facciata’

Blocco assunzioni Sanità e tagli ai servizi, Cisl ER: ‘noi saremo intransigenti sui fatti, ma non facciamo iniziative di facciata’Reparti in continua trasformazione da ordinari in Covid, contrazione delle attività chirurgiche, hub vaccinali a pieno regime con l’apertura anche alla fascia d’età 5-11, sistema di tracciamento ormai in tilt, la Cisl ribadisce che servono scelte di sistema.

Non possiamo ricondurre l’analisi dell’attuale situazione della sanità emiliano romagnola solo a ragionamenti legati alle risorse necessarie per farla funzionare, insieme alle risorse economiche e ai professionisti serve necessariamente un’analisi che definisca l’organizzazione alla luce di una “nuova quotidianità”, di cui si deve necessariamente occupare il nostro SSR. Ad esempio, rispetto allo smaltimento delle liste d’attesa per prestazioni chirurgiche anche oncologiche, di diagnostica e ambulatoriali, il ritorno è quello di cittadini che si stanno rivolgendo al privato o extra regione, senza considerare poi che le stesse problematiche si verificano per gli screening di prevenzione a tutti i livelli, riavviati solo nel periodo estivo.

Come Cisl e Cisl Fp, ribadiamo che non possiamo permetterci che la sanità pubblica arretri di un solo passo.

L’implementazione dei servizi di assistenza territoriale, considerarti essenziali in piena emergenza pandemica, e fulcro delle future progettazioni del PNRR, non può essere solo una narrazione.

Non possiamo permetterci di replicare gli errori di anni di tagli alla sanità e di blocco del turnover, qualsiasi battuta di arresto in questa direzione sarà da noi contestata nel merito.

Noi siamo abituati a giudicare e a essere intransigenti sui fatti, non a fare proteste o volantinaggi di facciata che tra due giorni nessuno ricorderà più.

E’ fondamentale quindi riprendere un confronto serrato ed individuare le soluzioni da mettere in pratica, in un percorso che non terminerà con l’approvazione della Legge di bilancio, proprio in quanto le problematiche sono di sistema, oltre che di risorse.

Per questo la nostra mobilitazione avanza passo dopo passo, con fermezza e determinazione, nel solco di quanto messo in pratica in questi mesi. Così, dopo la manifestazione che abbiamo tenuto sabato scorso a Roma, un’ulteriore tappa sarà quella sotto la Regione del prossimo 18 gennaio.

 

Volley, impresa a metà per la Green Warriors: contro Marsala, finisce 2-3

Volley, impresa a metà per la Green Warriors: contro Marsala, finisce 2-3Non riesce nell’impresa la Green Warriors Sassuolo, che contro la Sigel Marsala cede 2-3 (19-25 21-25 25-23 25-16 14-16): le neroverdi prima vanno sotto 0-2, poi crescono in attacco ed in difesa e si aggiudicano i due parziali successivi riaprendo così il match. Il tie break è equilibratissimo, poi Sassuolo riesce a rompere le righe e ad allungare 10-8.

Tutto sembra ormai fatto, ma Marsala non ci sta e piazza il break con Pistolesi ed Okenwa (11-14): la Green Warriors tenta di nuovo l’impresa, annulla tre setball e pareggia 14-14. Nel finale però, due errori negano alle neroverdi il miracolo e le ospiti chiudono 14-16 e 2-3 nella conta dei set.

 

 

Altri 2.500 positivi Covid oggi (19/12) in regione. 16 i decessi

Altri 2.500 positivi Covid oggi (19/12) in regione. 16 i decessiDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 489.665 casi di positività, 2.500 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.404 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 8,2%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 8.020.760 dosi; sul totale sono 3.587.412 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi sono 1.023.627.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.048 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 549 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 581 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38,5 anni.

Sui 1.048 asintomatici, 482 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 55 con lo screening sierologico, 133 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 7 tramite i test pre-ricovero. Per 371 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 445 nuovi casi; seguono Reggio Emilia (420), Modena (353) e Rimini (308). Quindi Ferrara (191), Ravenna (188), Cesena (174), Parma (170) e Forlì (108). Poi Piacenza (90) e infine, il Circondario Imolese (53).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 19.749 tamponi molecolari, per un totale di 7.002.712. A questi si aggiungono anche 10.665 test antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 780 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 433.990. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 41.668 (+1.704). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 40.533 (+1.662), il 97,2% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 16 decessi: 1 a Piacenza (un uomo di 87 anni), 3 a Parma (tre uomini di 78, 79 e 83 anni), 1 a Reggio Emilia (un uomo di 90 anni), 1 a Modena (un uomo di 88 anni), 3 a Bologna (un uomo di 71 anni e due donne di 82 e 94 anni), 2 a Ferrara (una donna di 74 anni e un uomo di 90 anni), 2 a Ravenna (una donna di 59 anni e un uomo di 79 anni), 1 a Rimini (una donna di 86 anni); infine due decessi riguardano persone residenti fuori Regione: uno, una donna di 68 anni, è stato registrato dall’Ausl di Piacenza, l’altro, un uomo di 83 anni, dall’Azienda sanitaria di Ferrara. Nessun decesso in provincia di Forlì-Cesena.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.007.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 103 (-4), 1.032 (+46) quelli negli altri reparti Covid.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 6 a Parma (+1); 11 a Reggio Emilia (-1); 13 a Modena (+3); 27 a Bologna (+1); 6 a Imola (invariato); 12 a Ferrara (+1); 16 a Ravenna (-1); 1 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 9 a Rimini (-7). Nessun ricovero in terapia intensiva a Piacenza (ieri era 1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 28.842 a Piacenza (+90 rispetto a ieri, di cui 49 sintomatici), 35.950 a Parma (+170, di cui 84 sintomatici), 57.308 a Reggio Emilia (+420, di cui 272 sintomatici), 80.150 a Modena (+353, di cui 155 sintomatici), 102.243 a Bologna (+445, di cui 295 sintomatici), 16.061 casi a Imola (+53, di cui 43 sintomatici), 30.189 a Ferrara (+191, di cui 51 sintomatici), 41.112 a Ravenna (+188, di cui 122 sintomatici), 23.073 a Forlì (+108, di cui 91 sintomatici), 25.940 a Cesena (+174, di cui 108 sintomatici) e 48.797 a Rimini (+308, di cui 182 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 3 casi, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare.

Arriva “A mani nude” il nuovo libro di Nek

Arriva “A mani nude” il nuovo libro di NekUna settimana dopo il suo 50esimo compleanno, il 13 gennaio, Nek, pubblicherà il suo nuovo libro, dal titolo A Mani Nude. Partendo dall’incidente che lo ha colpito, Filippo si lascia andare a riflessioni aperte, sul dolore, la pazienza, il coraggio, l’amore, la fede. In A mani nude si racconta come mai ha fatto, con profondità, senza filtri e senza paura di ammettere debolezze e fragilità.

A volte, un solo momento può cambiare tutto. Basta una giornata di sole, la campagna che brilla, la voglia di dedicarsi a lavori di bricolage, lavorare al legno, a un vecchio carro che un tempo lontano era stato un calesse. L’incidente è improvviso. Il sangue, poi il dolore, la paura, lo shock. La corsa verso l’ospedale. La mano squarciata. La possibilità di non recuperarne l’uso. Ma che vuol dire perdere la funzionalità di una mano per un musicista? La stessa mano che ha sempre usato per suonare, comporre, creare? In occasione del suo cinquantesimo compleanno, Filippo Neviani, Nek, partendo dall’incidente che lo ha colpito, si lascia andare a riflessioni aperte, sul dolore, la pazienza, il coraggio, l’amore, la fede.

In A mani nude si racconta come mai ha fatto, con profondità, senza filtri e senza paura di ammettere debolezze e fragilità. Ricorda i suoi inizi, i primi successi e le prime avversità, ripensando a suo padre che non c’è più ora che è lui, a essere padre. E parla al lettore, con assoluta onestà e aprendo il suo cuore, del rapporto con la fede, delle crisi che colpiscono gli uomini e fanno dubitare delle proprie scelte, del proprio talento. Ma parla anche delle risorse che puoi trovare in te stesso nei momenti di difficoltà e dolore, risorse che di solito non sai nemmeno di avere.

E, ovviamente, A mani nude è anche un libro sulla musica. Partendo dai terribili pensieri sul letto dell’ospedale, Nek ritorna con la mente a quello che ha significato la musica nella sua vita e si chiede come sarà la sua vita se non potrà mai più suonare. E, ancora di più, si chiede come sarebbe stata la sua vita senza la musica. Impreziosito da una prefazione di Gianni Morandi, A mani nude è un libro emozionante e incredibilmente intenso, scritto da uno dei cantautori italiani più amati.

 A mani nude uscirà il 13 gennaio, ma è già pre-ordinabile.

Annata nera per frutta, latte alimentare e settore suinicolo. Ok grano e parmigiano. Previsioni per la campagna 2022

Annata nera per frutta, latte alimentare e settore suinicolo. Ok grano e parmigiano. Previsioni per la campagna 2022

L’annata agraria 2021 passerà alla storia come una “tempesta perfetta” generata da variabili climatiche e sviluppi pandemici, con effetti disastrosi sui costi produttivi delle aziende agricole. In Emilia-Romagna frenano i comparti della frutta e degli allevamenti; bene il grano e il Parmigiano Reggiano. Rischiano di chiudere le stalle di latte alimentare e si ridurranno le coltivazioni di mais.

Lo sguardo d’insieme parte dal settore frutticolo che conta 4 milioni di giornate lavorative annue, «una catena del valore che va supportata – sottolinea il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Marcello Bonvicini – con l’immediato rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale, in aggiunta ai 160 milioni già approvati dal DL Sostegni bis (Legge di Stabilità 2021), e la modifica alla legge 102/2004 contro le calamità naturali, perché inadeguata a tutelare il patrimonio aziendale e, con esso, l’intero sistema frutticolo regionale».

L’esplosione dei prezzi delle materie prime destinate all’alimentazione animale (dal mais agli integratori, al frumento e all’orzo), piega le filiere zootecniche già in crisi, oggetto peraltro di continui attacchi. «Occorre una visione di lungo periodo, sulla quale far convergere le risorse del PNRR – sostiene il presidente Bonvicini mandando un messaggio alle Istituzioni – una strategia che metta al centro gli allevamenti, per il loro ruolo insostituibile nella produzione di materie prime destinate alle Dop dell’Emilia-Romagna e per la “rivalutazione” a fini energetici (biogas e biometano) degli effluenti zootecnici; di più, i liquami e il digestato proveniente dagli impianti agricoli diventano un concime prezioso visti i rincari sui fertilizzanti minerali».

Aleggia lo spettro della chiusura di tante stalle in regione. Il segnale d’allarme arriva dagli allevamenti di bovine da latte ad uso alimentare: crescono infatti i volumi di latte per fare il Parmigiano Reggiano (+ 3,9% nei primi 10 mesi dell’anno), ma rallentano gli altri. «La tenuta della filiera del latte alimentare è a rischio – spiega il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna – i produttori scontano la mancanza di aggregazione e programmazione dell’offerta in condizioni di mercato volatile». Il latte spot è quotato oggi 50 centesimi al litro sulla piazza di Verona, tuttavia gli allevatori percepiscono dai 37 ai 42 cent/litro in base a contratti “ingessati” che non tengono conto del boom dei costi».

Anche il settore suinicolo sta vivendo una fase di profonda trasformazione in Emilia-Romagna e si concentrerà sempre più nelle mani di pochi grandi attori, anche per sostenere gli oneri richiesti dagli adempimenti nell’ambito degli eco-schemi (PAC post 2023). Gli allevatori mostrano cautela di fronte all’imprevedibilità dei mercati. Le quotazioni dei suini da ingrasso sono precipitate nel 2020 raggiungendo il minimo storico di 1 euro al chilo; fino a ottobre di quest’anno il prezzo si è attestato ai livelli bassi per poi risalire e raggiungere il valore attuale di 1,62 euro/chilo. Restano comunque da adeguare i listini di vendita alla Gdo. Qualche spiraglio potrebbe invece aprirsi sui mercati internazionali perché la Cina, che è il player principale, ha ricominciato ad acquistare carni in Europa.

Il boom dei costi spinge gli agricoltori a cambiare i piani colturali 2022. Converrà produrre soia piuttosto che mais. Secondo le stime di Confagricoltura Emilia Romagna, caleranno almeno del 20% le superfici coltivate a mais in regione (da 100 a 80 mila ettari complessivi), stravolgendo l’orizzonte delle principali province produttrici: Ferrara (30 mila ettari nel 2021), Piacenza (20 mila) e Bologna (15 mila). La perdita di interesse per la coltura è dovuta principalmente alla fiammata dell’urea, che è infatti passata da 30 a oltre 90 euro al quintale.

Prevale l’incertezza sulle superfici da investire a pomodoro da industria. La parte agricola tiene il punto: bisogna ridurre del 10% gli ettari coltivati in regione rispetto all’anno passato (27 mila totali), quando non è stato raccolto tutto il pomodoro in campo perché eccessivo rispetto al potenziale di trasformazione del bacino – nonostante gli stabilimenti di trasformazione abbiano lavorato per 75 giorni senza interruzioni -; secondo, la trattativa tra produttori e industriali sul prezzo per la campagna 2022 deve chiudersi entro il mese di gennaio, per consentire agli agricoltori di scegliere se continuare a coltivare anche a fronte di un aumento dei costi che va oltre i 900 euro a ettaro su un ammontare complessivo di 5.000 euro/ha circa (la voce di spesa include gli agrofarmaci per la difesa della pianta, i fertilizzanti, i mezzi per l’irrigazione a partire dai tubi in polietilene e pvc, come pure le piantine e non da ultimo l’energia e il gasolio).

Il rallentamento degli scambi commerciali ha preso alla sprovvista il mondo del vino creando una voragine nella fornitura di tappi, bottiglie, etichette e scatole, tale da mandare in tilt le cantine alle prese con omaggi e confezioni natalizie. Risultato: ordini inevasi o comunque ritardati in prossimità delle feste. Inoltre, i produttori che esportano in paesi extra UE si trovano a fronteggiare incrementi del 50%, e anche più, sulle spese di spedizione dei container; non va bene nemmeno chi invia la merce in Italia o in Europa utilizzando il trasporto su gomma: + 15-20%.

Fine d’anno poco soddisfacente per la ristorazione in agriturismo: sono fioccate fino al 80% di disdette per pranzi/cene degli auguri e per il cenone di Capodanno. Come sottolinea Agriturist Emilia Romagna, che rappresenta le strutture associate a Confagricoltura, «incide la paura del contagio e l’obbligo di certificazione verde per i ragazzi dai 12 ai 18 anni. Per molti genitori pro vax è “mission: impossibile”, una lotta contro il tempo, infatti il green pass scatta solo dopo 15 giorni dalla prima dose». Neanche le camere sono sold out tra Natale e l’Epifania, ma c’è ottimismo perché si sta confermando il trend estivo: gli italiani apprezzano la vacanza all’insegna della natura e il soggiorno negli agriturismi, colmando così il vuoto lasciato dalla scarsa presenza di turisti stranieri.

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