Tre persone che avevano fatto accesso in due pubblici esercizi ubicati a Formigine, utilizzando certificazioni risultate riferite ad altre persone, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Modena per il reato di sostituzione di persona.
Sette sono state le persone complessivamente sanzionate, poiché sprovviste di certificazione verde in luoghi ove era obbligatorio disporne.
La struttura di Legambiente dell’Emilia-Romagna ha un nuovo presidente. Questa mattina, durante l’Assemblea dei Soci che si è svolta a Bologna, i delegati dei circoli regionali hanno eletto Davide Ferraresi alla guida dell’associazione regionale.
Il voto ha visto la consegna della staffetta da parte di Lorenzo Frattini, presidente uscente, e conclude un percorso di rinnovamento avviato a giugno del 2021 e annunciato nel congresso 2019.
Davide Ferraresi dal 2019 è presidente del circolo di Modena e componente della segreteria regionale dell’associazione. Laureato in Fisica applicata presso l’Università di Bologna, attualmente si occupa di ricerca e sviluppo di progetti formativi e attività per le scuole nel campo della didattica della complessità ambientale e della sostenibilità.
L’Assemblea dei Soci ha anche votato Luca Girotti, attuale presidente del Circolo Pianura Nord di Bologna, in qualità di vicepresidente. Ferraresi e Girotti compongono il gruppo di testa regionale assieme alla direttrice Paola Fagioli.
Durante l’assemblea l’associazione ha anche discusso delle priorità che Legambiente si è data e deve affrontare in Emilia-Romagna: lotta al cambiamento climatico e al consumo di suolo, rinnovo della mobilità, nuovi modelli agricoli, presidio dell’Appennino sono alcuni dei temi rilevanti segnalati dai soci.
“Ringrazio il direttivo e i circoli di Legambiente Emilia-Romagna per la proposta di ricoprire il ruolo di presidente dell’associazione e il sostegno che hanno dimostrato – ha dichiarato Davide Ferraresi – Ringrazio il presidente uscente Lorenzo Frattini per il suo impegno di questi anni, e in particolare in questi ultimi mesi di lavoro corale insieme alla segreteria regionale. Raccolgo il suo testimone insieme al mandato che abbiamo ricevuto come segreteria all’ultimo congresso: continueremo a lavorare nell’ottica di un rafforzamento dell’associazione, della dialettica interna e dell’ampliamento della partecipazione. Al centro dell’azione di Legambiente in Emilia-Romagna restano il tema della crisi climatica e ambientale e la necessità di agire affinché le generazioni future possano vivere con serenità nel territorio emiliano-romagnolo.”
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 789.044 casi di positività, 17.775 in più rispetto a ieri, su un totale di 78.112 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 22,7%.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 152 (+4 rispetto a ieri); l’età media è di 62 anni. Sul totale, 97 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,9 anni), il 63,8%, mentre 55 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,1 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano quota 3,6 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che non si sono ancora vaccinate: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.334 (+22 rispetto a ieri), età media 68,9 anni.
Rispetto ai 20.346 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un -12,7%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano dell’1%, quelli delle terapie intensive aumentano del 2,7%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 9.052.904 dosi; sul totale sono 3.651.332 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.852.586.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 36,9anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 3.772 nuovi casi, seguita da Modena (2.670).PoiRavenna (1.850), Reggio Emilia (1.809) Rimini (1.576) e Parma (1.321); quindi Cesena (1.258), Ferrara (1.209), Piacenza (1.024), Forlì (801). Infine, il Circondario Imolese (465).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 34.146tamponi molecolari, per un totale di 7.713.020. A questi si aggiungono anche 43.966test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.699 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 483.692. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 290.816 (+14.029). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 288.330 (+14.003), il 99,1% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 27 decessi: 2 in provincia di Piacenza ( un uomo di 77 anni e una donna di 87); 4 in provincia di Parma (4 uomini, rispettivamente di 81, 73,71 e 57 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (due donne rispettivamente 73 e 68 anni); 6 in provincia di Bologna (4 uomini, rispettivamente di 87, 85 77 e 65 anni e 2 donne di 91 e 86 anni); 7 in provincia di Ferrara (3 uomini rispettivamente di 81,76 e 70 anni e 4 donne rispettivamente di 94, 89, 87 e 72 anni; 3 a Ravenna (3 uomini rispettivamente di 88, 87 e 67 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 89 anni e 2 donne di 85 e 59 anni). Nessun decesso in provincia di Modena e di Rimini.
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.536.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 5 a Piacenza (+1), 22 a Parma (+1); 19 a Reggio Emilia (+2); 17 a Modena (-3); 32 a Bologna (+2); 11 a Imola (+2); 18 a Ferrara (-1); 8 a Ravenna (+1); 2 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 16 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 45.181 a Piacenza (+1.024), 61.618 a Parma (+1.321), 87.143 a Reggio Emilia (+1.809), 125.751 a Modena (+2.670), 160.440 a Bologna (+3.772), 24.173 a Imola (+465), 49.932 a Ferrara (+1.209), 71.216 a Ravenna (+1.850), 36.881 a Forlì (+801), 44.673 a Cesena (+1.258) e 82.036 a Rimini (+1.576).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 6 casi positivi al test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare. In seguito a verifica sui dati comunicati nei giorni passati è stato eliminato un deceduto dalla provincia di Modena, inserito erroneamente.
Inizieranno lunedì, 17 gennaio, le potature dei tigli radicati in viale XX Settembre.
Il primo tratto oggetto di manutenzione sarà quello compreso tra viale Mazzini e via del Pretorio. Questo tratto di strada verrà chiuso al traffico veicolare per l’intera durata dei lavori.
Sul posto sarà sistemata adeguata segnaletica di preavviso delle chiusure in essere, effettuate indicativamente a partire dalle ore 8.
Al termine della giornata lavorativa, la ditta riaprirà la sede stradale liberandola dai residui di potatura.
Venti milioni di euro per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un borgo dell’Emilia-Romagna a rischio abbandono o abbandonato. L’opportunità di presentare una candidatura è rivolta ai Comuni emiliano-romagnoli, i quali dovranno presentare una manifestazione di interesse, secondo le modalità previste da un bando regionale, entro il prossimo 31 gennaio 2022.
Il soggetto attuatore del progetto sarà, successivamente, individuato dalla Regione, d’intesa col Comuneproponente. Regione che, come richiesto dal Ministero della Cultura, dovrà presentare entro il 15 marzo 2022 la candidatura di un borgo per ciascuna regione o provincia autonoma.
L’obiettivo quello di aumentare l’attrattività dei piccoli borghi e, rafforzando l’identità delle destinazioni meno note, accrescere la resilienza delle comunità locali, anche attivando un loro diretto coinvolgimento. Questo con interventi volti al recupero del patrimonio architettonico, culturale e ambientale per il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola dimensione, attraverso il recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, nonché di elementi distintivi del carattere identitario.
La misura, di carattere nazionale, rientra tra gli investimenti del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e mette a disposizione complessivamente 420 milioni, quindi 20 milioni per ciascun progetto di ogni regione italiana, che rientrano nella linea di finanziamento relativa alla “attrattività dei borghi”.
Ogni Comune potrà candidare un solo borgo e una sola idea progettuale, attraverso la compilazione della manifestazione di interesse. Potrà coinvolgere altri soggetti, pubblici e privati. Il soggetto attuatore, che si impegna con il Ministero e la Regione a realizzare il progetto, sarà individuato dalla Regione d’intesa col Comune proponente.
Il Comune di Fiorano Modenese ha ottenuto, per il secondo anno consecutivo, 23.000 euro di contributi dal Fondo nazionale per le mense scolastiche biologiche.
La Giunta Regionale ha approvato nei giorni scorsi la ripartizione delle risorse relative all’anno 2021, trasferite dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali alle amministrazioni locali che offrono il servizio di refezione scolastica biologica, con particolari specifiche sia qualitative che quantitative, rispetto ai menù bio proposti e alle categorie degli alimenti presenti.
In provincia di Modena solamente due Comuni hanno ricevuto la certificazione di mensa biologica dal Ministero e quindi i fondi; uno di questi è proprio il Comune di Fiorano Modenese.
“Raggiungere un’eccellenza è sempre un importante traguardo, specialmente in campo nutrizionale – sottolinea Luca Busani, assessore alle Politiche educative e scolastiche del Comune di Fiorano Modenese. Confermarsi tale è ancor più importante e significativo, perché testimonia un’attenzione e un impegno quotidiani e costanti per il benessere dei nostri bambini.”
Le risorse assegnate servono a coprire le maggiori spese sostenute dal Comune per l’erogazione dei pasti bio, senza aumentare il costo della refezione scolastica a carico delle famiglie.
I fondi assegnati alla Regione Emilia Romagna – 1,282 milioni di euro – corrispondono a circa 7 milioni di pasti erogati nel 2021 e sono calcolati in base al numero di beneficiari del servizio di ristorazione scolastica in ciascun ambito territoriale.
A distanza di poche settimane dalla sua sottoscrizione, trova applicazione l’accordo sottoscritto il 23 dicembre tra CGIL ER UIL ER e Regione Emilia-Romagna per lo sblocco delle assunzioni del personale sanitario a partire dal primo gennaio di quest’anno. Si tratta di un primo ma importante e necessario punto di partenza nella difficile partita della gestione della pandemia da Covid 19 giunta alla sua quarta ondata.
Ciò che ritenevamo imprescindibile per cercare di risolvere le tante difficoltà che le Regioni stanno affrontando in questa emergenza sanitaria, ora viene messo nero su bianco nell’intesa firmata ieri tra la Regione e tutti i sindacati confederali e di categoria dell’Emilia-Romagna. Al centro dell’accordo c’è il bilancio sanitario dell’Emilia-Romagna e la condivisione delle linee del piano triennale dei fabbisogni 2022-2024, che riguarda appunto, come da noi fortemente richiesto, lo sblocco delle assunzioni (necessario rispetto alla copertura del turnover, sia in ragione dell’emergenza pandemica in corso, che delle assunzioni relative alle progettualità legate al Pnrr). L’accordo prevede inoltre l’impegno all’adeguamento dei fondi contrattuali e alla copertura, pure per il 2022, dell’intera spesa di personale (comprensiva anche della retribuzione accessoria) per le assunzioni effettuate in aggiunta alle vigenti dotazioni organiche, in applicazione e nei limiti delle norme di legge collegate all’emergenza sanitaria da Sars-Cov-2 e oggetto di specifici finanziamenti statali integrativi. Durante l’incontro, Regioni e sindacati confederali hanno condiviso la necessità di istituire un tavolo permanente di confronto per condividere e valutare le strategie riguarda alla programmazione sanitaria alla luce del nuovo Pssr (Piano sociosanitario regionale) e dell’applicazione del Pnnr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Si tratta quindi, senza dubbio, di un significativo risultato a sostegno del sistema sociosanitario della nostra regione, fondamentale per rispondere ai bisogni dei cittadini, che conferma come la strada del dialogo e della trattativa, anche serrata, da noi intrapresa in queste settimane con la Regione, fosse quella più efficace per cercare di sbloccare una situazione complessa che sta mettendo a dura prova il personale del SSR arrivato ormai allo stremo delle forze. Siamo a fianco delle donne e degli uomini che lavorano in sanità, consapevoli dei loro sacrifici, e ci batteremo per dare risposte concrete vigilando sull’applicazione degli accordi e sulla gestione di questa di difficile situazione.
Pesa ancora sul tavolo come un macigno infatti la mancata copertura da parte del governo delle spese covid per il 2021. La legge di bilancio 2022, pur avendo aumentato il FSN, non ha stanziato le risorse necessarie a copertura di queste spese e ciò rappresenta una grave problema anche per l’Emilia-Romagna che, in assenze di risorse adeguate per il 2022, potrebbe ritrovarsi con un deficit di bilancio insostenibile. Anche noi quindi, in sintonia con la Regione, esprimiamo la più profonda preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare e siamo pronti ad individuare assieme tutte le soluzioni possibili al fine di esigere da parte del governo gli strumenti di sostegno reale per la copertura delle spese Covid.
Sulla A13 Bologna-Padova e sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione al ponte che sovrappassa l’autostrada, al km 0+300, in orario notturno, dalle 22:00 di lunedì 17 alle 6:00 di martedì 18 gennaio, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:
sulla A13 Bologna-Padova:
-sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A14 Bologna-Taranto, verso la A1 Milano-Napoli.
In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari:
verso Firenze, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna in direzione Casalecchio e rientrare alla stazione di Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio;
verso Milano, uscire alla stazione di Bologna Arcoveggio sulla A13, percorrere la Tangenziale di Bologna, in direzione di Bologna Borgo Panigale, immettersi sul Ramo Verde e rientrare alla stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto;
sulla A14 Bologna-Taranto:
-sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A13 Bologna-Padova, per chi proviene da Ancona ed è diretto verso Padova.
In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare alla stazione di Bologna Arcoveggio sulla A13 Bologna-Padova.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 771.295 casi di positività, 20.346 in più rispetto a ieri, su un totale di 69.665 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi del 29,2%.
I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 148 (-3 rispetto a ieri); l’età media è di 61,9 anni. Sul totale, 98 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 60,5 anni), il 66,2%, mentre 50 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,4 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano quota 3,6 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che non si sono ancora vaccinate: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.312 (+54 rispetto a ieri), età media 69 anni.
Rispetto ai 20.648 nuovi casi registrati ieri, i contagi oggi registrano un -1,5%. I ricoverati nei reparti Covid aumentano del 2,4%, quelli delle terapie intensive scendono del 2%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.002.255 dosi; sul totale sono 3.648.368 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale. Le terze dosi già fatte sono 1.812.547.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,7anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 4.682 nuovi casi, seguita da Modena (2.689).PoiParma (1.889), Ravenna (1.830) e Piacenza (1.810); quindi Rimini (1.712), Reggio Emilia (1.518), Ferrara (1.369), Cesena (1.205), Forlì (1.082). Infine, il Circondario Imolese (560).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 31.996tamponi molecolari, per un totale di 7.678.874. A questi si aggiungono anche 37.669test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.971 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 479.992. I casi attivi, cioè i malati effettivi, oggi sono 276.793 (+17.351). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 274.333 (+17.300), il 99,1% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 24 decessi: 5 in provincia di Parma (un uomo, di 81 anni, e 4 donne, rispettivamente di 44, 78, 86 e 97 anni); 2 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 83 anni e una donna di 90); 3 in provincia di Modena (tutte donne, di 68, 91 e 93 anni); 5 in provincia di Bologna (3 uomini, rispettivamente di 72 anni, 83 – quest’ultimo deceduto a Imola – e 88 anni, e 2 donne, una di 88 anni e l’altra – di Imola e deceduta a Imola – di 95 anni); 4 in provincia di Ferrara (una donna di 82 anni e 3 uomini, rispettivamente due 78enni e un 79enne); uno a Ravenna (un uomo di 84 anni); uno in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 43 anni); 3 in provincia di Rimini (un uomo di 87 anni e 2 donne, di 75 e 93 anni). Nessun decesso in provincia di Piacenza.
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 14.510.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 21 a Parma (+1); 17 a Reggio Emilia (-1); 20 a Modena (+2); 30 a Bologna (-2); 9 a Imola (-1); 19 a Ferrara (-1); 7 a Ravenna (-2); 2 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 17 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 44.157 a Piacenza (+1.810), 60.302 a Parma (+1.889), 85.335 a Reggio Emilia (+1.518), 123.081 a Modena (+2.689), 156.668 a Bologna (+4.682), 23.708 a Imola (+560), 48.723 a Ferrara (+1.369), 69.366 a Ravenna (+1.830), 36.080 a Forlì (+1.082), 43.415 a Cesena (+1.205) e 80.460 a Rimini (+1.712).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 22 casi: 20 positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 2 in quanto giudicati non Covid-19.
Puntare sulla sede Rai dell’Emilia-Romagna a Bologna per farne un forte polo della produzione televisiva e radiofonica nazionale. In viale della Fiera esistono infatti spazi, strutture tecniche e risorse professionali che meritano di essere valorizzate. Basti pensare all’Auditorium o agli studi radiofonici, dove venivano realizzati concerti e trasmissioni nazionali. La Regione Emilia-Romagna torna a rivolgersi ai vertici della Rai per chiedere una svolta nei piani industriali relativi alla sede regionale di Bologna. Lo fa dopo l’incontro che l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, e il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi, hanno avuto con le rappresentanze sindacali Cgil, Csil, Uil e la Rsu della sede Rai dell’Emilia-Romagna.
“Nel programma di mandato – sottolineano Felicori e Baruffi – abbiamo indicato l’obiettivo di fare dell’Emilia-Romagna una grande piattaforma delle industrie culturali e creative, continuando a investire nell’economia cosiddetta arancione, che peraltro ha un forte effetto moltiplicatore su indotto e territorio. Il rilancio della sede regionale Rai di Bologna crediamo debba inserirsi in questo progetto, anche in riferimento al Tecnopolo di Bologna, dove sviluppo digitale e nuove tecnologie potranno accompagnare processi culturali innovativi e nuova occupazione, e al piano di riqualificazione urbanistica di un pezzo importante di città collegato al Tecnopolo stesso. Accogliamo quindi la sollecitazione che ci viene da chi lavora nella Rai dell’Emilia-Romagna per chiedere di nuovo ai vertici aziendali di investire a Bologna per nuove produzioni e iniziative editoriali, che guardino al territorio e al Paese”.
L’incontro con i rappresentanti sindacali si era aperto con la preoccupazione ribadita da tutti dopo la cancellazione dell’edizione di mezzanotte del Tg regionale, col rischio di impoverire l’informazione locale, che si è confermata avere un ruolo centrale anche durante la pandemia. E l’auspicio ribadito che possa ripartire, in seconda serata e in orari che non facciano scattare costi aggiuntivi, come proposto da Usigrai.
Si è tenuta ieri (13 gennaio 2022) una videocall telefonica, presenziata dal Sindaco Maria Costi, nel quale sono stati condivisi con le associazioni di volontariato i bisogni emersi dall’attuale momento pandemico, dopo un attento ascolto dei cittadini che si sono rivolti allo sportello sociale del Comune di Formigine.
In primis, si assiste alla difficoltà nella gestione delle quarantene, collegata anche a una scarsa confidenza con gli strumenti digitali come il Fascicolo elettronico e la conseguente difficoltà a scaricare il Green Pass. Su questo fronte, il Comune di Formigine mette a disposizione i propri facilitatori digitali, attraverso appuntamento al numero 059 416167.
Emerge inoltre la difficoltà a reperire personale per l’assistenza domiciliare. Per quello che è possibile fare, le Caritas territoriali, Avap, Auser, Astro, i gruppi Scout territoriali, gli Alpini e le associazioni Angeli in moto, le Palafitte 2.0 e San Gaetano si rendono disponibili per consegnare a domicilio la spesa e i medicinali a coloro che non possono uscire di casa.
Si riattiva il servizio “Formigine ti chiama”, che consiste nelle telefonate da parte dei volontari agli ultrasettantacinquenni che vivono da soli, allo scopo di intercettare esigenze o anche solo per tenere un po’ di compagnia, in questo periodo difficile per tutti e, in particolare, per chi non è circondato dalle cure dei propri cari.
Sono arrivate anche richieste di strumentazioni tecnologiche al fine di permettere la didattica a distanza per gli studenti: per questo, è necessario contattare le segreterie delle singole scuole.
Infine, permane il problema “casa”, pertanto il Comune rinnova l’appello per i proprietari di appartamenti sfitti a partecipare all’avviso pubblico dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico che offre le seguenti garanzie: pagamento regolare dell’affitto pattuito in due rate semestrali anticipate; rilascio dell’alloggio entro il termine stabilito dal contratto e nelle condizioni iniziali; pagamento delle spese condominiali in caso d’inadempienza dell’inquilino.
Si ricorda che gli uffici comunali sono tutti operativi e disponibili ai numeri: 059 416293 (sociali) e 059 416333 (Ufficio Relazioni con il Pubblico).
Afferma l’Assessore alle Politiche sociali Roberta Zanni: “Ripristiniamo la videocall con le associazioni a cadenza settimanale per tenere monitorata la situazione. Siamo di fronte a un numero alto di positivi (anche se le situazioni più gravi sono limitate), e proprio per questo dobbiamo unire le forze. Gli uffici comunali sono comunque pienamente operativi, così come le strutture che offrono servizi per anziani e i centri diurni per i disabili”.
Anche per il 2021, l’attività svolta dai Volontari della Sicurezza di Fiorano è stata importante e cospicua, un impegno per cui l’ente comunale non può che esprimere viva gratitudine.
Il monte ore totale di servizio ammonta a quasi 1.000 (959 ore, precisamente), attraverso il coinvolgimento di ben 14 volontari Le attività più rilevanti sono state: la presenza durante le processioni parrocchiane a Fiorano, Spezzano ed Ubersetto; le gare ciclistiche come la “Pistoia – Fiorano” del 2 giugno, un monitoraggio svolto insieme ai volontari della sicurezza di Formigine; i controlli dei green pass; la distribuzione delle mascherine; l’opera di coordinamento e di diffusione informazioni alla cittadinanza durante la manifestazione della Fiera di San Rocco del 16 agosto e della Sagra di Fiorano dell’8 settembre.
A queste si aggiunge la presenza all’interno del circuito durante le gare internazionali di modellismo presso la pista del Miniautodromo “Jody Scheckter” di Spezzano di Fiorano, in via Antica Cava 2 A anche i controlli effettuati sia nei parchi che nei cimiteri di Spezzano e di Fiorano durante le festività di Tutti i Santi e di Commemorazione dei defunti (1 e 2 novembre).
In ultimo si ringrazia i volontari per la segnalazione agli operatori della Polizia Locale di tutte le informazioni raccolte dai cittadini o dagli stessi volontari, al fine di garantire la sicurezza collettiva e di ogni persona che vive e abita il nostro territorio.
“Come Amministrazione – commenta l’assessore Davide Branduzzi – ringraziamo sentitamente tutti i volontari della sicurezza che anche durante il 2021 si sono resi disponibili a fornire un contributo tangibile per lo svolgimento ottimale delle varie iniziative fioranesi. Con le restrizioni date dal contenimento del Covid, la gestione di ogni evento ha inoltre richiesto sforzi non sottovalutabili. Si tratta di un impegno, il loro, che è rimasto costante e senza flessioni negli anni: l’augurio è che un apporto così importante non venga mai a mancare”.
Oggi, in occasione delle esequie di Stato per la morte del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, nel Municipio di Sassuolo, la bandiera italiana ed europea saranno a mezz’asta in segno di lutto.
Il mondo dello sport piange Orestina Zazzarini che si è spenta a 61 anni dopo aver combattuto coraggiosamente a lungo contro la malattia.
Laureata in scienze motorie, storica segretaria del CONI di Modena e docente del Settore Istruzione Tecnica della FIN, era coordinatrice regionale del nuoto dal 2005. Già allenatrice e presidente del Nuoto Club Sassuolo, è stata una delle figure di riferimento del movimento sportivo modenese e, per i tanti incarichi ricevuti all’interno del CONI dell’Emilia Romagna, pure dell’intera regione.
Il mondo del nuoto la sua passione principale, tanto che il cordoglio per la sua scomparsa è arrivato da parte del presidente della FIN Paolo Barelli, e dal presidente FIN ER Pietro Speziali.
Sono state tante le persone che l’hanno conosciuta per la sua capacità organizzativa ma pure per la concretezza con la quale era capace di risolvere con un sorriso o una battuta le problematiche che le venivano sottoposte.
“Perdo una vera amica – ha detto il presidente del CONI dell’Emilia Romagna Andrea Dondi – con la quale da delegato del CONI di Modena ho collaborato per tanti anni. Ho potuto apprezzare la sua serietà e competenza sul mondo del lavoro, ma soprattutto le sue doti umane, che si concretizzano, in queste ore, nei tanti messaggi che i suoi ragazzi del nuoto le stanno inviando. A nome di tutto il mondo sportivo porgo alla famiglia le più sentite condoglianze”.
“La scomparsa di Orestina mi lascia attonita. Fatico a trovare le parole giuste perché per me è stata davvero una guida nel mondo dello sport quando, alle prime armi da assessore, cercavo di entrare in punta di piedi nel mondo dell’associazionismo da amministratore”. La consigliera comunale e regionale di Azione Giulia Pigoni, già Assessore allo Sport del Comune di Sassuolo, piange la scomparsa di Orestina Zazzarini.
“Era una donna determinata e buona – prosegue Pigoni – oltre che tenace e disponibile. Ha dato moltissimo al mondo dello sport e al nostro territorio, come allenatrice, come coordinatrice regionale FIN per il Coni, come persona, sempre al servizio dei ragazzi. Il suo fuoco, la sua passione, sono stati e restano un grande esempio e una testimonianza preziosa. Mi stringo al dolore di Davide. Le più sentite condoglianze a lui, alla grande famiglia del Nuoto Club Sassuolo e al Coni regionale”.
Dopo una lunga lotta contro la malattia se n’è andata Orestina Zazzarini; aveva sessantuno anni. Storica docente del Settore Istruzione Tecnica, già allenatrice del Nuoto Club Sassuolo, ha curato la formazione e l’aggiornamento di migliaia di istruttrici e istruttori.
“Una straordinaria donna che ha dato tantissimo alla nostra Città. Dolcezza, risoluzione, grinta, passione e serietà sono le caratteristiche che chi ha avuto la fortuna di incrociare il suo percorso ha sicuramente riconosciuto in lei. Il mondo dello sport piange un’immensa perdita”.
Con queste parole l’Assessore allo Sport del Comune di Sassuolo Sharon Ruggeri ricorda Orestina Zazzarini, punto di riferimento del Nuoto Club Sassuolo e a lungo coordinatrice regionale del Coni, scomparsa nel pomeriggio di ieri.
“A Davide Montepoli – prosegue l’Assessore Ruggeri – all’intera famiglia ed ai tantissimi amici che oggi piangono Orestina, le mie più sincere e sentite condoglianze a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera città di Sassuolo”.
La famiglia informa che da oggi si potrà fare visita alle camere ardenti dell’ospedale di Sassuolo. Stasera (14 gennaio) alle 18.30 si terrà il rosario nella chiesa di San Giorgio. I funerali, invece, domani mattina (15 gennaio) alle 10.30 nella chiesa di San Giovanni Neumann alle 10.30.
Nelle sei settimane di ‘prova’ appena trascorse, durante le quali sono stati raccolti dati ma senza elevare sanzioni, in Via Abetone Superiore – all’altezza di Via Damiano Chiesa – c’è anche chi ha superato i 100 chilometri orari, nonostante il limite di velocità fosse di 50. Sarà sempre di 50 km/h la soglia dell’autovelox fisso che in quel punto entrerà in funzione a partire da lunedì 17 gennaio, rendendo più sicuro un tratto di strada che nel corso degli anni è stato teatro di diversi incidenti, alcuni con esiti mortali. E i proventi delle multe verranno reinvestiti proprio nell’ambito della sicurezza stradale.
Il via libera definitivo all’installazione del dispositivo era arrivato dalla Prefettura a fine novembre, a completamento di un iter autorizzativo avviato lo scorso anno dal Comune di Maranello, non appena le nuove normative hanno consentito l’utilizzo di questi strumenti anche su strade urbane con le caratteristiche di Via Abetone Superiore. Una richiesta che gli stessi residenti della zona, anche nelle riunioni di quartiere, avevano sollevato da tempo, ricevendo l’impegno dell’Amministrazione comunale a procedere nel caso venisse modificato in tal senso il Codice della Strada, cosa avvenuta a fine 2020.
Il monitoraggio effettuato dal 1° dicembre 2021 all’11 gennaio 2022 ha inoltre confermato la necessità di un ulteriore elemento deterrente contro gli eccessi di velocità in quel punto della strada, come dimostrano i dati raccolti in quei 42 giorni. Un intervallo di tempo nel quale il limite dei 50 km/h è stato infatti superato da 3113 veicoli, quindi 72 volte in media al giorno, nonostante la presenza della regolare segnaletica che già indica la presenza di un velox, alla quale sono stati aggiunti ora altri due pannelli luminosi che riportano in tempo reale la velocità del veicolo in transito.
L’87% delle ‘sanzioni virtuali’ ha visto velocità assestate tra i 50 e i 70 km/h: il 43% (1351 transiti) nella fascia 50-60, il 44% (1373) tra i 60 e i 70 km/h. Un altro 10% di questi veicoli (316 passaggi) ha raggiunto velocità tra i 70 e gli 80 km/h, mentre in 12 occasioni (quasi il 3%) si è toccata la fascia 90-100 e in un frangente quella tra i 100 e 110 km/h. E in quel punto, oltre a diverse abitazioni, c’è un incrocio e due attraversamenti pedonali nell’arco di pochi metri.
Il nuovo autovelox fisso utilizza una videocamera di ultima generazione, dotata di un visore ad infrarossi che le consente di rilevare H24 la targa dei veicoli che oltrepassano il limite di velocità (50 km/h), senza dover ricorrere ad alcun flash, nemmeno di notte. Inoltre, la videocamera e il software che la supporta hanno le potenzialità per interagire con i 15 varchi stradali già installati sul territorio.
Come da normativa, le sanzioni oscilleranno tra i 42 e i 1126 euro – e dai 3 ai 10 punti di malus sulla patente – a seconda dell’entità del superamento dei limiti e della fascia oraria in cui avviene la violazione, visto che nelle ore notturne l’irregolarità per legge è ritenuta più grave.
Ieri, presso la sede della Lega Serie A di Via Rosellini 4, la presentazione della collezione di figurine Panini “Calciatori 2021-2022”. La conferenza stampa ha visto come protagonisti ospiti presenti in sede ma anche altri collegati da remoto. Dal padrone di casa, Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Serie A, al Direttore Mercato Italia Panini, Antonio Allegra. Oltre al Presidente di Lega B Mauro Balata, il Presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, il Presidente di AIC Umberto Calcagno e il Presidente di AIAC Renzo Ulivieri.
Alla presenza delle massime cariche istituzionali del calcio Italiano, di Panini, di una delle più grandi leggende di sempre, Alessandro Del Piero, e di Giacomo Raspadori, calciatore del Sassuolo e della Nazionale Italiana, uno dei giovani calciatori italiani più promettenti, si è ripercorsa la storia delle mitiche figurine Panini, presentando le novità 2022 e le attività di marketing a supporto.
Così l’attaccante neroverde, protagonista tra gli altri dello spot Calciatori 2021-2022 Panini, in collegamento dal Mapei Football Center: “L’emozione di vedermi nella figurina per la prima volta è stata la stessa di quando ho visto la maglia con il mio nome nello spogliatoio”.
Panini è da sempre sinonimo della storia dei calciatori, iniziata nel 1961, e che ha visto il susseguirsi di collezioni e prodotti memorabili; una su tutti la copertina del ‘65 del “calciatore in rovesciata” divenuto simbolo dei calciatori. Le collezioni Figurine Panini riguardano tutte le generazioni: dai ragazzini, che rappresentano il core target, ai giovani adulti e genitori a cui si aggiungono i collezionisti, che oggi contano un numero attivo e stimato di oltre un milione.
La 61° collezione di figurine dell’azienda modenese vede tra i suoi licenziatari la Lega Serie A, la Lega Serie B, la Lega Pro, l’AIC, l’AIAC e, come novità assoluta, la FIGC. Si compone di 742 figurine formato 54×76 retro adesive, di cui oltre 120 su materiale speciale, da raccogliere in un album di 128 pagine. La copertina ritrae l’immagine di un giovane tifoso esultante in maglia azzurra. Una delle principali novità della collezione è lo sviluppo orizzontale della figurina dei giocatori di Serie A TIM, con il classico “mezzobusto” ed in azione del calciatore, oltre alle sue informazioni base (numero di maglia, caratteristiche fisiche e palmares). Come contenuti editoriali troviamo le figurine di Serie A TIM, Serie BKT, Serie C, Serie D e Serie A Femminile Timvision.
L’album “Calciatori 2021-2022”, in edicola da dicembre, si apre con una pagina dedicata ai “trofei” della Serie A TIM, con le loro figurine, oltre alle immagini dei palloni ufficiali delle tre Serie principali e la legenda interpretativa, oltre alla geografia provenienza dei giocatori della Serie A TIM. Segue la sezione dedicata alle 20 squadre della Serie A TIM. Oltre alle figurine dello scudetto, si trovano quelle dei 22 calciatori, della squadra schierata, del mister e della prima maglia ufficiale. Completano le pagine, immagini dello stadio, della squadra Primavera e della seconda e terza maglia ufficiale. Troviamo, inoltre, le informazioni statistiche sul team, le foto degli altri titolari in rosa, compresi gli statini dei giocatori, la sezione dedicata agli eGamers e alla speciale figurina “La Panini più amata – I Bomber”, dedicata al marcatore più rappresentativo nella storia del club e scelta dai tifosi attraverso le pagine social dei vari club. Questa speciale figurina sarà distribuita a partire da marzo nel set Aggiornamenti e Calciomercato.
Tantissime sono le novità e le sezioni speciali dell’album “Calciatori 2021-2022”. Due pagine sono dedicate agli «EA Sports Player of the Month» e «Coach of the Month» (riconoscimenti mensili di Lega Serie A destinati a giocatori e allenatori). Un’altra sezione, nata dalla partnership con TIM, è quella dedicata agli Avatar della Serie A TIM: 20 figurine ideate per rappresentare ogni club di Serie A. In questa sezione trova spazio anche una speciale figurina che TIM regala ai sui clienti attraverso la bolletta o direttamente nei negozi TIM fino ad esaurimento scorte. Altra sezione, realizzata in collaborazione con DAZN, è quella del Calcio Mercato. Come da tradizione, anche nella collezione “Calciatori 2021-2022”, è presente la sezione Film del Campionato, in collaborazione con La Gazzetta dello Sport, dove 20 figurine raccontano i principali eventi relativi alla stagione. Le prime quattro figurine sono già inserite all’interno delle bustine in vendita in edicola, mentre le altre 16, unitamente ad altre figurine «EA Sports Player of the Month» e «Coach of the Month», verranno distribuite gratuitamente, nelle prossime settimane, in abbinamento con La Gazzetta dello Sport e SportWeek. Ulteriori due pagine ospitano “Azzurri da sogno”: una sezione che celebra la Nazionale Campione d’Europa, attraverso 30 giovani giocatori, tutti nati a partire dal 1998, che rappresentano con orgoglio i nostri colori. Confermata la sezione Top Performers, con due pagine di figurine che ritraggono il miglior giocatore per ogni club, secondo il CPI (Calciatori Player Index) frutto di un’analisi di valori tecnici, di mercato e valutazioni di esperti.
A causa della mancanza di personale dovuta alla situazione pandemica da Covid-19, nell’area modenese alcuni servizi saranno temporaneamente ridimensionati.
Fino a fine gennaio, verrà ridotto il presidio delle stazioni ecologiche, con possibile allungamento dei tempi di attesa per poter accedere a queste strutture. Verranno inoltre ridotti – e in alcuni casi sospesi – la prenotazione e lo svolgimento dei ritiri a domicilio di ingombranti o potature.
Per quanto riguarda gli altri servizi, al momento potrebbero verificarsi alcune criticità e ritardi sulla pulizia e lavaggio delle strade e sulla raccolta degli abbandoni di maggiore volumetria. Restano invece confermati i servizi di raccolta porta a porta.
Alcune semplici regole per alleviare i disagi
Hera sta sopperendo a queste mancanze attivando tutte le misure possibili per gestire la situazione; tuttavia, invita cittadini e imprese a una particolare attenzione alle norme che regolano la corretta gestione dei rifiuti, perché il loro rispetto contribuisce a limitare i disagi, come ad esempio gli accumuli di rifiuti attorno ai cassonetti che, oltre a creare degrado, per essere raccolti richiedono l’impiego di forze che potrebbero essere destinate ad altre attività e dunque rallentano le generali operazioni di pulizia della città.
È dunque importante seguire alcune semplici indicazioni, sempre valide, a cominciare dal separare il più possibile tutto ciò che può essere conferito in modo differenziato: tolta la frazione organica, ma soprattutto gli imballaggi di carta e plastica, i sacchetti dell’indifferenziata diminuiscono notevolmente di volume e possono trovare più facilmente posto nei cassonetti stradali o, nel caso del porta a porta, negli appositi contenitori.
Questa semplice pratica contribuisce ad evitare che i contenitori stradali, presenti in quantità e volumetria tali da accogliere i rifiuti indifferenziati, si riempiano di materiali impropri, risultando insufficienti e generando il fenomeno dell’abbandono in strada, che è un comportamento da evitare: oltre ad impattare sul decoro cittadino, rappresenta anche un reato, sanzionabile per legge. Nel caso in cui il cassonetto nel quale si conferisce normalmente fosse pieno, è dunque opportuno cercare quello più prossimo.
Come segnalare eventuali disservizi
Anche segnalare il disservizio tramite i canali di contatto messi a disposizione da Hera è di grande utilità: dal Servizio Clienti 800.999.500 per le famiglie e 800.999.700 per le attività (numeri verdi gratuiti attivi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18), al Rifiutologo, app gratuita e disponibile per i dispositivi Apple e Android scaricabile su www.ilrifiutologo.it e oggi integrata con Alexa, l’intelligenza artificiale di Amazon– inoltra direttamente ai tecnici di Hera un’allerta geolocalizzata, che consente loro di intervenire il più rapidamente possibile.
SETA S.p.A. ricorda agli utenti che per domani, venerdì 14 gennaio, le Organizzazioni Sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAISA-CISAL e UGL-FNA hanno proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore (dalle ore 17 alle ore 21) per i lavoratori del trasporto pubblico. L’adesione allo sciopero da parte dei lavoratori SETA potrebbe dar luogo a disagi per quanto riguarda la regolarità del servizio nei bacini provinciali serviti dall’azienda: Modena, Reggio Emilia e Piacenza.
In tutti i bacini provinciali il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Le corse garantite anche in caso di sciopero sono indicate nelle tabelle orarie presenti alle fermate e pubblicate nelle sezioni “Linee” del sito internet www.setaweb.it (in corrispondenza del rispettivo bacino provinciale).
Gli utenti possono ottenere informazioni in tempo reale sugli orari effettivi di passaggio dei bus e sull’indice di riempimento dei mezzi direttamente sul proprio smartphone scaricando l’applicazione gratuita “Seta”, disponibile negli store online delle piattaforme Apple e Android. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione “Quanto manca?” del sito internet di Seta.
Per ogni ulteriore informazione gli utenti possono contattare SETA al numero telefonico 840 000 216 oppure via WhatsApp al numero 334 2194058.
In ottemperanza alla delibera n°18/138 del 23-04-2018 della Commissione di Garanzia per gli Scioperi, le motivazioni dello sciopero ed i dati di adesione relativi ai precedenti scioperi indetti dalle medesime organizzazioni sindacali sono consultabili nel documento allegato.
Condivisione di una strategia di lungo periodo per sostenere e rafforzare un sistema sociosanitario pubblico e universalistico qual è quello dell’Emilia-Romagna, ma anche un appello al Governo per garantire il sostegno economico necessario alla copertura delle spese legate alla pandemia.
Sono i punti principali emersi dall’incontro avvenuto tra la Regione Emilia-Romagna, alla presenza dell’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini e della Direzione generale dell’assessorato, e Cgil (Luigi Giove), Cisl (Filippo Pieri) e Uil (Giuliano Zignani), confederali e di categoria.
Al centro dell’intesa raggiunta, il bilancio sanitario regionale: la legge di bilancio 2022, pur avendo aumentato il Fondo sanitario nazionale – peraltro tutto vincolato nella destinazione di spesa – non ha stanziato le risorse necessarie per coprire le spese affrontate nel 2021 per il Covid. Una situazione che rappresenta un problema per la grande maggioranza delle Regioni, soprattutto quelle, come l’Emilia-Romagna, che dispongono di un consistente e qualificato sistema di sanità pubblica. Pertanto, se non verranno stanziate risorse adeguate, a fronte anche della recrudescenza rappresentata dalla nuova ondata epidemiologica, per il 2022 il rischio è di un deficit di bilancio non sostenibile.
“Gli anni della pandemia ci hanno insegnato che un sistema sociosanitario pubblico e universalistico, come il nostro, è fondamentale per rispondere ai bisogni di salute e di servizi sociali dei cittadini- ha sottolineato l’assessore Donini-; motivo per cui è importante portare avanti insieme le richieste necessarie. Sostenere e rafforzare un sistema di questo tipo- ha proseguito l’assessore- passa anche attraverso la necessità di dare una risposta a tutto il personale dell’Emilia-Romagna che non ha mai smesso di operare in questi due anni, con un impegno straordinario. Per questo- ha concluso l’assessore- la Regione, insieme a Cgil, Cisl e Uil, ritiene necessario rispondere all’emergenza sanitaria in corso, ma anche pensare e condividere, nello spirito unitario a fondamento del Patto per il Lavoro e per il Clima, una strategia di lungo periodo, che guardi al futuro dell’Emilia-Romagna”.
I punti condivisi
Durante l’incontro, Regioni e sindacati hanno condiviso la necessità di istituire un tavolo permanente di confronto, con l’obiettivo di condividere e valutare le strategie relative alla programmazione sanitaria alla luce del nuovo Pssr (Piano sociosanitario regionale) e dell’applicazione del Pnnr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Si è deciso di condividere, a partire dagli accordi già sottoscritti, i principi fondamentali e strategici della programmazione del piano triennale dei fabbisogni di personale 2022-2024: questo alla luce dello sblocco delle assunzioni, dichiarato a partire dall’1 gennaio 2022, necessario rispetto alla copertura del turnover, sia in ragione dell’emergenza pandemica in corso, che delle assunzioni relative alle progettualità legate al Pnrr.
C’è, inoltre, l’impegno a dar seguito al verbale di confronto regionale, sottoscritto tra le parti a luglio 2021, con particolare riferimento all’adeguamento dei fondi contrattuali, sulla base delle disposizioni di legge. Ancora, l’impegno alla copertura, anche per il 2022, dell’intera spesa di personale, comprensiva anche della retribuzione accessoria, per le assunzioni effettuate in aggiunta alle vigenti dotazioni organiche, in applicazione e nei limiti delle norme di legge collegate all’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2 e oggetto di specifici finanziamenti statali integrativi.
Infine, Regione e sindacati hanno ribadito l’impegno reciproco a individuare tutte le soluzioni possibili per ottenere, da parte del Governo, strumenti di sostegno reale per la copertura delle spese Covid da parte delle Regioni.