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venerdì, 27 Giugno 2025
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Verso il nuovo Piano regionale dei rifiuti: al via il percorso partecipato della Regione con cinque focus tecnici

Verso il nuovo Piano regionale dei rifiuti: al via il percorso partecipato della Regione con cinque focus tecniciLa gestione dei rifiuti urbani e speciali, gli impianti per il trattamento, la tariffa puntuale, l’economia circolare come leva fondamentale per contribuire alla neutralità carbonica entro il 2050 e la bonifica dei siti contaminati.

Sono i temi al centro dei cinque “focus” del percorso partecipativo lanciato dalla Regione Emilia-Romagna in vista della redazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti, che per la prima volta riguarderà anche il futuro delle aree inquinate. Un percorso che si svolgerà in parallelo con la Valutazione ambientale strategica (Vas) del Piano: la consultazione sul rapporto preliminare ambientale al via nei prossimi giorni.

Lo ha annunciato stamattina la Regione nel corso del convegno “Emilia-Romagna circolare” che si è svolto presso la sede della Bologna Business School.

Le attività dei Focus prenderanno il via il 30 settembre e si chiuderanno il 4 novembre. Saranno rivolte a tutti i portatori di interesse e punteranno a raccogliere osservazioni e proposte su temi centrali, già approfonditi nel Documento strategico del nuovo Piano approvato a luglio in Assemblea legislativa.

Per il periodo 2022-2027 la Regione punta sulla prevenzione della produzione dei rifiuti. Per la raccolta differenziata l’asticella è posta sull’80%, con un ulteriore balzo in avanti rispetto all’attuale 73%, e per il riciclaggio al 70%. Leva fondamentale per conseguire questi traguardi sarà la “tariffa puntale”, da estendere a tutti i Comuni per premiare anche nella bolletta chi differenzia di più e produce meno rifiuti.

 

Gli appuntamenti con i portatori di interesse

Si svolgeranno in presenza, presso la Sala 20 maggio della Terza Torre, nella sede della Regione a Bologna, ma potranno anche essere seguiti in streaming da tutti gli interessati. Sono i 5 Focus tematici sul Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche, al via giovedì 30 settembre con un appuntamento dedicato alla gestione dei rifiuti urbani. Giovedì 7 ottobre si tratterà di economia circolare e rifiuti speciali; il 14 di dotazione impiantistica per assicurare l’autosufficienza nello smaltimento e il 21 dell’applicazione della tariffa puntuale. A chiudere il calendario di appuntamenti, giovedì 4 novembre, sarà l’incontro sulla bonifica delle aree contaminate.

Primo giorno di scuola: 30mila passeggeri sui regionali di Trenitalia Tper

Primo giorno di scuola: 30mila passeggeri sui regionali di Trenitalia TperSono  stati circa 30mila i passeggeri che hanno viaggiato a bordo dei treni di Trenitalia Tper in Emilia-Romagna tra le 8:00 e le 10:00 di oggi, giorno di riapertura delle scuole.

Il primo giorno di scuola ha fatto registrare un incremento di viaggiatori di oltre il 30% rispetto a lunedì della scorsa settimana, avvicinandosi al 90% dei volumi registrati nello stesso periodo del 2019.

In previsione delle potenziali richieste di maggiore mobilità da parte degli studenti Trenitalia Tper, in accordo con la Regione Emilia-Romagna, ha predisposto 23 bus di sussidio ai treni, dislocati nelle località in cui l’utilizzo del servizio ferroviario da parte degli studenti è storicamente maggiore.

Potenziati anche i presidi di assistenza alla clientela, per indirizzare correttamente le persone anche rispetto alle normative.

L’aumento dell’offerta si è rivelato adeguato, visto che non si sono registrati casi di sovraffollamento. Su tutte le corse è stata rispettata l’occupazione prevista dalle norme ovvero l’80% dei posti totali (seduti e in piedi).

 

Al via due bandi della Regione per investimenti in nuove opere pubbliche e nuovi servizi

Al via due bandi della Regione per investimenti in nuove opere pubbliche e nuovi serviziAlle Unioni di Comuni e ai Comuni dell’Emilia-Romagna, la Regione metterà a disposizione circa 5,5 milioni di euro. I fondi saranno destinati alla realizzazione di nuove opere pubbliche e nuovi servizi ai cittadini.

Lo prevedono due bandi approvati dalla Giunta regionale che mettono a disposizione, nel biennio 2021-2022, 5 milioni di euro alle Unioni di Comuni emiliano-romagnole più virtuose per nuove opere pubbliche e oltre 400mila euro ai Comuni, non associati, per utilizzare figure di ‘consulenti facilitatori’ per raggiungere obiettivi più avanzati e migliorare i servizi ai cittadini.

L’obiettivo della Regione è sostenere, da un lato, gli investimenti delle Unioni più avanzate e, dall’altro, offrire strumenti utili alla nuova attuazione del Programma di riordino territoriale 2021-2023, sostenendo le realtà territoriali che vogliono consolidare o avviare nuove funzioni associative.

Le domande per il bando dedicato alle Unioni di Comuni devono essere presentate attraverso un’apposita piattaforma entro il 10 ottobre, accompagnate dall’Accordo tra Regioni ed Enti locali che contiene il cronoprogramma dell’investimento e la ripartizione per esercizio finanziario delle spese. Tutte le informazioni saranno pubblicate: https://fondieuropei.regione.emilia-romagna.it/bandi .

Invece le domande relative al bando per i Comuni devono essere presentate all’indirizzo programmiarea@postacert.regione.emilia-romagna.it entro il 30 settembre, accompagnate dalla delibera di Giunta di partecipazione al bando e dal cronoprogramma delle attività con relative spese ripartite sulle due annualità, come previsto dal bando. Tutte le informazioni saranno pubblicate: https://autonomie.regione.emilia-romagna.it/leggi-atti-bandi/bandi-e-contributi . Per questa misura, i contributi hanno la finalità di accompagnare e agevolare la fase di transizione e di inserimento nel contesto regionale dei due Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, passati dalla Marche all’Emilia-Romagna.

I bandi
Per quanto riguarda il primo bando, la Regione mette a disposizione delle dieci Unioni di Comuni più avanzate risorse per realizzare interventi di valenza strategica a favore delle loro comunità e dei loro territori in questa fase di ripresa economica. Viene data attuazione all’impegno assunto dalla Regione con la previsione inserita nel nuovo Programma di riordino territoriale 2021-2023 di incentivare alcune Unioni, le più solide e strutturate, cioè quelle in possesso delle necessarie capacità tecniche e amministrative per affrontare investimenti in opere pubbliche strategiche.

Si tratta del quarto bando nell’ambito previsto dalla Legge regionale n. 5 del 2018 (‘Norme in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali’) che mette a disposizione circa 5 milioni di risorse in conto capitale per opere pubbliche che si sommano ai contributi correnti ordinari annuali, previsti dal Prt, il Piano regionale di riordino.

Con il secondo bando, la Regione mette a disposizione di Comuni non associati, con particolare attenzione verso i due Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, risorse per 420.000 euro per conferire incarichi esterni a esperti facilitatori e per svolgere analisi, studi e valutazioni degli scenari e delle prospettive di associarsi per accedere così a maggiori opportunità di crescita.

Le risorse hanno la finalità di rafforzare, col contributo professionale di esperti, le Unioni che presentano complessità interne o che hanno rallentato nel miglioramento organizzativo e nell’innovazione richiesti dai cambiamenti in corso e dalle prossime sfide, per attingere in modo più consistente ai finanziamenti del nuovo Prt 2021-2023. Si promuove inoltre la valutazione da parte dei Comuni non associati, con il supporto di un esperto esterno, dell’opportunità di costituire una nuova unione o aderire a un’unione esistente, al fine di far crescere tutti i territori e l’intera rete dell’associazionismo.

470 i nuovi positivi Codi registrati oggi (13/9) in regione. Aumentano i guariti (+546), diminuiscono i casi attivi (-77). Un decesso

470 i nuovi positivi Codi registrati oggi (13/9) in regione. Aumentano i guariti (+546), diminuiscono i casi attivi (-77). Un decesso
Covid Screening (foto autore – copyright Brancolini Roberto)

Oggi si registrano 470 casi Coronavirus in più rispetto a ieri, su un totale di 15.398 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 6.158.048 dosi; sul totale, 2.925.125 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 209 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 164 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 213 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38,1 anni.

Sui 209 asintomatici, 104 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 8 con lo screening sierologico, 29 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 6 tramite i test pre-ricovero. Per 62 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 149 nuovi casi, seguita da Modena (83); poi Parma (60), Rimini (48) e Ravenna (40); quindi Reggio Emilia (24), Cesena (19), Ferrara (17) e Forlì (13); infine Piacenza (9) e il Circondario Imolese (8).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 5.725 tamponi molecolari, per un totale di 5.649.162. A questi si aggiungono anche 9.673 tamponi antigenici rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 546 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 389.900. Diminuiscono i casi attivi, cioè i malati effettivi, che oggi sono 14.948 (-77 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 14.483 (-100), il 96,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si è registrato un decesso: una donna di 68 anni, in provincia di Parma.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.409.

Invariato, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (45); 420 quelli negli altri reparti Covid (+23).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (-1); 5 a Parma (numero invariato rispetto a ieri); 3 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri); 6 a Modena (invariato);10 a Bologna (-1); 2 a Imola (invariato); 6 a Ferrara (invariato); 1 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 8 a Rimini (+1). Nessun ricovero a Cesena (come ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 25.895 a Piacenza (+9 rispetto a ieri, di cui 6 sintomatici), 31.714 a Parma (+60, di cui 26 sintomatici), 50.506 a Reggio Emilia (+24, di cui 22 sintomatici),70.773 a Modena (+83, di cui 50 sintomatici), 87.776 a Bologna (+149, di cui 81 sintomatici), 13.374 casi a Imola (+8, di cui 1 sintomatico), 25.320 a Ferrara (+17, di cui 8 sintomatici), 32.840 a Ravenna (+40, di cui 19 sintomatici), 18.220 a Forlì (+13, di cui 10 sintomatici), 21.177 a Cesena (+19, di cui 15 sintomatici) e 40.662 a Rimini (+48, di cui 23 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 8 casi, positivi a test antigenici ma non confermati dal tampone molecolare.

Apertura anno scolastico: partenza con inaugurazioni in Emilia-Romagna

Apertura anno scolastico: partenza con inaugurazioni in Emilia-RomagnaPartenza con due inaugurazioni per il nuovo anno scolastico in Emilia-Romagna: 18 aule per le superiori Paradisi e Levi di Vignola (Mo) e una palestra più ampia e moderna per le scuole medie di Medicina (Bo).

Al duplice taglio del nastro erano presenti, per portare il saluto e gli auguri ad alunni, docenti e operatori scolastici, l’assessore regionale alla Scuola a Vignola e la vicepresidente a Medicina.

Rientro in classe con il ministro all’Istruzione e il presidente della Regione, invece, per le scuole primarie Carducci di Bologna.

Il polo scolastico di Vignola può contare dunque su un nuovo edificio, di 1.600 metri quadrati distribuiti su 18 aule, che sorge in un’area di proprietà della Provincia ed è stato edificato secondo le più recenti innovazioni in chiave antisismica e di risparmio energetico. 2,2 milioni di euro l’investimento complessivo, con fondi ministeriali e provinciali e con il costante impegno del Comune di Vignola. La palazzina viene incontro alle esigenze di un polo scolastico dalle dimensioni ragguardevoli, che negli ultimi cinque anni è passato da 2.500 a oltre 3.100 studenti distribuiti, tra le due scuole, in 130 classi tra il liceo classico, scientifico, linguistico e l’istituto tecnico economico Angelo Paradisi e il liceo scientifico di scienze applicate e il tecnico Primo Levi.

Completati in tempo per l’inizio delle lezioni anche i lavori per l’Istituto Comprensivo di Medicina, dove la scuola secondaria I grado “Giuseppe Simoni” si è dotata di una nuova palestra: l’intervento, da oltre 1,6 milioni tra fondi statali, regionali e comunali, rappresenta il primo stralcio di un progetto complessivo di Parco dello Sport, condiviso con cittadini e associazioni sportive nell’ambito di un percorso partecipativo, che prevede la creazione di un’area multifunzionale per promuovere la socialità e lo sport all’aperto.

La nuova costruzione, con una superficie coperta di oltre 1.000 metri quadrati, sistemi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e solari per il riscaldamento, oltre ad aree esterne riqualificate, può ospitare gare regolamentari di basket a livello provinciale e regionale. Già programmati dal Comune ulteriori interventi di riqualificazione energetica della scuola per un investimento previsto di 671 mila euro, di qui quasi un terzo di contributo regionale con fondi Por Fesr.

Prosegue la preparazione della Green Warriors. Esordio il 10 ottobre a Marsala

Prosegue la preparazione della Green Warriors. Esordio il 10 ottobre a MarsalaProcede a pieno regime la preparazione della Green Warriors Sassuolo, ormai alla quarta settimana di allenamento. A meno di un mese dall’inizio del campionato – l’esordio di Sassuolo è in programma domenica 10 ottobre a Marsala – le neroverdi continuano a lavorare intensamente: dopo essersi godute due giorni di riposo nel weekend, Dhimitriadhi e compagne sono tornate questa mattina in palestra e proseguiranno la settimana alternando sedute in sala pesi ed allenamenti sul campo.

La quarta settimana di preparazione è anche quella che porterà al primo test amichevole delle neroverdi: giovedì alla Consolata andrà infatti in scena il classico derby pre campionato tra Sassuolo e Montale, con inizio riscaldamento alle 18. La Green Warriors ricambierà poi la visita la prossima settimana, con il secondo allenamento congiunto in programma mercoledì 22.

In casa neroverde arrivano anche importanti novità per quanto riguarda il roster, finalmente al completo: dopo aver sbrigato tutte le pratiche necessarie, nei giorni scorsi è finalmente arrivata in Italia anche Viktorya Anikeeva, opposto classe 2001 pronta per la sua prima esperienza all’estero. Coerentemente con le normative attualmente vigenti, Viktoriya dovrà osservare un periodo di isolamento al termine del quale dovrà sottoporsi ad un tampone ed in caso di esito negativo potrà finalmente unirsi alle compagne in palestra.

Sabato il piazzale del Santuario di Fiorano sarà ricoperto da oltre 1.000 coperte di lana

Sabato il piazzale del Santuario di Fiorano sarà ricoperto da oltre 1.000 coperte di lanaSabato 19 settembre dalle 8 alle 19 l’intero piazzale del Santuario di Fiorano Modenese verrà ricoperto da oltre mille coperte, fatte a mano, di 50×50 cm l’una, create in questi mesi da tanti volontari. Un’opera che ha visto l’impegno, in diverso modo, di tutta la comunità fioranese.

L’iniziativa è stata organizzata dai familiari e amici di Letizia Gandolfi, fioranese scomparsa alcuni mesi fa, che si sono appoggiati all’associazione ‘Viva Vittoria’, in collaborazione con la parrocchia e il Comune di Fiorano Modenese.

Dalle ore 10 di sabato sarà possibile acquistare i manufatti, a partire da un’offerta base di 20 euro. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto alla Fondazione Giovanni Celeghin di Padova, che sostiene la ricerca sui tumori celebrali.

Realizzare un evento simile era anche il sogno di Letizia, impiegata nei servizi sociali di Sassuolo e volontaria in diverse associazioni del territorio, deceduta  a 48 anni per una forma aggressiva di tumore al cervello.

‘Viva Vittoria’ è un’associazione bresciana che da anni organizza iniziative in tutta Italia contro la violenza sulle donne. L’intento è condividere con il maggior numero possibile di persone l’idea che la violenza si può fermare cominciando da se stessi, dalla consapevolezza di  poter decidere della propria vita. Come strumento per concretizzare il progetto è stato scelto il ‘fare a maglia’, metafora di creazione e sviluppo di se stesse.

Quello di Fiorano Modeese sarà un’Viva Vittoria’ del cuore, per la prima volta dedicato ad una persona e la data scelta coincide con il compleanno di Letizia (18 settembre).

Sabato, dalle ore 8 comincerà la sistemazione delle coperte in piazzale San Giovanni Paolo II, tramite un passamano che coinvolgerà tante persone. Le coperte, arrivate anche da diverse zone d’Italia, sono tante, perciò verrà fatto più di uno strato; poi dalle ore 10 apriranno le casse. L’accesso sarà libero e saranno presenti volontari, con un cappellino bianco, per aiutare e dare informazioni. La mattinata sarà allietata dalla musica della banda Flos Frugi e nel pomeriggio dalle canzoni di un gruppo degli Hot Minds.

Il piazzale sarà chiuso alle auto; per chi non riesce a salire a piedi sarà disponibile una navetta di AVF, da via Vittorio Veneto. Sarà presente anche un punto di ristoro con bevande e caffè. In caso di maltempo l’evento sarà rinviato.

Le coperte acquistate saranno consegnate in una borsa con il logo dell’evento. Tutti i loghi sono stati colorati dai bambini che hanno accompagnato i genitori, durante tutta l’estate all’Oratorio di Fiorano, dove un gruppo di 30-50 persone si è ritrovato regolarmente per creare le coperte. Hanno contribuito a colorare i loghi anche i ragazzi di ‘Back to school’ del gruppo Babele. Le borsine sono state donate, così come tanta della lana utilizzata..

Un’opera che ha visto la comunità fioranese coinvolta, senza dimenticare le centinaia di coperte che sono arrivate dai gruppi ‘Viva Vittoria’ di altre parti d’Italia. Donazioni generose che i volontari di Fiorano sperano di potere ricambiare per i prossimi appuntamenti di ‘Viva Vittoria’ in programma. A questo proposito gli organizzatori sottolineano che anche le coperte che arriveranno ‘fuori tempo massimo’ non andranno perdute, perché verranno inviate ad altri eventi simili in Italia.

 

D’Aniello e Rampini presentano a Formigine i loro libri

D’Aniello e Rampini presentano a Formigine i loro libriDopo il successo del fine settimana all’insegna della cultura e degli ospiti importanti, si terranno a Formigine altre due presentazioni di libri.

Domani, martedì 14 settembre alle ore 21 nel parco del Castello, il musicista Franco D’Aniello racconterà la storia dei Modena City Ramblers nel suo “E alla meta arriviamo cantando”, edito da La nave di Teseo.

Hanno suonato a Plaza de la Revolución a Cuba e nel deserto del Sahara, hanno portato la loro musica tra i dimenticati del mondo e fatto ballare migliaia di persone nelle piazze d’Italia, hanno collaborato, tra gli altri, con Luis Sepúlveda, Bob Geldof, Francesco Guccini, Goran Bregovic ́. Dopo trent’anni di musica, viaggi e avventure insieme, Franco D’Aniello, fondatore dei Modena City Ramblers, racconta per la prima volta la loro storia.

Prenotazione aperta su Eventbrite. È possibile accedere anche la sera stessa, con Green pass, fino ad esaurimento posti.

Giovedì 16 settembre, sempre alle 21 in piazza Calcagnini, grazie a CNA Modena, sarà ospite il giornalista Federico Rampini, nella prima presentazione nazionale del suo libro “Fermare Pechino” (Mondadori).

Si tratta di una grande inchiesta nel cuore delle due nazioni che hanno in mano il nostro futuro, gli Stati Uniti e la Cina, firmata da un giornalista e scrittore «nomade globale», con una vita condivisa tra Oriente e Occidente. Federico Rampini, infatti, è stato inviato e corrispondente a Parigi, Bruxelles, San Francisco e Pechino. Ha insegnato alle Università di Berkeley, Shanghai e alla Sda Bocconi. È membro del Council on Foreign Relations, il più importante think tank americano di relazioni internazionali. In questo nuovo libro, Rampini racconta una sfida fatta anche di contaminazione reciproca, perché alcuni problemi sono simili: dalle diseguaglianze sociali allo strapotere di Big Tech, dalla crisi ambientale e  climatica alla corsa per dominare le energie rinnovabili.

Iscrizione sul sito www.mo.cna.it. È possibile accedere la sera stessa, con Green pass, e priorità a chi ha prenotato sul sito.

Bilancio attività operativa della Polizia Ferroviaria dell’Emilia Romagna nella stagione estiva 2021

Bilancio attività operativa della Polizia Ferroviaria dell’Emilia Romagna nella stagione estiva 202116 arrestati, 378 indagati e 41.500 persone controllate. 41 soggetti segnalati all’Autorità Amministrativa e 100 minori non accompagnati rintracciati e riaffidati alle rispettive famiglie o collocati presso strutture protette. 397 sanzioni elevate, di cui 166 in materia di sicurezza ferroviaria e 40 al Codice della Strada, con decine di stazioni controllate. 700 treni presenziati e 260 veicoli controllati circolanti nelle zone immediatamente adiacenti gli scali ferroviari.

Sono questi i risultati della stagione estiva appena conclusasi, che ha visto un’intensificazione dei servizi di vigilanza, con un particolare impegno per le donne e gli uomini della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria Emilia Romagna, sia per la quotidiana opera di prevenzione e repressione dei reati nelle stazioni ed a bordo dei treni, che per la vigilanza sul rispetto delle norme anticovid adottate per garantire la sicurezza dei viaggiatori.

Gli arresti eseguiti si riferiscono a traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, furto aggravato, esecuzione di ordinanze di custodia cautelare eseguite nei confronti di soggetti latitanti, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Le denunce in stato di libertà riguardano i reati di truffa, lesioni, resistenza a Pubblico Ufficiale, commercio di prodotti con marchi contraffatti, violazione al foglio di via obbligatorio, violazione delle norme sul soggiorno degli stranieri in Italia e rifiuto di generalità.

Particolare attenzione è stata rivolta alle stazioni ferroviarie della riviera romagnola, con la vigilanza della stazione di Riccione a mezzo di personale di rinforzo inviato da tutta la regione. Le misure adottate hanno consentito di elevare il livello di sicurezza nelle località balneari della provincia di Rimini, riportando i seguenti risultati:

8.500 persone controllate, 3 arrestati e 48 indagati; 3 minori non accompagnati rintracciati e riaffidati alle rispettive famiglie o collocati presso strutture protette, 15 violazioni amministrative elevate di cui 11 in materia di sicurezza ferroviaria e numerose stazioni controllate.

Degne di nota infine, in termini di prevenzione, le tre giornate di controllo straordinario ”Stazioni Sicure”, del 29 giugno, 27 luglio e 24 agosto disposte a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria per l’intensificazione dei controlli e per il contrasto a ogni forma di criminalità e abusivismo nell’ambito ferroviario e nelle immediate adiacenze.

 

 

Quali sono le migliori scarpe da uomo per questa stagione?

Quali sono le migliori scarpe da uomo per questa stagione?Ogni stagione ha le sue tendenze, quando si parla di moda, e il 2021 tiene conto, come sempre dei cambiamenti incorsi nella società e nella vita delle persone. Inutile dire che l’evento più significativo è ancora una volta proprio la pandemia che ha modificato la fruizione degli indumenti. I brand si sono adeguati e hanno come non mai realizzato calzature non solo belle ma anche particolarmente comode per la quotidianità, adatte sia allo smart working sia al tempo libero.

 

Lo stile per eccellenza, per lei ma anche per lui, quest’anno è quello casual chic, con capi eleganti sì, ma dal tocco sportivo. Le scarpe uomo non fanno eccezione e si inseriscono in questo mood. I saldi estivi sono una buona occasione per trovare soluzioni che promettono di durare nel tempo e di restare allo stesso tempo trendy, essendo dei classici capaci di abbinarsi davvero con tutto.

 

Una scarpa intramontabile? Quella da ginnastica!

C’è una calzatura che non delude mai e che rappresenta una vera e propria certezza da avere sempre, meglio ancora se in più declinazioni, nel guardaroba maschile. Tra le scarpe sportive uomo quella per eccellenza è la sneaker, presa in prestito dallo sport e adattata perfettamente alla quotidianità.

I nuovi modelli la vogliono oltre che comoda anche leggera, perfetta anche per le alte temperature dell’estate così come per quelle di tutte le altre stagioni. Come abbinarla? Per l’ufficio con un pantalone in lino o cotone e una t-shirt, bianca o pastello, nuances di tendenza che valorizzeranno il colorito ambrato dell’estate. Un look perfetto anche per la sera, oltre che per il giorno, a cui potete aggiungere una giacca dello stesso materiale, se vi sentite audaci anche a fantasia.

La sneaker è una scarpa, infine, particolarmente adatta al tempo libero, per una passeggiata nella natura ad esempio o per un giro di shopping in città. Non ha punti deboli.

Ciabatte, sandali o infradito?

Non avete che l’imbarazzo della scelta: d’estate sono valide tutte e tre le tipologie. Del resto stare con il piede libero è davvero piacevole e quale migliore occasione della bella stagione? La caratteristica di ciabatte, sandali e infradito della moda uomo delle collezioni primavera-estate 2021 è, ancora una volta, lo stile sportivo ed elegante. Una buona notizia per chi ha voglia di portare sandali o infradito anche sul luogo di lavoro, per sentirsi ancora più comodi.

Tra le occasioni in saldo interessanti le calzature skechers che presentano la scarpa aperta declinata in tutti e tre i modi, anche nelle ciabatte. A proposito di queste ultime, proponiamo una nota speciale a loro favore: si pensa che siano adatte solo all mare o al tempo libero ma sono cool anche in ufficio, visto il design minimale di quest’anno.

Insomma, sandali, infradito o ciabatte qualsiasi sia la vostra preferenza quest’anno avrete la certezza di risultare trendy ed eleganti, basterà preferire un abbinamento a outfit minimal e monocromo. Nel tempo libero, invece, potrete sbizzarrirvi anche coi colori e tirare fuori quella solarità che in inverno è stata ahimè forzatamente tenuta un po’ sotto chiave.

Gruppi Educativi Territoriali (G.E.T.), pubblicato il bando

Gruppi Educativi Territoriali (G.E.T.), pubblicato il bando
(Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Paolo Righi)

E’ stato pubblicato oggi l’Avviso Pubblico, destinato alle Parrocchie, alle Associazioni di Promozione Sociale o alle Organizzazioni di Volontariato interessate a collaborare con il Comune di Sassuolo, in raccordo con le Istituzioni scolastiche che aderiscono al “Patto per la Scuola”, per la realizzazione in orario extrascolastico del progetto di integrazione scolastica ed educativa “G.E.T. – gruppi educativi territoriali” negli aa.ss. 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024.

Le Parrocchie, Associazioni di Promozione Sociale o Organizzazioni di Volontariato interessate a partecipare alla selezione dovranno far pervenire la propria manifestazione di interesse al Servizio Istruzione entro, e non oltre, il giorno 4 ottobre 2021.

Lavoro, Coldiretti: balzo del 17,4% in agricoltura

Lavoro, Coldiretti: balzo del 17,4% in agricoltura
Autore e Copyright dell’immagine Brancolini Roberto

Con un balzo del 17,4% crescono le ore lavorate in agricoltura che non si è mai fermata anche durante le fasi più acute della pandemia per garantire le forniture alimentari alla popolazione.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al mercato del lavoro nel secondo trimestre del 2021 che conferma la dinamicità del settore in grado di offrire opportunità sia per fare una esperienza di lavoro come dipendenti che per esprimere creatività imprenditoriale. Un impegno che riguarda – sottolinea la Coldiretti – oltre un milione di lavoratori che nell’anno del Covid non hanno mai smesso di lavorare. Una domanda di lavoro sostenuta – precisa la Coldiretti – con l’avvicinarsi dell’autunno per l’entrata a pieno regime della raccolta di mele, pere e della vendemmia mentre sta per avvicinarsi quella delle olive. Da qui la necessità di prorogare – continua la Coldiretti – i permessi di soggiorno ai lavoratori stagionali extracomunitari già presenti in Italia almeno fino al 31 dicembre 2021, onde evitare che molti lavoratori siano costretti a tornare nel loro Paese. Si tratta peraltro di operai agricoli stagionali qualificati che ormai da anni – ricorda la Coldiretti – sono impiegati sul territorio nazionale, tanto da essere diventati indispensabili per l’attività di molte aziende nostrane, con cui in molti casi sono nati rapporti anche di amicizia. Ma per rassicurare il sistema produttivo – continua Coldiretti– è importante anche la pubblicazione del decreto flussi per il 2021 che possa consentire la presentazione sia delle istanze per lavoro stagionale che le richieste di conversione dei permessi stagionali. Ma per salvare le produzioni Made in Italy occorre anche – conclude e la Coldiretti – dare la possibilità a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter lavorare nei campi attraverso una radicale semplificazione del voucher “agricolo”. Un provvedimento che interesserebbe almeno 25mila italiani in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà.

Vivi il Verde 2021: due visite particolari nel weekend alle Salse di Nirano

Vivi il Verde 2021: due visite particolari nel weekend alle Salse di NiranoIl prossimo weekend, due iniziative per esplorare in modi ancora nuovi la Riserva delle Salse e le bellezze paesaggistiche del nostro territorio.

Sabato 18 settembre, dalle ore 18.30, avremo “Suoni di terra: passeggiata sonora e concerto”. Partendo dall’ascolto della traccia “La voce delle Salse”, contenente suoni catturati nella Riserva, sarà possibile partecipare a una passeggiata sonora all’interno dell’area protetta, ricercando i segnali presenti nella traccia e catturando con idrofoni ed altre tecniche i rumori del tramonto. Giunti presso Ca’ Rossa, in un Concerto-Laboratorio, verrà creato un tessuto sonoro che musicherà liberamente i suoni raccolti durante il tragitto, integrandoli ai ritmi prodotti da strumenti di tutto il mondo, per un’esperienza di libera espressione che andrà a comporre una nuova voce delle Salse. Materiale necessario: stuoia, tappeto per la sistemazione in terra, abbigliamento adeguato all’escursione. La partecipazione è gratuita, ma a numero chiuso, con possibilità di prenotarsi online.

L’attività, curata da Giacomo Barbari e Lorenzo Mantovani (progetto POAN Soundscape), fa parte della rassegna “ViviVerde 2021” promossa da Regione Emilia-Romagna. Questa ottava edizione, che avrà luogo dal 17 al 19 settembre, si concentra su un argomento focalizzato nel sottotitolo: “paesaggio che cura”, tema quanto mai attuale. Il programma, frutto di una call lanciata nel mese di maggio che vede la partecipazione di associazioni, istituzioni, scuole, professionisti, comprende più di novanta eventi in tutta la regione. Ogni evento è contrassegnato con un simbolo, accanto al titolo, che indica l’adesione a uno dei tre aspetti attraverso cui è declinato il tema del “paesaggio che cura”, ovvero: Verde come terapia: le esperienze “sul campo”; Verde come armonia: alla ricerca del benessere psico-fisico; Verde come luogo di incontro: la socialità ritrovata che (ci) fa bene. ViVi il Verde quest’anno è anche un concorso fotografico, aperto a tutti fino al 14 novembre 2021. Per informazioni consultare la pagina dedicata sul sito della regione.

Domenica 19 settembre, invece, è la volta di una “Camminata culturale sulla Via dei Vulcani di Fango”, con ritrovo alle ore 9 presso il Castello di Spezzano (parcheggio 2). Si tratta di un percorso tra natura, geologia, storia e archeologia sulle colline tra Sassuolo e Spezzano di Fiorano. Si farà una visita al sito archeologico di Montegibbio, accompagnati dalla spiegazione dell’archeologa che ha rinvenuto l’antico Santuario romano, e una camminata con 3 guide esperte lungo l’antico percorso della “Via dell’olio” tra vulcani di fango, tracce archeologiche e storiche, calanchi e antiche cave d’argilla. Alle ore 15:00 è prevista ci si recherà al Castello di Spezzano, con visita guidata del Castello e del Museo della ceramica. Il costo è di 5 euro a partecipante (che include: bus, accesso alle strutture e accompagnamento). Obbligatorio Green Pass per accedere alle strutture. Per ulteriori informazioni: 0522/343238 o 342/8677118.

Sindaco e Giunta incontrano Rometta Bassa e parco Vistarino

Sindaco e Giunta incontrano Rometta Bassa e parco Vistarino
Foto: Google Maps

Proseguiranno anche domani, martedì 14 settembre, gli incontri tra il Sindaco, membri della Giunta e tecnici dell’Amministrazione comunale con i residenti dei vari quartieri della città.

Con inizio alle ore 20,30 presso i locali messi a disposizione dal Circolo S.Agostino, l’appuntamento è con i residenti di Rometta Bassa e della zona limitrofa al parco Vistarino.

Per partecipare sarà necessario essere in possesso del Green Pass, ottenibile con la vaccinazione, il tampone con esito negativo eseguito nelle 48 ore precedenti o il certificato di avvenuta guarigione da Covid-19 negli ultimi sei mesi.

Festivalfilosofia 2021: libertà comuni. Da venerdì 17 a domenica 19 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo

Festivalfilosofia 2021: libertà comuni. Da venerdì 17 a domenica 19 settembre a Modena, Carpi e SassuoloL’edizione 2021 sarà imperniata sulla parola chiave libertà. In 45 lezioni magistrali saranno affrontate le varie declinazioni di questo tema, discutere i modelli della libertà individuale e partecipativa nel quadro delle trasformazioni dei sistemi politici, sul crinale tra libertà e sicurezza, che comporta anche una rivoluzione nella soggettività e nella vita privata. All’evoluzione delle neuroscienze ci si rivolgerà per domandare quali siano i margini della libertà entro i processi biologici che costituiscono la mente. Più in generale, si interrogherà la filosofia rispetto a un’esperienza tanto essenziale, quanto enigmatica, come quella del cercare di essere liberi.

Strutturato per gruppi di questioni, il programma filosofico porterà pertanto in primo piano un lessico concettuale a più voci dove si confronteranno prospettive filosofiche plurali e anche divergenti.

 

1. Libero arbitrio tra evoluzione e cultura

In una prima pista si mostrerà come la questione della libertà individuale – classicamente imperniata sui temi del libero arbitrio, ossia della volontà e della scelta – risulti anche riformulabile nei termini del dibattito biologico e neuroscientifico.

Roberta de Monticelli discuterà l’intersezione tra esperienza della libertà e fenomenologia della decisione anche in confronto con i risultati di sperimentazioni neurobiologiche, mentre Mario De Caro discuterà il modo in cui gli umani possano dirsi agenti liberi, pur se sottoposti alla legalità della natura. In una diversa ottica Carlo Sini mediterà sullo statuto della libertà e della consapevolezza alle prassi e agli abiti di risposta connessi alla nostra condizione sociale.

In prospettiva teologica Enzo Bianchi discuterà la questione del peccato come scena fondamentale della scelta e come chiamata alla responsabilità per contrastare il difetto originario del nostro essere umani. Adriano Prosperi ricostruirà lo spartiacque storico della dialettica tra libero e servo arbitrio, libertà e grazia, nel momento fondativo della modernità religiosa e politica.

Catherine Malabou farà virare la discussione sul piano neuroscientifico, mostrando alla capacità creativa e «autosculturale» del cervello, che ridefinisce i nostri comportamenti grazie alla sua libertà di rinnovamento neuronale. Sempre in connessione con il campo scientifico, Andrea Moro si occuperà del rapporto tra regola ed eccezione nei sistemi linguistici, connettendo le variazioni della sintassi alla teoria del cervello.

2. Addomesticamento e domesticazione

Incomprimibile né nella dimensione individuale, né in quella puramente biologica, la questione della libertà solleva questioni che interpellano la costituzione della specie umana sia sul piano evoluzionistico, sia su quello antropologico-culturale. Se da un lato la storia delle culture è leggibile nei termini di un “auto-addomesticamento” (delle pulsioni, delle emozioni, della volontà) che conduce mediante l’esercizio alla padronanza di Sé che per molte tradizioni filosofiche costituisce il culmine della libertà, dall’altro la medesima storia mostra la vocazione dell’umano a politiche di “infra-domesticazione”, ossia di dominio e signoria non solo sul pianeta e sulle altre specie animali, ma anche sui propri simili. In questa pervasiva inclinazione biopolitica sta la radice delle forme di dominio e sottomissione (tra generi, tra etnie, nel lavoro) di cui si proveranno a ricostruire le più significative esperienze contemporanee e alcune traiettorie di lungo periodo.

In un intervento storico e genealogico, Ivano Dionigi formulerà domande che vengono da lontano, dall’esperienza dell’antico, per mostrare una sequenza che dalla libertà naturale dei greci passa attraverso alla sua istituzionalizzazione civica nel modo romano e alle varie forme di autocontrollo della libertà nella esperienza, per esempio stoica, della libertà intesa come dominio su di sé.

Mentre Michela Marzano si soffermerà sui confini del consenso individuale che presiedono a ogni scelta e tracciano la relazione tra conoscenza e libertà, Roberto Esposito ne discuterà la dimensione istituzionale e biopolitica, per cui la vita è sempre istituita e non risponde unicamente a se stessa, ma a una logica di necessità.

Esemplificando le forme di dominio intraspecifiche, Olivier Grenouilleau traccerà una storia di lunga durata del fenomeno schiavistico. Ponendo la questione del più radicale dei domini, ossia quello patriarcale sul genere delle donne, Chiara Saraceno mostrerà che la libertà nelle donne – tipicamente nel campo del lavoro – non può essere solo questione femminile (Lectio Coop Alleanza 3.0). In una prospettiva di scomposizione critica, Nicla Vassallo discuterà il modo in cui la costruzione stessa della “identità delle donne” rischi di diventare una gabbia che risponde a una gerarchia tra generi.

Risalendo alla radice dell’esperienza della domesticazione, che richiama i processi di sedentarizzazione connessi alla rivoluzione agricola, Emanuele Coccia affronterà la questione della domesticità e dell’abitare, sottolineando come nella casa si realizzi un fenomeno di auto addomesticamento che consente all’io di intensificarsi e costituirsi nel mondo.

 

3. Processi di costruzione dell’abitudine

Tra libertà e addomesticamento si situa un campo d’esperienza antropologicamente fondamentale come quello dell’abitudine, cui sarà dedicata la terza pista tematica del programma. L’abitudine traccia infatti i confini del mondo: in questa tendenza automatica a reiterare gli atti – di cui esiste una storia filosofica di particolare rilievo – stanno sia le fondamenta pratiche del carattere morale, sia una certa resistenza al cambiamento (e perfino al pensiero) che ne rivelano la costante ambivalenza. Senza i “processi di abituazione” (anche in questo caso affrontabili sia dal punto di vista del portato umanistico, sia da quello delle più avanzate ipotesi neuropsicologiche) sarebbe difficile comprendere tra l’altro l’adattamento alle regole, l’apprendimento per imitazione, il consolidamento delle convenzioni estetiche, ma anche – per contro – scaricare risorse cognitive dalle iterazioni più ordinarie per focalizzarle sulla gestione del cambiamento.

Umberto Galimberti partirà dalla constatazione di un’illusione, ossia il fatto che, non agendo gli umani tramite istinti codificati, ciò spinga alla credenza nel libero arbitrio, in contrasto con l’esigenza di stabilizzazione e abitazione che presiede alla funzione dell’identità.

Richiamando talune prospettive delle scienze umane e sociali, Günther Gebauer discuterà il ruolo dell’habitus nella strutturazione dell’identità sociale, mentre Chiara Piazzesi si soffermerà sul nesso tra potere e abitudine a partire dalla teoria di Pierre Bourdieu. In un’ottica di congiunzione tra saperi sociologici e saperi neuroscientifici, Italo Testa mostrerà come le abitudini siano vettori di conoscenza incarnata o incorporata, nei quali cooperano ruolo sociale e stabilizzazioni neurocerebrali.

Barbara Carnevali, componente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia, farà vedere come la nostra apparenza sociale – esprimibile nei termini di una maschera d’interazione – possa essere intesa quale fattore di libertà, se si evita l’opposizione ingenua tra autenticità e finzione.

In un intervento che traccia un percorso di fuoriuscita dalle limitazioni pandemiche, Paolo Di Paolo articolerà un percorso tra materiali letterari che ricostruiscono diverse situazioni di riappropriazione della libertà e della normalità, tra gli anni Venti del Novecento e quelli del XXI secolo.

All’abitudine e al cambiamento dedicherà il suo intervento Stefano Massini che partirà dall’idea della “variante”, interpretando da par suo le variazioni e le varianti, i cambiamenti obbligati e i loro insegnamenti, che hanno caratterizzato le nostre esistenze individuali e collettive in questo biennio terribile.

Umberto Curi si soffermerà sull’idea che la libertà sia sempre un’aspirazione e mai un possesso.

 

4. Istituzioni della libertà

È sulla scorta di questi processi profondi che ci si può volgere a una ricognizione delle istituzioni della libertà, ossia a considerare la libertà come un dispositivo giuridico, politico e più in generale sociale, caratteristica fondamentale di una storia di lunghissimo periodo la cui configurazione antica verrà tracciata da Eva Cantarella. Un’ampia quarta pista di lavoro mapperà le più aggiornate teorie filosofico-politiche della libertà, soprattutto per mostrare l’oltrepassamento della classica distinzione tra i “due concetti di libertà”, negativa e positiva, di cui fornirà una ricostruzione aggiornata Michael Ignatieff (Lectio BPER Banca), mentre nel prisma dell’insegnamento di Judith Shklar Francesca Rigotti fornirà una rilettura più morale di questi princìpi del liberalismo, nella tensione tra paura e coraggio (sull’antinomia tra paura e libertà, in particolare rispetto alla “fortificazione” delle città interverrà Marco Filoni). I vari modi di qualificare una libertà del terzo tipo evidenziano la centralità della dimensione intersoggettiva e delle politiche di riconoscimento, come mostrerà nella sua lezione uno dei principali protagonisti internazionali di questi dibattiti, Axel Honneth.

Nel riconoscimento che la libertà si deposita in istituzioni sta l’intuizione originaria della necessità della politica, di cui tratterà Carlo Galli. Il tema dell’immersione della libertà in contesti istituzionali interpella i suoi confini, tipicamente rappresentati dalla legge e dall’obbedienza: a questo adempimento di libertà, che fa tutt’uno con la responsabilità, si rivolgeranno, a partire da discipline differenti, il filosofo Salvatore Natoli e il giurista Natalino Irti.

Partendo dall’assunto che la libertà è tanto distante dall’obbligo quanto il diritto lo è dalla legge, Donatella Di Cesare e Simona Forti ricostruiranno alcune traiettorie del pensiero anarchico, tra necessità della rivolta e opposizione radicale e singolare, di stampo socratico, al potere.

Nel nodo tra diritti delle persone e condizioni istituzionali si misureranno alcune trasformazioni significative dei sistemi politici contemporanei. La crisi delle democrazie costituzionali rappresentative conduce a un’analisi sullo smantellamento delle mediazioni e l’insorgere della personalizzazione della politica, di cui parlerà Marc Lazar. Questo stesso processo assume inoltre una valenza più generale e antropologica, inducendo a fughe collettive dalla libertà della cui inquietante realtà discuterà Massimo Recalcati. Sul piano internazionale la concorrenza globale tra agglomerati ridefinisce, e in diversi casi minaccia, i margini della libertà individuale e collettiva, come mostrerà Federico Rampini.

Sul confine tra politica e morale, libertà dei singoli e condizione istituzionale, l’esperienza dell’essere liberi si rivela come un bene prezioso e dai contorni inafferrabili, una ricerca inesauribile: ne parlerà Massimo Cacciari, componente del Comitato scientifico del festivalfilosofia.

 

5. Capitalismo digitale

Un caso emblematico è quello della forma sociale in cui siamo immersi, che semplificando si può definire del capitalismo digitale. Nell’epoca digitale si rintraccia la tendenza auto-riflessiva e “addomesticante” che abbiamo segnalato, sotto forma di potente routinizzazione e anticipazione di comportamenti e opinioni resa possibile dai big data e dal potere delle piattaforme, come mostrerà Paolo Benanti (Lectio Rotary Club Gruppo Ghirlandina). Si rintracciano anche forme nuove di relazione di “signoria/servitù”, a vari livelli, tanto da far parlare della necessità di istituire un “webfare” nel quale venga riconosciuto il valore di lavoro connesso all’agire online: ne discuterà Maurizio Ferraris (Lectio Confindustria Emilia Area Centro). Si evidenziano inoltre potenzialità e rischi straordinariamente ricchi per le libertà individuali e il dibattito pubblico: nel momento di sua possibile massima manifestazione, il free speech invoca tutele che chiamino gli attori globali della rete a forme di accountability per renderlo effettivamente garantito e sostanziale, istituendo le condizioni di una sovranità digitale, come sosterrà Luciano Floridi.

Potente strumento di ridefinizione dei legami, il capitalismo digitale e delle emozioni interviene anche nell’ampliamento delle possibilità di scelta in campo sentimentale, con esiti potenzialmente anomici: ne discuterà Eva Illouz.

 

6. La lezione dei Classici

Completerà come di consueto il programma filosofico la sezione “Lezione dei Classici”: grandi interpreti del pensiero filosofico presentano le opere che hanno maggiormente segnato la riflessione sul tema “libertà”.

Marco Piazza ricostruirà le categorie dell’abitudine a partire dalla formulazione di Aristotele, mentre Nicola Panichi ne misurerà la pervasività nell’opera di Montaigne. Pina Totaro discuterà la visione radicale della libertà civile e filosofica di Spinoza. Filippo Gonnelli ricostruirà il ruolo della libertà nel sistema della ragion pratica e della filosofia politica di Kant, mentre Giulia Oskian discuterà l’opera di Tocqueville, fondamento del liberalismo classico.

 

Mostre, installazioni, musica e narrazioni: abitudini, libertà, addomesticamento

1. Libero arbitrio tra evoluzione e cultura

Non c’è senso più intenso della libertà se non quello che ci rende liberi di creare, giocare, scegliere e crescere

Sabato 18 settembre in Piazzale della Rosa a Sassuolo, Coma_Cose, con la conduzione di Carlotta Vagnoli, scivolano sull’armonia della conversazione in “Suonare tutta la vita. La nostra musica libera”, per parlare di libertà e soprattutto del sentiero impervio che è obbligato a superare chiunque decida di non stare alle regole imposte da altri, agli stereotipi, al conformismo, anche se essere liberi non significa poter dire tutto.
L’Archivio di Stato di Modena permetterà di ragionare sulle tematiche della libertà per mezzo del pensiero di Dante Alighieri, a partire dai frammenti di cultura medievale del suo tempo, con la mostra “Libertà va cercando, ch’è sì cara” (Modena, curatori: Emma Abate, Loredana Chines, Patrizia Cremonini, Maddalena Modesti, Miles Nerini, Cristina Solidoro, coordinamento: Miles Nerini, presentazione: venerdì 17 ore 15 alla presenza dei curatori). L’esposizione si comporrà di testi in latino, ebraico e volgare, con visite guidate contingentate sabato 18 e domenica 19. Seguirà la lezione spettacolo “Discesa agli Inferi” alla scoperta dei limiti del libero arbitrio rappresentati dai più celebri personaggi dell’Inferno, attraverso un percorso che dal giardino dell’Archivio di Stato, lungo lo scalone che conduce al primo piano, offre una ascesa fisica e ideale che ripercorre l’intera Divina Commedia, dall’Inferno al Paradiso (Modena, domenica 19 ore 16.30, a cura di: Alessandro Tampieri, produzione: Archivio di Stato di Modena). Protagonista della sonorizzazione dal vivo di “Soundtracks – Musica da Film” saranno due pellicole del 1911 dedicate a L’Inferno di Dante, alla cantica in cui compare il tema del peccato come ingresso dell’umanità nella dimensione del libero arbitrio (Modena, Palazzo Santa Margherita – chiostro, sabato 18 ore 21, special guest: Enrico Gabrielli, direzione artistica: Corrado Nuccini, a cura di: Centro Musica Comune di Modena, Associazione culturale MUSE).
Lo spettacolo “Il Grande inquisitore e altre parabole” è un omaggio all’idea di libertà di Fëdor Michajlovic Dostoevskij, che, divisa tra religione e tentazione illuministica, mette l’essere umano davanti alla vertigine di infinite possibilità (Modena, Teatro Storchi, venerdì 17 ore 21, drammaturgia: Fabrizio Sinisi, regia: Silvia Rigon, con le attrici e gli attori di ERT Fondazione, produzione: Emilia Romagna Teatro Fondazione). Il More Antiquo ensemble con “Libertas domini, libertatem hominis” ripercorrerà il repertorio musicale sacro latino altomedievale che, superati i millenni, ci accompagna quotidianamente nel cammino terreno che prepara a esaltare in eterno l’amore infinito di Dio visto attraverso la ‘libertà’ di intervenire nella vita dell’uomo col fine di liberarlo (Modena, Chiesa della Madonna del Voto, venerdì 17 ore 21, a cura di: Cappella Musicale del Duomo di Modena). Il libero arbitrio, nell’accezione delle Sacre Scritture, è protagonista della mostra “Libertà nella devozione” a cura dell’Archivio storico diocesano di Modena Nonantola, che esporrà i libri liturgici e devozionali riccamente decorati e miniati, per evidenziare l’evoluzione del concetto di possibilità di scegliere che rende gli uomini completi e liberi, senza alcuna costrizione (Modena, curatrice: Federica Collorafi, presentazione: venerdì 17 ore 18 alla presenza della curatrice). Maria Teresa Mori, invece, con l’esposizione “Libero me a malo”, affronta la manipolazione simbolica di due segni arcaici quali la mela e il serpente, presenti nell’immaginario collettivo al di là della confessione religiosa, in un meticoloso lavoro di scavo interiore alla ricerca di che cosa è stata e di che cosa è oggi l’impalpabile ma decisiva questione della libertà di scelta (Modena, ArteSì Galleria d’Arte Contemporanea, curatrice: Cristina Muccioli, presentazione: venerdì 17 ore 18.45 alla presenza dell’artista e della curatrice).

Il laboratorio “So(g)no libero?” a cura del Centro missionario diocesano – animazione e formazione darà la possibilità di giocare con le “chiavi d’accesso alla libertà”, per provare a capire se ci sono libertà libere e uguali per tutti, se hanno effetti sugli altri, se sono davvero scontate come talvolta pensiamo (Modena, Seminario Metropolitano – chiostro, venerdì 17 ore 16-21, sabato 18 ore 10-13.30; 16-21, domenica 19 ore 10-13.30; 16-21). L’esperienza della libertà tra costrizioni fisiche e mentali sarà oggetto del laboratorio “Pensieri e prigioni” a cura della Croce Rossa Italiana – Comitato di Modena, che porterà in scena un gioco educativo presso il Complesso San Filippo Neri, invitando a specchiarsi nell’Altro, a porsi domande su comportamenti alternativi, a fare scelte, a interrogarsi sulla responsabilità collettiva e personale nell’assenza di libertà di altri (Modena, a partire da 14 anni, durata complessiva circa 45 minuti, venerdì 17 ore 14.30-19.30, sabato 18 ore 10-13; 15-19, domenica 19 ore 10-13; 15-18.30). Per molti individui e comunità, infatti, l’assenza di libertà non dipende da scelte proprie. Cosa, allora, più della scuola, può diventare mezzo di emancipazione – e di ‘libertà’ – per i giovani, a prescindere da età, sesso, provenienza, estrazione sociale? La figura attorno alla quale si sviluppa lo spettacolo “Lorenzo Milani. La libertà che mi è cara” è quella di don Lorenzo Milani, il cui pensiero e la cui esperienza di vita dialogheranno con le anime dei giovani di oggi, servendosi di differenti linguaggi artistici all’interno di un’aula scolastica (Modena, Chiesa San Bartolomeo, domenica 19 ore 21, a cura di: Ho Avuto Sete Odv, in collaborazione con: Centro Francesco Luigi Ferrari, Fondazione Ambrosianeum, Fondazione Don Milani). Un altro gioco educativo, “FuoriDentro”, questa volta a cura della Croce Rossa Italiana – Comitato di Sassuolo, si interroga sui possibili contesti di libertà e di costrizione, stimolando il giocatore a muoversi in entrambi gli spazi (Sassuolo, Auditorium “Pierangelo Bertoli”, a partire dai 12 anni, durata complessiva circa 45 minuti, sabato 18 ore 10-13; 16-19, domenica 19 ore 10-13; 16-19). I contesti di costrizione rimandano alla questione dei diritti a tutela delle persone, in particolare delle persone più fragili, alla cui condizione sono dedicati i tre laboratori sui diritti dei pazienti e il Testamento Biologico (DAT) “La libertà di scelta nel fine vita”, che permetterà di rivolgere domande ai conduttori e di prendere visione di alcuni moduli di DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento), esercitandosi a scrivere le proprie (Modena, via Gallucci 13, prenotazione consigliata, a cura di: Associazione Libera Uscita, in collaborazione con: LucidaMente3000, Terra Nuova Edizioni, venerdì 17 ore 15-18, sabato 18 ore 15-18, domenica 19 ore 15-17). Alla “Libertà di cura” si rivolgono i laboratori a cura di Fondazione ANT Italia Onlus, che affronteranno il tema della libertà di scegliere come e dove voler essere curati, per mezzo di  una riflessione partecipata guidata Psicologi ANT, utilizzando video-stimoli e percorsi condivisi di consapevolezza attraverso una piattaforma interattiva (Modena, Auditorium del Dipartimento di Studi linguistici e culturali, venerdì 17 ore 14.30-18.30, sabato 18 ore 14.30-18.30).

Del ricercare tra caso e necessità si occupa l’esposizione “Variazioni” di Silvia Guberti, con opere tridimensionali di medie dimensioni, articolate con elementi ceramici e materiali tessili storici per ripetizione variata di un elemento base, ad esprimere la “libertà condizionata” dell’artista (Modena, Grandezze & Meraviglie – sede, curatore: Luciano Rivi, a cura di: Grandezze & Meraviglie, Festival Musicale Estense, presentazione: venerdì 17 ore 16 alla presenza dell’artista).
Tra caso e intuizione, i giocatori dell’installazione di Nicoletta Moncalieri “La coda dell’asino. L’asino di Buridano e il dilemma dalla scelta” si immergono nei paradossi della scelta cieca, là dove libertà e contingenza sembrano coincidere (Modena, Monastero di San Pietro, sabato 18 ore 17-19 e domenica 19 ore 11-13).

A Sassuolo il Parco Vistarino richiamerà lo speaker’s corner di Hyde Park di Londra e si popolerà di due piccoli palchi dai quali giovani dai 14 ai 20 anni potranno raccontarsi e poter dire liberamente quello che pensano, aderendo al progetto di teatro e performance “Young speaker’s corner. Angoli di libertà”, con gli attori professionisti della compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete (candidature dal 30 agosto, Sassuolo, Parco Vistarino, a cura di: Enrico Lombardi, sabato 18 ore 17-19, domenica 19 ore 10.30-12.30). L’artista Roberto Goldoni, con il progetto “Costruire per distruggere”, propone invece una disamina dello sguardo delle nuove generazioni, dagli anni ‘40 al 2000, rispetto alle precedenti, nel tentativo di ricercare espressione della propria personalità e liberazione dagli schemi (Modena, ArtEkyp Open Studio, curatori: Francesca Baboni, Stefano Taddei, produzione: ArtEkyp Open Studio, presentazione: sabato 18 ore 17 alla presenza dell’artista e dei curatori).

Lo spazio della scelta e della decisione va coltivato fin da bambini ed è proprio a loro, da 0 a 14 anni, insieme alle loro famiglie, che si rivolgono i laboratori “EDEN, il paradiso si può scegliere!”, a cura del Centro per le Famiglie Distretto Ceramico – sede di Sassuolo, con angoli-gioco per bambini accompagnati, giochi di squadra, laboratori da svolgere in loco e kit da portare a casa, riprendendo la simbologia della mela e del serpente (Sassuolo, Villa Giacobazzi – Parco Vistarino, in collaborazione con: Servizi Educativi Comune di Sassuolo, Librarsi, La comune del parco di Braida, Ass. pittori “J. Cavedoni”, Tutto si Muove, Nuovamente Secchia, Mete Aperte, Comunità “Tana per tutti” e Casa Residenza “Casa Serena” – Coop Gulliver -, Coop Solgarden, Compagnia H.O.T Minds, sabato 18 ore 9.30-12.30; 15- 19, domenica 19 ore 9.30-12.30; 15-19). La narrazione-spettacolo “Come Robinson Crusoe” affronta il tema della libertà, dell’ingegno dell’uomo e della sua resilienza e creatività, insieme all’addomesticazione (o il suo tentativo) della natura selvaggia, offrendo spunti e suggestioni ai giovani tra gli 8 e i 12 anni per dare loro modo di sentirsi, come novelli Robinson, artefici del proprio destino (prenotazione obbligatoria, Sassuolo, Villa Giacobazzi – Biblioteca dei ragazzi Leontine, con: Sara Tarabusi, a cura di: Biblioteca dei Ragazzi Leontine, in collaborazione con: Libreria per ragazzi Castello di Carta, venerdì 17 ore 15.30; 17.30, sabato 18 ore 9.30; 11.30; 15.30; 17.30, domenica 19 ore 9.30; 11.30; 15.30; 17.30). Lo spettacolo “Fiabe in Libertà” si rivolge invece ai bambini dai 4 anni in su, con la scena abitata da un topo, una pecora, due castelli, per camminare in un tempo senza tempo, dove le parole aprono a mondi di libertà (prenotazione obbligatoria, Carpi, Teatro Comunale, di e con: Monica Morini, musiche dal vivo: Gaetano Nenna, regia: Bernardino Bonzani, oggetti di scena: Franco Tanzi, a cura di: Castello dei ragazzi, in collaborazione con: Teatro dell’Orsa, sabato 18 ore 17.30, domenica 19 ore 17.30). Con “Via Libera. Perdiqua” sarà disponibile un’installazione interattiva, non stop, per tutti, un gioco con incroci, crocicchi, buche, sorprese. Perché nell’errare non esiste solo l’errore, ma la scoperta di una nuova strada: ci sono vie maestre, ma la libertà non segue un’unica freccia (Carpi, Palazzo dei Pio – Torre dell’Uccelliera I° piano, con: Franco Tanzi, ideazione: Monica Morini, a cura di: Castello dei ragazzi, in collaborazione con: Teatro d’Orsa). Quale icona più rappresentativa di libertà di Pippilotta Pesanella Tapparella Succiamenta Calzelunghe? Nello spettacolo “Pillole di Pippi” saranno dati consigli in libertà ai bambini dai 7 anni in su (prenotazione obbligatoria, Carpi, Giardini della Pretura, ideazione: Monica Morini, narratrici: Lucia Donadio, Chiara Ticini, oggetti di scena: Franco Tanzi, a cura di: Castello dei ragazzi, in collaborazione con: Teatro dell’Orsa, sabato 18 ore 16.30-17.30; 18-19, domenica 19 ore 16.30-17.30; 18-19). Con Ologramma altri giovani saranno protagonisti delle loro scelte nel concerto “Ho imparato a vivere. Vincoli che diventano possibilità” (Modena, Palazzo Santa Margherita – chiostro, sabato 18 ore 11, direttrice: Roberta Frison, testi e regia scenica: Carlo Stanzani, produzione: Istituto MEME Modena, CEMU Centro Europeo Musicoterapia, UPGB Università Popolare “Gregory Bateson” Modena).

E infine, quali sono i gradi di libertà sottesi alla logica del linguaggio musicale? Sarà il matematico Piergiorgio Odifreddi a illustrare “La musica dei numeri”, attraverso interventi, dialoghi ed esecuzioni di brani da Bach al Novecento a cura degli allievi dell’ISSM Vecchi Tonelli di Modena e Carpi riuniti in gruppi cameristici (Carpi, Teatro comunale, venerdì 17 ore 20.30).

 

2. Addomesticamento e domesticazione

Tanti sono i vincoli imposti alla libertà: dalla specie umana al pianeta e dagli umani ad altri umani

Nella Divina Commedia i personaggi femminili non sono molti. Ma quelli che ci sono, sono determinanti. Basti dire che ad accompagnare Dante nel paradiso è una donna: Beatrice. Scelta coraggiosa, perché la donna, in questo modo, assume un ruolo sacerdotale, guida spirituale che precede un uomo nel cammino verso la salvezza. Uno scandalo per il medioevo del sommo poeta. Ma anche oggi, in fondo: il reading di Lella Costa “Intelletto d’amore. Dante e le donne” darà voce alle donne presenti nel testo di Dante, animando il racconto scritto da Gabriele Vacis con Lella Costa, venerdì 17 alle ore 22 in Piazza Martiri a Carpi (in collaborazione con RSI – Radio Svizzera italiana e con la produzione di Mismaonda e Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano).
Il percorso della mostra a cura dell’Archivio Storico Comunale di Carpi è dedicato a quello che è forse considerato il più celebre film di Liliana Cavani, “Il portiere di notte”, la cui trama sfida lo spettatore a considerare la possibilità della libera scelta all’interno di una cornice di dominio e sopraffazione; l’esposizione getterà anche luce sull’iniziale formazione dell’idea del film, nata mentre Liliana Cavani lavorava al documentario storico La donna nella Resistenza (Carpi, Palazzo dei Pio – Sala dei Cervi, curatrice: Francesca Brignoli, presentazione: venerdì 17 ore 18). Sempre a Palazzo dei Pio, gli studenti della classe 4T del Liceo Fanti di Carpi illustreranno la decorazione quattrocentesca del Caronte dantesco presente nella sala dei Trionfi, attraverso i versi della Divina Commedia, con lo spettacolo “Traghettatori di anime” dedicato allo spietato “dominatore” dell’Acheronte (Carpi, Musei di Palazzo dei Pio, coordinamento: Manuela Rossi, Sara Gozzi, Tania Previdi, a cura di: Musei di Palazzo dei Pio, Teatro Comunale di Carpi, sabato 18 ore 17; 18, domenica 19 ore 17; 18). Emblemi che troviamo nel gran viaggio di Dante e di ogni uomo impegnato a cercare, nella libertà, il senso, sono in mostra con gli “Emblemata” di Daniela Alfarano, per invitare il visitatore a fare i conti con lo gran mar dell’essere. Con un testo di Beatrice Buscaroli e una poesia di Davide Rondoni (Modena, Chiesa di Santa Maria della Pomposa, presentazione: domenica 19 ore 21 alla presenza S.E.R. Mons. Erio Castellucci, dell’artista e letture di Davide Rondoni).

Nel patrimonio librario dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena, antiche edizioni di atlanti e libri di viaggio corredate da preziosi testi e immagini portano a riflessioni demografico-sociali sul tema della “domesticazione” e del “signoreggiamento”, attraverso il percorso della mostra “Rappresentazioni cartografiche (sec. XV-XVIII). Uno scenario di conoscenza, conquista, superamento dei confini e ricerca di libertà” (Modena, curatrici: Licia Beggi Miani, Milena Ricci, in collaborazione con: Maria Franca Brigatti, Giorgio Montecchi e Giorgio Pighi, a cura di: Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena). Al genere come stereotipo è invece dedicata la mostra documentaria “Rompete le righe!”, a cura dell’Archivio Storico del Comune di Modena, con una selezione di carte, testi, immagini che testimoniano come, nei secoli, la cultura dominante abbia imposto una distinzione netta di ruoli tra uomo e donna e abbia alimentato nell’immaginario collettivo stereotipi difficili da superare, nonostante i tentativi di emancipazione dei decenni più recenti. A questa ideale premessa, si ricollega l’esposizione di Elisabetta Zavoli “Farfalle di velluto”, con 100 fotografie del viaggio compiuto dall’artista nell’Indonesia transgender tra il 2012 e il 2018, che mirano a indagare il processo interiore di trasformazione per realizzare la propria identità (Modena, a cura di: Biblioteca civica d’arte e architettura Luigi Poletti). Sempre a cura della Biblioteca Poletti, segue il laboratorio socio-creativo-culturale per ragazze e ragazzi dai 10 ai 13 anni “Tra(n)sFormazione. Da bruco a farfalla”, che si concluderà con la creazione di un’opera in fieri, ripercorrendo alcune delle fotografie più evocative della mostra “Farfalle di velluto” (Modena, sabato 18 ore 16; 17.30, domenica 19 ore 16; 17.30). Una scrittrice, Katharina Volckmer, il cui esordio è stato un caso letterario internazionale, e una filosofa della politica, Giorgia Serughetti, dialogano sui temi dell’identità: sessuale, di genere, ma anche collettiva e storica, nella conversazione “Libertà è un *”, a cura della Biblioteca Civica Antonio Delfini (Modena, Giardini Ducali – palco, venerdì 17 ore 21). Sempre a cura della Biblioteca Delfini, si propongono uno spettacolo e un laboratorio esperienziale che approfondisce i temi dello spettacolo: “Il grande Ettore”, per famigli e bambini dai 3 anni in su, è liberamente ispirato al libro Ettore. L’uomo straordinariamente forte di Magali Le Huche, e spazza via gli stereotipi machisti a colpi di uncinetto (Modena, Palazzo Santa Margherita – chiostro, durata 50 min, con: Maurizio Vai, Stefania Milia, suoni dal vivo: Antonio Masella, in collaborazione con: Le Chapeau Des Rêves, domenica 19 ore 16). Subito dopo la performance, dialoghi e giochi teatrali invitano all’incontro con l’altro e ad accogliere le differenze senza timori, per famiglie e bambini dai 6 anni in su (durata da 60 a 90 min, con: Maurizio Vai, Stefania Milia, in collaborazione con: Le Chapeau Des Rêves, domenica 19 ore 17).

La soggettività femminile è stata compressa e costretta in silhouettes e ruoli, persino corpi, modellati dall’esterno, mentre le cartografie, i cesellati e poetici lavori fotografici dell’artista Alessandra Calò nell’esposizione “Libera di diventare me stessa” mostrano un sé geograficamente sconfinato non perché gigantesco, ma perché tracima dolcemente dai contorni (Modena, ArteSì Galleria d’Arte Contemporanea, curatrice: Cristina Muccioli, presentazione: venerdì 17 ore 18.15 alla presenza dell’artista e della curatrice). L’esposizione “Elisabetta Sirani. Donna virtuosa, pittrice eroina” presenterà l’arte innovativa dell’artista e incisore bolognese, figura rivoluzionaria per i canoni del tempo (Modena, La Galleria. Collezione e Archivio Storico di BPER Banca, curatrice: Lucia Peruzzi, produzione: La Galleria. Collezione e Archivio Storico BPER Banca). Il monologo “Della libertà punita”, invece, racconta lo stupro di una giovane donna, il fatto, le conseguenze fisiche, emotive e psichiche e il suo riverbero negli occhi della madre, testimone impotente del cambiamento che ne seguirà (Modena, Fondazione Collegio San Carlo – Teatro, venerdì 17 ore 21, testo: Elena Bellei, con: Olivia Corsini, regia: Gaia Saitta, produzione: Artisti Drama).

Con il corto “Libera” (IT 2021, 60′), si mettono in scena le storie di sette donne alle prese con complesse situazioni familiari e lavorative (Modena, Teatro Guiglia, Nicoletta Rinaldi, sceneggiatura e regia, Roberto Cerè, fotografia e riprese, Saverio Maro, operatore montaggio ed editing video, Nicolò Simonini, musiche originali, Silverio Lega, musiche originali, Alessandra Bertoli, voce, a cura di: Morena Di Leo, Imma De Marino, venerdì 17 ore 17; 19; 21, sabato 18 ore 17; 19; 21, domenica 19 ore 17; 19; 21).
Nella mostra “Essere disparte” i soggetti di Federica Poletti si sottraggono alla “normalità” tutta contemporanea di esistere, di esserci, nel limite della propria esposizione di sé (Modena, Palazzo Ferrari Moreni, curatrice: Giulia Caverni, in collaborazione con: Rua Muro 60, presentazione: venerdì 17 ore 19 alla presenza dell’artista e della curatrice).

Rifacendosi alle sue esperienze formative, maturate nella contro cultura dei primi anni Ottanta, Andrea Chiesi in “La libertà delle erbacce” si misura con il ritorno delle piante pioniere nei luoghi abbandonati, come espressione di ribellione e di libertà della natura, che tende a sfuggire al controllo e alla coercizione: le erbacce sono come punk che occupano i luoghi abbandonati, trasformandoli in spazi liberi, espressione di ribellione culturale e sociale (Modena, Complesso San Paolo ex Chiesa, Sala delle Monache, curatore: Fulvio Chimento, a cura di: Associazione Cerchiostella, Galleria D406, presentazione: venerdì 17 ore 18 alla presenza dell’artista e del curatore). La mostra fotografica “Natural Ellipsis” presenta al pubblico il progetto intitolato To Search the Secret of the Forest realizzato da Pietro Lo Casto in un villaggio nepalese al limitare di una tentacolare foresta, che si pone l’obiettivo di innescare una riflessione sulla necessità di metànoia o “conversione” ecologica, cambiando le proprie abitudini (Modena, curatrice: Rita Meschiari, a cura di: GATE 26A e Studio Tape, presentazione: sabato 18 ore 18 alla presenza dell’artista e della curatrice). Attraverso la costruzione di un ambiente dedicato, la natura artificiale invade via dello Zono aprendo un orizzonte verticale selvatico: “Campo Libero. Un posto dove provare” di Alberonero racconta una storia di libertà contenuta nell’abitudine del quotidiano (Modena, produzione: Consorzio Creativo, Cinzia Ascari, The SOLO House, presentazione: venerdì 17 ore 19 alla presenza dell’artista). L’installazione scenografica “ATLAS. L’erbario in viaggio”, realizzata appositamente per l’edizione 2021 libertà e per lo spazio pubblico della città di Modena, racconta attraverso immagini e disegni di artisti internazionali l’”atlante” delle principali specie botaniche che caratterizzano il paesaggio del Mediterraneo, descrivendo, sulla cancellata dell’Orto Botanico, una vegetazione libera di vagare oltre i confini (Modena, Giardini Ducali. curatrice: Claudia Zanfi, a cura di: GREEN ISLAND/Atelier del Paesaggio, presentazione: venerdì 17 e sabato 18 ore 18 con visite guidate alla presenza della curatrice). Traendo spunto dal materiale epigrafico proveniente dall’Albero della Libertà eretto dai rivoluzionari nella Piazza dell’Orologio (attuale Piazza Garibaldi a Sassuolo) nel 1796, la mostra “L’Albero della Libertà” racconterà la breve storia di quel monumento, attraverso alcune testimonianze grafiche per poi spalancare alle divagazioni sul tema dell’artista Franco Hüller (Sassuolo, Sala Biasin, curatore: Luca Silingardi, a cura di: Servizio Attività Culturali e Associazionismo – Comune di Sassuolo). Con il laboratorio “La libertà non è star sopra un albero…”, partendo da antiche tradizioni popolari e attraversando la fase “politica” del simbolo, ci si vuole aprire all’oggi, consegnando semi di alberi da piantare per il futuro nostro e delle generazioni che verranno (Modena, Complesso San Paolo – Cortile del Leccio, a cura e conduzione di: Giovanna Bosi e Giovanna Barbieri, con la collaborazione di: Giulia Santunione, Daniele Bertoni, Elisabetta Sgarbi e Luigi Maffettone, produzione: Orto Botanico, UNIMORE, venerdì 17 ore 15.30; 17, sabato 18 ore 10; 11.30; 15.30; 17, domenica 19 ore 10; 11.30; 15.30; 17).

Con “Verdi Meraviglie Estensi”, visite guidate teatralizzate dei Giardini Ducali del Palazzo Ducale di Sassuolo saranno condotte dallo storico dell’arte Luca Silingardi in collaborazione con l’Associazione Teatrale STED, fornendo una preziosa occasione per comprendere come il giardino sia luogo di addomesticamento per eccellenza, progetto in cui dare ordine alla natura disciplinandone la biodiversità (Sassuolo, prenotazione obbligatoria, a cura di: Servizio Attività Culturali e Associazionismo – Comune di Sassuolo, sabato 18 ore 17; 18). A cura dell’Associazione STED, l’azione performativa “Ab-soluta. Atto unico su libertà e legami” mette in questione, attraverso l’intreccio di riflessione filosofica, dati scientifici e riferimenti poetico-letterari, l’idea di Homo sapiens come “signore unico del pianeta”, e la contrapposizione ingenua tra micro-sfera privata-personale e macro-sfera politico-economica nella gestione della crisi ecologica, per mostrare come essere liberi è sapersi e sentirsi infinitamente legati (Sassuolo, Teatro Temple, di: Marco Marzaioli e Mariagrazia Portera, a cura di: STED, sabato 18 ore 21).

La rassegna cinematografica “Non riconciliati” presenta alcuni campioni della libertà di essere se stessi in faccia al mondo, senza rimanere racchiusi nelle vecchie gabbie e convenzioni (Modena, Sala Truffaut, curatore: Alberto Morsiani, a cura di: Associazione Circuito Cinema). Venerdì 17 alle ore 20, “1968 – Gli Uccelli. Una storia mai raccontata” di Silvio Montanaro (Italia 2019, 54′) presenta il gruppo più avanguardista e libero dei movimenti studenteschi del ‘68 (al termine della proiezione incontro con il regista). Alle ore 21.30 “White Riot” di Rubika Shah (Gran Bretagna 2019, 84′, versione originale con sottotitoli italiani) ripercorre la parabola del movimento Rock Against Racism, nato negli anni Settanta ed aiutato nella sua battaglia dalla scena punk inglese di quegli anni. Sabato 18 alle ore 20, “Il mio nome è clitoride” di Lisa Billuart-Monet (Belgio 2019, 80′, versione originale con sottotitoli italiani) esplora le confessioni di giovani donne, in un’inchiesta intima tutta femminile sull’erotismo, con un linguaggio franco, diretto, esplicito. Alle ore 21.30 “Coming Out” di Denis Parrot (Francia 2018, 64′, versione originale con sottotitoli italiani) rappresenta quel momento in cui giovani di tutto il mondo filmano e rendono pubblico il loro coming out. Domenica 19 alle ore 18.15 “Disco ruin – 40 anni di club culture italiana” di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto (Italia 2020, 107’) ci conduce in un viaggio visionario, tra notti in autostrada e afterhours che divorano il giorno, mentre alle ore 20.15 “Now” di Jim Rakete (Germania 2020, 73′ versione originale con sottotitoli italiani) presenta la nuova ondata di giovani attivisti in difesa dell’ambiente del futuro, da Greta Thunberg al gruppo Extinction Rebellion.

Nella mostra di Massimo Morandi, “Il libero mare emancipa lo spirito”, opere d’arte e dipinti si confrontano con il tema della libertà in mare, spazio della pirateria e delle nuove scoperte, ma anche mare libero per i vagabondaggi di avventurieri e ascetici viandanti (Modena, Bottega d’Arte – Centro d’Arte e Cultura Torre Strozzi, a cura di: Centro d’Arte e Cultura Torre Strozzi, presentazione: sabato 18 ore 18 alla presenza dell’artista).

Nelle cinque tappe del viaggio itinerante “Mr Exit – Five point”, il personaggio grafico di Anna Armellino, che incarna l’essere umano nell’esercizio di una scelta, lascerà in vetrine o bacheche del centro storico di Modena oggetti “totem”, a simboleggiare ostacoli o risorse, alibi o soluzioni al fine di arrivare ogni volta alla propria via d’uscita (Modena, curatore: Stefano Santachiara, a cura di: Studio A.A.P+0, PuntoZero, H2P, presentazione: venerdì 17 ore 17.30 alla presenza dell’artista).

 

3. Processi di costruzione dell’abitudine

Il nostro stare al mondo si situa tra autonomia della libertà e automazione dell’abitudine: abiti, ruoli, routine e codici sono la segnaletica della nostra esistenza 

Venerdì 17 settembre alle ore 21 in Piazzale della Rosa a Sassuolo, Stefano Bartezzaghi e Alessio Viola si avvarranno dell’intelligenza collettiva del pubblico discutendo di “Regole combinatorie” e presentando un cruciverba su libertà e creatività, quale gioco che rende visibile la strettissima connessione tra vincoli e inventiva, tra immaginazione e combinatoria.
Nella storia della moda, le tappe più significative di innovazione hanno spesso coinciso con momenti di liberazione per le donne e gli uomini. A Carpi, distretto tessile, con la mostra “Habitus. Indossare la libertà” si raccontano 11 capi iconici che hanno cambiato la storia non solo della moda, ma anche quella sociale e culturale del Novecento (Musei di Palazzo dei Pio, curatori: Manuela Rossi, Alberto Caselli, Luca Panaro, a cura di: Musei di Palazzo dei Pio, presentazione: venerdì 17 ore 19). La performance “Ghiaccio” si presenta sotto forma di tableau teatrali, progettati nella mostra “Habitus”, per mettere in risalto il percorso conflittuale della Donna presente nella storia di Barbablù: sottomissione e obbedienza si scontrano con il desiderio di identità e la curiosità diventa il motore fondamentale della ribellione (Carpi, Musei di Palazzo dei Pio, coordinamento: Gigi Tapella, Sara Gozzi, con: FARE Teatro – Teatro Comunale di Carpi, in collaborazione con: Musei di Palazzo dei Pio, venerdì 17 ore 21, sabato 18 ore 18; 21, domenica 19 ore 17; 19) A Modena, invece, l’opera in mostra, in bronzo e porcellana, di Bertozzi & Casoni, “Le porte regali”, rappresenta un albero di pesco in fiore con le radici rivolte al cielo, a simboleggiare la liberazione dai vincoli terreni (Modena, produzione: Museo Bertozzi & Casoni). A cura delle Gallerie Estensi, sia a Modena che a Sassuolo sarà presente un intervento site-specific dell’artista Mustafa Sabbagh “Spazio Disponibile. Areare il pensiero prima di soggiornarvi”, per offrire una visione sul nostro rapporto con il patrimonio artistico antico, offerto come merce e prodotto di consumo, o viceversa fonte inesauribile per riflessioni su noi stessi e il presente (Galleria Estense di Modena, Palazzo Ducale di Sassuolo, curatori: Federico Fischetti, Fabiola Triolo).

Il concerto “Per mestiere e per diletto. Johann Sebastian Bach e Benedetto Marcello” evoca l’ambigua coppia antinomica della pratica artistica per il piacere o come attività condizionata dalle necessità di sussistenza e soggetta alla committenza (Modena, Chiesa di San Bartolomeo, con Michele Barchi al clavicembalo, a cura di: Grandezze & Meraviglie, Festival Musicale Estense, sabato 18 ore 21). Rivolgendosi invece alle nuove forme musicali del Romanticismo, il concerto “Robert Schumann: forme in libertà” rappresenterà, con libere interpretazioni e parafrasi jazzistiche, il lungo e complesso lavoro di riflessioni e sperimentazione di composizioni in forma di variazioni inaugurato da Schumann (Modena, Fondazione Gioventù musicale d’Italia, sabato 18 ore 21, Stefano Calzolari al pianoforte, Marc Abrams al contrabbasso, a cura di: Fondazione Gioventù musicale d’Italia – sede di Modena). La mostra fotografica “Autenticità o finzione? L’obiettivo e il ritratto” vuole riflettere sulla libertà creativa del fotografo nel ritrarre le persone, tra stereotipi e ripetizioni, con dieci fotografi per un soggetto, per comporre un collage visivo di nuova identità (Modena, Teatro Tempio – cortile, coordinamento: Chiara Casotti, a cura di: Associazione Tempio, ARTyou, presentazione: venerdì 17 ore 17). Seguirà venerdì 17 alle ore 19, con replica domenica 18 ore 17, il percorso di ascolto “Liberi di essere…Bach & co. Libertà e interpretazione nella musica classica”, con Armando Saielli, pianista, per scoprire quali finite o infinite possibilità hanno i musicisti di fronte a uno spartito. Il laboratorio e l’installazione “Pensieri sospesi. Opera collettiva per riflettere sul concetto di libertà” consistono nella realizzazione partecipata di una struttura sospesa di pensieri in libertà, dove i visitatori saranno invitati a condividere personali riflessioni ispirate al tema (Modena, Palazzo Santa Margherita – FMAV, a cura di: Fondazione Modena Arti Visive, sabato 18 ore 16-19, domenica 19 ore 16-19). L’Ennesimo Film Festival, con “Non è l’Ennesimo festivalfilosofia. La libertà che crediamo di avere”, presenta 7 corti finalisti, che affrontano il concetto di libertà attraverso il punto di vista soggettivo dei loro protagonisti, di fronte a muri, limiti, confini (astratti o reali) (Sassuolo, Crogiolo Marazzi, a cura di: Tilt Associazione Giovanile – Ennesimo Film Festival, sabato 18 ore 21).

I giovani volontari AISM organizzano il laboratorio esperienziale “Liberi nella città” in cui i partecipanti avranno modo di vestire i panni di una persona alle prese con le barriere architettoniche più comuni nei luoghi di pubblico accesso (come ristoranti, cinema, musei, ecc.), procedendo poi, attraverso l’utilizzo del portale di condivisione e ricerca di attività accessibili Accessibility4all, a un lavoro di analisi e confronto per arrivare a comprendere che, se ogni luogo fosse reso accessibile, la disabilità smetterebbe di essere tale e si trasformerebbe in semplice differenza (Modena, Monastero di San Pietro – chiostro, a cura di: AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla onlus – Sezione di Modena, in collaborazione con: AISM – Sede Nazionale, sabato 18 ore 10.30-12; 15-16.30).

La pandemia ci ha insegnato che tutto può cambiare da un momento all’altro. Gli scatti di Alessio Romenzi, in “Don’t leave me alone”, raccontano l’intervento di Medici Senza Frontiere in quattro dei contesti italiani in cui ha agito durante il picco della pandemia della scorsa primavera (Modena, Palazzina dei Giardini – FMAV, a cura di: Medici Senza Frontiere, Fondazione Modena Arti Visive, presentazione: venerdì 17 ore 18 alla presenza dell’artista). Venerdì 17 alle ore 18 ci sarà la presentazione della mostra fotografica “Don’t leave me alone” e della campagna #50annidiumanità per celebrare i 50 anni dalla nascita di Medici Senza Frontiere, con una conversazione tra Alessio Romenzi, Claudia Lodesani, Lorenzo Respi (Modena, Giardini Ducali – palco, a cura di: Medici Senza Frontiere, in collaborazione con: Fondazione Modena Arti Visive).
Sarajevo venticinque anni dopo, dagli stessi luoghi dai quali i cecchini tenevano sotto assedio la città e i suoi abitanti, è invece il fulcro delle foto di Luigi Ottani in “Shooting in Sarajevo. Installazione performativa”, presso la Galleria Annovi di Sassuolo (curatrice: Roberta Biagiarelli, a cura di: Babelia – Progetti Culturali, con: festivalfilosofia, presentazione: venerdì 17 ore 18.30 alla presenza dell’artista) e in “Shooting in Sarajevo. Polaroid” presso la Galleria Paggeriarte (Sassuolo, curatrice: Roberta Biagiarelli, a cura di: Babelia – Progetti Culturali, produzione: Comune di Sassuolo e festivalfilosofia, presentazione: venerdì 17 ore 19.30 alla presenza dell’artista).
Nelle trenta immagini in bianco e nero della mostra di Giancarlo Pradelli “Intersezioni” emergono dettagli e frammenti che svelano l’identità di costruzioni moderne e architetture storiche, in un connubio tra artificiale e naturale, attraverso il lavoro fotografico svolto su Modena durante il primo lockdown del marzo 2020 (Modena, Giancarlo Pradelli Studio). Spesso lo sguardo degli osservatori è legato all’abitudine, intesa come automaticità dell’osservare. Lo sguardo dell’artista, invece, si stacca dall’abitudinarietà, è un modo di osservare istintuale, non reiterato, come le foto di Fulvia Fioroni cercano di mostrarci in “Sguardi. Fuori dall’abitudine”, tra eccezioni e variazioni (Sassuolo, Galleria d’arte Cavedoni, curatore: Carlo Alberto Zini, in collaborazione con: Magazzini Criminali Presentazione: sabato 18 ore 18 alla presenza dell’artista e del curatore). Gli artisti Lombardo, Manfroni, Monti, Puzziello, Sarrecchia, Tumminia, Zecchini con la loro mostra “Flight” hanno trovato il modo di liberarsi dall’incubo che ci ha colti all’improvviso nella maniera più consona al proprio essere: evadendo attraverso la capacità di creare, di esaminare il proprio rapporto con la natura, anche umana (Modena, curatrice: Cristina Boschini, a cura di: Ranarossa 3.0, presentazione: venerdì 17 alle ore 18 alla presenza degli artisti e della curatrice). L’essere umano da solo in caduta è l’esito della solitudine e del senso di impotenza di fronte alla pandemia, uno spazio vuoto in cui ci troviamo e che ci permette di percepire la nostra fragilità e impermanenza da una parte, e la necessità di rinnovamento drastico e un senso estremo di libertà dall’altra, come farà vedere l’installazione di Virginia Zanetti “I just want to know who I am” (Modena, AGO Modena Fabbriche Culturali – Chiesa di San Nicolò, curatrice: Chiara Dall’Olio, produzione: Fondazione Modena Arti Visive, in collaborazione con: Traffic Gallery – Bergamo -, ArtVerona – Level 0, venerdì 17 ore 9-23, sabato 18 ore 9-23, domenica 19 ore 9-21).

Con “Libertà al metro quadro” studenti delle scuole superiori di Modena e provincia che hanno nel tempo partecipato al Progetto Clip del festivalfilosofia potranno aderire a un laboratorio e mettere in scena un loro copione, una drammaturgia composta da personali esperienze sulle dinamiche vissute in quarantena, creando una loro stanza privata; lo spettatore si muoverà in gruppi ristretti, alla scoperta di questi piccoli mondi (Modena, Parco Archeologico Novi Ark, sabato 18 ore 18, domenica 19 ore 16, a cura di: STED, coordinamento: Tony Contartese, Marco Marzaioli, produzione: festivalfilosofia).

Tramite l’opera fotografica, si evidenziano quelli che sono i limiti alle nostre azioni ma anche le azioni che creano limiti e, infine, le azioni per abbattere i limiti, come emerge in maniera espressiva dall’esposizione di Ascari, Borraccino, Castelli, Federzoni, Gilli “LimitAzioni” (Modena, Centro Culturale G. Alberione, curatore: Gianni Rossi, a cura di: Fotoclub Colibrì BFI, presentazione: venerdì 17 ore 17 alla presenza del curatore e degli artisti). Ai vincoli della malattia e del proprio passato, insieme alle possibilità di reinventarsi ogni giorno con una storia nuova, dimenticando ricordi dolorosi, è dedicato lo spettacolo “Libero di dimenticare. Diario D’Alzheimer” (Modena, di e con: Davide Bulgarelli, a cura di: Università per la Terza Età di Modena, venerdì 17 ore 21). Intorno al tema “libertà” la poesia si esprime fin dai classici, in forme prevalentemente epiche e liriche. Con il reading “S’io posso un dí”, sotto la conduzione di Carlo Alberto Sitta, a parlare sarà soprattutto la recente produzione poetica tra USA e Italia, in una ragionata fabulazione dei linguaggi proposti a cura del poeta e critico letterario Paolo Valesio; si traccerà, inoltre, con Raffaella Terribile, un’indagine sullo sviluppo dell’espressione artistica contemporanea nell’iconografia tra USA e Italia (Modena, produzione: Laboratorio di poesia, venerdì 17 ore 15.30-18.30).

La mostra “The Marazzi Years 1975-1985” celebra la collaborazione instaurata tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta tra il grande fotografo emiliano Luigi Ghirri e l’azienda Marazzi, con una selezione di circa 30 stampe sostanzialmente inedite che evidenziano lo svincolarsi dell’artista dai canoni dell’immagine pubblicitaria e di prodotto (Sassuolo, Palazzo Ducale, curatrice: Ilaria Campioli, a cura di: Gallerie Estensi, in collaborazione con: Archivio Luigi Ghirri, Marazzi Group).
Presso il Civico Planetario “F. Martino” di Modena, con la mostra “Istruzione tecnica e liberazione dal lavoro manuale”, verranno esposte foto storiche dell’Istituto scolastico Corni risalenti agli anni Venti, Trenta, Quaranta e piccole macchine utensili con relative schede tecniche, che fanno parte della ricca strumentazione del Museo dell’Associazione e del “Corni”; si terranno anche visite guidate con esperti operatori (curatori: Tiziano Quartieri, Olimpia Nuzzi, Alessandro Casalgrandi, a cura di: Amici del Corni, in collaborazione con: Modenamoremio, Civico Planetario F. Martino, presentazione: venerdì 17 ore 17.30 con A. Casalgrandi).

 

4. Istituzioni della libertà

Opere, spettacoli e laboratori ricostruiscono simboli e fasi della libertà tra esperienza storica e interpretazione artistica

Sabato 18 alle ore 21.30 in Piazza Martiri a Carpi, la scrittura e la narrazione di Ezio Mauro nello spettacolo “La dannazione: 1921. La sinistra divisa all’alba del fascismo” incontreranno la voce di Massimiliano Briarava, in una cronaca politica animata dalle voci di protagonisti epici: da Terracini a Turati, da Serrati a Bordiga, a Gramsci. Pur pervasi da ideali altissimi di liberazione e riscatto, sembrano tutti condannati dentro il perimetro delle loro divisioni, mentre il Paese sta per essere inghiottito dalla reazione che si fa dittatura.
Libertà. E il pensiero corre subito al grande eroe modenese del Risorgimento, Ciro Menotti. Cantore Galleria Antiquaria presenta una galleria di ritratti (dipinti e sculture) di alcuni dei protagonisti di quel drammatico momento storico, con la mostra di Wainer Vaccari, “Ciro Menotti e il Duca. Una battaglia di libertà” e una riflessione di Stefano Bonaga (Modena, da un’idea di: Leonardo Piccinini, a cura di: Cantore Galleria Antiquaria, presentazione: venerdì 17 ore 19 alla presenza dell’artista e di Stefano Bonaga). Al patriota modenese è dedicata anche la rassegna Ciro Menotti “uno che amò sempre il suo simile” che si sviluppa attraverso l’esposizione di opere e cimeli provenienti dalle raccolte del Museo del Risorgimento di Modena (Modena, curatore: Stefano Bulgarelli, a cura di: Museo civico di Modena). Presso il cortile della Casa di Ciro Menotti, il percorso narrativo di Marco Bertarini, “Piccoli ribelli”, si rivolge a famiglie e bambini dai 6 anni, a partire dal racconto Rafik Schami, chiara ed avvincente metafora su potere, ribellione e libertà, che farà da sfondo anche alla storia di Ciro Menotti, filo conduttore di tutte le iniziative promosse dal Museo Civico (a cura di: Servizio Educativo Museo Civico di Modena, sabato 18 ore 15; 17, domenica 19 ore 15; 17). Presso l’atrio di Palazzo dei Musei, Flavio Favelli racconta la storia dell’opera “Gli Angeli degli Eroi”, operazione tanto istituzionale quanto sovversiva, pensata in origine come murale, poi divenuta grande pannello di legno dipinto al MAXXI di Roma e infine parte delle celebrazioni del 4 novembre in piazza del Quirinale (Modena, a cura di: Museo Civico di Modena, sabato 18 ore 19). Sul muro esterno della Palestra Panaro Flavio Favelli realizzerà “Ciro Menotti 1928-1949”, una pittura su muro che presenta non la figura del patriota ma, attraverso la tecnica pittorica del “razzle dazzle”, il sommergibile della Regia Marina italiana attivo dal 1928 al 1949, emblema dell’appropriazione di simboli risorgimentali da parte del regime fascista (curatrici: Serena Goldoni, Cristina Stefani, a cura di: Museo Civico di Modena).

“Che fine ha fatto Irma?” è uno Urban Game in cui i partecipanti, singolarmente o in gruppo, per mezzo di comunicazioni via Whatsapp, saranno condotti sulle tracce della staffetta Irma, attraversando, in questo modo, alcuni luoghi di Modena che sono stati centrali per la conquista della libertà dal nazifascismo (Modena, Piazza Torre, a cura di: PopHistory, in collaborazione con: Rivoluzioni, persone luoghi ed eventi del ‘900 tra crisi e trasformazioni, promosso da Istituto storico di Modena, Centro documentazione donna, Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena e Fondazione di Modena, venerdì 17 ore 21-22.30, sabato 18 ore 15-16.30; 16.30-18, domenica 19 ore 9.30-11; 11-12.30). Attraverso un’esperienza a tappe per Modena, “90 minuti di Libertà” racconterà il campionato italiano di calcio del 1944, tra bombardamenti e ricerca di normalità di un semplice campionato di calcio che ha rappresentato qualcosa di estremamente più complicato e profondo (Modena, centro storico, domenica 19 ore 10; 11; 12, a cura di: Mo’ Better Football, in collaborazione con: STED, Collettivo FX e Istituto Storico di Modena, drammaturgia di: Damiana Guerra e Giuseppe Piccione).

Giuseppe Antonelli, accompagnato dalla voce di Chiara Lagani, ripercorre le vicende alterne del modello linguistico di Dante in “Dante e la grammatica della libertà”, discutendo anche della celebre lettera di Petrarca a Boccaccio sul primato dantesco, che apre la mostra Dante Gli occhi e la mente. Un’epopea pop curata per il MAR di Ravenna da Giuseppe Antonelli (Piazza Grande – Sito Unesco, sabato 18 ore 22.30, in collaborazione con: MAR – Museo d’arte della città di Ravenna). L’esposizione “Dante illustrato nei secoli. Testimonianze figurate nelle raccolte della Biblioteca Estense Universitaria” ripercorre l’intera storia del ‘Dante figurato’, dalla sequenza quasi cinematografica di acquarelli papyrus style del Dante Estense fino ai recenti Dalì e Guttuso, passando per le ‘imagini’ di Amos Nattini e chiudendo con il video realizzato per l’occasione dagli studenti dell’Accademia di Belle arti di Bologna (Modena, Palazzo dei Musei, Biblioteca Estense e Universitaria – Sala Campori, curatrice: Grazia Maria De Rubeis, a cura di: Gallerie Estensi).

Al Campo di Fossoli di Carpi, la compagnia Teatro dell’Argine guiderà un gruppo di giovani lettori nella performance “Libertà va cercando. Il Canto di Ulisse per Primo Levi”, con la lettura integrale del capitolo Il Canto di Ulisse del libro Se questo è un uomo, seguita dalla lettura a cura degli attori della compagnia del Canto XXVI dell’Inferno della Divina Commedia che è il fondamento del capitolo: emergerà in maniera vivida la ricerca della bellezza della lingua che rappresenta l’estremo tentativo di mantenere e ricreare nel mondo disumanizzato del lager uno spazio di immaginazione e libertà (Carpi, a cura di: Fondazione Fossoli, in collaborazione con: Compagnia Teatro dell’Argine, Consulta per l’integrazione dei cittadini stranieri – Terre d’Argine, venerdì 17 ore 18.30). Nel suggestivo ambiente del Cortile delle Stele del Museo Monumento, con “Libertà va cercando. Dall’alto mare aperto al mare richiuso”, verrà riproposta alle ore 21 la lettura integrale del Canto XXVI dell’Inferno della Divina Commedia, canto che il deportato Primo Levi si sforza di ricordare per insegnare al compagno belga Jean il Pikolo la lingua italiana, (Carpi, a cura di: Fondazione Fossoli, in collaborazione con: Compagnia Teatro dell’Argine, venerdì 17 ore 21). Nella sede prestigiosa della Sala del Culto della ex Sinagoga, in collaborazione con la Galleria degli Uffizi di Firenze, “Libertà va cercando. L’inferno di Federico Zuccari” offrirà un percorso multimediale per esplorare l’opera artistica di Zuccari e insieme la sua contaminazione con i testi di Dante e di Primo Levi (Carpi, a cura di: Fondazione Fossoli, presentazione: sabato 18 ore 19). Attraverso l’installazione “Libertà va cercando. Tracce di umanità in viaggio” verrà inoltre messa a disposizione del visitatore l’App Campo Fossoli rinnovata, attraverso la quale sarà possibile ascoltare il racconto e la testimonianza di chi nel periodo della guerra ha perso la libertà – e spesso la stessa vita – per seguire la propria coscienza. A quelle voci del passato si affiancheranno quelle di chi oggi lascia la propria terra, gli affetti, per affrontare viaggi disperati dalla ricerca di condizioni di vita umane e dignitose (Carpi, a cura di: Fondazione Fossoli, in collaborazione con: Fuse* Factory, Consulta per l’integrazione dei cittadini stranieri – Terre d’Argine, presentazione: venerdì 17 ore 17.30). Un’altra applicazione, DigiMO, permetterà ai visitatori di rivivere il monumento della Modena repubblicana (1796-1799), “La statua della Libertà”, innalzata sui resti del colossale ritratto equestre di Francesco III d’Este, che cadde sotto la furia iconoclasta di un fanatico della Rivoluzione (Modena, Piazza Sant’Agostino, curatori: Francesco Gherardini, Simone Sirocchi, a cura di: Centro DHMoRe). Le parole di Primo Levi tornano, con quelle di Hermann Langbein, nello spettacolo “Gerarchia e Privilegio”, melologo per voce e pianoforte che metterà in scena una riflessione sulla struttura e sulle dinamiche dei campi di sterminio (Modena, Fondazione Collegio San Carlo – Teatro, domenica 19 ore 21, produzione: Amici della Musica di Modena e Istituto Italiano di Cultura di Lubiana, Diana Hobel – drammaturgia, Claudio Rastelli – musiche). “La libertà incompleta” è l’esposizione a cura dell’ANMIG Modena che traccerà la storia infinita dei conflitti, dei costi e delle perdite, dalle guerre alle pandemie, proponendo pannelli illustrativi e postazioni audio-video con immagini e docufilm a ciclo continuo, tra cui il docufilm originale che dà il titolo alla mostra e che sarà presentato sabato 18 alle ore 17.30 (Modena, Casa del Mutilato “Gina Borellini”). L’idea che assolutismo e ragione di Stato siano inconciliabili con l’aspirazione alla libertà dei popoli e con le inclinazioni personali dei singoli individui è il tema dello spettacolo tra letture e musica legato a Schiller e alle influenze che i suoi testi hanno avuto sui grandi musicisti: “Note libere. Tra Schiller, Verdi, Donizetti, Beethoven. Violenza del potere e aspirazione alla libertà” (Modena, Teatro Storchi, a cura di: Modena Città del Belcanto, in collaborazione con: ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi-Tonelli”, con il Corso di Raina Kabaivanska, sabato 18 ore 21).

Con “Tana libera tutti! Libertà trasmissibili” sarà possibile interagire con la grande installazione chiamata “Liberta” a forma di accento, che funge da parete per un’esposizione di piccoli oggetti accompagnati da frasi esplicative e testimonianze sia dei volontari delle varie associazioni coinvolte dal Centro Servizi Volontariato, sia da parte dei cittadini, sulla loro idea di libertà e partecipazione (Modena, Piazza Matteotti, a cura di: Centro Servizi Volontariato Terre Estensi, venerdì 17 ore 10-12; 17-19, sabato 18 ore 10-12; 17-19, domenica 19 ore 10-12; 17-19).

Ai confini decisi artificialmente per scopi politici e a quelli naturali, fino ai confini al tempo del Coronavirus e al rapporto coi cambiamenti climatici è dedicato il percorso espositivo “Confini. Limiti mobili in una realtà che muta”, che si nutre anche di una collaborazione con l’Università di Padova e, in particolare, con gli autori del recentissimo libro Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro, di Telmo Pievani e Mauro Varotto con mappe di Francesco Ferrarese (Modena, curatori: Milena Bertacchini, Mauro Soldati, a cura di: Museo Universitario GEMMA, con il patrocinio di: AIC – Associazione Italiana di Cartografia, presentazione: venerdì 17 ore 17 con Mauro Varotto e Francesco Ferrarese). Quali potranno diventare i confini del nostro Paese in un futuro prossimo? Per rispondere al quesito, saranno organizzate visite guidate alla mostra (Museo Universitario GEMMA, ogni 30′ con ingresso contingentato, durata della visita 20′, sabato 18 ore 17-19, domenica 19 ore 15-17).

I confini di un continente e quelli culturali sono al centro della conversazione della scrittrice Simonetta Agnello Hornby in “Africa, oltre gli stereotipi”, con racconti di giovani africani e il dialogo con una giovane dottoressa per lasciarsi interrogare dalle storie di libertà di chi ha sperimentato un differente accesso a diritti e opportunità. Un confronto reso ancora più vivo dagli interventi musicali di Jabel Kanuteh e Marco Zanotti: duo di percussioni e kora, autori dell’album Freedom of Movement (Modena, Giardini Ducali – palco, a cura di: Medici con l’Africa Cuamm, domenica 19 ore 21). Sul tema dei diritti e delle opportunità, l’installazione “L’UE zona di libertà LGBTIQ” permetterà di accedere, attraverso QRcode, a contenuti interattivi sui dati dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali, partendo dai pannelli con i colori della bandiera arcobaleno, proponendo inoltre quiz interattivi per i partecipanti (Modena, Palazzo Comunale Galleria Europa, a cura di: Centro Europe Direct, Fondazione Giacomo Brodolini, in collaborazione con: Rappresentanza a Milano della Commissione europea).

Per invitare a riflettere sul concetto di limitazione delle libertà personali e su come esso si sia modificato nel tempo, il Palazzo Comunale di Modena ospita visite guidate alla scoperta delle sue carceri in “Libertà e potere nella civiltà comunale” (a cura di: Museo Civico di Modena – Coordinamento Sito Unesco, venerdì 17 ore 14.30; 19, sabato 18 ore 14.30; 19, domenica 19 ore 14.30; 19.00). Anche il Duomo di Modena sarà visitabile per rintracciare e conoscere quelle opere dell’apparato decorativo che esprimono la libertà di scegliere e agire, indicando anche la liberazione dal demonio e dalle malattie, la prigionia e la liberazione dai peccati: “Il Duomo tra libero arbitrio, liberazione e salvezza” (a cura di: Musei del Duomo di Modena, in collaborazione con: Coordinamento Sito Unesco di Modena, venerdì 17 ore 9.30-18.30, sabato 18 ore 9.30-18.30, domenica 19 ore 9.30-18.30). Sempre sulla negazione o limitazione delle libertà personali, ma a partire dal romanzo contemporaneo Balzac e la Piccola Sarta cinese dell’autore Dai Sijie, presso il chiostro di Palazzo Santa Margherita sarà messo in scena il reading “Il volo della fenice. Leggere per essere liberi” (Modena, venerdì 17 ore 21, testo e regia: Sandra Tassi, a cura di: Associazione culturale “Il Leggio”).

A partire dalle parole di Gramsci dal carcere, lo spettacolo teatrale “Il mondo è una unità si voglia o non si voglia” attraversa l’esperienza basagliana di superamento dei manicomi e di ritrovamento della centralità della Persona, arrivando ai nostri giorni, tra gridato distanziamento sociale e necessario distanziamento fisico, con performers che coinvolgeranno il pubblico, per sperimentare il valore terapeutico della libertà con parole liberate e collettive; scrittura scenica di Claudio Ascoli, con l’amichevole collaborazione e consulenza degli psichiatri Franco Rotelli e Piero Cipriano e dell’antropologo Pietro Clemente (Modena, Piazza Roma, di Claudio Ascoli, produzione: Chille de la balanza, in collaborazione con: AUSL Modena, venerdì 17 ore 21).

Il cinema è una di quelle pratiche interessate da censura, tagli, pecetti, sequestri, tra intenzione governativa di controllo e libertà e volontà artistica di espressione. La rassegna “Ciak, si taglia!” (Carpi, Biblioteca Loria – Auditorium, a cura di: Biblioteca multimediale A. Loria) presenta l’incontro con il critico cinematografico Federico Bernocchi venerdì 17 alle ore 21 “Le libertà del cinema. Dalla censura alle nuove regole dell’Academy sull’inclusione e la diversità”; a seguire la proiezione di “Ultimo tango a Parigi” V.M. 18 di Bernardo Bertolucci (Italia, 1972, 124′), pellicola sequestrata, dissequestrata e a lungo sotto processo, fino alla riabilitazione del 1987. Sabato 18 alle ore 21 “Talking About Trees” di Suhaib Gasmelbari (Sudan, 2019, 97′, versione originale con sottotitoli italiani: liberatoria in corso di concessione), un film selezionato alla Berlinale, mostrerà cosa significhi portare l’arte e l’industria cinematografica in un paese come il Sudan. Domenica 19 alle ore 18 con “Giulio Andreotti. Il cinema visto da vicino” di Tatti Sanguineti (Italia, 2014, 94′), si alterna il girato della più lunga intervista mai rilasciata dal politico democristiano con una minuziosa indagine d’archivio per ricostruire l’operato di Andreotti come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo spettacolo.

Per la prima volta il Crogiolo Marazzi di Sassuolo ospita una mostra, quella di Annalisa Vandelli, “In un vortice di polvere”, con settanta fotografie accompagnate da testi, video e musiche, ai quali si accede tramite QR code, che rappresentano il distillato di 10 anni di racconti del mondo iperconnesso della globalizzazione, in un allestimento in lamiera e nylon che cita una baraccopoli (curatori: Tatiana Agliani, Uliano Lucas, a cura di: Lions Club Sassuolo, in collaborazione con: Marazzi Group, Comune di Sassuolo).

5. Capitalismo digitale

Laboratori e interventi artistici ricostruiscono le nuove forme di relazione di “signoria/servitù” attraverso la realtà digitale

Nella conversazione ai Giardini Ducali di Modena, “Geni, ingegneri e altri spiriti liberi”, che si tiene nel campo tematico tracciato dalla candidatura di Modena come Città creativa Unesco per il cluster “Media arts”, Massimo Temporelli e Luciano Canova faranno emergere il ruolo del digitale come frontiera della creatività (sabato 18 ore 21, in collaborazione con: Modena candidata Città Creativa Unesco “Media arts”).
“Lend Me Your Face: Go Fake Yourself!” è l’intervento di net art, tra verità e manipolazione, a opera di Tamiko Thiel e del suo collaboratore “/p” che sarà proiettato sul video wall della galleria Metronon 24 ore su 24, a partire dal progetto di installazione di Intelligenza Artificiale commissionato nel 2020 da The Photographers’ Gallery di Londra; tramite un QR code che ricondurrà al sito del progetto, i visitatori potranno caricare un’immagine del proprio viso e ottenere così il proprio deepfake personale (Modena, produzione: Metronom, presentazione: venerdì 17 ore 19 alla presenza dell’artista).

Sabato 18 alle ore 18 saranno discusse le implicazioni teoriche dell’installazione di net art nella conversazione “Materiale, artificiale, immateriale” tra Tamiko Thiel e Ingrid Maria Paoletti, con la conduzione di Marcella Manni, per far emergere gli incroci tra materia e smaterializzazione (in collaborazione con: Metronom).

Mediante l’ausilio della serie di brevi documentari “Screening surveillance” realizzati dal Surveillance Studies Network, nella conversazione introduttiva di Philip Di Salvo e David Lyon “La cultura della sorveglianza. Dati biometrici, big data, libertà”, si metteranno in luce le varie forme della sorveglianza contemporanea, con un focus particolare sulle ripercussioni democratiche delle tecnologie di monitoraggio biometriche, come il riconoscimento facciale (Modena, Cinema Astra, venerdì 17 ore 21, modera: Alberto Nerazzini – Vice-Presidente DIG -, a cura di: Associazione DIG – Documentari Inchieste Giornalismi, con: The Surveillance Studies Centre, Queen’s University, Kingston).

Il talk su “Homo Habilis” permetterà di discutere di libertà e innovazione con gli imprenditori del territorio modenese, sabato 18 alle ore 18.30 (Modena, Palazzo Comunale – Corridoio dei passi perduti, curatori: Vittorio Cavani, Giorgia Sarti, a cura di: Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Emilia Area Centro, in collaborazione con: Milena Bertacchini, Vallori Rasini).

Con il laboratorio “Makeit OS. Open content: libertà è condivisione” si impara a conoscere contenuti open attraverso incontri, webinar e install party in cui esperti aiutano a installare e configurare sistemi operativi e software open, a partire dalla distribuzione liberamente scaricabile dal sito di Makeitmodena, Makeit Iso (Modena, Sala Civica Quartiere 1, a cura di: Palestra Digitale MakeitModena, in collaborazione con: Associazione CononscereLinux, Associazione MODI, Associazione CivicWise Italia, venerdì 17 ore 17.30). Il successivo laboratorio “Makeit OS. Open data e IoT” farà il punto sullo stretto rapporto tra la disponibilità di accesso ai dati prodotti e presenti liberamente in Internet (Open Data) e i progetti che li utilizzano integrandoli nella nostra vita quotidiana (Modena, Sala Civica Quartiere 1, a cura di: Palestra Digitale MakeitModena, in collaborazione con: Associazione CononscereLinux, Associazione MODI, Associazione CivicWise Italia, sabato 18 ore 10; 15).

“Tools for freedom” presenta i risultati dal laboratorio di ricerca The Kettle, attivato dalla Scuola Postgraduate di IED Istituto Europeo di Design Milano, con un percorso frutto delle esperienze personali del team in clima post-pandemico, occasione anche di testare una serie di possibili tool (dal diario al video), all’interno di una installazione multimediale (Modena, AGO Modena Fabbriche Culturali – Tunnel, curatrice: Diletta Toniolo, a cura di: IED – Istituto Europeo di Design Presentazione: sabato 18 ore 18).

“Gioco: spazio di libertà” esplorerà, con 5 installazioni e attraverso un percorso esperienziale, i temi della libertà individuale e partecipativa, tra regole del gioco e del videogioco, servendosi dello spazio digitale (Modena, AGO Modena Fabbriche Culturali – FEM – Future Education Modena, a cura di: Future Education Modena, venerdì 17 ore 16.30-21.30, sabato 18 ore 16.30-21.30, domenica 19 ore 10.30-13; 14-16).

Nel laboratorio “Liberi di volare”, si vivrà un’esperienza in realtà virtuale del volo con aliante e delle procedure in remoto di manutenzione di aerei presso l’aeroporto di Pavullo dimostrando come un grande sogno quale quello della libertà di volare può realizzarsi se accompagnato, a sua garanzia, da positive e complesse autolimitazioni (Sassuolo, venerdì 17 ore 17-19, sabato 18 ore 16-22, domenica 19 ore 9-13, conducono: Clemente Ingenito e Carla Miselli, a cura di: Centro Studi S.T.A.S.A. Centro Studi Trasporto Aereo Sistemi Avanzati – Sicurezza e Ambiente).

Lo specialista di estetica Andrea Pinotti e l’artista e mediatore interdisciplinare Luca Pozzi dialogheranno sulla “Rosetta Mission 2020 – Degrees of freedom”, opera interdisciplinare in Virtual Reality, per ricercare insieme i gradi di libertà nell’era della realtà virtuale ed aumentata (Modena, Palazzo Santa Margherita – FMAV, a cura di: Fondazione Modena Arti Visive, sabato 18 ore 21). Tre appuntamenti di visita guidata permetteranno di approfondire la mostra e la ricerca dell’artista Luca Pozzi e il rapporto tra arte e scienza, in “Hyperinascimento” (Modena, Palazzo Santa Margherita – FMAV, a cura di: Fondazione Modena Arti Visive, venerdì 17 ore 18, sabato 18 ore 18, domenica 19 ore 18).

 

Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel. 059/2033382 e www.festivalfilosofia.it

Intelligenza artificiale: l’arte dell’algoritmo. Formazione gratuita per insegnanti e educatori al FabLab Junior di Fiorano

Intelligenza artificiale: l’arte dell’algoritmo. Formazione gratuita per insegnanti e educatori al FabLab Junior di FioranoIscrizioni già aperte per “Intelligenza artificiale: l’arte dell’algoritmo”, l’appuntamento formativo gratuito a cura di Ammagamma, Artificial Intelligence solutions, associazione Lumen e FabLab Junior del Comune di Fiorano Modenese. L’incontro, in presenza, è in programma per lunedì 20 settembre alle ore 17 ed è rivolto a educatori e insegnanti. Posti limitati, iscrizione obbligatoria (info@casacorsini.mo.it). Accesso con greenpass.

“Vogliamo aiutare insegnanti e educatori a comprendere l’IA – spiegano gli organizzatori – con consapevolezza, curiosità e senso critico. Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale sta radicalmente trasformando la nostra capacità di interpretare e comprendere la realtà in cui viviamo. Attraverso l’adozione di un approccio esperienziale e lo sviluppo del ragionamento critico, vogliamo offrire una chiave di accesso, di comprensione e di interazione attiva con l’intelligenza artificiale, promuovendo al contempo un processo di crescita culturale”.

 

Chiusure notturne sulla Tangenziale di Bologna e sulla A1

Chiusure notturne sulla Tangenziale di Bologna e sulla A1Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori di manutenzione del cavalcavia situato al km 16+400, previsti in orario notturno, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 22:00 di questa sera lunedì 13 alle 6:00 di martedì 14 settembre, sarà chiuso lo svincolo 8 bis “Granarolo-Caab”, in entrata verso Casalecchio/A1 Milano-Napoli.
In alternativa si consiglia di entrare allo svincolo 8 “Michelino”;

-dalle 22:00 di venerdì 17 alle 6:00 di sabato 18 settembre, sarà chiuso lo svincolo 8 “Fiera”, in entrata verso San Lazzaro/A14 Bologna-Taranto.
In alternativa si consiglia di entrare allo svincolo 8bis “Viale Europa”.

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Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire la rimozione di un cantiere permanente e per lavori di manutenzione della segnaletica orizzontale, in orario notturno, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

-dalle 22:00 di mercoledì 15 alle 5:00 di giovedì 16 settembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Basso Lodigiano e Casalpusterlengo, verso Milano.
Si segnala che la stazione di Basso Lodigiano sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, verso Milano e Bologna.
Nella stessa notte, ma con orario 21:00-5:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Somaglia est”, situata all’interno del suddetto tratto.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Basso Lodigiano, percorrere la SS9 Via Emilia per 8,5 km, proseguire sulla SP234 per ulteriori 6 km e rientrare, sulla A1, alla stazione di Casalpusterlengo, al km 38+000.
In alternativa alla chiusura dell’entrata della stazione di Basso Lodigiano verso Bologna, si consiglia di entrare alla stazione di Piacenza sud, al km 58+000;

-dalle 22:00 di giovedì 16 alle 5:00 di venerdì 17 settembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Casalpusterlengo e Basso Lodigiano, verso Bologna.
Si segnala che la stazione di Casalpusterlengo sarà chiusa in entrambe le direzioni, verso Bologna e Milano.
Nella stessa notte, ma con orario 21:00-5:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Somaglia ovest”, situata all’interno del suddetto tratto.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Casalpusterlengo, percorrere la SP234 e la SS9 Via Emilia e rientrare, sulla A1, alla stazione di Basso Lodigiano, al km 50+000.
In alternativa alla chiusura dell’entrata della stazione di Casalpusterlengo verso Milano, si consiglia di entrare alla stazione di Lodi, al km 22+000;

 

Maranello, progetti per la socialità: Comune, Volontariato e cittadini assieme per nuove iniziative di prossimità

Maranello, progetti per la socialità: Comune, Volontariato e cittadini assieme per nuove iniziative di prossimitàUna festa ben riuscita, che si è tenuta all’aperto nei giorni scorsi in un’area condominiale e che ha coinvolto gli inquilini delle ex Scuole di Pozza. Un’iniziativa a base di pizza e buon umore, nata dalla collaborazione tra Servizi Sociali comunali, Parrocchia e Associazioni di volontariato, il cui successo sta portando ora l’Amministrazione maranellese a valutare l’organizzazione di altri eventi analoghi, con l’obiettivo di includere strade, cortili e piazzali tra i luoghi della socialità.

L’entusiasmo e gli apprezzamenti di chi ha partecipato alla ‘pizzata’ presso le ex Scuole hanno dunque suggerito alla comunità come queste modalità di ritrovo possano diventare una sorta di ‘format’ promettente per ridare smalto alla rete relazionale duramente colpita dalla pandemia.

L’intenzione è innanzitutto quella di rinsaldare, attraverso tali iniziative, le relazioni tra vicini e residenti della stessa zona, in modo che per le persone in difficoltà, soprattutto per quelle più fragili, sia più facile ottenere un aiuto in un ambito di prossimità.

Alla festa hanno partecipato Daniela Ottolini, assessore comunale al Welfare, don Pierino Sacella, parroco di Pozza-Torre Maina, diversi volontari già impegnati nella spesa a domicilio durante il lockdown e alcuni esponenti della Caritas di Pozza, dell’Avap di Maranello e del comitato distrettuale della Croce Rossa. Tutti disponibili a ragionare insieme ai cittadini su un calendario più strutturato di simili iniziative, per ‘fare comunità’ sempre di più.

“Ci sono tanti ‘effetti a lungo termine’ del covid e dell’isolamento cui siamo stati e siamo ancora in parte costretti” – spiega Daniela Ottolini -: uno di questi è l’indebolimento delle relazioni e dei legami sociali, la perdita di contatto con chi ci circonda e l’aumento dei rischi connessi alla solitudine. Per questo motivo il Servizio sociale del Polo territoriale di Maranello ha promosso a favore degli inquilini delle ex Scuole di Pozza, che in gran parte sono anziani e vivono soli, un’iniziativa semplice ma dal grande valore simbolico, vissuta con un’allegria e uno spirito di condivisione che un po’ ha fatto ‘dimenticare’ ai presenti l’emergenza non ancora conclusa”.

“Il contributo dei volontari e delle associazioni – conclude l’assessore – è stato decisivo per la realizzazione e la riuscita dell’evento, che ha dimostrato come una pizza e quattro chiacchiere in compagnia possano portare coesione e un pizzico di serenità tra le persone. La nostra idea è che l’iniziativa non si fermi qui: assieme ai soggetti coinvolti nella prima festa, studieremo altre proposte per gli inquilini delle ex Scuole ed eventualmente per altre realtà del nostro territorio. Se la risposta sarà positiva, questo potrebbe diventare un nuovo ‘metodo’ di lavoro per tutti”.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 14 settembre

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 14 settembreCielo irregolarmente nuvoloso per la presenza di nubi alte e stratificate; nel pomeriggio cielo in prevalenza sereno. Temperature in ulteriore lieve aumento con valori molto superiori alla media del periodo. Minime attorno a 18-19 gradi, ma con valori inferiori nelle aree extra-urbane; massime attorno a 31-32 gradi nella pianura interna, 28 gradi sulla costa. Venti deboli e variabili, tendenti a divenire meridionali in serata. Mare quasi calmo o poco mosso.

(Arpae)

“L’albero della Libertà”, Franco Hüller in mostra nel weekend in Sala Biasin

“L’albero della Libertà”, Franco Hüller in mostra nel weekend in Sala BiasinL’artista sassolese Franco Hüller, ormai da anni trasferitosi a Praga, torna in città con la mostra  L’albero della Libertà, allestita in Sala Biasin nei giorni del Festivalfilosofia: 17, 18 e 19 settembre. Dalla capitale boema, dove ha sviluppato con successo la propria ricerca, soprattutto in ambito pittorico, affiancandola all’insegnamento di pittura presso la Prague City University, Hüller ritorna con l’esposizione di dieci opere appositamente dipinte per indagare il tema del festival di quest’anno: Libertà.

«Avrei potuto affrontare il tema della Libertà dal punto di vista filosofico – spiega Hüller – ma ho invece preferito lasciarmi ispirare dall’immagine degli “alberi della Libertà” che i filo-rivoluzionari francesi innalzarono sul finire del Settecento nelle pubbliche piazze, pensando a una sorta di “selva-installazione” composta da dieci opere astratte, che hanno tuttavia anche una propria autonomia».

«La presenza in Sala Biasin – aggiunge il curatore della mostra Luca Silingardi – di quanto resta delle iscrizioni collocate sul marmoreo Albero della Libertà, eretto al centro della nostra piazza dell’Orologio (ora Garibaldi) dai filo-rivoluzionari francesi nel 1796 e distrutto dagli austriaci due anni dopo, non poteva essere luogo migliore per allestire questa esposizione, di grande impatto anche dal punto di vista spaziale e nella quale Hüller indaga il tema con la massima libertà espressiva, anche grazie al ricorso alla pittura astratta, fino ad ora piuttosto rara nel sul catalogo».

 

Vernissage: venerdì 17 settembre, ore 17.

Apertura al pubblico (ingresso libero): venerdì 17 e sabato 18 settembre: 10 – 23, domenica 19 settembre: 10 – 21

 

Franco Hüller

Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’artista sassolese completa la formazione all’Accademia di Belle Arti di Verona. Dopo esser stato docente di educazione artistica in Italia, attualmente insegna pittura alla Prague City University.

Ha all’attivo corsi di estetica e comunicazione in istituti superiori, oltre a laboratori creativi sviluppati con disabili intellettivi e giovani disagiati. Già direttore artistico delle riviste Autodafè e Cenere, ha presentato a Modena il progetto/galleria Flanêur. Le sue opere sono state esposte in mostre collettive e personali in Italia e in Repubblica Ceca. Il suo percorso artistico è segnato dall’incrocio di forme differenti di espressione (pittura, fotografia, video arte, animazione multimediale) e dalla ricerca di una costante interazione spinta con l’interlocutore fruitore dell’opera.

Allo scadere arriva la sconfitta del Sassuolo, battuto all’Olimpico 2-1 dalla Roma

Allo scadere arriva la sconfitta del Sassuolo, battuto all’Olimpico 2-1 dalla RomaAll’Olimpico la Roma batte 2-1 il Sassuolo grazie a una magia di El Shaarawy a tempo scaduto in una partita condizionata da due pali, due gol annullati e da tante occasioni.

Le due squadre si schierano con un 4-2-3-1 a specchio. Costante ricerca di Abraham e della profondità per i giallorossi, ostinata costruzione dal basso per gli uomini di Dionisi. Ma anche la squadra neroverde non rinuncia a sfruttare l’arma principale di Raspadori che si muove ripetutamente negli spazi alle spalle di Mancini e Ibanez. Come al 26′ quando, sugli sviluppi di un lancio per l’attaccante azzurro, si sviluppa un’azione che porta al gol di Berardi ma l’1-0 del Sassuolo è annullato per un fuorigioco millimetrico di Raspadori.
Non è fuorigioco al 37′ quando la Roma – che poco prima aveva sfiorato il gol con un diagonale largo di Abraham – trova l’1-0 con uno schema da calcio piazzato: pallone rasoterra di Pellegrini per l’inserimento di Cristante che batte Consigli e sigla il secondo gol della sua stagione.

Nella ripresa Dionisi cambia: fuori Raspadori, dentro Scamacca. Ed è la scelta giusta perchè è proprio l’ex di turno ad iniziare l’azione dell’1-1: lancio per Berardi che salta Vina e serve Djuricic che da due passi mette in rete. La Roma reagisce subito: Mkhitaryan libera al tiro Pellegrini, Consigli respinge e Abraham sul tap in colpisce il palo. Le squadre si allungano, si gioca a folate. Al 69′ è il turno di Boga che si lascia alle spalle tre avversari e serve Berardi ma Rui Patricio è decisivo nel deviare il tiro dell’azzurro. Al 72′ la Roma sfiora il gol e lo fa di nuovo con Pellegrini che con una magia si libera di Rogerio e Ferrari ma sbaglia ancora la conclusione. Ritmi altissimi e al 78′ Sassuolo va vicino al vantaggio: Djuricic ribalta il fronte in 5 secondi e innesca Boga che arriva in porta ma Rui Patricio è ancora una volta decisivo.
Non è finito il galà delle occasioni: all’87’ ci prova Traore con una conclusione che si stampa sul palo alla destra di Rui Patricio. Ma al 91′ la Roma fa esplodere l’Olimpico: El Shaarawy è il destinatario di una palla a campanile, si coordina e col destro trova palo interno e gol. Fine delle emozioni? Tutt’altro.
Al 94′ Scamacca si inventa il clamoroso euro gol dell’ex ma è fuorigioco. Mourinho festeggia il punteggio pieno e la panchina numero 1000.

 

Il tabellino

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio 7; Karsdorp 6 (44’st Reynolds sv), Mancini 6, Ibanez 6, Vina 5; Cristante 7, Veretout 6 (29’st Carles Perez 6); Zaniolo 6 (29’st Shomurodov 6.5), Pellegrini 7, Mkhitaryan 6.5 (24’st El Shaarawy 7); Abraham 6.
In panchina: Boer, Fuzato, Smalling, Villar, Calafiori, Borja Mayoral, Diawara, Darboe.
Allenatore: Mourinho 7.
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli 6; Toljan 6, Chiriches 6, Ferrari 5, Rogerio 5.5; Frattesi 6 (38’st Ayhan sv), Maxime Lopez 6; Berardi 6.5 (31’st Defrel sv), Djuricic 7 (38’st Traore sv), Boga 6.5 (44’st Kyriakopoulos sv); Raspadori 6 (1’st Scamacca 6.5).
In panchina: Pegolo, Goldaniga, Magnanelli, Peluso, Muldur, Harroui, Matheus Henrique.
Allenatore: Dionisi 6.5.
ARBITRO: Sozza di Seregno 6.
RETI: 37’pt Cristante, 12’st Djuricic, 46’st El Shaarawy.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti:
Chiriches, Ibanez, Cristante. Angoli: 6-4 per il Sassuolo.
Recupero: 2′ pt, 5′ st.

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