Il clima pazzo sconvolge la natura con l’addio in Italia a quasi un frutto su quattro per il crollo di oltre il 27% della produzione nazionale in un 2021 segnato in media da quasi sei eventi estremi al giorno tra siccità, bombe d’acqua, violente grandinate e gelo che hanno compromesso pesantemente i raccolti. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su “2021, l’anno nero della frutta Made in Italy” diffusa in occasione del Macfrut di Rimini il più grande salone della frutta e verdura Made in Italy, sulla base della banca dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
L’andamento climatico anomalo con l’inverno bollente, il gelo in primavera ed una estate divisa tra caldo africano, siccità e violenti temporali – sottolinea la Coldiretti – hanno prima danneggiato le fioriture e poi i frutti con i raccolti Made in Italy che sono scesi al minimo da inizio secolo. Il risultato è un calo che riguarda tutti i prodotti, dalle mele (-12%) alle pere (-69%), dalle susine (-33%) ai kiwi (-29%), dalle albicocche (-37%) alle pesche (-48%) fino alle ciliegie (-20%) secondo l’analisi della Coldiretti rispetto alla media dei cinque anni precedenti.
Una situazione drammatica per i produttori colpiti dalle calamità che in molti casi – sottolinea la Coldiretti – hanno perso un intero anno di lavoro, ma che riguarda anche i consumatori che hanno dovuto affrontare un carrello della spesa più costoso.
Il settore ortofrutticolo nazionale – spiega Coldiretti – garantisce all’Italia 440mila posti di lavoro, pari al 40% del totale in agricoltura, con un fatturato di 15 miliardi di euro all’anno tra fresco e trasformato grazie all’attività di oltre 300mila aziende agricole su più di un milione di ettari coltivati in Italia e vanta ben 113 prodotti ortofrutticoli Dop e Igp. L’Italia della frutta – sottolinea la Coldiretti – primeggia in Europa con molte produzioni importanti: dalle mele alle pere, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne ma anche per molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi.
Per difendere questo patrimonio nazionale dagli effetti dei cambiamenti climatici e tutelare le imprese e le famiglie – evidenzia Coldiretti – è strategico promuovere l’applicazione e la diffusione di misure di gestione del rischio. “Sostenere l’adesione delle aziende agricole a questi strumenti è un’esigenza imprescindibile considerato che, ad oggi, meno del 20% della produzione lorda vendibile agricola nazionale risulta assicurata nonostante la maggiore frequenza ed intensità di eventi climatici estremi ai quali si aggiunge la volatilità dei prezzi che caratterizza il mercato globalizzato” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “con la collaborazione fra Stato e Regioni è necessario promuovere strumenti di gestione del rischio moderni, riguardanti sia la difesa attiva che passiva delle colture e volti a tutelare le imprese e i loro redditi.”
Dopo il recente congresso nazionale di metà luglio che ha confermato Benedetto Della Vedova Segretario Nazionale, Riccardo Magi Presidente e ha visto il rientro di Emma Bonino nel partito che ha fondato tre anni fa, gli iscritti di Modena e Provincia di Piu’ Europa – oltre al comune capoluogo provenienti da Carpi, da Sassuolo e dal comprensorio ceramico – si sono riuniti, alla presenza di Matteo Riva dell’Assemblea Nazionale del partito per dar vita al nuovo circolo locale.
“La nostra attivita’ sara’ prevalentemente dedicata alle problematiche legate al territorio modenese alle quali vorremmo contribuire a offrire soluzioni e risposte” -ha dichiarato Nadia Politi, eletta coordinatrice del circolo modenese, con voto unanime di tutti i presenti, che ha proseguito il suo ringraziamento dopo l’ elezione affermando che “oltre a voler declinare a Modena le proposte politiche di Piu Europa, la nostra iniziativa tende a voler rafforzare la presenza del partito sul territorio sia cittadino che provinciale”. Politi, ha voluto infine evidenziare l’importanza di quanto riferito da Riva nel suo intervento durante l’assemblea dicendo che “la nostra sfida e il nostro impegno politico sarà prevalentemente quello di collaborare con le altre forze liberal democratiche sul territorio modenese come Azione, Italia Viva, le anime repubblicane e liberali per dar vita quanto prima a un coordinamento unico che conduca al polo libdem che abbia come riferimento politico la famiglia europea di Renew Europe”. Come ha spiegato bene Riva -conclude Politi- questo è il mandato che il nostro recente congresso ha dato chiaramente alla nuova dirigenza sia nazionale che locale”
Nadia Politi quarantenne di Sassuolo, impiegata ha svolto politica in passato con la lista civica legata all’ex sindaco Pistoni ed è stata tra i delegati emiliani al Congresso Nazionale di Più Europa del 16/18 luglio scorso a Roma.
Sono aperte le domande di contributi per calmierare il canone di affitto: è infatti esecutivo l’avviso pubblico dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico per gestire i fondi messi a disposizione dalla Regione e destinati a proprietari e inquilini che intendano rinegoziare contratti di locazione esistenti, o stipularne dei nuovi a canone concordato.
Lo scopo, si legge nell’avviso, è favorire la rinegoziazione, con eventuale modifica della tipologia contrattuale, «quale strumento per fronteggiare la difficoltà nel pagamento del canone da parte dei nuclei familiari, in particolare quelli incorsi in una contrazione del reddito, anche a causa della crisi economica originata dall’emergenza sanitaria covid-19.»
La rinegoziazione sarà gestita con l’assistenza delle organizzazioni che rappresentano proprietari e inquilini, alle quali ci si deve rivolgere insieme per presentare domanda.
Questo l’elenco delle associazioni convenzionate: Ape, Asppi, Uppi. Confappi, Sunia, Sicet, Uniat e Assocasa.
I contributi saranno versati direttamente ai proprietari degli alloggi, in unica soluzione, dopo che la Regione avrà trasferito i fondi all’Unione.
Possono fare domanda, assieme ai proprietari, le famiglie con un ISEE fino a 35mila euro, titolari di un contratto di locazione a uso abitativo registrato da almeno un anno, con residenza nell’alloggio oggetto del contratto di rinegoziazione.
Affinché scatti il contributo, la riduzione del canone dev’essere almeno del 20% e venire applicata per sei mesi minimo: in ogni caso, il canone rinegoziato non può superare gli 800,00 euro mensili. Il contributo al proprietario può essere del 70, 80 o 90 per cento del mancato introito, a seconda che la riduzione duri fino a 12 mesi, fino a 18 o oltre 18 mesi: il contributo comunque non può superare, rispettivamente, i 1500, 2.500 o 3.000 euro.
Nel caso invece di modifica della tipologia contrattuale da “libero” a “concordato”, le cifre sono queste: canone non superiore a 700€ mensili, contributo dell’80% calcolato sui primi due anni, fino a un massimo di 4.000 euro.
L’avviso integrale è disponibile sul sito dell’Unione e dei diversi Comuni: per presentare domanda c’è tempo fino al 2 novembre.
Per informazioni: Servizio Politiche Abitative dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico via mail a politiche.abitative@distrettoceramico.mo.it o telefonando al 3398316133.
Un viaggio emozionale nella Maranello d’altri tempi, in un’epoca in cui le amicizie si sono consolidate tra difficoltà di ogni tipo, mentre il territorio, i suoi abitanti e il Cavallino Rampante crescevano assieme gettando le basi di un legame speciale.
È ciò che racconta ‘Il telo. Ferrari Auto e Resistenza’, il libro di Adele Baldi che giovedì 9 settembre verrà presentato alle 21 nella Sala conferenze della Biblioteca Mabic.
L’autrice, maranellese doc, nelle sue pagine ripercorre la giovinezza di suo padre Danilo e i suoi primi anni passati nell’universo Ferrari. Un periodo che lo vide affrontare anche gli spettri della fame, delle privazioni e dei bombardamenti, per poi raggiungere come meccanico delle Rosse successi professionali riconosciuti a livello internazionale. Una storia di passione, umanità e sport, nel segno di un’eccellenza italiana che ha conquistato il mondo.
“Questo romanzo – spiega l’autrice – narra la vita di mio padre, Danilo Baldi, dagli albori della Ferrari Auto nell’immediato Dopoguerra alla fine degli anni ’60, con numerose rievocazioni del periodo della Resistenza. Il dignitoso ed esaltante lavoro presso la Ferrari, gli affetti familiari, le solide amicizie, un carattere tenace e una comunità unita, quella di Maranello, che non lascia spazio all’egoismo personale: tutte queste cose hanno aiutato mio padre a riscattarsi da un doloroso e difficile passato, permettendogli di realizzare i suoi sogni”.
“Leggendo ‘Il telo’ mi sono emozionato, a tratti commosso – aggiunge Luigi Zironi, Sindaco di Maranello, che giovedì sarà presente all’evento per un saluto iniziale -: nel libro ho riconosciuto vicende e persone che hanno contribuito a gettare le basi dell’identità maranellese. È un’opera che riesce a trasmettere quell’atmosfera irripetibile nella quale si sono intrecciate storie familiari, voglia di riscatto e genialità, facendo della nostra terra un luogo straordinario”.
Adele Baldi – educatrice professionale e tutor dell’apprendimento DSA, nonché responsabile di un polo educativo dove si occupa prevalentemente di adolescenti – ha dunque scelto la sua Maranello, dove vive tuttora, per la prima presentazione del nuovo volume.
Dopo i saluti iniziali del Sindaco Zironi, l’autrice dialogherà giovedì sera con la giornalista Monica Tappa, attraverso ricordi, riflessioni e aneddoti legati a suo padre, scomparso recentemente.
L’ingresso all’iniziativa è gratuito, con prenotazione obbligatoria entro le ore 13 di giovedì: basta scrivere una e-mail all’indirizzo ‘cultura@comune.maranello.mo.it’, telefonare allo 0536-240020 o utilizzare la app Eventbrite.
All’ingresso sarà obbligatorio esibire il Green Pass.
Da Maranello al Mugello e ritorno: il Motoclub Maranello ha organizzato nei giorni scorsi una “on the road” di oltre 500 km, sulle strade dell’Appennino tosco-emiliano, in un suggestivo percorso che ha unito due luoghi simbolo della passione motoristica, la città del Cavallino rampante e Scarperia e San Piero, sede dell’Autodromo Internazionale del Mugello, comune che insieme a Maranello rientra nell’associazione nazionale Città dei Motori.
A salutare la partenza dei centauri, di fronte al Museo Ferrari, il sindaco di Maranello e presidente di Città dei Motori Luigi Zironi; ad accoglierli all’arrivo, all’ingresso del circuito fiorentino, l’assessore di Scarperia e San Piero Marco Recati. Una trasferta di due giorni su moto enduro-stradali, tra strade asfaltate e strade bianche, piccoli borghi nascosti tra pianura, collina e montagna, che ha permesso ai partecipanti di apprezzare un territorio ricco di storia, natura e bellezza. “Un evento inserito nel calendario della Federazione Italiana Motociclistica”, fanno sapere gli organizzatori, “molto apprezzato da chi vi ha preso parte, e che rappresenta un punto di partenza per proporre iniziative più strutturate già nei prossimi mesi”.
“Il mototurismo è un settore in fortissima crescita”, aggiunge Luigi Zironi, “ed eventi come questo, che consentono di unire la passione per le due ruote con un turismo slow alla scoperta del nostro Paese, sono una bella realtà che va assolutamente sostenuta”. “È stato un vero piacere”, aggiunge Recati, “accogliere i centauri del Motoclub Maranello all’ingresso del Mugello Circuit e l’idea di unire Maranello con Scarperia e San Piero, entrambi soci di Città dei Motori, attraverso l’esperienza ‘on the road’, la trovo veramente interessante: siamo già d’accordo con gli organizzatori per lavorare ad una nuova iniziativa per il 2022”.
Dall’1 settembre hanno ripreso la loro attività i due nidi d’infanzia del Comune di Fiorano Modenese per i bambini già iscritti lo scorso anno e i bambini della sezione lattanti. Lunedì 6 settembre sono iniziati gli ambientamenti dei nuovi iscritti delle sezioni medi-grandi, secondo un calendario scaglionato.
Anche per quest’anno, l’Amministrazione ha confermato da subito il servizio di prolungamento orario, a partire dalle 7:30 fino alle 18:30, per tutte le famiglie che ne hanno fatto richiesta.
Dai primi giorni di settembre, sono partite le attività anche nei nidi privati (convenzionati e non).
Nelle scorse settimane, inoltre, la Giunta ha deliberato un ulteriore aumento dei posti, con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa.
Dal 2019 a oggi, la ricettività dei nidi è stata così incrementata dell’8% e, per effetto di questa ultima manovra, i bambini che nell’anno educativo 2021/22 frequenteranno i nidi d’infanzia comunali e convenzionati saranno 107.
L’assessore alle Politiche Educative, Luca Busani sottolinea: “Il nuovo anno educativo si apre con un ulteriore aumento dei posti complessivi, perché un servizio così importante per le famiglie dev’essere tutelato e potenziato al fine di sostenere la ripresa, non solo lavorativa ma anche socio-educativa, confermando inoltre le stesse tariffe e riduzioni.
Se l’anno scorso la parola d’ordine è stata ‘ripartenza’, quest’anno la parola d’ordine sarà ‘sicurezza’, perché vogliamo offrire il miglior ambiente possibile per la crescita dei nostri bambini: La conferma del triage, insieme alla verifica del green pass per gli educatori come previsto dalla normativa, e per gli adulti che effettueranno gli ambientamenti e che sosteranno per un tempo prolungato nelle strutture, garantirà un ancor più efficace controllo degli ingressi”.
A 78 anni dalla battaglia di Palazzo Ducale, l’Amministrazione comunale come tutti gli anni ricorda la figura del Generale Ugo Ferrero con la posa di una corona d’alloro alla sua lapide collocata all’interno della reggia estense.
Nel 1943, quando le truppe nazifasciste si diressero verso il Palazzo Ducale, il generale ordinò che si aprisse il fuoco. Dopo due ore di combattimento e dopo aver avuto tra i suoi militari due morti (soldato Ermes Malavasi e tenente Ugo Stanzione) ed una ventina di feriti, Ferrero dovette arrendersi. I tedeschi concessero l’onore delle armi, ma lo deportarono in un campo di concentramento in Polonia. A Schelkown il generale si ammalò gravemente. Quando gli offrirono di tornare in Italia per essere curato, a condizione che giurasse fedeltà alla repubblica sociale di Salò, Ugo Ferrero rifiutò.
Venerdì 10 settembre, a partire dalle ore 11, l’Amministrazione comunale deporrà una corona d’alloro alla sua lapide a Palazzo Ducale in memoria sua, dei militari deceduti e dell’inizio della resistenza in città.
Nei prossimi due fine settimana Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) eseguirà lavori di manutenzione aiponti ferroviari sul torrente Crostolo e sul fiume Enza, sulla linea convenzionale Bologna – Piacenza.
Gli interventi, avviati nel giugno scorso senza ripercussioni sulla circolazione ferroviaria, renderanno necessaria la sospensione del traffico ferroviario fra Reggio Emilia e Parma nelle giornate di sabato 11, domenica 12, sabato 18 e domenica 19 settembre.
In quei giorni e in quella tratta i treni regionali saranno sostituiti con autobus in partenza dall’autostazione di Piazzale Europa, a Reggio Emilia e dal terminal bus della stazione ferroviaria a Parma.
Modifiche anche ai treni a media e lunga percorrenza: i Frecciargento percorreranno la linea Alta Velocità fra Reggio Emilia e Parma e fermeranno a Reggio Emilia AV Mediopadana; i Frecciabianca e gli Intercity saranno deviati via Verona.
I sistemi di vendita delle imprese ferroviarie sono aggiornati con la nuova offerta.
Regolare il traffico sulla linea AV Bologna – Milano.
I lavori previsti nei prossimi due fine settimana rientrano fra le attività programmate da RFI per il mantenimento in efficienza dell’infrastruttura ferroviaria, a servizio della sicurezza e regolarità della circolazione.
Saranno oltre 50 i tecnici di RFI e delle imprese appaltatrici impegnati nei cantieri.
Ponte ferroviario sul torrente Crostolo – verrà sostituito l’attuale impalcato in calcestruzzo – ovvero la porzione di ponte su cui sono posati i binari e la massicciata – con una nuova struttura in metallo. Investimento di RFI 8 milioni di euro. Le spalle e le pile del ponte saranno oggetto di un ulteriore intervento nel 2022.
Ponte ferroviario sul fiume Enza – l’infrastruttura ferroviaria sarà rimossa per l’intera estensione del ponte (circa 160 metri) per consentire la posa di una speciale guaina impermeabile e il totale rinnovo di binari, traversine e massicciata. Previsti anche interventi di consolidamento e adeguamento sismico della struttura. Investimento di RFI un milione di euro.
L’associazione ANFFAS onlus di Sassuolo organizza per sabato 11 settembre, presso il Parco Vistarino dalle ore 19:00, un’iniziativa di raccolta fonti denominata “PIC NIC in Villa!”. Un evento Gluten Fress, Biologico e Plastic Free.
Prenotazione obbligatoria – Info e contatti: 340/4991197
Hanno preso il via ieri sera, dalla sala Biasin dove l’Amministrazione ha convocato i residenti del quartiere San Lorenzo, gli ‘Incontri di quartiere’ con cui la Giunta si confronta con i cittadini. Presenti, oltre al Sindaco Gian Francesco Menani, il vicesindaco Camilla Nizzoli e gli assessori Corrado Ruini e Massimo Malagoli, che hanno ascoltato le doglianze dei cittadini.
Rimostranze relative, principalmente, alla viabilità della zona, stretta tra via Regina Pacis e via Radici in Piano, e alla carenza di parcheggi. Ma anche a manutenzioni al verde e alla segnaletica verticale e orizzontale, cui l’Amministrazione sta comunque dando corso nell’ambito di un più ampio piano manutentivo. Gli incontri proseguono stasera: presso l’Auditorium ‘Bertoli’ di via Pia l’Amministrazione si confronterà con i residenti del quartiere ‘Parco’.
In prevalenza sereno salvo il temporaneo passaggio di nubi medie in arrivo da nord. Temperature in lieve aumento; i valori minimi saranno comprese fra 14 e 18 gradi, mentre le massime in pianura saranno prossime ai 28-29 gradi quasi ovunque. Venti deboli orientali. Mare poco mosso.
A seguito dell’Accordo sulle vaccinazioni presso le farmacie convenzionate siglato con la Regione Emilia Romagna, è attualmente in fase di definizione il protocollo operativo di coinvolgimento delle farmacie nel sistema vaccinazione anti SARS-Cov-2, in condivisione con le ASL e le Associazioni di categoria.
In questa fase, a partire dal 7 settembre 2021, le farmacie che hanno aderito alla campagna vaccinale potranno prendere i contatti dei cittadini intenzionati a ricevere la somministrazione del vaccino in farmacia, e consegnare loro i moduli necessari, ossia i moduli di verifica di idoneità alla vaccinazione in farmacia, il modulo del consenso ed il modulo per il trattamento dei dati per la privacy.
Non appena definiti gli aspetti tecnici (nome del vaccino, ecc…), la farmacia convenzionata cui ci si è rivolti contatterà il cittadino per fissare l’appuntamento per l’inoculazione.
Dal 1^ luglio al 31 agosto 2021, in regione Emilia-Romagna sono occorsi n. 596 incendi di vegetazione (boschivi e non boschivi) con 913 squadre del C.N.VV.F. intervenute.
Tutte le province dell’Emilia-Romagna sono state interessate dal fenomeno, a causa delle condizioni della vegetazione, che hanno portato la Regione, competente in materia AIB, a dichiarare e successivamente prorogare fino al 5 settembre c.a. lo stato di grave pericolosità per incendi boschivi.
La provincia di Bologna, con 111 incendi e quella di Forlì-Cesena, con 110 incendi, sono le più colpite per numero di episodi; mentre Piacenza, con 17 casi, e Parma, con 35 casi, sono state le province meno interessate: va ricordato che le province occidentali sono le interessate da incendi boschivi anche nella stagione invernale, come avviene nelle regioni dell’Arco alpino.
Il dato rilevato appare in linea con la situazione delle precipitazioni, che quest’anno risultano molto scarse, soprattutto nella zona centro – orientale della regione (dati forniti da ARPAE – Servizio Idro-Meteo-Clima). Ma bisogna ricordare che è la mano dell’uomo e spesso la negligenza, a stabilire il numero di episodi nelle diverse realtà; infatti, storicamente sono rarissimi gli incendi naturali o comunque non riconducibili alla volontà o alla colpa dell’uomo.
Gli elicotteri dei VV.F. in convenzione regionale sono intervenuti in 13 incendi boschivi difficili da contenere. Sugli elicotteri perviene nei luoghi un DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento) dei VV.F., che spesso affianca un secondo DOS VV.F. proveniente da terra. All’occorrenza il DOS richiede il supporto dei Velivoli della Flotta di Stato (Canadair), ma nei due mesi in esame non se ne è registrata la necessità.
La superficie percorsa dal fuoco è stimata per ora in circa 447 ettari, di cui circa 115 boscati. I danni al patrimonio forestale interessato in genere non risultano ingenti.
N. 29 incendi hanno raggiunto una superficie pari o superiore a 5 ettari, con un massimo di area percorsa dal fuoco stimata in 15 ettari. I Comuni interessati da singoli incendi di vegetazione con superficie stimata di 10 ettari o più, sono indicati nella tabella seguente: le superfici degli incendi boschivi sono in corso di rilevamento accurato da parte dei Carabinieri Forestali. N. 117 incendi risultano aver minacciato potenzialmente anche edifici o insediamenti, oltre ai terreni vegetati, in ragione della vicinanza della zona incendiata a zone abitate. La diffusa presenza di abitazioni e di aziende sparse nelle aree rurali della collina e della prima montagna, rende frequente questo tipo di interazione rischiosa. Fortunatamente i danni a beni diversi dalla vegetazione risultano limitati, inoltre dei cosiddetti incendi di interfaccia, solo 26 hanno raggiunto una dimensione maggiore di un ettaro, grazie alla tempestività delle segnalazioni dei cittadini ed al rapido intervento dei Vigili del fuoco.
Assieme ai VV.F. va ricordato l’impegno del Volontariato di protezione civile formato, equipaggiato e specializzato nell’attività AIB, il quale opera sotto la direzione del DOS dei VV.F. in fase di spegnimento e di bonifica, ma che talora svolge anche un’importante attività di avvistamento dei focolai sul territorio, consentendo una più rapida attivazione del sistema integrato AIB.
Giovedì 9 settembre, nel contesto di un Consiglio comunale pubblico, alle 19.30 in piazza Calcagnini sarà conferita la cittadinanza benemerita a Vincenzo Mollica, il noto giornalista nato a Ubersetto. A seguire, sarà un altro famoso giornalista formiginese, Marco Nosotti, a intervistare Mollica sulla sua lunga e fulgida carriera (per il pubblico, ingresso libero fino a esaurimento posti con green pass).
Nato nel 1953 a Ubersetto, da mamma emiliana (Afra Malagoli) e padre calabrese, Mollica a tre mesi lascia l’Italia e trascorre l’infanzia in Canada. A sette anni, torna a Motticella, in provincia di Reggio Calabria. Frequenta il liceo a Locri, l’Università Cattolica di Milano e si laurea a Urbino. Poi, nel 1980, arriva alla Rai.
L’interesse per la musica, il cinema e i fumetti lo ha portato a diventare uno dei primi giornalisti televisivi specializzati in spettacolo. In Rai ebbe il più grande dei maestri: Enzo Biagi; da allora ha raccontato (in qualità d’inviato) grandi eventi quali il Festival di Sanremo e le cerimonie di premiazione degli Academy Awards, nonché del Festival di Cannes e della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Già conduttore di trasmissioni televisive quali Prisma, Taratatà e Per fare Mezzanotte, Mollica ha curato la rubrica settimanale del TgUno DoReCiakGulp e ha all’attivo diverse pubblicazioni; tra queste i romanzi brevi “Romanzetto esci dal mio petto” (1998), “Strip strip hurrà!” (2003) e “Favoletta ristretta si fa leggere in fretta” (2008). Nel 2019, in occasione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, ha ricevuto dai giornalisti cinematografici il Premio Pietro Bianchi.
Lo scorso anno, in occasione del suo pensionamento, in tanti – artisti e colleghi – lo hanno salutato con stima e affetto; uno tra tutti, Vasco Rossi che ebbe a dire: «Sono qui solo per te. Per ringraziarti a nome di tutti per la tua passione unica nel raccontare la musica, soprattutto italiana, senza una esterofilia esagerata e con rara sensibilità».
Una sensibilità dimostrata soprattutto nel rispetto del contesto nel quale ha lavorato: la televisione pubblica. E allora, il suo “mantra” nell’affrontare l’impegno quotidiano può essere preso come esempio e declinato per tutte quelle professioni che sono servizio dei cittadini: «la consapevolezza di dover lavorare non per il proprio narcisismo ma per gli altri. Sempre con chiarezza e attendibilità».
“Vincenzo Mollica e Marco Nosotti – afferma il Sindaco di Formigine Maria Costi – sono voci apprezzate nei contesti professionali che frequentano e amatissimi dal pubblico italiano. Anche se in ambiti diversi, quello relativo allo spettacolo e alla cultura per Mollica, e quello sportivo per Marco, entrambi hanno scelto di farsi testimoni di messaggi positivi e mai sopra le righe. Per questo, li sentiamo davvero come nostri ambasciatori”.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 415.057 casi di positività, 513 in più rispetto a ieri, su un totale di 14.012 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,7%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, estesa a tutti i cittadini sopra i 12 anni di età. Il conteggio progressivo delle somministrazioni di vaccino effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati. Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 5.994.210 dosi; sul totale sono 2.801.978 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei 513 nuovi contagiati, 230 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.
Complessivamente, tra i nuovi positivi 218 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 215 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 36,6 anni.
Sui 230 asintomatici, 118 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 3 con gli screening sierologici, 50 tramite i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 2 con i test pre-ricovero. Per 57 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 143 casi, seguita da Bologna (95); poi Parma (58) e Reggio Emilia (45); quindi Ravenna (39), Rimini (36), Piacenza (31), Cesena (23) e Ferrara (20); infine Forlì (12) e il Circondario Imolese (11).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 4.653 tamponi molecolari, per un totale di 5.580.607. A questi si aggiungono anche 9.359 tamponi antigenici rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 437 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 386.013. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 15.658 (+73 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 15.199 (+56), il 97,1% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano tre decessi in provincia di Ferrara, tre donne di 89, 90 e 92 anni.
In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.386.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 49 (-2 rispetto a ieri), 410 quelli negli altri reparti Covid (+19).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 5 a Parma (-1), 3 a Reggio Emilia (invariato), 8 a Modena (invariato), 11 a Bologna (invariato), 2 a Imola (invariato), 7 a Ferrara (invariato), 2 a Ravenna (-1), nessuno a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato), 8 a Rimini (+1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 25.692 a Piacenza (+31 rispetto a ieri, di cui 16 sintomatici), 31.403 a Parma (+58, di cui 32 sintomatici), 50.212 a Reggio Emilia (+45, di cui 36 sintomatici), 70.160 a Modena (+143, di cui 66 sintomatici), 87.155 a Bologna (+95, di cui 46 sintomatici), 13.294 casi a Imola (+11, di cui 8 sintomatici), 25.139 a Ferrara (+20, di cui 9 sintomatici), 32.595 a Ravenna (+39, di cui 25 sintomatici), 18.092 a Forlì (+12, di cui 9 sintomatici), 21.028 a Cesena (+23, di cui 15 sintomatici) e 40.287 a Rimini (+36, di cui 21 sintomatici).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 4 casi: 2 positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare e 2 giudicati non casi Covid-19.
Vaccino anti Covid anche in farmacia in tutta l’Emilia-Romagna: al via dadomani, martedì 7 settembre, le prenotazioni, da effettuare anch’esse contattando direttamente la farmacia. Sul sito della Regione ER Salute al link https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccinazioni-anti-covid-in-farmacia/farmacie-aderentil’elenco di quelle disponibili, al momento 176 da Piacenza a Rimini.
Un’ulteriore possibilità offerta ai cittadini non vaccinati, che potranno ricevere la somministrazione, dunque, ancora più vicino a casa. Questo, infatti, uno degli obiettivi dell’accordo sottoscritto tra Regione e Associazioni di categoria delle farmacie convenzionate: intercettare, informare e sensibilizzare soprattutto i dubbiosi, grazie al prezioso ruolo di presidio di salute e al rapporto fiduciario con i cittadini svolto dai farmacisti.
E la vaccinazione, naturalmente, avverrà con gli stessi standard di massima sicurezza che hanno sempre contraddistinto il lavoro della macchina vaccinale emiliano-romagnola: tutto è stato organizzato con il fondamentale supporto delle Aziende sanitarie e dei medici di medicina generale, a partire dagli specifici corsi di formazione per i farmacisti somministratori.
Chi può vaccinarsi
Possono vaccinarsi in farmacia solo le persone maggiorenni che autocertifichino di non presentare alcun minimo fattore di rischio quali condizioni di compromissione del sistema immunitario, una storia clinica di convulsioni o reazioni allergiche gravi, la presenza di sintomi da Covid e l’aver sofferto di determinate malattie in passato. La vaccinazione sarà effettuata o direttamente nei locali della farmacia, o in locali esterni di pertinenza adeguatamente allestiti. I vaccini utilizzati saranno Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson.
Le prenotazioni
Chi desidera vaccinarsi in farmacia può accedere al portale ER-Salute, scegliere la farmacia convenzionata presso la quale eseguire la vaccinazione all’interno della lista regionale di quelle aderenti al progetto, disponibile sempre sul portale ER-Salute e costantemente aggiornata, contattarla e prenotare la vaccinazione. Il cittadino può recuperare al contempo sul portale ER-Salute la scheda di valutazione (disponibile al seguente link: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccinazioni-anti-covid-in-farmacia/scheda ) per l’idoneità alla vaccinazione in farmacia comprensiva del modulo di consenso e dell’informativa sul trattamento dei dati personali e presentarla, adeguatamente compilata, al farmacista vaccinatore a cui intende rivolgersi.
La logistica e gli standard dei locali
Le farmacie e i farmacisti devono rispettare tutti gli iter e gli standard della campagna vaccinale: dalla predisposizione adeguata degli spazi al rispetto dei diversi step, dall’anamnesi fino all’osservazione post inoculazione passando per la disponibilità di una serie di strumenti sanitari di primo soccorso, compresi alcuni farmaci o dispositivi medici che il farmacista deve essere in grado di fornire tempestivamente agli operatori sanitari chiamati per intervenire in caso di complicazioni.
Dal punto di vista della logistica, i farmacisti possono scegliere se effettuare le vaccinazioni in un locale all’interno della farmacia, che deve essere separato dagli spazi destinati alle attività ordinarie, o negli spazi normalmente utilizzati dalla farmacia, ma solo negli orari di chiusura, oppure in apposito locale esterno separato dalla farmacia.
Al farmacista spetta infine il compito di inserire nell’anagrafe vaccinale i dati relativi alla somministrazione eseguita, conservare tutti gli atti per gli stessi tempi stabiliti per le Aziende sanitarie e fornire al cittadino l’attestazione di avvenuta vaccinazione.
L’individuazione dei “contatti stretti” in caso di presenza di un positivo. La durata della quarantena, per vaccinati e no. I tempi per l’esecuzione del tampone, e della riammissione in aula o in sezione. Per garantire, in Emilia-Romagna, l’avvio del nuovo anno scolastico e dei servizi educativi per l’infanzia nella massima sicurezza possibile.
È il filo conduttore che lega le indicazioni operative illustrate oggi dai rispettivi assessori in Commissione assembleare congiunta Sanità e Scuola, in cui è stato fatto il punto anche sugli investimenti per la gestione dell’emergenza, con gli oltre 25 milioni e 800mila euro destinati all’Emilia-Romagna con il decreto Sostegni bis.
In un ambito lavorativo, quello del mondo dell’istruzione – università compresa – in cui il 95% del personale ha già ricevuto almeno una dose di vaccino. Mentre sale al 64,9% la percentuale di copertura con prima dose della fascia 12-19 anni, e al 43,3% quella di chi ha completato il ciclo vaccinale. In corso di valutazione da parte della Regione la possibilità di vaccinare con mezzi mobili all’esterno delle scuole, previo accordo con l’Ausl di competenza e gli istituti scolastici; naturalmente, in caso di minorenni, con l’assenso dei genitori.
E sui temi legati alla riapertura dell’anno scolastico, le misure previste e le possibili soluzioni, sempre in mattinata il sottosegretario alla Presidenza della Giunta e gli assessori alla Scuola, alle Politiche per la salute e ai Trasporti hanno incontrato i sindacati regionali e quelli della scuola.
Le misure sanitarie
Massima attenzione, dunque, alle misure di contenimento del contagio e di gestione di casi in ambito scolastico, con la mascherina obbligatoria in classe anche in presenza di un metro di distanza interpersonale. Per quanto riguarda l’attività di contact tracing (tracciamento), nel caso in cui ci sia un positivo il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl competente contatta il responsabile della struttura e referente Covid ed effettua l’indagine epidemiologica, verificando l’attuazione delle misure di prevenzione.
La quarantena, per i contatti stretti, è di 7 giorni dall’ultimo contatto con il caso se hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, e si conclude con test molecolare o antigenico. Per i non vaccinati, o per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 14 giorni, la durata della quarantena rimane di 10 giorni. Se il contatto stretto rifiuta il tampone, la quarantena è prolungata fino al 14^ giorno dall’ultimo contatto con il caso, e la riammissione alla frequenza avverrà anche in assenza di molecolare o antigenico.
Riammissione a scuola. Il caso confermato di Covid-19 rientra a scuola con l’attestazione del Dipartimento di Sanità Pubblica rilasciato dopo l’esito negativo del tampone molecolare eseguito al 10^ giorno dalla comparsa della positività o dei sintomi, che devono essere assenti da almeno 3 giorni. Se il test dovesse risultare ancora positivo – o in caso di tampone positivo negli asintomatici – va ripetuto dopo 7 giorni (17^ giorno). I casi ancora positivi, in assenza di sintomi da almeno 7 giorni, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni.
Scuola primaria e secondaria di 1°e 2° grado: identificazione dei contatti stretti
Cosa succede nella scuola primaria e secondaria di 1°e 2° grado in caso di presenza di un positivo? Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di competenza individua i contatti stretti, tra alunni e personale scolastico, che hanno vissuto una presenza prolungata e un’interazione significativa con il positivo nelle 48 ore precedenti l’esordio dei sintomi o l’effettuazione del tampone del caso confermato. Per tutti i contatti stretti individuati viene emesso un provvedimento di quarantena.
Gli alunni della classe che risulteranno contatti a basso rischio sospenderanno la frequenza e verranno sottoposti a tampone molecolare/antigenico. Saranno riammessi a scuola con esito negativo del tampone e obbligo dell’uso della mascherina chirurgica al banco per 10 giorni dall’ultimo contatto con il caso.
I docenti, se hanno rispettato le misure di prevenzione (mascherina e distanziamento), non sono individuati come contatti stretti ma devono comunque effettuare il test molecolare. Il rifiuto all’esecuzione comporta l’emissione del provvedimento di quarantena. Nel caso in cui ci sia un docente positivo, gli alunni delle classi coinvolte sospenderanno la frequenza fino all’esito negativo di test antigenico/molecolare effettuato dal Dipartimento di Sanità Pubblica. Tutto il personale scolastico, anche se vaccinato, deve continuare a rispettare i protocolli, aderire a programmi di screening ed è comunque considerabile contatto stretto in caso di iterazione con positivo confermato.
Servizi 0-3 e Scuole dell’infanzia: identificazione dei contatti stretti
Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di competenza individua come contatti stretti tutti i bambini compagni di sezione e il personale scolastico che ha vissuto una presenza prolungata e in interazione nelle 48 ore precedenti l’esordio dei sintomi nel caso positivo o l’effettuazione del tampone: per tutti loro viene emesso provvedimento di quarantena.
Sulla base degli esiti dello screening, il Dipartimento valuta se estenderlo ad altre classi/sezioni e, se ritenuto necessario, chiudere la scuola. Può inoltre, in ambiti territoriali con elevata circolazione del virus, proporre indagini a campione in ambito scolastico utilizzando test antigenici/molecolari. Per quanto riguarda i controlli, il rispetto della corretta applicazione dei protocolli in quest’ambito sono in capo ai dirigenti scolastici/responsabili delle strutture. Rispetto che potrà essere oggetto di verifica da parte dei Dipartimenti di Sanità Pubblica.
Il personale scolastico
In Emilia-Romagna la platea di chi lavora nell’ambito dell’istruzione (il personale, non solo docente, di scuola e università) è composta da 94.792 persone; al 30 agosto il 95% aveva già ricevuto almeno una dose e l’85,4% completato il ciclo vaccinale.
Il “Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19” anno scolastico 2021-2022
Oltre 25milioni e 800mila euro per l’emergenza epidemiologica. Con il decreto 256 del 16/08/2021 sono stati ripartiti a livello nazionale i 350 milioni di euro del “Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 per l’anno scolastico 2021/2022”, stanziati dal decreto Sostegni bis. Obiettivo, garantire la ripresa delle lezioni in sicurezza. All’Emilia-Romagna sono andati 25.833.686,66 euro, che serviranno per l’acquisto di dispositivi di protezione, materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, servizi professionali e di formazione, strumenti editoriali e didattici innovativi. Non solo: verranno impiegati per interventi utili a potenziare la didattica, anche quella per studenti con disabilità, disturbi di apprendimento e bisogni educativi speciali, oltre all’adattamento degli spazi interni ed esterni e delle rispettive dotazioni.
Le puntuali segnalazioni di criticità note sono all’attenzione dell’Ufficio Scolastico Regionale, che ha già individuato modalità risolutive efficaci.
Il sassolese Stars&Stripes, della scuderia Piede Pesante, è stato l’assoluto dominatore della seconda gara del Campionato Italiano Power Pulling, svoltasi ieri a Cavour (Torino) davanti a un pubblico di 3000 persone.
Al termine di una qualifica spettacolare e una gara magistrale anche grazie al pilota Mauro Pellegrino, il mezzo sassolese è arrivato all’incredibile misura di 116 mt; al secondo posto il Ford Callenge 6.6 del bresciano Ivano Ronga con 93 mt e al terzo New Holland Ideal Power con 78 mt. Il trattore modenese e primo in classifica generale a punteggio pieno.
Una finestra aperta sulla nuova agricoltura, settore fondamentale per l’economia regionale, l’innovazione e la transizione ecologica. Con il Programma di sviluppo rurale (Psr) dell’Emilia-Romagna a portata di click. Dai progetti per lo studio e la messa a punto di sistemi e prodotti innovativi nati dalla collaborazione tra Enti di ricerca, Università e imprese agricole, alle esperienze più significative frutto delle “buone prassi” aziendali.
Per far conoscere a un pubblico sempre più vasto le misure a sostegno del mondo agricolo, sia in termini di fondi erogati che di trasmissione delle conoscenze dal mondo della ricerca, sono disponibili nuovi spazi informativi. Sul portale della Regione Emilia-Romagna, nella sezione Agricoltura, caccia e pesca, sono da oggi online due nuove aree: “Progetti per l’Innovazione” e la sezione video su “Buone prassi e Psr”.
Progetti innovativi
La nuova area “Progetti per l’Innovazione” (https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/progetti-innovazione), richiamata nella home Agricoltura e immediatamente fruibile dagli utenti esterni, è dedicata alle iniziative che rientrano nell’ambito dell’operazione 16.1.01 del Psr (Gruppi operativi del partenariato europeo per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura – Goi) e ai progetti integrati di filiera che fanno invece capo all’operazione 16.2.01 (Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale).
L’obiettivo è diffondere in maniera semplice ed efficace i molteplici contenuti di innovazione tecnica e tecnologica emersi da oltre 250 progetti nati dalla collaborazione tra Enti di ricerca, Università e aziende agricole.
La Regione Emilia-Romagna è al primo posto in Italia nel sostegno all’innovazione, con 204 Gruppi operativi finanziati dal Psr, a cui si aggiungono i 51 progetti pilota di filiera, per un investimento totale di oltre 50 milioni di euro (4,6% della spesa totale del Psr, contro la media italiana dell’1,7%).
Nei prossimi due anni sono stati stanziati ulteriori 9 milioni di euro per l’innovazione che daranno vita a circa 25 nuovi progetti. Si tratta di interventi mirati per rafforzare la competitività dei produttori, l’adattamento ai cambiamenti climatici delle produzioni, l’agricoltura sostenibile e lo sviluppo di servizi di filiera e logistica.
Per ogni progetto Goi è prevista una scheda descrittiva dettagliata sugli obiettivi e i dati tecnici. Sono otto i temi principali nei quali sono suddivisi i progetti all’interno del nuovo sito: Competitività delle aziende agricole, Competitività delle filiere agroalimentari, Salvaguardia della biodiversità, Qualità delle acque e dei suoli, Efficienza delle risorse idriche, Energie rinnovabili ed economia circolare, Qualità dell’aria e Sequestro del carbonio.
Il sito prevede anche una sezione “News” che ospiterà notizie di attualità su bandi, graduatorie, apertura e chiusura progetti, convegni, manifestazioni, webinar, visite guidate, uscita di video e nuovo materiale divulgativo prodotto dagli attori dei diversi progetti.
Buone prassi e Psr
La seconda novità (https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr-2014-2020/doc/video/tutti-i-video) riguarda la pubblicazione di una serie di video che raccontino le buone prassi sviluppate e messe in pratica dalle aziende che hanno beneficiato delle risorse del Psr, ed evidenziare alcune delle esperienze più significative sul territorio.
La programmazione 2014-2020 del Psr ha visto la concessione di oltre 1 miliardo e 150 milioni di euro di contributi che hanno consentito, tra l’altro, l’insediamento di 1.500 nuove aziende guidate di giovani, di cui il 30% a conduzione femminile.
Il ricambio generazionale è il tema di uno dei video appena pubblicati per dare voce a quei giovani che decidono di portare avanti l’azienda che i loro genitori o nonni gli hanno lasciato in gestione, tra tradizione e innovazione.
Negli altri video si parla di aggregazioni di filiera, per aumentare produttività e redditività, di nuove tecnologie e interventi in Appennino per migliorare il benessere animale, di valorizzazione delle produzioni lattiero-casearie realizzate a partire da razze bovine autoctone e di frutticoltura sostenibile, con piani-pilota per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi produttivi e tecnologie. Attualmente sono in preparazione altri video che verranno via via pubblicati sul sito.
I Gruppi operativi si presentano al Sana
In occasione della Fiera Sana, che si terrà a Bologna dal 9 al 12 settembre, presso lo stand della Regione saranno presentate le attività di alcuni dei più significativi Gruppi operativi per l’innovazione (vedi allegato).
Negli spazi dedicati alle presentazioni si alterneranno nei quattro giorni di fiera i tecnici di campo e i responsabili dei progetti Goi per spiegare le finalità e gli obiettivi dei progetti realizzati e i risultati raggiunti. Per citarne solo alcuni, si parlerà ad esempio di contabilizzazione delle emissioni serra e di sequestro del carbonio nel foraggio, di filiera della mela in Appennino, di castanicoltura, biodiversità, della coltivazione del luppolo e del piano di contrasto alla cimice asiatica.
Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, in orario notturno, dalle 21:00 di questa sera lunedì 6 alle 5:00 di martedì 7 settembre, sarà chiusa la stazione di Parma, in entrata in entrambe le direzioni, verso Milano e Bologna.
In alternativa, si consiglia di entrare alla stazione di Fidenza o di Terre Canossa Campegine sulla stessa A1 o ancora, si potrà utilizzare l’entrata della stazione di Parma ovest sulla A15 Parma/La Spezia, di competenza S.A.L.T. Società Autostrada Ligure Toscana.
Sempre sulla A1 Milano-Napoli, per consentire programmati lavori di riqualifica delle barriere di sicurezza, in orario notturno, nelle cinque notti consecutive di lunedì 6, martedì 7, mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 settembre, con orario 21:00-5:00, sarà chiusa la stazione di Basso Lodigiano, in entrata in entrambe le direzioni, verso Milano e Bologna e in uscita per chi proviene da Bologna.
In alternativa, si consiglia di utilizzare le stazioni di Casalpusterlengo o di Piacenza sud. Si fa presente che, dalle 5:00 di venerdì 10 alle 5:00 di lunedì 13, in modalità continuativa, sarà chiusa anche la stazione di Piacenza sud, in uscita per chi proviene da Milano, da Bologna e dalla A21 Torino-Piacenza-Brescia. Pertanto, nella notte tra venerdì 10 e sabato 11, le chiusure dell’uscita di Basso Lodigiano e di Piacenza sud verranno effettuate in modalità alternata.
Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire programmati lavori di manutenzione della segnaletica, in orario notturno, dalle 22:00 di mercoledì 8 alle 6:00 di giovedì 9 settembre, sarà completamente chiuso lo svincolo 13 “SS9 Via Emilia”, in entrata e in uscita.
In alternativa, si consiglia di utilizzare lo svincolo 12 “SS65 della Futa”.
La TOP School di Sassuolo inizia la nuova stagione invitando i ragazzi dal 2003 al 2014 a partecipare alla settimana gratuita, affiancati da Istruttori federali, da lunedì 13 settembre fino al venerdì 17. Tutti i giorni: dalle 15:00 alle 16:15 per i nati dal 2003 al 2010, dalle 16:30 alle 17:30 per i nati dal 2015 al 2017 e dalle 17:45 alle 19:00 per i nati dal 2011 al 2014
Tante le novità di quest’anno, nuovi progetti didattici e collaborazioni importanti per dare un insegnamento di alto livello.
Tutti possono partecipare gratuitamente e venire al circolo a provare, anche senza attrezzatura che sarà fornita a bordo campo.
Per info contattare la Segreteria Sportiva al 0536.852331
La Scuola sarà svolta nei campi dello Sporting a San Michele dei Mucchietti e non più anche nei campi del Circolo C.A. Dalla Chiesa dove per sei anni lo Sporting ha gestito la scuola tennis, portandola da zero allievi fino ad arrivare a circa 70 allievi dell’ultima stagione, un successo pianificato e arrivato anche grazie al lavoro del Maestro Paolo Rotteglia che lo Sporting ringrazia.