Il Comune di Fiorano Modenese mette a disposizione 30 borse di studio per studenti e studentesse delle scuole secondarie di II grado e dell’università. Dal 7 novembre al 7 dicembre 2022 è possibile presentare domanda in modalità telematica, sul portale dei servizi online del sito istituzionale.
Sono previste 20 borse del valore di 500 euro ciascuna per chi frequenta la scuola superiore e 10 borse da 1.000 euro per gli studenti universitari.
L’Amministrazione comunale in questo modo intende favorire il diritto allo studio e incentivare la prosecuzione del percorso formativo di studenti fioranesi meritevoli.
Per beneficiare del contributo è necessario essere residenti nel Comune di Fiorano Modenese alla data di validità del bando; possedere un ISEE non superiore a 26 mila euro; non aver ottenuto incentivi della stessa tipologia presso altri enti o associazioni per l’anno scolastico 2021/2022. Occorre poi essere studenti iscritti per la prima volta alla classe frequentata; oppure essere universitari che hanno superato tutti gli esami previsti nel corso di studio frequentato, con una media pari ad almeno 24/30, o essere laureati in corso (in una sessione di laurea del 2022) con una votazione pari ad almeno 88/110.
Le domande devono essere presentate esclusivamente online, entro il 7 dicembre 2022, compilando i moduli disponibili nello Sportello telematico del sito del Comune di Fiorano Modenese, a cui si accede tramite credenziali SPID. Alla pagina dedicata alle borse di studio dei servizi ‘Scuola e nidi’ del sito comunale, sono disponibili tutte le informazioni e il testo completo del bando.
Si va dal teatro di Correggio al Bonci di Cesena, passando per il Consorziale di Budrio e il Regio di Parma: nove progetti finanziati da un bando per restauro, conservazione, consolidamento e valorizzazione del patrimonio storico e contemporaneo a destinazione culturale e altri nove nell’ambito di un bando dedicato a interventi per spese di investimento nel settore dello spettacolo e destinati alla riqualificazione di altrettanti teatri.
La Giunta regionale ha approvato le graduatorie di due bandi, che per gli anni 2023-2024 complessivamente rendono disponibili oltre 6 milioni di euro.
“Questi bandi hanno riscosso un notevole successo di partecipazione- spiega l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. Si tratta di risorse importanti, che daranno un nuovo impulso ai luoghi destinati allo spettacolo e agli edifici del patrimonio architettonico, storico e contemporaneo che viene destinato ad ospitare attività culturali, a dimostrazione di come l’Emilia-Romagna voglia sostenere la cultura e le sue potenzialità”.
I due bandi
Per quanto riguarda il primo bando, dedicato al restauro e alla valorizzazione del patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale, su 34 progetti ammissibili le risorse disponibili, oltre 3 milioni di euro, consentono di finanziare i primi 9 progetti in graduatoria. Il bando, rivolto ai Comuni dell’Emilia-Romagna, prevedeva la concessione di contributi per sostenere la realizzazione di progetti di conservazione, restauro, consolidamento e valorizzazione del patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale, compresi gli interventi di riduzione del consumo energetico e di innovazione tecnologica.
Gli interventi finanziati riguardano i lavori di restauro per i locali studio, la scuola di musica e l’area esterna della biblioteca del Comune di Castelnovo di Sotto (Re); gli interventi di conservazione, restauro e valorizzazione di Villa Tusini, nel Comune di San Prospero (Mo); gli interventi di valorizzazione e riqualificazione della Rocca Sanvitale, a Sala Baganza (Pr); il completamento dell’impianto di condizionamento della biblioteca Villa Gandini, nel Comune di Formigine (Mo); il restauro e il riuso dell’ex scuderia del Castello di Calendasco (Pc); il restauro conservativo dell’ala Est di Villa Beatrice, nel Comune di Argelato (Bo); gli interventi di prevenzione incendi della biblioteca comunale “Fabrizio Trisi” del Comune di Lugo (Ra); l’adeguamento impiantistico del spazi museali del Museo Internazionale delle Ceramiche, a Faenza (Ra); la realizzazione di un nuovo ingresso accessibile e il restauro di alcuni ambienti limitrofi al museo del Palazzo Ducale di Guastalla (Re).
Il secondo bando, sempre rivolto ai Comuni dell’Emilia-Romagna, prevedeva la concessione di contributi per sostenere la realizzazione di progetti relativi ad interventi per spese di investimento nel settore dello spettacolo, e in particolare lavori di ripristino, ristrutturazione, qualificazione e innovazione tecnologica di teatri ritenuti strategici all’interno dei rispettivi ambiti territoriali. Sono quattordici i progetti risultati ammissibili, nove quelli finanziati con 3 milioni di euro.
Gli interventi finanziati riguardano il teatro Comunale “G. Rinaldi” di Reggiolo (Re), il Teatro Sociale di Luzzara (Re), il Teatro Sociale di Gualtieri (Re), il Teatro Consorziale di Budrio (Bo), il Teatro “Asioli” di Correggio (Re), il Teatro Comunale “Alessandro Bonci” di Cesena (Fc), il Teatro auditorium della Fiera di Morciano di Romagna (Rn), il Teatro Malatesta di Montefiore Conca (Rn) e il Teatro Regio di Parma.
I Comuni beneficiari del contributo hanno ora 12 mesi di tempo per affidare i lavori per la realizzazione delle opere.
“È tempo di influenza, è ora del vaccino”: in tutte le province dell’Emilia-Romagna, ha preso il via la nuova campagna di vaccinazione antinfluenzale. La Regione ha acquistato 1.150.000 dosi di vaccino, che potranno aumentare fino a 1.380.000 ed essere somministrate in qualsiasi momento della stagione influenzale (anche se la persona si presenterà “in ritardo”, cioè oltre il 31 dicembre 2022). In provincia di Modena sono disponibili quasi 150mila dosi di vaccino, che sono state distribuite ai Medici di famiglia con la possibilità di ulteriori ordini nelle prossime settimane in base all’adesione e alle necessità del territorio.
A Modena le tre aziende sanitarie (Azienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa) vogliono ricordare e sottolineare l’importanza e il valore della vaccinazione antinfluenzale come strumento di protezione efficace e sicuro per sé stessi e per le persone assistite. Anche quest’anno si ribadisce, inoltre, come la vaccinazione antinfluenzale dei medici e di tutto il personale sanitariosia un’azione di assoluta rilevanza strategica per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione nelle comunità e garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale durante l’epidemia influenzale.
A questo proposito, questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna vaccinale si sono vaccinati i direttori delle tre aziende sanitarie: Romana Bacchi (Ausl), Ottavio Nicastro (Aou) e Silvio di Tella (Ospedale di Sassuolo Spa).
Poiché anche per questa stagione è attesa una co-circolazione di virus influenzali e Covid, la campagna regionale punta a rafforzare ulteriormente l’offerta e innalzare la copertura vaccinale contro l’influenza non solo per i cittadini oltre i sessant’anni di età, ma anche per le persone più giovani ad alto rischio per condizione patologica, fisiologica (gravidanza), esposizione lavorativa e per quanti pur in buona salute assistono persone fragili (ad esempio familiari e caregiver). L’obiettivo è duplice: per i più fragili ridurre le complicanze legate all’influenza e, di conseguenza, ridurre il numero di persone che necessitano di assistenza ospedaliera (compresi gli accessi ai Pronto Soccorso) e tutelare gli operatori impegnati nei servizi essenziali alla collettività.
Anche in provincia di Modena l’obiettivo è di mantenere e, se possibile, aumentare il numero di vaccinazioni, che l’anno scorso ha interessato più di 160mila persone nella nostra provincia con un’adesione del 67,5% fra gli over 65 anni (era il 50% otto anni fa, poi salito costantemente), tendendo all’obiettivo del 75% di copertura vaccinale nei cittadini dai 65 anni in su.
È bene ricordare, infine, che è possibile valutare insieme al proprio MMG la possibilità di eseguire la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e del vaccino anti-COVID (secondo le indicazioni vigenti). In alternativa il Medico di Medicina Generale in questo periodo potrà offrire, soprattutto a quanti si trovano nel sessantacinquesimo anno di età, la somministrazione gratuita del vaccino anti-pneumococcico immediata o secondo un programma differito nel corso dell’anno.
Romana Bacchi, DS AUSL Modena
Destinatari della vaccinazione gratuita
La vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni, con o senza patologie croniche; donne in gravidanza, indipendentemente all’età gestazionale o in post partum; medici epersonale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all’influenza (compresi i conviventi); addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell’ordine e protezione civile, compresi i Vigili del fuoco, Carabinieri, Militari e la Polizia municipale; donatori di sangue, personale degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo, personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (addetti all’allevamento, veterinari pubblici e privati, trasportatori di animali vivi, macellatori). Su richiesta degli interessati, è prevista la gratuità anche per bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni.
Dove vaccinarsi per i destinatari della vaccinazione gratuita
A somministrare il vaccino, secondo le indicazioni sopra riportate, saranno i Medici di medicina generale aderenti alla campagna 2022-2023, il Servizio Igiene Pubblica (per le persone che non sono assistite dal Medico di Medicina Generale perché residenti in altre province) e i servizi di Pediatria di Comunità per i minori che rientrano nelle categorie previste.
Vaccinazione antinfluenzale a pagamento
Chi non rientra nelle categorie che hanno diritto alla vaccinazione gratuita può comunque acquistare il vaccino in farmacia e richiederne la somministrazione al proprio Medico di medicina generale. Anche presso le farmacie convenzionate aderenti alla campagna vaccinale, sulla base dell’accordo Regione/Associazioni di categoria, è possibile la somministrazione del vaccino antinfluenzale (alle persone non aventi diritto alla vaccinazione gratuita) e del vaccino Anti-COVID-19 (secondo le norme vigenti) a cittadini maggiorenni che abbiano già ricevuto analoghe tipologie di vaccini e che, a seguito della compilazione del modulo di triage pre-vaccinale, siano risultati idonei alla vaccinazione in farmacia (l’elenco delle farmacie aderenti, pubblicato sul sito, è in costante aggiornamento).
Vaccinazione antipneumococcica
Anche la vaccinazione anti-pneumococcica viene offerta attivamente e gratuitamente nel corso del primo anno di vita (come da calendario vaccinale dell’infanzia presidiato dalla Pediatria di Comunità), alle persone di qualunque età con patologie croniche con rischio di complicanze anche gravi in caso di sviluppo di malattie da pneumococco e alle persone che compiono 65 anni nell’anno in corso. Per quest’ultima categoria di concittadini i vaccini sono stati consegnati dall’Azienda USL ai medici di medicina generale, che potranno comunque effettuare le somministrazioni durante tutto l’anno. In provincia di Modena la disponibilità per questa tipologia di vaccini è di oltre 10mila dosi. Per quanto riguarda la possibilità di somministrazione contestuale di due vaccini, si ricorda che è preferibile orientarsi nell’immediato verso la vaccinazione contro l’influenza e contro il Covid-19; quando queste due somministrazioni saranno programmate in momenti diversi, il MMG già nell’immediato e in base alle condizioni individuali potrà proporre ai propri assistiti l’associazione contro influenza e contro pneumococco.
Ottavio Nicastro, DS AOU Modena
“Vaccinarsi contro l’influenza è prima di tutto un gesto di grande responsabilità verso la comunità in cui viviamo, in particolare verso le persone più fragili – dichiara Romana Bacchi, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Modena -. Cogliere questa possibilità è ancora più importante se pensiamo alla fase Covid e a quanto i vaccini si siano rivelati un’arma indispensabile per ridurre i contagi. Rivolgo infine un appello anche a tutto il personale sanitario: vaccinatevi perché solo così proteggerete le persone di cui vi prendete cura ogni giorno”.
“La vaccinazione antinfluenzale degli operatori delle Aziende Sanitarie è da sempre un gesto di responsabilità, un impegno importante per chi ha scelto di lavorare a contatto con persone da curare e delle quali prendersi cura – spiega il dottor Ottavio Nicastro, Direttore Sanitario dell’AOU di Modena –. Vaccinarsi è il gesto concreto con il quale possiamo dimostrare di proteggere non solo noi stessi, ma anche pazienti e colleghi di lavoro, difendendo e tutelando nel contempo il nostro prezioso Servizio Sanitario”.
“La vaccinazione – afferma Silvio Di Tella, Direttore Sanitario dell’Ospedale di Sassuolo Spa – è forse uno dei pochi atti che si potrebbe definire egoista e altruista allo stesso tempo in quanto consente una protezione personale, fondamentale per i soggetti fragili, e di aiuto a chi ci sta accanto se rientra in quelle categorie”.
Si è tenuta questa mattina l’inaugurazione della rinnovata sede del Centro Ceramico, a Sassuolo in Via Valle D’Aosta 1. Accanto al Direttore del Centro Ceramico Prof.ssa Maria Chiara Bignozzi e al suo Presidente Roberto Fabbri, sono intervenuti il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani, l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, i Magnifici Rettori dell’Università di Bologna e di Modena e Reggio Emilia, rispettivamente Giovanni Molari e Carlo Adolfo Porro. Il Sindaco Gian Francesco Menani ha portato i saluti dell’amministrazione comunale.
La nuova sede, suddivisa su tre piani per oltre 1.200 mq, dedica larghi spazi ai laboratori per le prove tecnologiche, fisiche, meccaniche, chimiche che vengono svolte sia sui prodotti finiti (piastrelle, refrattari, sanitari, stoviglieria, etc.) sia sulle materie prime naturali e di riciclo. L’investimento in nuove attrezzature (diffrattometro a raggi X, Spettroscopia al plasma ICP, tavolo di misura per le dimensioni delle grandi lastre, tra gli altri) caratterizza, con la riorganizzazione delle sedi, il nuovo corso dell’ente che è un riconosciuto riferimento per il settore ceramico a livello internazionale.
“La ricerca rappresenta uno degli asset più importanti per la competitività delle nostre imprese – afferma Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica -. Il Centro Ceramico, che per molti versi è il ‘braccio tecnico’ dell’Associazione, svolge da più di 45 anni una incisiva azione in questo campo, rivestendo un ruolo centrale anche nello sviluppo delle normative di settore nazionali e internazionali e nella formazione specialistica. In questo contesto, auspichiamo una sempre maggiore cooperazione con tutta la filiera ceramica e le università del territorio, affinchè la nuova sede del Centro Ceramico possa diventare sempre più la casa comune per tutti”.
“Da oggi inizia un nuovo percorso di crescita – dichiara Roberto Fabbri, Presidente del Centro Ceramico nella cui compagine sociale sono presenti, accanto a Confindustria Ceramica, Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Legacoop Produzione e Servizi – che va nella direzione di fornire sempre più servizi, assistenza tecnica, consulenze e trasferimento tecnologico alle imprese ceramiche del distretto. La rinnovata struttura rafforza la presenza del Centro Ceramico nel distretto, mantenendo saldi i legami con l’Università di Bologna grazie alla creazione di un laboratorio congiunto con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM)”.
“La nuova prestigiosa sede e il posizionamento strategico nel cuore del distretto – ha sottolineato la Prof.ssa Maria Chiara Bignozzi – permettono un ampliamento degli ambiti di intervento delle attività del Centro Ceramico che vanno dalla ricerca applicata, alle consulenze per le aziende, ai servizi di prove per certificazioni, alla progettazione di attività tailor made, come la messa a punto di nuovi metodi di prova e/o assistenza in controversie. In questo rinnovato assetto, il Centro Ceramico è inoltre pronto a cogliere la sfida dei progetti PNRR e dei prossimi bandi regionali PORFESR, in collaborazione con gli altri enti di ricerca regionali con cui collabora da sempre”.
“Il Centro Ceramico rappresenta un ottimo esempio della proficua collaborazione tra Imprese, Territorio e Università – sostiene il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari. Le sfide all’insegna dell’innovazione sostenibile sono molto impegnative, anche in considerazione del difficile presente che stiamo vivendo, ma proprio grazie alla sinergia con le imprese e le istituzioni del territorio che condividono gli stessi valori e la stessa visione possiamo trasformarle in straordinarie opportunità, garantendo l’approccio scientifico della ricerca dell’Alma Mater alla soluzione dei problemi tecnologici propri del mondo aziendale”.
“L’Università di Modena e Reggio Emilia crede fortemente che il settore ceramico rappresenti uno degli asset trainanti del nostro territorio; per questo motivo l’impegno prioritario di Unimore, negli anni, è stato quello di contribuire ad accrescere le competenze e il know-how attraverso la ricerca scientifica. Un esempio virtuoso di ciò è il gruppo di lavoro, creato all’interno del nostro Ateneo, che grazie a competenze in aree scientifiche diverse, ha potuto trasferire le conoscenze acquisite in modo trasversale nel settore dei materiali ceramici – rimarca Carlo Adolfo Porro, Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia -. “Il nostro auspicio è che con l’inaugurazione della nuova sede del Centro Ceramico possano consolidarsi proficui rapporti di collaborazione e di dialogo, a tutto vantaggio del settore e del suo indotto economico. Grazie a Confindustria Ceramica per il suo impegno e a tutte le istituzioni coinvolte, che in maniera sinergica hanno saputo accompagnare questo percorso di eccellenza”.
Per Vincenzo Colla, assessore regionale allo Sviluppo economico, Green economy, Lavoro e Formazione, “l’investimento del nuovo Centro Ceramico rappresenta un’operazione di primaria importanza per la transizione eco-sostenibile e digitale di questo settore, così importante per l’economia regionale. La ricerca applicata che qui si sviluppa per studiare nuovi materiali green e nuovi processi produttivi di economia circolare, in rete con l’università e le imprese del territorio, è fondamentale per affrontare la sfida del cambiamento e garantire la qualità e la competitività delle nostre ceramiche sui mercati di tutto il mondo”.
“Acqua per la vita: una sfida epocale per i nostri territori. Scenari futuri e sostenibilità” è il titolo del convegno – aperto al pubblico e gratuito – che si terrà sabato 5 novembre, dalle ore 9 alle 13, presso l’Auditorium “Carlo Gabbi” Crédit Agricole Green Life (via La Spezia 138/A) a Parma.
L’iniziativa, organizzata dai Club Lions delle Zone di Parma, Reggio Emilia e Mantova, attraverso l’intervento qualificato di esperti, propone alcuni spunti di riflessione sul tema dell’acqua, quale risorsa fondamentale, anche rispetto ad una delle soluzioni attualmente allo studio, come l’invaso di Vetto d’Enza.
La sequenza degli interventi, coordinata dal giornalista Gianni Montanari, sarà aperta da Giovanni Ballarini, professore emerito dell’Università degli studi di Parma, già membro di commissioni scientifiche nazionali e dell’Unione Europea, che nel suo intervento traccerà le “Vicende storiche in materia climatica e conseguenze dei periodi di siccità in Emilia”.
Il fenomeno dei “Mutamenti climatici consolidati e conseguenze sul territorio” sarà spiegato dal professor Massimiliano Fazzini, phd geologist, docente in diverse università italiane ed europee, membro permanente di commissioni nazionali sul clima, nonché opinionista e divulgatore in tema di rischio svolto presso le principali reti televisive nazionali.
Quindi la biologa Fernanda Moroni, dirigente del settore Pianificazione e gestione delle risorse idriche dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, illustrerà le azioni per “La tutela e la gestione quali-quantitativa delle acque per la resilienza del distretto idrografico del fiume Po in un clima che cambia”.
Infine il professor Stefano Orlandini, ordinario di Costruzioni idrauliche presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, spiegherà “I serbatoi montani per la riserva idrica, la prevenzione delle alluvioni e lo stoccaggio idroelettrico”.
Secondo gli esperti di meteorologia, gli eventi siccitosi che si sono verificati negli ultimi anni si ripeteranno sempre più frequentemente in futuro e rappresenteranno una delle sfide principali con cui tutte le filiere produttive del nostro territorio, particolarmente vocato all’agroalimentare, dovranno confrontarsi. I Lions, associazione internazionale apolitica, apartitica e aconfessionale, sono da sempre particolarmene sensibili a questo tema, che investe l’ambiente e la vita delle famiglie e dei soggetti economici, a cui è dedicato uno specifico ambito di azione nelle proprie Aree e Dipartimenti.
Al termine, i relatori saranno a disposizione per rispondere a interventi e domande del pubblico.
I costi energetici, l’inflazione, gli effetti della guerra in Ucraina pesano e frenano l’attività
economica. E’ quanto attesta una analisi dell’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna che ha elaborato i dati del Registro imprese delle Camere di commercio.
Alla fine del mese di settembre, in Emilia-Romagna, le imprese attive sono scese sotto quota 400mila (399.179) con una diminuzione di 1.977 unità, quindi -0,5 per cento rispetto a dodici mesi prima. L’andamento dell’imprenditoria regionale si è allineato a quello nazionale, che ha avuto una quasi analoga flessione tendenziale (-0,4 per cento).
La contrazione nella vitalità del sistema delle imprese ha interessato quasi tutti i settori di attività economica. La tendenza negativa della base imprenditoriale regionale si è leggermente rafforzata in agricoltura (-909 unità, -1,7 per cento), fortemente accentuata nell’industria (-817 imprese, -1,9 per cento) e nel commercio (-910 imprese, -1,0 per cento).
Queste perdite non sono state compensate dall’andamento positivo, sia delle imprese delle
costruzioni (535 imprese, +0,8 per cento), che del complesso dei servizi diversi dal commercio (+747 imprese, +0,5 per cento).
Le criticità dell’industria si concentrano nella moda, nella fabbricazione di prodotti in metallo e di macchinari e apparecchiature. In contrazione nei servizi, oltre al commercio, la ristorazione e il trasporto e magazzinaggio. Segnali ancora positivi dalle costruzioni, grazie ai bonus, le attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale, immobiliari e finanziarie.
Forma giuridica
Le difficoltà economiche si sono tradotte nel ritorno di una forte tendenza negativa per le ditte individuali (3.269 unità, -1,5 per cento), che tra fine 2021 e inizio 2022 si era interrotta dopo più di quattordici anni. La quasi totalità del saldo è risultato della crescita delle società di capitale (+3.135 unità, +3,2 per cento), da tempo la forma giuridica più dinamica, ma con un ritmo più contenuto che in precedenza.
Le imprese registrate, iscrizioni e cessazioni
L’andamento negativo anche delle imprese registrate in regione (-2.303 unità, -0,5 per cento) è stato dato soprattutto dal boom delle cessazioni, a lungo procrastinate dall’adozione delle misure di sostegno introdotte a seguito della pandemia, che, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, sono aumentate di quasi l’80 per cento e hanno raggiunto il livello massimo degli ultimi 15 anni (6.806), mentre le iscrizioni sono solo lievemente diminuite (4.489).
La maggioranza dei bambini che in questo momento frequenta le elementari farà lavori che ancora non esistono o quasi. Com’è già cambiato e come ancora lo farà il mondo del lavoro con le nuove possibili figure che serviranno, compongono il contenuto della serata condotta da Claudio Corrado presso sala Biasin in via Rocca 22 a Sassuolo stasera, giovedì 3 novembre, dalle 20.45 ad ingresso libero.
L’appuntamento è il primo di un ciclo organizzato dal Forum Ute Sassuolo e preparato da Corrado (docente e divulgatore), su temi che ruoteranno attorno al futuro e ai cambiamenti previsti.
Dopo la prima serata odierna sarà la volta di un altro tema di grande attualità, previsto per il 10 novembre, e dedicato al Metaverso e la prossima rivoluzione in arrivo in cui mondo reale e mondo digitale si integreranno pare.
Ultima tappa di questo percorso di riflessioni guidate sul futuro sarà dedicato ai cambiamenti climatici e il modo in cui condizioneranno a parere di molti studiosi le nostre abitudini e non solo, prevista per giovedì 17 novembre.
Al primo mattino molto nuvoloso o coperto con precipitazioni diffuse, ma in rapido esaurimento ad iniziare dal settore occidentale. Nel pomeriggio temporanea attenuazione della nuvolosità, seguita da nuovi addensamenti serali che porteranno a deboli e sparse precipitazioni durante la notte. Temperature minime con valori compresi tra 13 e 17 gradi; massime con valori tra 16 e 20 gradi. Venti deboli occidentali in pianura. Al mattino rinforzi da sud sul settore centro-orientale e mare, in rotazione da ovest nel pomeriggio ed in attenuazione dalla sera. Mare molto mosso al primo mattino, in successiva attenuazione pomeridiana.
“Un traguardo importante, che rende finalmente concreto il ‘grazie’ che un intero Paese ha tributato ai professionisti della Sanità impegnati a lottare, giorno dopo giorno, contro la pandemia da Covid”.
Lo ha detto Raffaele Donini, assessore regionale alla Salute, commentando la sottoscrizione del Contratto collettivo nazionale di lavoro del Comparto Sanità.
“A loro- ha proseguito Donini- ai quasi 57mila dipendenti della Sanità dell’Emilia-Romagna, che sono sempre in prima fila per garantire l’assistenza e i servizi di cura ai cittadini anche nelle situazioni di ‘quotidiana normalità’, confermiamo il nostro impegno a far sì che possano svolgere la loro professione nelle migliori condizioni che la situazione di oggi rende possibile”.
“E’ quello che il Servizio sanitario regionale sta facendo- chiude l’assessore- pur nelle difficoltà che tutti conosciamo. Ma un punto fermo ora è stato fissato, e sappiamo che c’è ancora tanta strada da fare”.
Accompagnare la transizione ecologica, coinvolgere donne e giovani, come prevede lo stesso PNRR, e promuovere la cultura della legalità. Questo anche grazie al nuovo bando approvato dalla Giunta regionale che stanzia circa 530 mila euro di contributi per finanziare nuovi progetti partecipativi.
Con il ‘Bando Partecipazione 2022’, uno dei principali strumenti attraverso cui la Regione svolge la propria azione di sostegno ai percorsi di democrazia partecipativa, verranno appoggiati interventi in favore del dialogo tra amministrazioni pubbliche e cittadini.
“I processi partecipativi sono fondamentali per accrescere la qualità della democrazia e la consapevolezza dei cittadini rispetto ai beni comuni. Partecipare – afferma l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano – significa coltivare la democrazia, e in Emilia-Romagna la partecipazione è un percorso, non un punto di arrivo. Nell’ultimo triennio abbiamo investito oltre un milione e mezzo di euro attivando interventi per due milioni di euro. I processi partecipativi sono anche un’importante occasione per mettere al centro i cittadini nelle scelte delle amministrazioni”.
Previste premialità per la costituzione di comunità energetiche o gruppo di autoconsumo collettivo, coinvolgimento di giovani, progettualità verso lo sviluppo di pari opportunità ma anche Terzo settore e cooperative. Confermate quelle per i piccoli comuni, Unioni comunali in aree interne e montane o municipalità che intendano costruire le condizioni per una futura fusione.
Il Bando
Le domande di contributo dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica a partire dal 14 novembre 2022 fino alle ore 12 del prossimo 6 dicembre 2022. A fronte dell’investimento regionale di 530mila euro, ogni progetto potrà essere sostenuto con un massimo di 15mila euro.
Per garantire equità nell’accesso ai contributi è stato individuato come ambito di finanziamento prioritario il sostegno ad alcuni enti quali i Comuni sotto i 5mila abitanti e a quelli derivanti da fusione, Unioni di Comuni, Unioni comunali in aree interne e montane. Privilegiati anche Comuni che attraverso il processo partecipativo intendano costruire le condizioni per una futura fusione.
Tra gli ambiti di finanziamento prioritario individuati l’accesso ai nuovi beneficiari, il sostegno a progetti che coinvolgano più settori dell’amministrazione proponente, il premio a chi prevede il coinvolgimento di giovani in coerenza con quanto previsto anche dal Pnrr e progetti che guardano alla realizzazione delle pari opportunità. Infine, sono state previste premialità per quei progetti che si focalizzeranno sull’accessibilità.
Proteggere, prevenire e contrastare qualsiasi fenomeno di violenza di genere e discriminazione. Questo attraverso il sostegno concreto a iniziative di formazione e comunicazione per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socioculturali ma soprattutto per eliminare le pratiche basate su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini.
È quanto previsto da un nuovo bando biennale della Regione che, stanziando 2,5 milioni di euro per il biennio per 2023/2024, punta a valorizzare e supportare le azioni e le iniziative che in Emilia-Romagna promuovono la diffusione di una cultura della parità e il contrasto agli stereotipi di genere e a ogni forma di discriminazione.
Un impegno che continua dunque al fianco delle tante realtà che sul territorio si attivano per rispondere ai bisogni e cogliere le opportunità di cambiamento.
Il bando prevede anche azioni rivolte a favore delle donne che vivono specifiche condizioni di fragilità, ma anche che si trovano a rischio di emarginazione sociale, discriminazione e violenza per la loro condizione di migranti, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.
A partire dal prossimo 4 novembre potranno presentare progetti gli enti locali, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato e onlus. Le iniziative dovranno essere realizzate nel territorio emiliano-romagnolo: verranno, in particolare, valorizzate le iniziative che si realizzeranno nei comuni montani, nonché nei comuni che ricadono nelle aree interne.
Con questo nuovo bando prosegue l’impegno della Regione ad attuare i principi contenuti nella Legge regionale n. 6/2014 per la parità e contro le discriminazioni di genere e del Piano regionale contro la violenza di genere.
“Anche quest’anno, con il nostro bando, vogliamo valorizzare e sostenere azioni e progettualità su tutto il territorio regionale, per promuovere la cultura della parità e contrastare gli stereotipi di genere – afferma l’assessora regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori -. Sono contenta di poter aumentare i fondi a disposizione per le tante realtà impegnate in iniziative a favore del cambiamento culturale. Solo insieme, facendo rete, potremo realizzare una società finalmente paritaria, in cui le donne siano libere di esprimere a pieno il loro potenziale”.
Nelle scorse edizioni del bando, sono stati 83 i progetti sostenuti, nel 2021 e 2022, dalla Regione con 2 milioni 120 mila euro, mentre nel 2020 sono state 67 le iniziative sostenuti con 1 milione di euro per promuovere le pari opportunità e contrastare le discriminazioni, gli stereotipi e la violenza di genere. A questi vanno aggiunti i 42 progetti promossi da enti locali e Terzo settore, finanziati con 1 milione e 350 mila euro, sempre tra il 2021 e il 2022, per sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica, i percorsi di carriera e la promozione di progetti di welfare aziendale.
Il bando
Le domande dovranno essere presentate per via telematica e corredata della relativa documentazione, dalle ore 10 del 4 novembre 2022 ed entro le ore 13 del 2 dicembre 2022.
I progetti dovranno avere un costo compreso tra i 10 mila e i 50 mila euro e il contributo potrà arrivare a coprire fino all’80% delle spese. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati tra il 2023 e il 2024.
La domanda e la modulistica allegata deve essere sottoscritta, per tutti i soggetti proponenti, esclusivamente dal legale rappresentante. Il servizio online è disponibile nella sezione “leggi atti bandi” del sito http://parita.regione.emilia-romagna.it/.
In un momento cruciale, dopo le conseguenze della pandemia e l’incremento dell’emergenza educativa e della dispersione scolastica, Fondazione Reggio Children terrà lunedì 7 novembre ore 10.30-12.30 al Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia l’evento “Educazione di Qualità, una sfida globale”.
La presidente Carla Rinaldi presenterà la Carta “Educazione di Qualità, una sfida globale”, che Fondazione Reggio Children ha redatto e adottato come propria Carta dei Valori. La Carta nasce dopo i primi dieci anni di vita di Fondazione Reggio Children, durante i quali si è misurata con progetti di ricerca, solidarietà e di educazione di qualità nel campo del contrasto alla povertà educativa.
IL PROGRAMMA
L’Istituto Piepoli con il vicedirettore Livio Gigliuto presenterà gli esiti di un sondaggio di opinione realizzato per conto di Fondazione Reggio Children riguardo l’idea di infanzia e di educazione di qualità secondo le italiane e gli italiani. Interverranno quindi sui temi della povertà educativa e dell’educazione di qualità voci protagoniste, fondatori e partner della Fondazione Reggio Children quali Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, delegato Anci Welfare e presidente Anci Emilia-Romagna, Romano Sassatelli, presidente della Fondazione Manodori-Acri, sen. Graziano Delrio, Comitato Scientifico Fondazione Reggio Children, Harold Göthson, Reggio Emilia Institutet di Stoccolma, consigliere di amministrazione di Fondazione Reggio Children, Filippo Rodriguez, Consigliere delegato Enel Cuore Onlus, Arianna Saulini, Advocacy Manager Italia-Europa di Save the Children, moderati da Davide Nitrosi, vicedirettore QN – Quotidiano Nazionale.
CARLA RINALDI (immagine)
“La pandemia ha esacerbato l’emergenza educativa, che riguarda studenti di ogni ordine e grado, da 0 a 24 anni, – afferma Carla Rinaldi – Purtroppo l’emergenza non può essere più considerata un’anomalia, bensì uno status permanente. L’educazione è la risposta che ci aiuta ad affrontare tutte le emergenze, perché la società trova le risposte attraverso l’educazione, la ricerca, la elaborazione collettiva”.
“Lanciamo un appello con questa Carta “Educazione di qualità, sfida globale” come risposta all’emergenza educativa – continua Rinaldi -. Spieghiamo cosa è per noi l’educazione di qualità e diciamo che occorre ripartire dalla riscoperta dell’infanzia”.
La Carta “Educazione di Qualità, una sfida globale”, affonda le radici nell’esperienza educativa di Reggio Emilia i dialogo con i progetti di ricerca e solidarietà cui Fondazione Reggio Children ha dato vita e partecipato: da Fare Scuola con Enel Cuore Onlus, a Face-Farsi Comunità Educanti con Con I Bambini nell’ambito del Fondo di contrasto alla Povertà Educativa, a Pace fra le Culture con l’Ic Manzoni di Reggio Emilia, a Scintillae con la Fondazione Lego, a Pause – Atelier dei Sapori, a Pedakos in Kosovo con Reggio Terzo Mondo e molti altri.
I CONTENUTI DELLA CARTA
La Carta “Educazione di Qualità, una sfida globale” afferma il ruolo fondamentale dell’educazione, e dell’educazione di qualità, nelle emergenze, educative e non, dovute alle cause più diverse, presenti nel mondo: emergenze sanitarie come la pandemia, politiche, sociali, economiche, alimentari, climatiche, belliche, che colpiscono in primo luogo l’infanzia. Il testo, che verrà pubblicato e diffuso online, cerca di dare un contributo alla riflessione su educazione di qualità, cultura dell’infanzia, emergenza educativa, guardando in particolare al mondo della scuola, dell’educazione, del welfare e delle istituzioni pubbliche, nazionali e internazionali.
L’evento si avvale del supporto di Fondazione Manodori e Iren spa.
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.964.458 casidi positività, 2.025in più rispetto a ieri, su un totale di 4.639 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 1.820molecolari e 2.819 test antigenici rapidi.
Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 43,7%. Un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è più basso rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali è atteso il risultato positivo.
Vaccinazioni Continua, intanto, la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.988.896 dosi; sul totale sono 3.801.700 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,6%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.970.442. Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
Ricoveri I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 34 (+3 rispetto a ieri, pari al +9,7%), l’età media è di 63,6 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.200 (+49 rispetto a ieri, +4,3%), età media 77 anni.
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 4 a Reggio Emilia (invariato), 5 a Modena (+1), 11 a Bologna (invariato), 6 a Ferrara (+1); 4 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (invariato); 2 a Rimini (invariato).
Nessun ricovero a Parma,Imola e Cesena, come ieri.
Contagi
L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 54,2 anni.
La situazione dei contagi nelle province vede Reggio Emilia con 351 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 223.891), seguita da Parma (330 su 167.906) e Bologna (306 su 399.040); poi Ferrara (276 su 142.128), Modena (210 su 297.422), Ravenna (147 su 186.052) e Rimini (113 su 182.893); quindi Piacenza (90 su 103.167), Cesena (89 su 110.245) e Forlì (71 su 91.520); infine il Circondario Imolese, con 42 nuovi casi su un totale di 60.194.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 32.628 (-684). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 31.394 (-736), il 96,2% del totale dei casi attivi.
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Guariti e deceduti
Le persone complessivamente guarite sono 2.692 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.913.556.
Purtroppo, si registrano 17 decessi, alcuni dei quali riferiti ai giorni scorsi.
4 in provincia di Parma (due donne di 92 e 97 anni e due uomini di 80 e 86 anni);
1 a Modena (una donna di 84 anni);
2 in provincia di Bologna (una donna di 95 e un uomo di 97 anni);
7 a Ferrara (quattro donne rispettivamente di 79, 84, 85 e 87 anni e tre uomini di 79, 82 e 84 anni);
1 in provincia di Ravenna (un uomo di 90 anni);
2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 95 anni e un uomo di 72 anni il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Rimini, entrambi residenti nel cesenate).
Nessun decesso in provincia di Piacenza, Reggio Emilia, Rimini e nel Circondario Imolese.
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono stati 18.274.
Sulla A1 Milano-Napoli, è stato aggiornato il programma di chiusura del tratto compreso tra Reggio Emilia e l’allacciamento con la A22 Brennero-Modena.
Il suddetto tratto verrà chiuso, dalle 22:00 di sabato 5 alle 6:00 di domenica 6 novembre, in entrambe le direzioni – verso Bologna/A22 e Milano – per consentire lavori di manutenzione del ponte sul torrente Rodano, situato al km 140+000.
Di conseguenza, non sarà accessibile l’area di parcheggio “Calvetro ovest”, situata nel suddetto tratto, verso Bologna.
In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari:
-verso Bologna/A22: dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Reggio Emilia, percorrere la viabilità ordinaria: SS722, SS468, SP185, SP13 ed entrare sulla A22 alla stazione di Campogalliano;
-verso Milano: uscire alla stazione di Modena nord, percorrere la viabilità ordinaria: SP13, SP185, SS468, SS722 e rientrare sulla A1 alla stazione di Reggio Emilia.
Sulla A13 Bologna-Padova, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra Ferrara sud e Ferrara nord, verso Padova, prevista dalle 22:00 di venerdì 4 alle 6:00 di sabato 5 novembre.
Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, sarà necessario chiudere la stazione di Bologna Borgo Panigale, in uscita per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli, dalle 22:00 di venerdì 4 alle 6:00 di lunedì 7 novembre, in modalità continuativa.
In alternativa, si potrà utilizzare la stazione di Bologna Casalecchio sul Raccordo di Casalecchio, di Valsamoggia sulla A1 Milano-Napoli o di Bologna Arcoveggio sulla A13 Bologna-Padova.
Sul Raccordo di Casalecchio, per consentire attività di ispezione delle opere d’arte, dalle 22:00 di giovedì 3 alle 6:00 di venerdì 4 novembre, sarà chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata verso la A14 Bologna-Taranto.
In alternativa, si consiglia di entrare alla stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto.
Si terranno domenica 6 novembre a partire dalle ore 9 le celebrazioni per la “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”. Un appuntamento che tocca diversi punti del capoluogo e delle frazioni partendo da piazza Kennedy a Magreta, dove verrà depositata una corona presso il monumento ai caduti alla presenza del Sindaco Maria Costi.
Alle 10 ci si sposterà a Formigine nel parco del Castello per l’ alzabandiera. Seguirà la partenza del corteo che prevede la deposizione delle corone di alloro ai monumenti e letture di articoli della Costituzione da parte di alcuni giovani del territorio.
Il corteo si chiuderà verso le 11.15 in piazza Repubblica. Alla cerimonia interverranno il Sindaco Maria Costi, la Presidente del Consiglio comunale Elisa Parenti ed Emilio Cattabriga dell’Associazione Nazionale Alpini – Gruppo di Formigine. Accompagnerà la cerimonia la Wind Band del Liceo Musicale Sigonio di Modena.
Concluderà il tutto, alle 11.30, la Messa nella Chiesa di San Bartolomeo.
Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Liviana Banzi
Che ci sia una relazione, anche stretta, tra qualità dell’aria e buona salute, è vicenda nota da tempo. Ma il tema è molto più complesso di quanto possa apparire perché, ad esempio, potrebbero esserci inquinanti non convenzionali meritevoli di essere monitorati, per comprendere se sono concausa di sviluppo di patologie. Allo stesso tempo ci sono esiti di salute meno indagati in epidemiologia ambientale, come ad esempio il diabete o le malattie neurodegenerative, la cui correlazione con l’inquinamento non è pienamente compresa.
Proprio per trovare conferma ad alcune di queste ipotesi e individuare modelli efficaci da condividere con la comunità scientifica, la Regione Emilia-Romagna si è candidata come capofila di un progetto per un bando del ministero della Salute, piazzandosi al primo posto davanti a una ventina di altri candidati e ottenendo un finanziamento pari 2,1 milioni di euro.
Il progetto ha l’obiettivo di realizzare un atlante territoriale dei dati di qualità dell’aria e degli esiti di salute, in grado di fornire cioè un quadro trasparente e aggiornato sulle relazioni tra questi aspetti, rafforzando gli impegni e gli strumenti del progetto quadriennale di studio su qualità dell’aria e salute già approvato dalla Giunta regionale lo scorso aprile. Della squadra fanno parte 8 Regioni (a partire da quelle del Bacino Padano, con cui l’Emilia-Romagna collabora su questo fronte già da tempo) con una ventina di diverse unità operative e il determinante coinvolgimento delle strutture di Epidemiologia dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia e Ambiente Prevenzione e Salute di Arpae.
“Con questa ricerca vogliamo individuare strumenti in grado di garantire informazioni scientifiche aggiornate sulle possibili relazioni causali che ci sono tra l’esposizione alle sostanze inquinanti e gli esiti sanitari- commentano Irene Priolo, vicepresidente e assessora all’Ambiente e Difesa del suolo, e Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la salute-. Il progetto da un lato potrà avvalersi delle competenze di esperti in salute ed esperti in ambiente, dall’altro realizzerà strumenti preziosi per aiutarci a prendere le decisioni più appropriate”.
Le caratteristiche principali
L’atlante sarà costruito attingendo ai dati delle centraline di misurazione degli inquinanti, ai dati satellitari, dell’assistenza sanitaria e dei registri di patologia. Si prenderanno in considerazione anche le variabili socioeconomiche, e quando possibile gli stili di vita. Il risultato atteso è quello di avere strumenti efficaci per coordinare l’elaborazione, l’interpretazione e la fruizione dei dati disponibili, ovvero algoritmi, codici e mappe che individuino la qualità dell’aria e il numero di malattie e decessi zona per zona.
L’atlante metterà a disposizione dei tecnici del settore, dei decisori e più in generale della popolazione le informazioni più dettagliate e le elaborazioni più utili sui possibili effetti di diverse strategie di miglioramento della qualità dell’aria, seguendo un metodo scientifico rigoroso e con gli strumenti di rilevazione e di calcolo più aggiornati che le diverse Regioni hanno a disposizione. Un punto di partenza anche per un’attività di formazione specifica rivolta a medici e pediatri su come ridurre l’esposizione individuale, in caso di picco di inquinamento, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili.
Quindici ragazzi, tutti maggiorenni, identificati ed alcuni grammi di sostanza stupefacente sequestrati. È questo il bilancio dei controlli effettuati nella serata di venerdì scorso da tre pattuglie della Polizia Locale di Sassuolo, assieme all’unità cinofila Hector, nel centro cittadino, con particolare riguardo alla zona di via Aravecchia e via Mazzini, spesso oggetto di segnalazioni per gruppi di giovani e giovanissimi che importunano i passanti e consumano bevande alcoliche.
I controlli hanno permesso di identificare una quindicina di ragazzi tutti maggiorenni, che si intrattenevano nei pressi delle panchine in cemento delle scuole Pascoli. L’atteggiamento nervoso di un ragazzo e quello troppo spavaldo di un altro, hanno poi insospettito gli agenti che hanno fatto intervenire Hector, il cui fiuto ha permesso di trovare alcuni grammi di sostanza stupefacente, di tipo hashish e marijuana, in possesso di tre ragazzi .
I giovani sono stati segnalati alla Prefettura di Modena per detenzione di sostanze stupefacenti ad uso personale. La sostanza è stata sequestrata e trasmessa per analisi di laboratorio.
“I controlli in città – sottolinea il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – sono presenti e verranno ulteriormente aumentati in un periodo, come quello a ridosso delle festività natalizie, in cui più persone raggiungono il centro per gli acquisti. Ringrazio la Polizia Locale per l’operazione che verrà ripetuta nelle prossime settimane, oltre ad Hector e agli agenti che se ne prendono cura: il suo fiuto, come dimostrato anche dall’operazione della scorsa settimana, ci sta permettendo di rinvenire diversi quantitativi di sostanza stupefacente in una lotta allo spaccio che intendiamo proseguire con decisione”.
Il viaggio di Eleonora Duse sulle vie del teatro e del mondo in un dialogo appassionato tra recitazione e musica. Una storia che racconta anche la società italiana tra Ottocento e Novecento, con i suoi più grandi protagonisti.
Si chiuderà domenica prossima, 6 novembre, a partire dalle ore 21 con ingresso libero e gratuito, la stagione 2022 al Crogiolo Marazzi, con una protagonista d’eccezione: Pamela Villoresi in “La Musica dell’Anima”.
Lo spettacolo, che vedrà alla voce recitante Pamela Villoresi, vedrà la partecipazione di Marco Scolastra al pianoforte, per la regia di Maria Letizia Compatangelo.
Crogiolo Marazzi – via Regina Pacis, 9 – Via Radici in Monte, 70 a Sassuolo
Domenica 6 novembre 2022 si svolgeranno a Fiorano Modenese le celebrazioni per la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, che ricorre il 4 novembre di ogni anno.
Alle ore 9.45 è previsto il ritrovo di autorità e partecipanti presso a chiesa parrocchiale di Spezzano, dove verrà celebrata la Santa Messa alle ore 10.00.
Alle ore 11.30 verrà deposta una corona di alloro al Monumento dei Caduti in piazza Ciro Menotti, con accompagnamento della banda Flos Frugi di Fiorano.
Dalle ore 11.45 le autorità comunali procederanno con la deposizione di corone ai restanti cippi presenti nel territorio comunale.
Si svolgerà sabato prossimo, 5 novembre, a partire dalle ore 16 presso la Galleria d’arte Jacopo Cavedoni di Via Fenuzzi 12, l’inaugurazione della mostra personale di Gino Fontana.
La mostra dal titolo “Antologica dal 1965 al 2000” sarà visitabile fino al 15 novembre.
La Galleria sarà aperta al pubblico nei giorni di martedì e venerdì dalle 10 alle 12, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
È morto a Modena Mauro Forghieri, ingegnere, progettista di auto di Formula 1, stretto collaboratore di Enzo Ferrari, ex direttore tecnico delle monoposto di Maranello: con la sua guida la scuderia Ferrari vinse sette titoli mondiali. Aveva 87 anni.
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“Non solo Modena, ma l’intero Paese perde un punto di riferimento, uno straordinario modenese che ha contribuito a fare grandi la Ferrari e il territorio”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli esprimendo il cordoglio dell’Amministrazione comunale per la morte di Mauro Forghieri, l’ingegnere, a lungo protagonista al fianco di Enzo Ferrari dei successi delle Rosse, scomparso oggi, mercoledì 2 novembre, all’età di 87 anni. Alcuni mesi fa, il 13 gennaio, aveva ricevuto le chiavi della città di Modena e la cittadinanza onoraria, un riconoscimento conferito in Consiglio comunale proprio nel giorno del suo compleanno.
Passione, creatività e spirito di innovazione sono le caratteristiche “che meglio definiscono la nostra comunità e che Forghieri ha saputo interpretare in maniera eccezionale – ha sottolineato il sindaco – diventando, così, un esempio di Modena nel mondo grazie ai successi della Ferrari di cui è stato uno dei principali artefici”. La Motor valley, un’area dove la passione per la meccanica ha una lunga tradizione e in cui sono nate fabbriche di marchi automobilistici che hanno concorso a far conoscere il nome di Modena nel mondo, “ha avuto in Forghieri uno dei protagonisti più importanti – ha aggiunto Muzzarelli – non solo per i risultati e sportivi a cui ha contribuito in maniera decisiva, ma anche per l’incessante ricerca della qualità tecnica e della bellezza estetica abbinate all’obiettivo costante dello sviluppo tecnologico”.
In occasione della consegna delle chiavi della città, un conferimento accompagnato dall’applauso del Consiglio comunale, Forghieri aveva espresso commozione per il riconoscimento e aveva sottolineato il legame con Modena. La delibera sulla cittadinanza onoraria, presentata in aula dal sindaco Muzzarelli, era stata votata all’unanimità dall’Assemblea.
Forghieri, nato nel 1935, fu scelto proprio dal Drake come capo del “Reparto Corse” di Maranello: una scelta lungimirante nei confronti dell’allora 27enne ingegnere, entrato in Ferrari ad appena due anni dalla laurea all’Università di Bologna, che dimostrò ben presto la competenza e il carisma che contribuirono poi negli anni ai numerosi successi della Rossa. A partire dal 1962, rivestendo il ruolo di responsabile del Reparto tecnico per le vetture da corsa di F1 e della categoria Sport prototipi, Forghieri guidò infatti le supercar modenesi alla vittoria di 54 gran premi iridati, quattro titoli mondiali piloti e sette titoli costruttori; nella sua lunga attività a Maranello, inoltre, introdusse elementi tecnici di novità che hanno segnato la storia dei motori, come, per esempio, l’installazione degli alettoni sui veicoli che sfrecciano sulle piste. Alla fine degli anni Ottanta l’ingegnere lasciò poi la Ferrari per approdare prima alla Lamborghini e quindi alla Bugatti, sempre mantenendo il carattere innovatore che ne ha connotato la carriera.
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“Con la scomparsa dell’ingegner Mauro Forghieri perdiamo tutti un protagonista indiscusso e geniale dell’automobilismo sportivo” – così il Sindaco di Maranello Luigi Zironi” – Grazie al suo carattere appassionato, sanguigno ed empatico – tanto da guadagnarsi l’affettuoso soprannome di ‘Furia’ – Forghieri è stato uno dei principali artefici dei trionfi Ferrari, in un’epoca che ha segnato per sempre la storia della Formula Uno. La sua disponibilità ad incontrare tifosi e appassionati non è mai venuta meno, e ha sempre mantenuto un contatto diretto con il mondo dei motori e suoi protagonisti. Parlare con l’ingegnere significava avere accesso ad una miniera di aneddoti passati divertenti, curiosi e in alcuni casi drammatici, ma era anche una finestra sul futuro. Per lui immaginare nuove sfide era una sorta di urgenza, non solo professionale, e la sua visione aveva sempre una prospettiva più ampia del presente. Riusciva a riflettere le sue qualità di leader su tutta la squadra, che guidava con polso fermo e grande carisma, ma anche con la giusta dose di complicità, che negli anni gli ha consentito di creare un rapporto speciale con i suoi uomini. Un legame sincero, fortissimo, vero. L’Amministrazione comunale, insieme a tutta la comunità maranellese, si stringe con cordoglio attorno ai familiari di Mauro Forghieri, al loro fianco nell’affrontare un momento così doloroso” conclude Zironi.
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“Con la scomparsa di Mauro Forghieri se ne va un pezzo di storia modenese, un uomo che ha portato il nome della nostra terra in tutto il mondo, grazie alla sua straordinaria capacità di farci sognare con auto meravigliose. “Con queste parole il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Mauro Forghieri, progettista e direttore tecnico della Ferrari dagli anni 60 agli anni 80. Nel manifestare le proprie condoglianze e la vicinanza alla famiglia, Tomei sottolinea “come l’ingegner Forghieri non fosse soltanto un genio dei motori, ma un uomo profondamente legato al proprio territorio. Qualche anno fa nel 2019 lo premiammo con la “Ciliegia d’oro” a Vignola e più recentemente lo incontrai a casa sua. In entrambe le occasioni colsi il grande radicamento per questi luoghi, che amava profondamente, e una grande umanità. Ci lascia un modenese eccezionale”.
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“Ci lascia un uomo che ha fatto la storia della Ferrari e della Formula uno. E della nostra terra, di cui ha rappresentato al meglio nel mondo lo spirito innovatore, unito a capacità e conoscenze tecniche ineguagliabili, la capacità di guardare avanti e la forza di lavorare insieme a grandissimi traguardi. Tutto con la grande passione per l’automobilismo e la Ferrari, lui, per anni fra i più stretti collaboratori di Enzo Ferrari. A nome mio personale, della Regione e di tutta la comunità emiliano-romagnola esprimo la massima vicinanza e solidarietà alla famiglia di Mauro Forghieri e ai suoi cari, a cui vanno le più sentite condoglianze. Così come siamo vicini alla Ferrari e alla Città di Modena”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, alla notizia della scomparsa di Mauro Forghieri.