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domenica, 4 Maggio 2025
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E-Distribuzione (Enel) in merito al disservizio elettrico nel centro abitato di Maranello

E-Distribuzione (Enel) in merito al disservizio elettrico nel centro abitato di MaranelloE-Distribuzione, società del Gruppo Enel gestore della rete elettrica di media e bassa tensione, informa che ieri pomeriggio intorno alle 19 si è verificata una interruzione di alimentazione elettrica che ha interessato una parte del centro abitato del Comune di Maranello. Il disservizio è stato provocato da una serie di guasti sulle linee in cavo di media tensione provocati dall’eccezionale e persistente ondata di calore che ha determinato l’incremento dei carichi sulla rete e il surriscaldamento dei cavi interrati, provocando il cedimento dell’isolamento degli stessi.

L’azienda elettrica è intervenuta prontamente mobilitando gruppi elettrogeni e realizzando collegamenti provvisori per isolare le porzioni di rete guaste e rialimentare completamente tutti i clienti. La complessità delle operazioni, che hanno necessitato dell’utilizzo di mezzi speciali per il trasporto dei gruppi generatori e per la realizzazione delle linee provvisorie, ha richiesto alcune ore per concludere le attività. Il servizio è stato ripristinato intorno alle 6 di questa mattina per la totalità della clientela. Le riparazioni definitive saranno completate nel corso della giornata odierna. I tecnici dell’azienda elettrica sono inoltre al lavoro per il controllo delle linee elettriche in questa fase di ondate di calore di particolare intensità .

E-Distribuzione infine precisa che il Sindaco e le principali istituzioni locali sono state immediatamente informate riguardo l’interruzione della fornitura e costantemente aggiornate sulle aree interessate, i clienti coinvolti e le risorse messe in campo per la complessa gestione delle attività di ripristino del servizio elettrico.

L’Amministrazione comunale di Maranello circa il black-out di questa notte

L’Amministrazione comunale di Maranello circa il black-out di questa notte“Comprendiamo il disagio dei cittadini coinvolti dal black-out, che ha interessato una vasta area urbana di Maranello e che è stato causato da guasti alla rete di Enel, dovuti alle alte temperature combinate all’incremento dei carichi sulla rete stessa legati prevalentemente all’uso degli impianti di condizionamento. Occorre dunque fare il punto della situazione su ciò che è accaduto e chiarire alcune circostanze relative alla vicenda.

Il black-out è iniziato intorno alle 19 di ieri, quando la zona intorno all’IIS Ferrari di via Dino Ferrari è rimasta senza corrente elettrica. Poco dopo sono intervenuti i tecnici di E-Distribuzione – società del Gruppo Enel gestore della rete elettrica di media e bassa tensione – e si è subito attivato il personale del Comune a supporto delle operazioni. Durante i primi tentativi di rialimentazione della corrente, però, si sono verificati altri guasti, piuttosto ingenti, in diversi punti della rete.

Visto il protrarsi del disservizio, è stato attivato il Centro Operativo Comunale (COC), che ha visto al fianco del personale del Comune i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, la Consulta di Modena, il 118, la Polizia Locale, i Carabinieri e la Stazione Radio. Per dare supporto alla popolazione in caso di necessità, è stato attivato – e comunicato tramite queste pagine social – un numero di telefono da chiamare per segnalazioni e richieste di aiuto. Il personale coordinato dal COC ha inoltre contattato uno ad uno durante il black-out, per telefono o citofonando a casa, tutti i cittadini potenzialmente fragili residenti in zona. In sette punti della città sono state inoltre allestite altrettante torrette illuminate, presidiate dal personale COC e collegate a generatori di corrente, per non lasciare aree troppo vaste al buio e dare un punto di riferimento visibile ai cittadini.

Oltre ai tecnici Enel – supportati da imprese esterne -, il Sindaco, alcuni assessori e il personale del Comune sono stati presenti sul posto tutta la notte, in costante contatto con Enel, fino al ripristino della corrente, avvenuto tramite bypass intorno alle 6 di questa mattina.

Occorre precisare che nell’ultima settimana si erano verificate diverse interruzioni di corrente lungo la rete Enel, più brevi e circoscritte, e che l’Amministrazione fin dai primi episodi è rimasta in costante contatto con Enel – che è il solo gestore della rete – per chiarimenti ed interventi di risoluzione dei guasti. Di volta in volta Enel è intervenuta sulla propria rete, spiegando che gli episodi erano stati causati dalle alte temperature degli ultimi giorni, combinate all’incremento dei carichi dovuto agli impianti di condizionamento.

E’ inoltre necessario sottolineare come l’Amministrazione, ancor prima che si verificassero tali interruzioni di corrente, si fosse attrezzata preventivamente per gli eventi del Giugno Maranellese – compresa la Notte Rossa – con generatori supplementari, proprio per non incidere sulla rete Enel per la fornitura di energia necessaria alle iniziative e per evitare incrementi di carico pericolosi per la tenuta del sistema”.

L’Amministrazione comunale di Maranello in merito al black-out di questa notte

L’Amministrazione comunale di Maranello circa il black-out di questa notte“Comprendiamo il disagio dei cittadini coinvolti dal black-out, che ha interessato una vasta area urbana di Maranello e che è stato causato da guasti alla rete di Enel, dovuti alle alte temperature combinate all’incremento dei carichi sulla rete stessa legati prevalentemente all’uso degli impianti di condizionamento. Occorre dunque fare il punto della situazione su ciò che è accaduto e chiarire alcune circostanze relative alla vicenda.

Il black-out è iniziato intorno alle 19 di ieri, quando la zona intorno all’IIS Ferrari di via Dino Ferrari è rimasta senza corrente elettrica. Poco dopo sono intervenuti i tecnici di E-Distribuzione – società del Gruppo Enel gestore della rete elettrica di media e bassa tensione – e si è subito attivato il personale del Comune a supporto delle operazioni. Durante i primi tentativi di rialimentazione della corrente, però, si sono verificati altri guasti, piuttosto ingenti, in diversi punti della rete.

Visto il protrarsi del disservizio, è stato attivato il Centro Operativo Comunale (COC), che ha visto al fianco del personale del Comune i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, la Consulta di Modena, il 118, la Polizia Locale, i Carabinieri e la Stazione Radio. Per dare supporto alla popolazione in caso di necessità, è stato attivato – e comunicato tramite queste pagine social – un numero di telefono da chiamare per segnalazioni e richieste di aiuto. Il personale coordinato dal COC ha inoltre contattato uno ad uno durante il black-out, per telefono o citofonando a casa, tutti i cittadini potenzialmente fragili residenti in zona. In sette punti della città sono state inoltre allestite altrettante torrette illuminate, presidiate dal personale COC e collegate a generatori di corrente, per non lasciare aree troppo vaste al buio e dare un punto di riferimento visibile ai cittadini.

Oltre ai tecnici Enel – supportati da imprese esterne -, il Sindaco, alcuni assessori e il personale del Comune sono stati presenti sul posto tutta la notte, in costante contatto con Enel, fino al ripristino della corrente, avvenuto tramite bypass intorno alle 6 di questa mattina.

Occorre precisare che nell’ultima settimana si erano verificate diverse interruzioni di corrente lungo la rete Enel, più brevi e circoscritte, e che l’Amministrazione fin dai primi episodi è rimasta in costante contatto con Enel – che è il solo gestore della rete – per chiarimenti ed interventi di risoluzione dei guasti. Di volta in volta Enel è intervenuta sulla propria rete, spiegando che gli episodi erano stati causati dalle alte temperature degli ultimi giorni, combinate all’incremento dei carichi dovuto agli impianti di condizionamento.

E’ inoltre necessario sottolineare come l’Amministrazione, ancor prima che si verificassero tali interruzioni di corrente, si fosse attrezzata preventivamente per gli eventi del Giugno Maranellese – compresa la Notte Rossa – con generatori supplementari, proprio per non incidere sulla rete Enel per la fornitura di energia necessaria alle iniziative e per evitare incrementi di carico pericolosi per la tenuta del sistema”.

Maranello, seconda prova degli esami di maturità rimandata a domani

Maranello, seconda prova degli esami di maturità rimandata a domaniAll’istituto Ferrari di Maranello, la seconda prova degli esami di maturità è stata posticipata alla giornata di domani venerdì 24 giugno a causa del guasto alla rete di media tensione di Enel che ha comportato, nelle scorse ore, l’interruzione della corrente elettrica in vaste aree del Comune, interessando anche l’istituto superiore.

Dalle prime ore della mattinata di oggi giovedì 23 giugno, la corrente elettrica all’istituto è stata ripristinata e i tecnici della Provincia hanno effettuato un sopralluogo nella scuola per verificare l’integrità degli impianti, che domani potrà quindi accogliere i 106 maturandi per la seconda prova d’esame.

La provincia aveva comunque valutato soluzioni alternative, in caso di prolungamento del guasto, eventualmente spostando la sede dell’esame in un altro istituto, così da poter assicurare il corretto svolgimento della prova.

Incendi nei boschi, da sabato 25 giugno scatta lo “stato di grave pericolosità” in cinque province dell’Emilia-Romagna

Incendi nei boschi, da sabato 25 giugno scatta lo “stato di grave pericolosità” in cinque province dell’Emilia-RomagnaScatta da sabato 25 giugno, per proseguire almeno fino alla mezzanotte di venerdì 1° luglio, lo “stato di grave pericolosità” per il rischio di incendi boschivi nei territori centro-orientali dell’Emilia-Romagna corrispondenti alle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

In queste cinque province viene stabilito il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci; sono anche vietati gli abbruciamenti di residui vegetali e di stoppie. Nelle altre quattro province permangono le regole previste dallo “stato di attenzione”.

In una riunione di coordinamento che si è tenuta ieri, è emersa la necessità di dichiarare l’innalzamento del rischio incendi per le cinque province citate: lo stato di grave pericolosità potrà essere prorogato, ed è plausibile che il provvedimento venga presto esteso al resto della regione. La situazione sarà nuovamente valutata martedì 28 giugno.

“Stiamo attraversano un periodo complesso, lavoriamo contemporaneamente su più fronti- sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo-. Ora c’è anche questa particolare allerta per il rischio incendi boschivi; una situazione legata indubbiamente anche alla grave siccità con cui ci dobbiamo misurare. Quest’anno peraltro- prosegue l’assessore- abbiamo anticipato la fase di attenzione; è la prima volta che occorre adottare provvedimenti restrittivi di questo tipo già in febbraio, anziché a fine primavera o inizio estate. Ed è per questo- conclude Priolo- che è più che mai opportuno attenersi alle prescrizioni”.

All’aumento dei divieti corrisponde un inasprimento delle sanzioni. Chi viola le prescrizioni o adotta comportamenti pericolosi può subire sanzioni fino a 10mila euro. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni se l’incendio è doloso (provocato volontariamente); ma anche se l’atto è solo colposo (causato in maniera involontaria), per negligenza, imprudenza o imperizia, si può essere condannati a risarcire i danni. Va ricordato che nei territori percorsi dal fuoco, nei successivi dieci anni sono vietate la caccia, le attività agricole e la pastorizia.

Il provvedimento è stato emanato dal Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale.

Le motivazioni sono l’aggravamento di una situazione già critica da mesi, esito finale di un bilancio idrico assai negativo, dopo un lungo periodo caratterizzato da scarsità di piogge e di neve e da temperature superiori alle medie stagionali. Lo stato di grave pericolosità deriva da una valutazione tecnica, a cui concorrono vari soggetti: il centro funzionale Arpae E-R analizza la situazione climatica e le previsioni meteo a medio termine (piogge e temperature attese, intensità della ventilazione), misurando gli indici di suscettività e di propagazione degli incendi; i Carabinieri Forestale valutano lo stato della vegetazione, mentre i Vigili del Fuoco i dati sugli incendi effettivamente registrati.

Sul sito web dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile (https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/) viene pubblicato un bollettino di informazione ai cittadini, secondo la logica del codice colore, indicata dal Dipartimento nazionale della Protezione civile.

Dal 1° luglio, presso la sede dell’Agenzia, in viale Silvani a Bologna, tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8 alle 20, sarà attiva la Sala Operativa Unificata Permanente.

In caso di avvistamento di un incendio boschivo, occorre chiamare il 115 (Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco). Per la segnalazione di illeciti e di comportamenti a rischio, il numero di riferimento è il 1515 (emergenza ambientale dell’Arma dei Carabinieri-specialità Forestale). Squadre dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri forestali e del volontariato di Protezione civile sono impegnate in attività di avvistamento, prevenzione, spegnimento incendi, e repressione delle violazioni.

Lavoro: formazione per persone in comunità, in percorsi riabilitativi e vittime di tratta e violenza

Formazione per persone impegnate in percorsi di recupero in comunità pedagogiche e terapeutiche, nuove opportunità per chi stia affrontando percorsi riabilitativi di reinserimento sociale, corsi per aiutare persone vittime di tratta e di violenza, anche di genere, a inserirsi nel lavoro.

Con un nuovo bando la Regione si rivolge agli enti accreditati chiedendo di progettare percorsi di orientamento e formazione, eventualmente accompagnati dai necessari servizi di supporto e di personalizzazione, per permettere alle persone maggiormente vulnerabili di avere gli strumenti necessari per l’inserimento o il reinserimento in contesti lavorativi.

“La Regione Emilia-Romagna sostiene l’inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione e migliorare l’occupabilità, in particolare tra i gruppi svantaggiati- spiega l’assessore regionale al Lavoro e Formazione, Vincenzo Colla-. Un impegno assunto con la sottoscrizione del Patto per il Lavoro e per il clima, col quale è stato condiviso un progetto di rilancio e sviluppo volto prioritariamente a generare lavoro di qualità e contrastare le diseguaglianze, promuovendo innovazione sociale, sviluppando ulteriori sinergie con il Terzo settore, qualificando il lavoro sociale e valorizzandone progettualità e capacità di iniziativa”.

Le risorse europee Fse+ destinate al bando sono pari a 1 milione e 900 mila euro. Saranno finanziati progetti che permettano di rendere disponibili interventi mirati e personalizzati, definiti a partire dalle caratteristiche dei singoli, prevedendo potenzialmente un modello di intervento strutturato su due dimensioni: servizi personalizzati di presa in carico e azioni per l’adeguamento delle competenze, per costruire risposte differenziate in funzione delle caratteristiche individuali.

Gli interventi finanziati

Saranno di 3 tipi.
Il primo riguarda la formazione per persone impegnate in percorsi di qualificazione, riqualificazione, riconversione professionale, quale parte integrante di percorsi di recupero e reinserimento sociale e lavorativo in comunità pedagogico/terapeutiche aventi sede nel territorio regionale (per un finanziamento di 800 mila euro).

Il secondo tipo di intervento finanziato riguarda opportunità orientative e di formazione per persone impegnate in percorsi riabilitativi, quali parte integranti di percorsi di reinserimento sociale e di autonomia, in strutture riabilitative con sede nel territorio regionale (per un finanziamento di 500 mila euro).

Il terzo si rivolge a opportunità orientative e di formazione per sostenere le azioni di inclusione lavorativa di persone vittime di tratta e/o di violenza, anche di genere, in carico ai Servizi competenti (per un finanziamento di 600 mila euro).

I progetti devono essere presentati entro il 20 luglio 2022.

Sostieni il Melograno con una spesa

Sostieni il Melograno con una spesaL’emporio Il Melograno, che sul territorio già si occupa di sostegno alimentare alle famiglie in stato di difficoltà economica, dal momento dello scoppio della guerra in Ucraina, si è attivato per far fronte al sostegno dei profughi ucraini accolti nei comuni di Fiorano, Maranello e Sassuolo.

Al momento i nuclei famigliari seguiti sono: circa 200 famiglie residenti a Sassuolo, a cui si sono aggiunte più di 50 famiglie ucraine, accolte sul nostro territorio.
Le persone vengono accolte presso l’emporio per fare la spesa di prodotti alimentari e di prima necessità (principalmente prodotti per l’igiene).

Tutti i cittadini possono contribuire, dando il proprio sostegno, per rifornire gli scaffali dell’emporio. Dal mese di marzo 2022, grazie alla generosità dei cittadini sono stati raccolti circa 6.000 euro in donazioni e circa 6.300 prodotti singoli, tra beni alimentari (circa 3.000) e prodotti per l’igiene (circa 3.300). Tuttavia l’approvvigionamento di beni per l’emporio deve essere garantito in maniera continuativa, motivo per cui si chiede il sostegno della cittadinanza anche nei mesi estivi.

È possibile portare la spesa, in particolare si accettano donazioni dei seguenti prodotti: pasta, farina, biscotti, sale e prodotti per l’igiene. La consegna può essere fatta dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00, presso l’emporio in via S. Simone 6 a Sassuolo (zona Braida).

È possibile donare una spesa, in particolare attraverso una donazione in denaro, che verrà utilizzata per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità, per rifornire la spesa delle famiglie di cui l’emporio si occupa. La donazione può essere fatta tramite bonifico bancario sul conto IBAN IT38K0707267012000000113202, intestato ad Associazione Il Melograno ODV, con la seguente causale: donazione per spesa famiglie Il Melograno.
La donazione è possibile anche con carta di credito oppure Paypal, tramite il sito dell’emporio https://emporiomelograno.it/dona-ora/

 

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti mail progetto@emporiomelograno.it; e telefonici Michela: 349/3255462 – Federica: 335/6228988
www.emporiomelograno.it

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 24 giugno 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 24 giugno 2022Cielo sereno o poco nuvoloso con locali addensamenti pomeridiani sui crinali dei rilievi centro occidentali dove non si esclude la possibilità di brevi rovesci pomeridiani. Temperature minime attorno a 23 gradi sulla costa e 20/21 gradi sulla pianura. Massime comprese tra i 30 gradi della costa e i 35 gradi delle aree di pianura. Venti deboli, prevalentemente sud-occidentali, con rinforzi e/o raffiche sui rilievi nelle ore pomeridiane. La ventilazione si intensificherà localmente anche in pianura ma con minore intensità. Mare poco mosso al mattino; aumento del moto ondoso nelle ore pomeridiane e serali, fino a diventare mosso al largo.

(Arpae)

Caldo, attenzione massima per evitare i malori. Ecco il decalogo per vivere un’estate sicura

Caldo, attenzione massima per evitare i malori. Ecco il decalogo per vivere un’estate sicura
Luppi, Ferrari, Bandiera e Gelati

Con l’aumento delle temperature e il caldo torrido, diventa importante alzare l’attenzione sui rischi che rendono più vulnerabile un’ampia fascia della popolazione rispetto alla possibilità di patologie legate al calore. Negli ultimi giorni gli interventi del 118 legati al caldo sono aumentati leggermente, ma non vi è stato un incremento importante, segno del grande impegno da parte dei cittadini, specialmente i più anziani, nell’evitare esposizioni troppo prolungate al sole, soprattutto nelle ore più afose.

L’Azienda USL di Modena raccomanda in particolare di proteggere la propria salute e quella delle persone più fragili – tra cui bambini, anziani, malati cronici, donne in gravidanza – dai rischi di colpi di sole o di calore, non sottovalutando i sintomi di disagio.

Il colpo di sole comporta un aumento della temperatura corporea a causa dell’irradiazione solare e di una protezione inadeguata, e può associarsi a scottature sulla pelle o sul capo. Ciò può accadere anche in montagna, dove le temperature sono più basse ma picchia il sole.

Il colpo di calore, invece, può manifestarsi anche al chiuso o in assenza del sole, quando la temperatura esterna è molto alta ed è associata a un elevato tasso di umidità o alla mancanza di ventilazione, condizioni a cui l’organismo non riesce ad adattarsi. I sintomi iniziali possono essere molto sfumati, riconoscerli tempestivamente aiuta a comprenderne la gravità e a intervenire nel modo più opportuno.

Collegato al caldo e a un’eccessiva sudorazione c’è anche il rischio di disidratazione: l’organismo perde più liquidi di quanti ne assuma e si altera l’equilibrio di sali minerali e zuccheri. I sintomi principali sono sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari e abbassamento della pressione arteriosa.

Per questo occorre bere frequentemente e più del consueto aiutando soprattutto gli anziani che, per l’invecchiamento cerebrale, non sentono lo stimolo della sete al pari di tutte le altre persone. Un ottimo alleato è fare pasti leggeri, ricchi di frutta e verdura di stagione, soprattutto crude, tutte ben lavate. Al contrario ridurre il consumo di dolci e alimenti elaborati o molti salati, alcol, cibi e bevande troppo freddi o eccessivamente caldi.

Bene i ventilatori o le pale a soffitto, ma controllando che siano puliti, così come i condizionatori in casa, ufficio ed auto, regolandone la temperatura in modo da evitare stress termici. Inumidire polsi e fronte con acqua fresca, fare bagni con acqua tiepida, o utilizzare la funzione deumidificatore abbassa la temperatura percepita, mentre un ventaglio può essere d’aiuto nei luoghi più caldi… oltre ad essere a impatto zero.

Lo sport fa bene, ma è da evitare nelle ore centrali del giorno: anche il soggetto molto allenato può avere un improvviso colpo di calore. Non esporsi al sole in modo prolungato e usare creme protettive anche in città; aiutare infine i più fragili nelle commissioni quotidiane, evitando loro di uscire nelle ore più calde.

 

Il ‘decalogo per l’estate’

  1. Seguire il meteo e nelle ore più calde non uscire, chiudere le imposte
  2. Bere molto (acqua fresca, mai gelata)
  3. Fare pasti leggeri, con frutta e verdura di stagione, evitare i cibi molto elaborati e salati, quelli molto zuccherati e grassi, l’alcol. Non assumere cibi troppo caldi o troppo freddi.
  4. Indossare vestiti larghi, leggeri e comodi in fibre naturali e di colore chiaro, evitare i sintetici
  5. Usare cappelli, occhiali e ventagli
  6. Inumidire polsi e fronte con acqua fresca, fare bagni con acqua tiepida
  7. Evitare l’esposizione prolungata al sole nelle ore più calde, usare sempre creme protettive
  8. Evitare lo sport nelle ore centrali del giorno
  9. Occhio alla pulizia delle pale dei ventilatori e dei filtri dei condizionatori
  10. Aiutare i più fragili nelle commissioni quotidiane: oltre ai bambini ci sono anziani soli, malati cronici, donne in gravidanza.

Per tutte le informazioni e i consigli su come evitare colpi di sole e colpi di calore è possibile consultare la pagina dedicata sul portale Ausl all’indirizzo www.ausl.mo.it/colpodicalore

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(Foto, da sin: FABRIZIO LUPPI, coordinatore 118; DAVIDE FERRARI, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica; GEMINIANO BANDIERA, Direttore Dipartimento Interaziendale di Emergenza-Urgenza (DIEU); LUCA GELATI, Dirigente professioni sanitarie DIEU)

Autonomia, il Presidente Bonaccini a Roma all’incontro convocato dalla ministra per gli Affari Regionali, Gelmini

Autonomia, il Presidente Bonaccini a Roma all’incontro convocato dalla ministra per gli Affari Regionali, GelminiIl presidente Stefano Bonaccini ha partecipato oggi a Roma all’incontro sull’autonomia differenziata promosso dalla ministra agli Affari regionali, Mariastella Gelmini. Al vertice hanno partecipato anche Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Luca Zaia (Veneto), Attilio Fontana (Lombardia), Eugenio Giani (Toscana), Alberto Cirio (Piemonte), Giovanni Toti (Liguria).

Un’occasione per fare il punto sulla bozza del Disegno di legge sull’autonomia differenziata, a seguito del via libera all’ipotesi di una legge quadro per ottenere maggiore autonomia nella gestione di determinate competenze, come prevede la Costituzione.

“Ringrazio la ministra Gelmini per l’attenzione e il continuo confronto con le Regioni -sottolinea il presidente Bonaccini, al termine dell’incontro-. A lei e al Governo abbiamo ribadito la volontà di portare a compimento il percorso dell’autonomia differenziata, che in Emilia-Romagna è stato condiviso con enti locali e parti sociali del Patto per il Lavoro e per il Clima e non ha mai registrato un solo voto contrario in Assemblea legislativa. Il Governo l’occasione per una riforma che permetterebbe di dare risposte efficaci e veloci ai cittadini, alle famiglie e alle imprese. L’autonomia differenziata che, ricordo, non prevede il trasferimento all’Emilia-Romagna di un solo euro in più rispetto a oggi, aiuterebbe molto anche il compimento delle opere strategiche previste dal Pnrr”.

Bonaccini ha anche confermato la richiesta dell’Emilia-Romagna a ridurre ulteriormente il numero di competenze richieste, a partire da quella sulla scuola.

Al tavolo del ministero, il presidente ha ribadito alcune richieste specifiche della Regione, sottolineando che “non esiste alcuna contrapposizione tra Nord e Sud del Paese, tanto che tutte le Regioni hanno condiviso la necessità di destinare il 40% dei fondi Pnrr al Mezzogiorno e individuato come condizione imprescindibile la definizione dei Lep, i Livelli Essenziali di Prestazione da garantire in tutto il Paese quale cornice fondamentale”.

Le richieste di correzione del testo di legge dell’Emilia-Romagna sono: stabilire un limite temporale preciso entro il quale vengano definite le risorse per i Lep, senza il quale ogni progetto di riforma non avrebbe un orizzonte chiaro di messa in pratica; reinserire la Commissione paritetica Stato-Regioni sul trasferimento delle risorse e mantenere la firma dell’intesa sull’autonomia differenziata tra Governo e Regione. La ministra Gelmini ha espresso parere positivo su queste proposte emendative e confermato il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni.

“E’ stato un incontro positivo, con il clima giusto di collaborazione reciproca. Ora si vada avanti- conclude Bonaccini- rimanendo nel merito delle questioni, fuori da dispute territoriali senza fondamento, coinvolgendo il Parlamento”.

Oggi (22/6) in Emilia Romagna si registrano 4.585 nuovi casi Covid. Aumentano i ricoveri

Oggi (22/6) in Emilia Romagna si registrano 4.585 nuovi casi Covid. Aumentano i ricoveriDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.533.213 casi di positività, 4.585 in più rispetto a ieri, su un totale di 16.987 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.616 molecolari e 7.371 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 27%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.571.002 dosi; sul totale sono 3.793.587 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.917.848.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 29 (+3 rispetto a ieri, +12%), l’età media è di 66,6 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 757 (+21 rispetto a ieri, +3%), età media 75,7 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 2 a Parma (+1); 1 a Reggio Emilia (+1), 13 a Bologna (+1); 1 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (invariato); 4 a Ravenna (-1); 1 a Cesena (invariato); 3 a Rimini (invariato).

Nessun ricovero in terapia intensiva a Modena e Forlì (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,2 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 996 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 318.685), seguita da Rimini (513 su 142.980) e Modena (507 su 237.645); poi Reggio Emilia (502 su 172.900), Ravenna (450 su 142.471) e Parma (450 su 129.531), Ferrara (361 su 106.567); quindi Cesena (303 su 84.682), Forlì (220 su 70.747) e il Circondario imolese (147 su 47.771). Infine Piacenza, con 136 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 79.234.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 31.579 (+ 3.264). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 30.793 (+ 3.240), il 97,5% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.314 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.484.582.

Purtroppo, si registrano 7 decessi:

  • 1 a Piacenza (una donna di 100 anni)
  • 1 in provincia di Parma (una donna di 90 anni)
  • 1 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 91 anni)
  • 2 in provincia di Ferrara (due uomini di 74 e 88 anni)
  • 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 90 anni)
  • 1 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 80 anni residente nel cesenate)

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.052.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi è stato eliminato un caso positivo al test antigenico ma non confermato da tampone molecolare.

Continua la crescita, anche se meno intensa, del settore costruzioni in Emilia-Romagna

Continua la crescita, anche se meno intensa, del settore costruzioni in Emilia-RomagnaNel primo trimestre 2022 risulta meno intensa la fase di espansione, anche se rimane positiva la tendenza per l’industria delle costruzioni emiliano-romagnola. La spinta dei “bonus” edilizia si è forse scontrata con limiti d’offerta (disponibilità delle imprese, di lavoratori e di materiali), con notevoli incrementi dei costi degli input e con l’avvio dell’attività di controllo più stringente da parte pubblica.

E’ quanto emerge dall’indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

 

Il volume d’affari

Tra gennaio e marzo, nonostante il contenimento della pandemia e gli stimoli introdotti a sostegno del settore, si è attenuata la fase di recupero avviata nel primo trimestre 2021.

È stato ottenuto un buon incremento del volume d’affari a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo dell’anno passato (+5,2 per cento), sconta però il fatto che nel primo trimestre 2021 la ripresa era stata minima.

La crescita trimestrale delle costruzioni mostra una non chiara correlazione inversa e con un effetto soglia tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari, forse riconducibile alle caratteristiche dei “bonus” a favore del settore.

La gran platea delle piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti, specializzata nelle ristrutturazioni, è decisamente favorita dagli interventi a sostegno del settore edile e ha messo a segno un ulteriore incremento del volume d’affari (+5,7 per cento).

Il recupero del livello di attività è stato più ampio per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (+6,6 per cento), anch’esse avvantaggiate dalla domanda connessa ai “bonus”. La crescita per le grandi imprese, da 50 a 500 dipendenti, è stata più contenuta (+0,4 per cento) rispetto alle altre tipologie, ma il suo andamento tendenziale fa riferimento a un primo trimestre 2021 durante il quale le imprese di questa classe dimensionale avevano già messo a segno un discreto rimbalzo.

I giudizi delle imprese

A testimonianza del rallentamento della ripresa nel primo trimestre 2022, il saldo dei giudizi tra le quote delle imprese che hanno rilevato un aumento o viceversa una riduzione del volume d’affari rispetto allo stesso periodo del 2021 è sceso rapidamente a +20,8 da +40,1 punti, ma resta comunque ampiamente in terreno positivo.

In particolare, si è ridotta sensibilmente la quota delle imprese che hanno registrato un aumento del volume d’affari, che è al 36,7 per cento, mentre il numero delle aziende che hanno registrato una riduzione del fatturato è lievemente aumentato (+2,2 punti) giungendo al 13,7 per cento.

 
Il registro delle imprese

La consistenza delle imprese attive nelle costruzioni è risultata pari a 67.316 unità, con un ulteriore accelerazione della tendenza alla crescita (+2.009 imprese, +3,1 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2021.

Si è registrato un settimo segno positivo consecutivo di crescita tendenziale delle imprese attive delle costruzioni e l’espansione della base imprenditoriale è risultata in progressiva accelerazione, grazie ai sostegni al settore introdotti a seguito della pandemia.

La tendenza positiva è stata determinata dalle imprese operanti nei lavori di costruzione specializzati, (+1.538 unità, +3,2 per cento) settore favorito dalle misure di sostegno statali e ha avuto un contributo importante dalle realtà attive nella costruzione di edifici (+466 unità, +2,9 per cento).

Anche nel primo trimestre di quest’anno l’andamento della consistenza delle imprese attive nel settore delle costruzioni regionali è risultato migliore di quello a livello nazionale, che ha fatto registrare una crescita più contenuta delle imprese attive (+1,6 per cento).

Riguardo alla forma giuridica delle imprese

La tendenza positiva è stata sostanzialmente determinata dalle società di capitali (+8,6 per cento, +1.252 unità), e dalle ditte individuali (+940 unità, +2,2 per cento). In calo le società di persone (-2,8 per cento, -173 unità), consorzi e cooperative (-1,0 per cento).

L’associazione ‘Amici per Sempre di Andrea Gilioli’ ha donato un defibrillatore alla Parrocchia di Formigine

L’associazione ‘Amici per Sempre di Andrea Gilioli’ ha donato un defibrillatore alla Parrocchia di FormigineL’associazione Amici per Sempre di Andrea Gilioli, presieduta da Giovanna Venturelli, madre della mamma del giornalista prematuramente scomparso a causa di un attacco cardiaco, ha donato un defibrillatore alla Parrocchia di Formigine, che è stato installato presso l’Oratorio Don Bosco.

È la quarta donazione di questo tipo: gli altri defibrillatori sono presenti presso la sede comunale, nelle scuole Don Mazzoni di Corlo, che Andrea ha frequentato, e presso la farmacia San Giuseppe di Formigine. Inoltre, l’associazione porta avanti altre attività, come l’assegnazione delle borse di studio ai migliori laureandi presso la Facoltà di Giurisprudenza di Modena, Università presso la quale Andrea aveva conseguito il diploma di Laurea. Attualmente è aperto il bando. È anche in corso una raccolta fondi per acquistare un’ambulanza per gli interventi dell’Avap di Formigine.

Il Sindaco Maria Costi e don Federico Pigoni ringraziano di cuore la famiglia Gilioli e tutti i volontari dell’associazione per queste attività che possono salvare preziose vite umane, così come prezioso era Andrea.

 

Formazione, dalla musica al cinema: due nuovi bandi della Regione

Formazione, dalla musica al cinema: due nuovi bandi della RegioneLa Regione Emilia-Romagna sostiene lo sviluppo delle industrie culturali e creative, anche attraverso il finanziamento di attività formative per le persone che vogliano intraprendere o rafforzare i propri percorsi lavorativi in questi settori. Sono due i nuovi bandi – in attuazione di quanto previsto dai programmi regionali per lo sviluppo del settore musicale, in materia di spettacolo e da quello di cinema e audiovisivo – con cui la Regione investe in un’offerta formativa che aumenti le competenze dei lavoratori in questi ambiti. Obiettivo è intercettare le potenzialità di occupazione di queste aree professionali e favorire i processi di innovazione e di crescita.

“Un impegno assunto con la sottoscrizione del Patto per il Lavoro e per il clima- spiegano gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla e alla Cultura, Mauro Felicori-. Nel fissare come obiettivo strategico quello di fare dell’Emilia-Romagna una regione della conoscenza e dei saperi, il Patto punta all’ulteriore crescita della regione come capitale dell’industria culturale e creativa, metropoli policentrica della creatività e delle arti che si rinnovano grazie alle tecnologie, che si aprono a un nuovo pubblico, che rigenerano il patrimonio storico e le periferie e che attraggono giovani, sfidando le grandi realtà europee. Da qui gli investimenti in alta formazione specialistica, il consolidamento della rete teatrale, il rafforzamento delle filiere cinema, musica ed editoria, il sostegno alla produzione culturale diffusa”.

“In Emilia-Romagna sono tanti gli enti, le istituzioni e le manifestazioni di rilievo internazionale negli ambiti dello spettacolo e del cinema- aggiungono gli assessori-. Un terreno fertile per l’innovazione e la sperimentazione, un patrimonio che non può essere disperso e che deve essere sostenuto anche attraverso l’investimento nella formazione e nelle competenze”.

Complessivamente le risorse europee Fse+ destinate a questi due nuovi bandi sono 4 milioni e 600 mila euro e sono destinate agli enti di formazione accreditati, che potranno progettare azioni formative in questi ambiti specifici, anche valorizzando collaborazioni con imprese e istituzioni del territorio.

 

Bando spettacolo dal vivo

Per lo spettacolo dal vivo sono disponibili 3 milioni di euro di risorse del Fondo sociale europeo, Programma regionale Fse+ 2021/2027 per tre tipi di interventi formativi finanziabili: percorsi di formazione (240-600 ore) per il conseguimento di un Certificato di Competenze o di Qualifica Professionale dell’area “Produzione artistica dello spettacolo”; percorsi di formazione permanente (50-150 ore) per persone già in possesso di conoscenze in quell’area professionale e che abbiano necessità di nuove competenze tecniche; percorsi di alta formazione (300-1.000 ore) per acquisire competenze specialistiche, a sostegno dei processi di qualificazione, rafforzamento e innovazione del sistema regionale dello spettacolo dal vivo.

I progetti devono essere presentati entro il 26 Luglio 2022.

 

Bando cinema e audiovisivo

Il bando per il cinema e l’audiovisivo è finanziato con 1 milione e 600 mila euro di risorse, sempre Fse+ 2021/2027. Potranno essere candidati progetti riguardanti percorsi di formazione (240-600 ore) per il conseguimento di un Certificato di Competenze o di Qualifica Professionale dell’area “Produzione artistica dello spettacolo”, a esclusione della qualifica di “Tecnico organizzazione eventi” e con particolare attenzione alla qualifica “scenografo”, “costumista”, “tecnico del suono” e “tecnico delle luci”; percorsi di alta formazione (240-800 ore) rivolti a persone con conoscenze-capacità attinenti l’area professionale.

I progetti di questo bando devono essere presentati entro il 28 Luglio 2022.

Si sono svolti questa mattina i funerali del comandante della stazione dei carabinieri di Fiorano

Si sono svolti questa mattina i funerali del comandante della stazione dei carabinieri di Fiorano

E’ stato celebrato questa mattina il funerale del comandante della stazione dei carabinieri di Fiorano Modenese, Lorenzo Mosto, prematuramente scomparso domenica scorsa. Il sindaco, Francesco Tosi, interpretando il sentire della comunità fioranese, molto legata al luogotenente e colpita dalla tragica notizia, ha proclamato il lutto cittadino in segno di profondo rispetto per la persona e per vicinanza al dolore della famiglia. Le bandiere sul municipio sono state disposte a mezz’asta e listate a lutto per tutta la giornata.

Tantissime persone hanno voluto essere presenti alle esequie a conferma del forte legame e dell’importante segno che Mosto ha lasciato nella comunità fioranese. Persone che hanno gremito la chiesa parrocchiale di Fiorano, parecchie hanno seguito il rito funebre dal sagrato e dal cinema vicino alla  chiesa, reso disponibile per l’occasione.

Tante le autorità civili, i religiosi, gli agenti e i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri presenti, tra cui il Comandante della Legione Emilia Romagna, generale Davide Angrisani, il comandante provinciale col. Antonio Caterino, il sottotenente Francesca Tilocca del comando di Sassuolo, il questore di Modena, il rappresentante vicario del Prefetto, il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni e diversi sindaci dei comuni del distretto che hanno conosciuto ed apprezzato la professionalità, ma anche l’umanità del luogotenente Mosto.

Nel ricordo del celebrante, don Giuseppe Grigolon, cappellano militare dell’Arma della diocesi di Bologna, il ritratto di un uomo fedele e di fede, un uomo compassionevole, un uomo altruista, testimone di valori importanti, dedicato alla famiglia, alla comunità, all’Arma, ma soprattutto alle persone e al bene comune.

Toccanti le parole di saluto dei figli, degli amici, dei colleghi della stazione di Fiorano e delle loro famiglie, di don Angelo Lovati, cappellano del carcere di S. Anna, del generale Angrisani, del sindaco di Castellarano, dove il comandante viveva con a famiglia, del sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi, legato anche da un rapporto di amicizia a Lorenzo Mosto.

Nel suo saluto il sindaco Tosi che ha voluto ringraziare la famiglia, a nome dell’intera comunità fioranese, perché se si può parlare di comunità, il merito è anche di Lorenzo Mosto, che per anni si è comportato come un padre che si preoccupa e si occupa delle persone, anche se hanno sbagliato. “Aveva la straordinaria capacità di unire un granitico senso del dovere e rispetto della legge con un saggio buonsenso ed una grande umanità. Per questo è stato amato ed è amato da tutti e tutti, oggi, ci sentiamo un po’ orfani”, ha detto ancora il Sindaco. che: “la comunità fioranese è stata fortunata ad avere una persona come Lorenzo per tanti anni e se possiamo parlare di comunità si deve anche a lui che si è sempre comportato come un padre che si occupa e si preoccupa delle persone. E questo oggi ci fa sentire tutti un po’ orfani”.

“Il nostro dovere ora è far sì che l’esempio che il luogotenente Mosto ci lascia permanga luminoso davanti a noi, continuando a dare i suoi frutti”, ha concluso.

Al termine del rito, il corteo funebre diretto al cimitero di Castellarano è stato salutato da un lungo applauso dei presenti.

Alex Venturelli 12° ai Campionati italiani under 18 di atletica leggera

Alex Venturelli 12° ai Campionati italiani under 18 di atletica leggeraNella bella cornice dell’Arena civica di Milano, sono andati in scena nello scorso week-end i campionati italiani allievi di atletica leggera.

Alex Venturelli, classe 2005, portacolori della Delta Atletica Sassuolo, ha conquistato nel lancio del disco, con un lancio di 41,46m, la dodicesima piazza, mancando di pochissimo la finale.

Per Venturelli si è trattata della prima esperienza in uno scenario nazionale che va a chiudere un’ottima stagione, dove è stato spesso protagonista.

Il giovane atleta è allenato dal padre Emanuele Venturelli, fresco campione italiano master 2022 di lancio del disco e dal Prof. Orlando Barbolini, ex nazionale del disco.

Dopo tanti anni senza un giovane lanciatore di livello, ora la Delta ha trovato un talento da crescere che, ne siamo convinti, darà ancora tante soddisfazioni.

Ricevuto in Municipio Stefano Corradini, sassolese, campione italiano di paracadutismo

Ricevuto in Municipio Stefano Corradini, sassolese, campione italiano di paracadutismoÈ stato ricevuto ieri pomeriggio in Municipio, dalla Giunta al completo, Stefano Corradini: sassolese classe 1963 che ha da poco conquistato per la terza volta consecutiva il campionato italiano di paracadutismo nella specialità “Precisione in atterraggio”.

È il quarto titolo italiano conquistato da Stefano Corradini, pilota d’aerei e che ha al suo attivo 40 anni di paracadutismo e 6.500 lanci effettuati, che con la sua squadra “Scuola Nazionale” nata a Pavullo e che conta solamente “civili” pur affrontando professionisti partecipa a numerose gare nazionali ed internazionali facendo parte anche della rosa della Nazionale di paracadutismo con cui ha conquistato l’ultimo Meeting Internazionale di Dubai.

Il prossimo appuntamento per Stefano Corradini sarà a Bled, in Slovenia, dove dall’8 al 10 luglio si disputerà una delle sei gare che compongono il circuito della Coppa del Mondo.

 

In Piazzale della Rosa dal 3 luglio al 31 agosto torna il Cinema sotto le Stelle

In Piazzale della Rosa dal 3 luglio al 31 agosto torna il Cinema sotto le StelleTorna anche quest’anno “Cinema Sotto le Stelle”, da domenica 3 luglio in Piazzale della Rosa. La rassegna cinematografica è promossa dal Comune di Sassuolo col sostegno della Fondazione di Modena, in collaborazione con la Regione Emilia – Romagna ed è organizzata dall’Associazione Culturale “Quelli del ‘29”con la direzione artistica Paolo Di Nita.

Fino al 31  agosto saranno proiettati sul grande schermo sassolese, incorniciato dal Palazzo Ducale, i titoli che hanno rappresentato il meglio della stagione cinematografica. L’offerta comprende la rassegna principale, coi titoli di maggior successo,  oltre a serate dedicate ai più giovani, con generi che vanno dall’animazione al fantasy, alle consuete proposte di cinema d’autore, ad ingresso gratuito.

Novità di quest’anno sono tre serate speciali:

  • una, sempre ad ingresso gratuito, dedicata al meglio dei cortometraggi della zona, in collaborazione con “l’ Ennesimo Film Festival”;
  • la proiezione del film muto “Nosferatu”, musicato dal vivo;
  • un evento innovativo, che vuole esaltare il collaudato binomio gastronomia-settima arte: verrà proiettato il film “Pranzo di Ferragosto”, abbinato ad una cena di degustazione.

Tutte le proiezioni avranno inizio alle ore 21,30; il costo del biglietto sarà di 5€, ridotto a 4€ per under 12, over 65, militari, invalidi civili mentre sarà gratuito per persone con invalidità certificate. L’evento “Pranzo di Ferragosto”, su prenotazione al 366.3206544, ha invece il costo di € 25.

L’intera rassegna può essere consultata su www.quellidel29.it e su sito del Comune di Sassuolo, alla sezione eventi www.comune.sassuolo.mo.it/events.

“Riserve di gusto: il nocino”: impariamo a fare il nocino alle Salse

“Riserve di gusto: il nocino”: impariamo a fare il nocino alle SalseDomenica 26 giugno alla Riserva delle Salse di Nirano ci aspetta l’iniziativa “Riserve di gusto: il nocino”. Insieme agli esperti del Gruppo Ecologico Fioranese prepariamo il nocino nuovo e degustiamo quello del 2021, facendo tesoro di consigli e ricette. Appuntamento alle ore 15.30 presso Ca’ Tassi.

Per info e prenotazioni: salse.nirano@fiorano.it – 0522 343238 oppure 342 8677118. Il form per prenotarsi è rintracciabile sul sito comunale.

Raccomandiamo l’uso della mascherina al chiuso e all’aperto quando non è possibile mantenere le distanze dagli altri. Per le escursioni indossare sempre scarpe da ginnastica/trekking e abbigliamento adeguato. Chiediamo di rispettare il Regolamento della Riserva Naturale, le indicazioni delle guide e le vigenti disposizioni anti-contagio da Covid.

 

Con l’apertura di nuovi spazi si completa il progetto del ‘Biomedical Village’ di Mirandola

Con l’apertura di nuovi spazi si completa il progetto del ‘Biomedical Village’ di Mirandola
Inaugurazione ampliamento Tecnopolo Mirandola con assessore Salomoni

Nuovi spazi per laboratori d’impresa, uffici per startup e spin-off tecnologici, sale riunioni e ambienti di lavoro moderni e funzionali da condividere in coworking, con una superficie complessiva di 3.400 metri quadrati (2.400 per l’incubatore ‘TPM Cube’ e 940 metri quadrati per il Tecnopolo ‘Mario Veronesi’).

Sono i lavori effettuati negli edifici ‘TPM Cube’ e per l’ampliamento del Tecnopolo Mario Veronesi di Mirandola (MO) con i quali si completa il progetto del Biomedical Village: un vero e proprio villaggio della conoscenza e dell’innovazione, che comprende anche l’Istituto Tecnico Superiore ‘Nuove tecnologie della Vita’. Reso possibile grazie a un investimento complessivo di oltre 1,7 milioni di euro, di cui 812 mila dalla Regione.

L’inaugurazione questa mattina con l’assessora regionale alla Scuola, università, ricerca e agenda digitale Paola Salomoni, il sindaco del Comune di Mirandola Alberto Greco e il presidente dell’Unione Comuni modenesi Area Nord, Alberto Calciolari.  Presenti anche il presidente e la direttrice della Fondazione ‘Democenter’, Roberto Zani e Barbara Bulgarelli.

Nel corso della mattinata si è anche svolta la tavola rotonda “Innovazione e competenze: sfide future del distretto biomedicale”, durante la quale si sono confrontati Carlo Adolfo Porro, rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Giuliana Gavioli, presidente dell’ITS Biomedicale di Mirandola, Emil Abirascid, fondatore e direttore della rivista Startupbusiness e la psicologa Eleonora Saladino.

L’ampliamento del Tecnopolo si colloca all’interno dell’attività di ‘Sostegno allo sviluppo delle infrastrutture per la competitività e per il territorio’, promossa dalla Regione Emilia-Romagna. Un’azione che mira a rafforzare il distretto biomedicale mirandolese – che comprende principalmente la zona intorno a Mirandola e comuni limitrofi, nell’area nord della provincia di Modena- grazie a progetti di ricerca e sviluppo, percorsi di formazione e all’attrazione di nuove idee e nuove competenze, anche internazionali.

Tra i compiti del Tecnopolo, che rappresenta la punta di diamante del Biomedical Village, oltre alla ricerca, sviluppo industriale e formazione, c’è quello di generare e facilitare percorsi di innovazione per le imprese e per tutti i soggetti coinvolti nella creazione di nuovi prodotti, processi e servizi in ambito biomedicale.

Si tratta di un polo di eccellenza nel panorama italiano e internazionale che ha dimostrato il proprio ruolo strategico anche durante l’emergenza Covid-19, riorganizzandosi immediatamente e diventando laboratorio nazionale accreditato per i test di verifica qualitativa di dispositivi di protezione individuali. Il Tecnopolo ha infatti ricevuto oltre 900 domande da parte di aziende, istituti e soggetti pubblici e testato più di 400 materiali per produrre mascherine chirurgiche.

È gestito dalla Fondazione Democenter-Sipe: Centro di ricerca e di innovazione accreditato alla Rete dell’Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna e per la sua realizzazione sono stati investiti oltre 4,2 milioni di euro, 3,8 dei quali messi a disposizione dalla Regione.

Dichiarazioni

“Il potenziamento del Tecnopolo garantirà uno stimolo alla nascita di idee innovative e alla generazione di opportunità per le aziende e per il territorio- ha sottolineato l’assessora regionale Paola Salomoni-. Questo polo di eccellenza, nato nel cuore del distretto biomedicale mirandolese, è stato il simbolo della ricostruzione post sisma e ora è protagonista nella ripartenza dopo il lockdown. Grazie alle competenze specifiche del team nel quale operano scienziati di grande valore e all’utilizzo delle più recenti e avanzate tecnologie, è un luogo dove imprese e competenze scientifiche si incontrano per creare, risolvere ed accelerare opportunità produttive indispensabili per lo sviluppo del nostro territorio”.

“A sette anni dalla sua inaugurazione, il Tecnopolo di Mirandola Mario Veronesi è oggi il motore di un parco tecnologico di prestigio internazionale- ha dichiarato il presidente di Democenter, Roberto Zani- fulcro del distretto biomedicale che, con la scienza e l’innovazione, aumenta la sua attrattività per garantire lo sviluppo del territorio, della buona occupazione e della cultura del lavoro. L’ampliamento e i nuovi servizi dedicati a start up e spazi di collaborazione ed interazione con l’ecosistema locale permetteranno di accelerare ulteriormente le dinamiche di sviluppo, il miglioramento della competitività del settore e l’aumento dell’attrattività per giovani talenti e competenze scientifiche di alto profilo”.

“Nonostante le difficoltà legate alle recrudescenze della pandemia e al caro materie prime- ha spiegato il sindaco del Comune di Mirandola, Alberto Greco-, l’Amministrazione comunale ha portato avanti con continuità il sostegno, soprattutto logistico, a Democenter e al TPM Mario Veronesi. Si tratta di un impegno necessario oltre che imprescindibile, data l’importanza rivestita da queste strutture di ricerca per il distretto biomedicale a livello provinciale, regionale e nazionale, portato a termine grazie alle risorse messe a disposizione della Regione e alle professionalità del servizio tecnico del Comune”.

L’Arma dei Carabinieri si unisce al cordoglio della famiglia per la tragica morte del Luogotenente Lorenzo Mosto

L’Arma dei Carabinieri si unisce al cordoglio della famiglia per la tragica morte del Luogotenente Lorenzo MostoOggi, alle 9.30, presso la Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista di Fiorano, sono state celebrate le esequie del Luogotenente Lorenzo Mosto, vittima di un tragico incidente stradale, avvenuto domenica 19 giugno 2022 alle ore 14.15 circa, lungo la Strada Provinciale 486, nel comune di Castellarano (RE).

Tutta l’Arma esprime profondo cordoglio per la prematura scomparsa del collega, originario della provincia di Enna, ma da anni in Emilia Romagna, che avrebbe compiuto 57anni il prossimo 2 ottobre e che lascia la moglie e due figli di 28 e 30 anni.

Lorenzo Mosto si era arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel 1986 come Allievo Carabiniere Ausiliario, impiegato presso la Stazione di Palermo Mezzo Monreale; dal 1988 al 1990, ha frequentato la Scuola Sottufficiali dei Carabinieri, al termine della quale è stato destinato a più incarichi e poi, quale Sottufficiale in Sottordine, alla Stazione Carabinieri di Fiorano, dove è rimasto anche dopo il 2005, come Comandante di Stazione.

Una vita dedicata al dovere, alle Istituzioni e alla popolazione di Fiorano Modenese, che ha sempre servito con impegno e costanza. Ci lascia un solido punto di riferimento per i colleghi ed i cittadini che silenziosamente e proficuamente ha sempre assistito e aiutato con grande equilibrio e generosità. L’Arma dei Carabinieri si unisce compatta al dolore della famiglia e di quanti, amici e colleghi, ne piangono la perdita. Il suo ricordo resterà vivo nella memoria di tutti i Carabinieri e di coloro che l’hanno conosciuto.

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