Il Circolo Boschetti Alberti è stato ricevuto in Municipio dalla Giunta al completo che ha voluto ringraziare i tanti volontari per l’enorme lavoro quotidiano volto a valorizzare e promuovere il Castello di Montegibbio.
“Una vera e propria famiglia – ha sottolineato il Sindaco – non solo un gruppo di volontari, che quotidianamente si adopera per mantenere viva la frazione di Montegibbio attorno ad un castello che, grazie al loro lavoro, viene valorizzato e promosso tutto l’anno, non solo nel periodo estivo”.
Martedì 4 luglio, alle ore 21.00, presso il Castello di Spezzano (in caso di maltempo all’interno della Sala delle Vedute) andrà in scena “Concertina 22” uno spettacolo che intende entrare nelle cuore del problema delle divisioni tra popoli e del fenomeno migratorio. ‘Concertina 22’ è il nome tecnico della nuova generazione del filo rasoiato “di alta sicurezza”, sostituto del filo spinato, che rende invalicabili i confini d’Europa e altri luoghi del mondo. La ‘Concertina 22’ incorona purtroppo molti spazi della nostra Fortezza Europa e segna i nostri silenzi dinanzi alle sofferenze dell’Altro, i pregiudizi, le idee che ‘contrabbandano’ la vita come sicura solo attraverso le divisioni.
La prima parte dello spettacolo è interpretata da Roberta Biagiarelli attrice e attivista, esperta di storia balcanica e fortemente impegnata sul fronte dei diritti umani con la rete RiVolti ai Balcani (www.rivoltiaibalcani.org). La sua testimonianza prende corpo in uno spettacolo multidisciplinare, dove i racconti dialogano con fotografie e video di migranti realizzati da Luigi Ottani. Un catalogo di vite umane portate in scena attraverso un collage di testi differenti, arricchiti da musiche scelte e luci evocative. Nella seconda parte diviene protagonista Duccio Facchini, direttore della rivista Altreconomia e autorevole esperto di migrazioni: nel ruolo di giornalista e ricercatore illustra dati sul fenomeno e sulle manipolazioni di cui è oggetto, aiutando a decodificare slogan e luoghi comuni che ostacolano la piena comprensione da parte dei cittadini.
Concertina 22 vuole essere il tentativo emotivo e razionale di porre rimedio: offrire un cammino di crescita e formazione da parte di chi da anni si occupa di queste tematiche. «È tutto collegato. Il mondo oggi – affermano gli autori – è in fiamme, e non sappiamo cosa verrà fuori da queste macerie, da questo business impressionante, da questa ‘politica’ dell’esclusione».
Lo spettacolo è a ingresso gratuito. Curato da Roberta Biagiarelli e patrocinato dal Comune, è una co-produzione di Centro Asteria, Teatro In-Folio residenza Carte Vive, BABELIA & C. , e vede il supporto di Rivolti ai Balcani.
«In tanti di questi tempi parlano di sostenibilità. È una grande soddisfazione constatare che le micro e piccole imprese, che rappresentano il cuore di un territorio locale, investano più di una “normale” impresa nella ricerca di personale che abbia competenze green». Lapam Confartigianato, pubblicando i dati di un’analisi effettuata dall’ufficio studi interno, commenta positivamente gli investimenti fatti dalle MPI nel campo della sostenibilità.
Come fotografano i numeri, le micro e piccole imprese modenesi ricercano il 3,6% in più di figure professionali con elevate competenze green (ossia con attitudine al risparmio energetico e alla tutela ambientale) rispetto al totale delle imprese presenti sul territorio. Quelle di Reggio Emilia il 4,1%.
Per ciò che concerne le imprese totali del modenese, la ricerca dell’ufficio studi Lapam Confartigianato si è concentrata anche sugli investimenti green e sulle entrate previste per attitudine al risparmio energetico. Nel 2022, ultimo dato disponibile, le imprese di Modena prevedevano l’ingresso di 76.990 figure professionali, il 37,7% dei quali con competenze green di elevata importanza (un dato leggermente inferiore alla media regionale che si attesta al 38,8%). Nell’anno precedente, il 24,8% delle imprese modenesi ha effettuato investimenti green, un numero che permette a Modena di piazzarsi al terzo posto tra le altre province regionali, dietro a Bologna e Parma.
Per quanto riguarda invece le imprese totali del reggiano, nel 2022 le imprese di Reggio Emilia prevedevano l’ingresso di 51.460 figure professionali, il 37,9% dei quali con competenze green di elevata importanza (dato inferiore alla media regionale). Nell’anno precedente, il 23,8% delle imprese reggiane ha effettuato investimenti green, un numero che permette a Reggio Emilia di classificarsi al quinto posto tra le altre province regionali.
«Sicuramente tanto è stato fatto, ma altrettanto è ancora da fare – puntualizzano dall’associazione –. Noi come Lapam siamo molto attenti al tema della sostenibilità: non soltanto perché, da due anni a questa parte, accanto al nostro consueto bilancio dell’intangibile abbiamo affiancato anche quello relativo proprio alla sostenibilità, ma anche perché diffondiamo e promuoviamo, tra le nostre imprese associate, la cultura degli investimenti green. Pochi giorni fa la nostra associazione ha partecipato a un convegno a Roma incentrato proprio su questo tema che ha visto come ospite anche il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica nel governo Meloni Gilberto Pichetto Fratin. Per diffondere una cultura sempre più sostenibile anche in campo energetico, l’associazione ha istituito il servizio CenPI, in grado di individuare i fornitori migliori e ottenere i prezzi più convenienti per privati e imprese».
Pronti a rendere in forma digitale i periodici storici e quotidiani pubblicati a partire dagli inizi del XVIII secolo fino alla prima metà del XX secolo. Questo per conservare migliaia di documenti cartacei nel futuro, mettendoli così a disposizione delle prossime generazioni, ma anche a renderli fruibili già oggi agli utenti.
La Regione Emilia-Romagna ha avviato una procedura per affidare, attraverso una apposita gara, le operazioni di digitalizzazione dei periodici storici conservati nelle biblioteche e negli archivi storici dell’Emilia-Romagna. Per l’intervento, coordinato dal Ministero della Cultura e finanziato con risorse del Pnrr, sono a disposizione oltre 2,5 milioni euro e già entro il 2025 gli utenti potranno consultare un vasto patrimonio di risorse digitali.
L’intervento punta a trasformare in formato digitale periodici storici e quotidiani pubblicati a partire dagli inizi del XVIII secolo fino alla prima metà del XX secolo: un ricco patrimonio che consentirà agli utenti di esplorare – con un accesso diretto e semplificato – la cronaca, la politica, il costume e la vita culturale delle comunità locali.
“Un grande lavoro di squadra – spiega l’assessore regionale alla Cultura e paesaggio, Mauro Felicori – che ha permesso alla Regione, in qualità di soggetto attuatore, di essere tra le prime realtà italiane a pubblicare il bando di gara previsto dal Pnrr. Entro il 2025 le biblioteche selezionate metteranno a disposizione degli utenti un vasto patrimonio di risorse digitali connesso all’identità stessa delle comunità di riferimento e alle loro memorie storiche”.
Possono partecipare al bando le realtà iscritte nel registro delle imprese o nell’albo delle imprese artigiane che svolgono attività coerenti e che nell’ultimo quinquennio abbiano eseguito servizi analoghi. Il termine di presentazione delle offerte è il 30 agosto 2023: la gara sarà aggiudicata in base all’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
Biblioteche e archivi interessati
Gli istituti coinvolti sono stati individuati sulla base di una ricognizione effettuata dal settore Patrimonio culturale della Regione che ha preso in considerazione, in particolare, l’integrità e lo stato di conservazione del periodico e della documentazione e il numero complessivo di pagine digitalizzabili, al netto di interventi precedenti. Nello specifico, si tratta della: biblioteca comunale Passerini-Landi (Piacenza); biblioteca civica Colombi Guidotti (Parma); biblioteca civica Michele Leoni (Fidenza, Pr); biblioteca comunale Gian Domenico Romagnosi (Salsomaggiore, Pr); servizio biblioteche e archivio storico del Comune di Modena; biblioteca comunale dell’Archiginnasio (Bologna); biblioteca comunale Giulio Cesare Croce (San Giovanni in Persiceto, Bo); biblioteca comunale Ariostea (Ferrara); biblioteca Malatestiana (Cesena) e biblioteca comunale Antonio Panizzi (Reggio Emilia).
Per informazioni sul bando: https://intercenter.regione.emilia-romagna.it/servizi-imprese/bandi-e-avvisi_new/bandi-aperti/BANDO_GARA_PORTALE@7806649 .
Tornano anche quest’anno i “Giovedì sotto le Stelle”: l’appuntamento estivo di Sassuolo organizzato dall’Amministrazione comunale e dal Comitato dei Commercianti del Centro Storico in collaborazione con Pro Loco Sassuolo, Sgp e le tante associazioni locali animano il centro di Sassuolo.
Quattro appuntamenti, tutti i giovedì, con il centro di Sassuolo aperto ed illuminato a festa, con i negozi pronti a presentare offerte ad hoc che si andranno ad unire ai saldi estivi che inizieranno tra poco, musica, appuntamenti e tanti avvenimenti dislocati tra le vie e le piazze del centro cittadino.
Si inizierà già giovedì 6 luglio dalle ore 21 con spazi musicali, esposizioni d’arte e mercatini nelle vie del centro storico. Piazza Martiri Partigiani: MAGO BLU e spettacolo della Scuola di ballo KELLY DANCE. Piazza Garibaldi: Piano bar d’autore. Piazzale Della Rosa: Premio Pierangelo Bertoli – Prefinale. Piazzale Teggia: Cena di beneficenza per la Romagna con gli alpini di San Michele.
Giovedì 13 luglio in Piazza Martiri Partigiani: Tributo ai NOMADI CON I SENZA PATRIA. Piazza Garibaldi: Piano bar d’autore. Piazzale Teggia: Tombolata di beneficenza per la Romagna.
Giovedì 20 luglio Piazza Martiri Partigiani: Notte Tarantata. Piazza Garibaldi: Piano bar d’autore. Piazzale Della Rosa: Sfilata di moda con l’Ora del Noi. Piazzale Teggia: Scuola di ballo con esibizione.
Giovedì 27 luglio Piazza Martiri Partigiani: Musica col Comitato dei commercianti. Piazza Garibaldi: Tributo a VASCO ROSSI con I LIVEKOM.
Le principali piazze cittadine.
Piazzale Della Rosa
giovedì 6: Premio Bertoli
giovedì 20: Sfilata di moda
Piazza Garibaldi
tutti i giovedì: Pianobar d’autore
Piazza Martiri Partigiani
giovedì 6: animazione con MAGO BLU e spettacolo della Scuola di ballo KELLY DANCE e…..balliamo insieme
giovedì 13: Tributo ai NOMADI CON I SENZA PATRIA
giovedì 20: NOTTE TARANTATA
giovedì 27: Tributo a VASCO ROSSI con I LIVEKOM
Piazzale Teggia
Giovedì 6: Cena di beneficenza per la Romagna con gli alpini di San Michele
Giovedì 13: Tombolata di beneficenza e durante la serata viene Torelli Anselmo a ritirare il ricavato per comprare attrezzature per la Romagna
La CIE, emessa dal Poligrafico dello Stato arriva in sei giorni lavorativi.
L’appuntamento non è richiesto in situazioni di urgenza ossia in caso di smarrimento o furto, viaggi non previsti e in questo caso occorre esibire il biglietto o la prenotazione, come disposto dallo stesso Ministero dell’Interno. Nelle ipotesi di urgenza, occorre, in ogni caso, rispettare i cittadini che hanno fissato l’appuntamento già da tempo.
Si rammenta che è possibile rilasciare l’esemplare cartaceo se la data del proprio viaggio è anteriore al tempo che occorre per la consegna della CIE.
Si ricorda, infine, che è possibile chiedere il rinnovo della carta di identità sei mesi prima della sua scadenza e l’invito è quello di controllare il proprio documento in tempo utile.
Quanti gatti e cani iniziano a stare male e, dopo la visita dal veterinario, vengono riportati a casa, purtroppo, con la diagnosi di un tumore?
A Bologna sarà possibile rispondere quando sarà attivato in via sperimentale il Registro Tumori degli animali da compagnia, volto alla raccolta ed elaborazione dei dati relativi alle patologie neoplastiche negli animali presenti sul territorio dell’Ausl del capoluogo felsineo. Il progetto, presentato dalla stessa Ausl e finanziato dalla Regione con 40mila euro, è stato approvato in questi giorni dalla Giunta e sarà svolto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze mediche veterinarie dell’Università di Bologna, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Bologna.
L’idea è nata non solo per avere un unico strumento di raccolta informatizzata che metta a disposizione numeri e dati aggiornati, ai fini della prevenzione e della ricerca, ma anche per verificare, in futuro, un possibile confronto con il “Registro Tumori” regionale degli esseri umani. Infatti i più recenti studi volti a definire gli aspetti istopatologici, genetici e molecolari delle neoplasie spontanee degli animali e le ricerche relative alla comprensione delle relazioni tra tali aspetti e le problematiche diagnostiche e terapeutiche, continuano a dimostrare analogie biologiche con i corrispondenti tumori umani; inoltre, poiché gli animali da compagnia condividono lo stesso ambiente dell’uomo, vivono mediamente meno e hanno un minore tempo di latenza per molte patologie legate all’inquinamento ambientale, possono costituire un indicatore ‘sentinella’ di possibili futuri problemi sanitari umani.
Il progetto, quindi, è finalizzato alla realizzazione di uno specifico Registro informatizzato per la raccolta e l’elaborazione dei dati sulle patologie tumorali di cani e gatti che saranno trasmessi in via telematica dai medici veterinari aderenti della provincia di Bologna; inizialmente sarà attivato per la registrazione, raccolta ed elaborazione dei dati relativi alle patologie neoplastiche dei cani e successivamente sarà esteso ai gatti. Dovrà consentire l’elaborazione di informazioni epidemiologiche confrontabili con quelle presenti nel Registro tumori dell’uomo dello stesso territorio; inoltre, prevedere la produzione di dati e la diffusione dei risultati per la valutazione di interventi di prevenzione oncologica in campo medico-veterinario. Tutte le figure coinvolte nel progetto si impegnano a comunicare e informare regolarmente i medici veterinari aderenti, anche realizzando specifici corsi di formazione.
“Poter contare su una raccolta sistematica di tutte le informazioni utili relative alle patologie neoplastiche negli animali da compagnia può essere utile non tanto, e non solo, ai fini statistici, ma soprattutto in relazione alla ricerca e alla prevenzione- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffale Donini-. Altro obiettivo del progetto, che mette insieme tante competenze e soggetti diversi, è quello di permettere studi comparativi sul comportamento dei tumori spontanei e sull’eventuale ruolo giocato da fattori di rischio ambientale nel determinare i tumori stessi, nonché di rilevare elementi utili per la prevenzione di neoplasie che colpiscono la specie umana. Una sperimentazione che potrà essere eventualmente estesa a tutta l’Emilia-Romagna”.
Un gruppo tecnico nominato dall’assessorato alle Politiche per la salute e composto da rappresentanti dell’Ausl Bologna, del Dipartimento di Scienze mediche veterinarie dell’Università di Bologna, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna e dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Bologna, dovrà definire specifici documenti finalizzati: all’individuazione e condivisione del sistema informatico, che sarà fornito e gestito dall’IZSLER; alla definizione degli strumenti di raccolta, condivisione e diffusione dei dati; alla individuazione delle modalità e delle procedure di trasmissione degli esiti di laboratorio da parte dei Medici Veterinari libero professionisti e dei laboratori; alla programmazione e condivisione di percorsi formativi per i Medici Veterinari libero professionisti; alla possibile integrazione con i sistemi informatici esistenti, inerenti alle patologie oncologiche umane e degli animali da compagnia in ambito nazionale.
Il gruppo Sic Ex Murige Genmae, ovvero i tifosi neroverdi che si occupano di animare la curva del Sassuolo, hanno chiesto un confronto con la cittadinanza in una riunione aperta presso la palestra di Braida per sensibilizzare – così hanno detto gli stessi organizzatori – su un particolare tema ovvero, la possibilità di giocate la serie A in Città e non a Reggio Emilia.
La tesi sostenuta dal gruppo ultras cittadino è stata arricchita da una collegamento in remoto con Giacomo Manca, architetto da anni impegnato in impiantistica sportiva e co-progettista di alcuni stadi come ad esempio il Sant’Elia di Cagliari. Uno stadio tarato sul reale bacino cittadino, hanno detto gli organizzatori (considerando il minimo richiesto per la massima serie di 12.000 posti), magari realizzato con strutture prefabbricate e maggiormente “sostenibili” al momento.
Alla voce costi dell’operazione, lo stesso professionista chiamato a intervenire all’iniziativa ha stimato un 2000 euro per posto con una spesa probabile di circa 20 milioni di euro. Non sono mancate le voci critiche nel corso della serata, che gli organizzatori non hanno censurato e alle quali è stato dato il doveroso spazio.
Espressa anche tutta la riconoscenza alla figura del Dott. Squinzi, di certo imprescindibile protagonista di un sogno calcistico che dura da oramai molti anni e che vede il Sassuolo militare nella massima serie da dieci anni consecutivi. Proprio quella serie A, sostengono a gran voce gli organizzatori, si poteva e si potrebbe – dicono – giocare a Sassuolo.
Su questo tema gli ultras chiamano a esprimersi la cittadinanza attraverso la petizione dal titolo “La Serie A a Sassuolo? E’ ancora possibile!” che ha avuto inizio proprio nel corso della serata e terminerà con la fine della stagione 2023/2024.
Nuvolosità irregolare a tratti intensa con precipitazioni anche a carattere temporalesco che tenderanno ad intensificarsi nel corso della giornata e a trasferirsi dal settore occidentale, dove risulteranno più diffuse ed intense, a quello centro-orientale.
Temperature minime stazionarie o in lieve aumento, comprese tra 19 e 21 gradi; massime in sensibile diminuzione con valori compresi tra 23 e 27 gradi. Venti deboli orientali in pianura, da sud-ovest sui rilievi con rinforzi nel corso della giornata; raffiche nelle zone interessate dai fenomeni. Mare poco mosso tendente a mosso al largo in serata.
Era gremita all’inverosimile di fedeli, sacerdoti, religiose e autorità la cattedrale di Reggio nel tardo pomeriggio del 29 giugno 1983 – festa dei santi Pietro e Paolo – per la consacrazione episcopale di don Camillo Ruini, presieduta dal vescovo Gilberto Baroni. Poche settimane prima, mons. Baroni aveva convocato in vescovado i rappresentanti dell’associazionismo cattolico e i suoi collaboratori per comunicare che Giovanni Paolo II aveva nominato mons. Camillo Ruini, sassolese ore 92enne, vescovo ausiliare assegnandogli la sede titolare di Nepte.
All’annuncio, si erano avvertite nella sala emozione, commozione, soddisfazione per la nomina che premiava un sacerdote di cui “tutti, sacerdoti e laici, apprezzano ed ammirano la spiritualità solida e profonda, l’equilibrio, l’amore alla Chiesa e alle anime, lo spirito evangelico”, ebbe ad affermare il vescovo Gilberto. E annotò: “I sacerdoti lo hanno avuto maestro e lo sanno studioso serio, colto, profondo e dotato di chiarezza e precisione. I laici ne conoscono la genialità e la capacità organizzativa, la parola chiara e suadente, il temperamento sereno e l’operosità indefessa”.
A questi sentimenti si aggiungeva nei presenti la certezza che la nomina ad ausiliare sarebbe stata solo il primo gradino di un “cursus honorum” che avrebbe portato “don Camillo” a responsabilità sempre più alte, sino alla presidenza della CEI e alla guida della diocesi di Roma, quale vicario di due papi: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI; nonché alla porpora cardinalizia.
Restano ancora di grande attualità le parole pronunciate da mons. Baroni nell’omelia della solenne concelebrazione per la consacrazione episcopale di mons. Ruini; con la profondità e la chiarezza che gli erano proprie, il vescovo Gilberto delineò le peculiarità di un vescovo: un cristiano innamorato di Dio, animato da fede profonda, da amore sincero e senza riserve per il popolo di Dio, per i poveri; e aggiunse: “fa parte del servizio del vescovo l’autorità”.
E rivolto al suo ausiliare disse: ”Voglio rendere testimonianza dell’affetto, della comunione, dell’obbedienza, che hai sempre avuto verso di me, tuo vescovo.”
Nel discorso che il neovescovo Camillo pronunciò al temine della liturgia era già delineato un “programma” di ministero episcopale che, circoscritto in quel momento alla nostra diocesi, si è poi esteso, nel corso di vari lustri, alla Chiesa italiana. “Vorrei prendere l’impegno di servire con ogni mia energia la Chiesa e la gente di queste terre, a cominciare dai più piccoli e dai più indifesi. Di essere segno di unità, in totale consonanza, ubbidienza e comunione con l’unico pastore della diocesi, il vescovo Baroni. Vorrei saper essere veramente fratello e segno di fraternità sacerdotale con tutti i presbiteri”. Certamente in questi quarant’annidi episcopato, di cui tre soli nella nostra diocesi, “don Camillo” – che ha scelto come motto episcopale il versetto del Vangelo di San Giovanni: “La verità vi farà liberi” – ha dimostrato di aver bene imparato il “mestiere” di vescovo, come anche gli aveva insegnato mons. Baroni, che lo stesso mons. Ruini ebbe a definire ”padre, maestro e guida nella missione sacerdotale e poi episcopale”.
Il presidente di UPI Emilia Romagna Andrea Massari sulla nomina del nuovo commissario per la ricostruzione post alluvione esprime apprezzamento ma anche delusione e rammarico per il tanto tempo perso e l’incertezza delle risorse: “Siamo convinti che il Generale Figliuolo sia una persona adeguata e competente per l’incarico di commissario per la ricostruzione post alluvione, ma allo stesso tempo crediamo sia una scelta tardiva da parte del Governo, che in queste settimane non ha ascoltato l’appello dei territori e degli amministratori locali che anche in questa emergenza si trovano in prima linea”.
“Abbiamo dovuto aspettare tre settimane – prosegue Massari –, per scegliere la persona chiamata a gestire l’emergenza: una nomina arrivata con colpevole ritardo da parte del Governo, che ancora non ha chiarito quali e quante risorse saranno messe a disposizione per la ripartenza, come più volte richiesto dagli amministratori del territorio e dal Presidente Bonaccini per primo. Nonostante la situazione delle aree colpite non occupi più le prime pagine dei giornali e le aperture dei tg, la situazione nei nostri territori resta critica e non c’è tempo da perdere, le famiglie e le imprese non possono più aspettare, anche perché le risorse necessarie per la prima emergenza sono esaurite e la stima dei danni continua a salire”.
“Da parte nostra – conclude il presidente di UPI Emilia-Romagna – vogliamo augurare buon lavoro al commissario Figliuolo, figura di assoluto spessore, competenza ed esperienza, e siamo pronti a garantire la massima collaborazione, nell’auspicio che il piano di recupero porti a un efficace intervento di messa in sicurezza del territorio, come abbiamo più volte richiesto alla premier Meloni già nei primi giorni successivi all’alluvione”.
“Abbiamo lavorato per tre settimane consecutive con 7 squadre che hanno operato contemporaneamente e siamo riusciti a chiudere in anticipo i lavori per rincanalare il fiume Idice nel suo tratto a valle del punto di collasso dell’argine e garantire così il deflusso estivo”.
Così la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo commenta la conclusione dei lavori sul fiume Idice nei pressi del Ponte della Motta, tra i comuni di Molinella e Budrio.
“Il cantiere era partito a inizio giugno e costituisce un passo avanti fondamentale perché indispensabile per la ricostruzione dell’argine”.
I lavori
Sono stati rimossi circa 120mila metri cubi di terreno, l’alveo è stato risezionato, ampliato e abbassato per permettere al torrente Idice di imboccare il tratto di valle, garantendo così un maggiore livello di sicurezza per le arginature di monte, fortemente lesionate dalla piena.
Questi lavori aumenteranno di molto la rapidità di abbassamento del livello delle acque nell’area allagata nei pressi di Selva Malvezzi (Molinella) e de la Motta (Budrio).
“Al momento non abbiamo ancora contezza dei contenuti del decreto e non sappiamo esattamente quante risorse verranno stanziate ed esattamente quali saranno le funzioni del commissario perché si parla solo di ricostruzione mentre abbiamo ancora tantissimi interventi urgenti da portare a termine. Almeno, come affermato ieri dal ministro Musumeci, che ringrazio per questo, si è fatta chiarezza una volta per tutte sul fatto che da parte della Regione Emilia-Romagna non c’è stato alcun ritardo nella consegna di quanto richiesto”. Così la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, intervenendo questa mattina a Bologna durante i lavori della III^ Commissione dell’Assemblea legislativa per un aggiornamento sul post alluvione.
“Il codice di Protezione civile prevede che dal momento in cui viene emanata l’ordinanza sullo stato di emergenza nazionale si ha un tempo determinato per effettuare la ricognizione dei danneggiamenti e inviarla al Dipartimento nazionale. A quel punto, il Dipartimento, se ha la copertura finanziaria nel proprio fondo nazionale, provvede con una ulteriore ordinanza allo stanziamento del fabbisogno, chiedendo poi alla Regione di costruire il Piano degli interventi. Noi avevamo 90 giorni di tempo per la ricognizione dei danni, ma, con un anticipo di 40 giorni, in una settimana, abbiamo presentato non solo la ricognizione dei danni ma anche l’ulteriore riformulazione chiesta dal Dipartimento”, sottolinea Priolo.
“Questa è la scansione dei tempi applicata normalmente, anche quando gli eventi calamitosi riguardano un solo fiume e una sola comunità- prosegue-. Questa volta, con un fenomeno così complesso come quello accaduto in Emilia-Romagna, che ha coinvolto 160 Comuni in sette province, ci è stato chiesto di fare subito non solo la ricognizione del fabbisogno, ma anche quello che era previsto nel momento successivo, cioè la predisposizione di una proposta di piano. Lo dico al netto di tutte le polemiche, perché questa fase è complessa e va gestita, ma va anche compresa. Ricognizioni e operazioni complesse che abbiamo realizzato in tempi brevissimi grazie alla straordinaria collaborazione di Comuni e Province, del cui lavoro ci fidiamo, nell’ottica di una reciproca fiducia istituzionale, che va al di là del colore politico delle amministrazioni”.
La vicepresidente, con delega alla Protezione civile, ha poi dettagliato tutti gli interventi urgenti che sono stati consegnati alla Presidenza del Consiglio dei ministri via Dipartimento nazionale di protezione civile.
Il totale delle risorse necessarie evidenziate dalla ricognizione sono pari a 1,93 miliardi di euro: 10,6 milioni per l’assistenza alla popolazione, 422 milioni di euro per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua, 1,13 miliardi per il ripristino dei collegamenti viari e 368 milioni per altre tipologie di intervento.
Tra questi interventi, quelli già realizzati sono relativi a un importo di oltre 16 milioni di euro, mentre quelli in corso riguardano risorse per 507 milioni.
L’assestamento di bilancio per il triennio 2023-2025 per la Regione Emilia-Romagna supererà i 125 milioni di euro.
Un risultato ottenuto grazie alle politiche di gestione finanziaria volute dalla Giunta: da un lato è stato coperto interamente il disavanzo sanitario di 84,9 milioni senza intaccare il fondo accantonato di 85 milioni, che servirà a sopperire alle minori coperture statali, in particolare su sanità e trasporti, così come a fronteggiare nuove emergenze e bisogni, a partire dall’alluvione; dall’altro si è agito sulla riduzione degli oneri finanziari e delle spese generali e sulle entrate extratributarie.
Ad illustrare numeri e contenuti della manovra di assestamento di bilancio 2023-2025 è stato oggi in Commissione assembleare Bilancio, Affari generali ed istituzionali l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano.
In un quadro di incertezza e instabilità dovuto al conflitto russo-ucraino, al caro energia, alla crescita inflattiva, al rialzo dei tassi d’interesse e alla crisi del sistema bancario internazionale, l’Emilia-Romagna si è trovata a fare i conti, come tutte le altre Regioni, anche con i mancati rimborsi Covid che hanno fortemente inciso sui bilanci sanitari. Come certifica la Corte dei Conti, nel 2022 15 Regioni su 21 hanno chiuso i bilanci sanitari in deficit, una situazione che in Emilia-Romagna è stata ripianata grazie al fatto che per il terzo anno consecutivo la Regione è dovuta intervenire con risorse proprie: pertanto anche nel 2022 l’Emilia-Romagna è riuscita a chiudere il bilancio sanitario in pareggio, nonostante i quasi tre anni di pandemia e la crisi energetica. A cui si aggiungono i nuovi bisogni, a partire dall’emergenza alluvione.
“È un assestamento di bilancio che, grazie ai conti in equilibrio, risponde a nuove emergenze, a partire dall’alluvione, e a nuovi bisogni sociali, senza rinunciare a politiche di incentivazione allo sviluppo per imprese e comunità locali- ha affermato l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano-. Con i 45 milioni stanziati sul dissesto, di cui 32 da fondi europei, rafforziamo ulteriormente gli investimenti sul dissesto idrogeologico. Affianchiamo a questo l’incremento strutturale del Fondo per la Non Autosufficienza, il sostegno alle famiglie sui trasporti scolastici e anche sugli affitti, nonostante l’azzeramento del Fondo nazionale. Turismo, cultura e sostegno alle imprese, dall’agricoltura all’industria, all’artigianato e ai servizi, attraverso i fondi europei, completano un mix di interventi volti a rafforzare la crescita e al contempo a garantire la coesione sociale e territoriale. Tutto ciò sopperendo a mancati trasferimenti statali, dalla sanità ai trasporti”.
Tra le priorità dell’assestamento di bilancio 2023-2025, la difesa del suolo e l’ambiente: saranno ampliati gli stanziamenti a favore della Protezione Civile, con 8 milioni di euro aggiuntivi già erogati; il rafforzamento dei finanziamenti ad Aipo (5 milioni) e il trasferimento ad Arpae di 2,5 milioni. Ma anche welfare, affitti, sanità e scuola: previsto l’incremento di 28 milioni di euro del Fondo regionale per la Non Autosufficienza; 18 milioni di euro per l’ambito delle emotrasfusioni; 9 milioni di risorse regionali andranno a sopperire l’azzeramento del Fondo Affitti da parte del Governo; e altri 9 milioni sono destinati ai Servizi educativi infanzia e all’accesso alle attività scolastiche e formative.
Altri settori strategici di investimento saranno trasporti, turismo, cultura, sport. Per i trasporti serviranno 22 milioni aggiuntivi per sopperire a nuove esigenze non coperte dagli stanziamenti del Fondo nazionale; 12 milioni saranno destinati al rafforzamento delle previsioni di bilancio, in particolare 5,5 milioni alla cultura, 3,5 milioni allo sport, 3,2 milioni al turismo. A questa voce si aggiungono gli interventi del Fondo unico nazionale per il turismo, di cui 2 milioni per promozione turistica e 5,2 milioni per interventi in conto capitale; attraverso lo sblocco dell’avanzo vincolato sono stati inoltre destinati 4 milioni di euro per ristori ai gestori degli impianti sciistici e delle imprese turistiche dei comprensori sciistici; ancora, 1 milione sul 2024/25 sarà destinato alla Legge 41, per dare attuazione alla nuova legge sullo sviluppo dell’economia urbana. Infine, la Regione dovrà erogare un contributo di 14 milioni allo Stato per compartecipazione al rientro del debito pubblico; e altri 10,5 milioni saranno destinati alla convenzione con le Province.
Programmazione Fondi europei
Altra complessità con cui la Regione si trova a fare i conti, il mancato riparto a livello nazionale dei Fondi di Sviluppo e Coesione. Nonostante ciò, nell’assestamento vengono confermati gli impegni presi sul versante della programmazione europea. Sul fronte FESR e FSE+ i bandi previsti nella programmazione riguarderanno questi ambiti: sostegno investimenti delle imprese e degli enti locali; digitalizzazione, transizione energetica, internazionalizzazione; formazione; interventi per il dissesto (32 milioni); Space economy e Basket Bond; attuazione Atuss e Stami. Inoltre sarà attuato l’accordo tra BEI e Regione per il potenziamento e l’innovazione dell’offerta turistica, e rafforzato lo stanziamento per fare un altro bando della Legge 14.
Per quanto riguarda il Feasr, a sostegno dell’agricoltura emiliano-romagnola per il 2023-2027 sono stati programmati 170 milioni di euro, attraverso 13 bandi per finalità ambientali e indennità compensative per le zone svantaggiate. Per il 2023 si prevede l’uscita di un altro pacchetto di bandi, di cui 8 per interventi agro-climatico ambientali e 20 per interventi strutturali quali investimenti, promozione e trasferimento delle conoscenze, per un totale complessivo di 125,7 milioni.
Il quadro nazionale e regionale
L’economia italiana ha confermato anche nel 2022 una crescita del Pil del 3,7% in termini reali, ma le previsioni per il triennio 2023-2025 mostrano un incremento più lento, stimato all’1% per quest’anno. Dal punto di vista del controllo della finanza pubblica il 2022, sempre a livello nazionale, ha fatto registrare un consistente peggioramento del deficit (indebitamento netto): l’8% del Pil, anziché il programmato 5,6%. E le Regioni, con gli Enti locali, sono chiamate a contribuire al risanamento della finanza pubblica, attraverso i risparmi legati alla riorganizzazione dei servizi, alla digitalizzazione e al potenziamento del lavoro agile. La Regione Emilia-Romagna è chiamata a dare un contributo di oltre 14 milioni di euro all’anno per il triennio 2023-2025.
Le previsioni di Prometeia (al 25 maggio 2023) sulla crescita del Pil reale per il 2023 collocano l’Emilia-Romagna in linea con il Paese, con un + 1%; valore confermato per il 2024 (contro il +0,7% dell’Italia) e previsto in leggera crescita (+1,1%) per il 2025 e 2026.
Ripristino del Fondo per l’Affitto e di quello per la morosità incolpevole, non più previsti nell’ultima Legge di Bilancio, oltre alla definizione di un programma di investimenti e di un organico Piano Casa nazionale.
E’ quanto chiede al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, l’assessora regionale alle Politiche abitative, Barbara Lori.
“A seguito dei gravissimi eventi alluvionali del mese di maggio- afferma Lori- c’è il rischio concreto che molte famiglie si trovino in difficoltà nel pagamento dei canoni degli alloggi di Edilizia residenziale pubblica e sociale. Servono urgentemente misure di sostegno per mantenere il diritto all’assegnazione di una casa”.
Già nei mesi scorsi Lori aveva scritto al ministro per chiedere il ripristino dei due Fondi esclusi nella Finanziaria, “per venire incontro alle difficoltà di tante famiglie fragili, purtroppo in aumento”. Una richiesta che ora rinnova, nel momento in cui il Governo sta definendo il decreto sulla ricostruzione e deciso la nomina a Commissario per la ricostruzione di Francesco Paolo Figliuolo.
Ma non solo. Nell’ambito di un piano complessivo di ristori economici, secondo Lori vanno previsti altri tre interventi:
– la concessione di contributi per la riparazione, il ripristino e la ricostruzione degli immobili ed alloggi di edilizia abitativa residenziale pubblica e sociale danneggiati dall’alluvione;
– una proroga almeno al 31 dicembre 2023 per i lavori da Superbonus 110% sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica, per il raggiungimento del 60% dei lavori da eseguirsi obbligatoriamente per beneficiare dell’incentivo;
– la concessione di una proroga per il Programma “Sicuro, Verde e Sociale. Riqualificazione Edilizia Residenziale Pubblica”, in particolare per quanto riguarda la ormai prossima scadenza del 30 giugno 2023 prevista per la consegna lavori e quella del 31 marzo 2026 per la fine lavori ed il collaudo.
“In queste settimane come Regione ci siamo attivati per essere concretamente vicini alle tante famiglie che hanno perso la loro abitazione o hanno subito danni gravissimi, adottando misure come quella per la rinegoziazione degli affitti e stanziando un milione di euro aggiuntivo dal bilancio regionale per il ripristino e la riassegnazione degli alloggi Erp sfitti. Ma di fronte alla situazione drammatica che stanno vivendo i nostri territori, servono urgentemente misure e risorse a livello nazionale. Ed è urgente oggi più che mai l’adozione di un Piano Casa nazionale, sostenuto da adeguate risorse finanziarie, che da troppo tempo manca nel nostro Paese- chiude Lori-, quale insieme articolato di azioni che vadano dalla leva fiscale, all’acquisto dell’invenduto, alla rigenerazione e incremento del patrimonio pubblico, fino al sussidio per la locazione”.
Si terrà dal 1 al 8 luglio il Torneo Internazionale di tennis Under 14 Combined maschile e femminile dello Sporting Club, Memorial Angelo Rossini – Trofeo BPER Banca, inserito nel Circuito Tennis Europe Junior Tour.
Al via ci saranno oltre 120 atleti. Sia il tabellone maschile che femminile, infatti, comprendono 18 tennisti del main draw con classifica internazionale più alta, 8 provenienti dalle qualificazioni, 4 wild cards (una di diritto dello Sporting, le altre decise dalla Federazione Italiana Tennis e Padel) e 2 eventuali Special Exempt (atleti che possono richiedere l’entrata di diritto, se impegnati in semifinali o finali di altrettanti tornei).
Gli 8 atleti delle qualificazioni provengono a loro volta da un tabellone di 32 nomi che cominceranno a sfidarsi sabato 1 luglio e, dopo due incontri a testa, saranno individuati gli otto atleti maschi e le otto femmine che entreranno nel tabellone principale.
Da quel momento cominceranno i match che porteranno poi alle semifinali e al gran finale di sabato 8 luglio sul campo centrale dello Sporting Club Sassuolo.
Da sabato 1 luglio si disputeranno le prime sedici partite delle qualificazioni femminili e maschili, poi ogni giorno, fino a metà settimana, saranno circa ventiquattro gli incontri in programma al mattino, al pomeriggio e anche la sera, di singolo e doppio, sui campi dello Sporting in terra rossa.
Una grande e spettacolare settimana di tennis, a ingresso libero e gratuito per tutti, anche per gli appassionati di sport non soci del Club.
In Italia solo pochi circoli hanno l’approvazione dalla Tennis Europe per l’organizzazione di questa manifestazione (Brindisi, Pavia, Correggio, Milano, Pescara): è prestigioso per lo Sporting e per la Città di Sassuolo far parte di questo circuito e ci rende fieri che la Federazione Italiana Tennis e Padel ci confermi ogni anno questo tradizionale appuntamento tennistico.
Lo Sporting ha ottenuto questo traguardo grazie alla qualità delle sue strutture, che sono considerate fra le migliori d’Italia, e grazie agli anni di esperienze positive nell’organizzazione di grandi appuntamenti tennistici. Essendo da poco in questo Tour si parte dalla categoria 3, che è legato al livello dei giocatori presenti e all’ospitalità a loro concessa, ma considerando l’entry list appena uscita, il livello è già più alto delle nostre aspettative.
Per quanto riguarda i partecipanti al torneo, nei tabelloni maschili citiamo i portacolori del circolo sassolese: Frederick Cortesi, Alessandro Ferrari, Giovanni e Lorenzo Neri, Alberto Nicolini. I ragazzi sono tesserati per lo Sporting Club Sassuolo e in particolar modo si allenano quotidianamente su questi campi seguiti dal Direttore Tecnico Francesco De Laurentiis.
Nei tabelloni femminili potremo vedere invece Asya Grande, Giulia Gualdi e Gaia Migliorini, che sono in forte crescita in questa stagione, tra le ragazze che hanno fatto il salto di qualità maggiore.
Delle quattro wild cards sia maschili che femminili per il tabellone principale una per categoria sono di diritto dello Sporting e tre a disposizione della Federazione Italiana Tennis: proprio dai Tecnici Nazionali under 14 Thomas Tenconi e Antonio Cannavacciuolo stiamo aspettando le conferme dei nomi. Da definire invece le wild cards (sei più sei) per i due tabelloni di qualificazioni.
L’obiettivo dello Sporting Club Sassuolo con questa manifestazione internazionale è quello di dar spazio ai giovani tennisti e tenniste che possano trovare un trampolino di lancio per il loro futuro e scalare le classifiche! Sono passati dai tornei Tennis Europe Rafael Nadal, Roger Federer, Novak Djokovic, Matteo Berrettini e in campo femminile Simona Halep, Camila Giorgi,… tanti grandi Campioni d’Europa che hanno scritto e stanno scrivendo la storia mondiale del tennis.
Dare spazio ai giovani campioni del futuro, a quelle promesse che fra qualche anno vedremo in TV al pari di Lorenzo Musetti e Jannik Sinner e dire che sono passati da Sassuolo, allo Sporting Club.
Francesco Vincenzi, presidente di ANBI e ANBI Emilia-Romagna
In questa delicata e difficile fase post/alluvionale ogni singola esigenza del territorio merita attenzione e soddisfazione concreta ed il segnale molto chiaro e forte arriva anche da ANBI Emilia-Romagna che per una volta, in via straordinaria, ha deciso di “emigrare” per questa occasione da Bologna a Faenza (RA) per l’annuale assemblea di approvazione del bilancio e per la condivisione delle politiche di indirizzo dei Consorzi di bonifica regionali.
Per i Consorzi è un momento importante e, oggi come oggi, diventa fondamentale per rilanciare un appello accorato alle istituzioni affinché si agisca in tempi utili e non in ritardo: “Occorre risistemare entro l’estate la rete idraulica di canalizzazioni dei consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna che i recenti e ripetuti eventi alluvionali di maggio hanno sommerso e danneggiato – ha commentato il presidente di ANBI e ANBI Emilia-Romagna Francesco Vincenzi – serve evitare che lo stesso rischio si ripresenti a causa delle precipitazioni autunnali, cercando il più possibile di mettere al riparo chi ha patito danni esorbitanti”.
L’incontro assembleare, svoltosi nella sede faentina del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale e che ha visto la presenza di presidenti e direttori dei Consorzi regionali, è stato introdotto dal presidente del Consorzio Antonio Vincenzi:“Abbiamo poche settimane per riparare almeno 100 chilometri di alvei. Poi ce ne saranno altri 200 da sistemare per evitare di affossare un’agricoltura d’eccellenza mondiale, è importante trovare risposte adeguate”. Lo stesso Antonio Vincenzi ha colto l’occasione dell’approvazione del bilancio annuale per ringraziare ANBI Emilia-Romagna e tutti i Consorzi italiani che hanno dimostrato di avere un consolidato e forte spirito di solidarietà operativa e capacità di azione. Presente all’incontro, in rappresentanza di Coldiretti Emilia-Romagna, il direttore regionale della federazione Marco Allaria Olivieri.
Smart working con i nuovi prezzi di luce e gas, condizionatori accesi per sfuggire al grande caldo e sempre più elettrodomestici e gadget tech collegati alla domotica: gli italiani arrivano all’estate e vogliono ottimizzare i consumi.
Ecco allora che VIVIenergia – uno dei principali operatori nel mercato dell’energia in Italia -, con l’infografica “L’home tour del risparmio energetico”, fornisce importanti consigli e tips su come gestire i device e gli elettrodomestici di ogni stanza per ridurre la spesa in bolletta a fine mese e ottimizzare la vita stessa dei dispositivi.
Dalle luci sempre accese nel soggiorno, all’uso intensivo dei dispositivi elettronici nella stanza da letto, passando per l’uso frequente degli elettrodomestici in cucina, ogni piccolo aspetto che contribuisce al totale delle spese energetiche può essere sfruttato gettando un occhio al risparmio.
Ad esempio, quanto consuma guardare in streaming una serie TV attraverso piattaforme come Netflix? E qual è la console per videogiochi che utilizza più energia elettrica? O anche: la sera conviene più leggere su carta accendendo un’abat jour o sfruttando un’e-reader?
Questa infografica offre, infatti, una panoramica completa dei consumi in casa, fornendo alle famiglie informazioni preziose per prendere decisioni consapevoli riguardo all’uso dell’energia. Attraverso una maggiore consapevolezza e una gestione oculata dei consumi, è possibile ridurre gli impatti economici e ambientali derivanti dall’aumento delle spese energetiche.
Poste Italiane comunica che negli Uffici Postali le pensioni del mese di luglio saranno in pagamento a partire da sabato 1. Per una migliore fruizione del servizio, è consigliabile, per il ritiro delle pensioni in contanti, seguire la turnazione alfabetica indicativa suggerita nell’esempio, cognomi:
dalla A alla C sabato 1°luglio (solo mattina)
dalla D alla K lunedì 3 luglio
dalla L alla P martedì 4 luglio
dalla Q alla Z mercoledì 5 luglio
Le pensioni di luglio saranno disponibili a partire da sabato 1, anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare in contanti dagli ATM Postamat, senza recarsi allo sportello. Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a € 700 all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.
Dalla Via Emilia a New York, città fondamentale per le filiere industriali e la Data Valley emiliano-romagnola, sede di un ecosistema dell’innovazione e delle startup sempre più forte. Seconda area più avanzata dal punto di vista del digitale e dell’alta tecnologia dopo quella californiana, già oggetto di importanti eventi istituzionali, culturali ed enogastronomici promossi dalla Regione.
Un impegno per rafforzare il posizionamento internazionale del sistema Emilia-Romagna che ieri è stato al centro dell’incontro che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha avuto con il sindaco di New York, Eric Leroy Adams, ultimo appuntamento della missione istituzionale della Regione nella metropoli statunitense che si avvia a conclusione.
Dopo il faccia a faccia con David Briel, viceministro allo Sviluppo e affari internazionali della Pennsylvania, una nuova occasione per rinsaldare il ponte verso gli Usa, secondo Paese di destinazione dell’export emiliano-romagnolo dopo la Germania (ma primo Paese extra Ue) per un valore di 10,5 miliardi di euro, in crescita del 31,2% sul 2021 e del 60,4% sul 2019. E un interscambio con un saldo commerciale positivo di 9 miliardi di euro (dati 2022). Nonché il principale Paese investitore in Emilia-Romagna con oltre 220 imprese con azionisti di riferimento globale con sede negli Usa per un fatturato aggregato di circa 8,3 miliardi di euro e oltre 20mila dipendenti.
“Vogliamo consolidare le relazioni con questa area del mondo- sottolinea Bonaccini -. E ringrazio il sindaco di New York per questa ulteriore opportunità di confronto, molto utile per fare il punto su progetti e iniziative comuni, partendo dalla ricerca e dal trasferimento delle conoscenze, un tema su cui l’Emilia-Romagna, vera e propria Data Valley europea, ha le carte in regola per competere a livello globale. Forte della collaborazione strutturale tra sistema produttivo e Università, le reti regionali dei Tecnopoli, dell’Alta Tecnologia e dell’Alta formazione, oltre ai Cluster attivi in tutti i principali comparti. E su cui vogliamo continuare a investire per promuovere uno sviluppo equo e sostenibile, in grado di creare buon lavoro e chiamare giovani preparati, oltre a trattenere i nostri, dopo l’approvazione della legge regionale su attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti ad elevata specializzazione, unica nel suo genere”.
Relazioni tra Emilia-Romagna e New York avviate ormai da qualche anno. Basti ricordare l’Italian Accademic Center, lo spazio promosso dall’Università di Bologna insieme alle Università La Sapienza di Roma e alla Federico II di Napoli a Cornell Tech, appendice della Cornell University a Roosevelt Island, nel cuore di New York, per sostenere lo sviluppo di start up innovative e l’incontro tra mondo della ricerca e imprese.
Un fare insieme di cui Bonaccini ha illustrato al sindaco Adams alcune punte di eccellenza emiliano-romagnole come Muner, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna, nata nel 2017 su impulso della Regione, che vede insieme tutti i più grandi marchi motoristici al mondo della Motor Valley emiliano-romagnola e i quattro Atenei regionali: Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara. Un’iniziativa alla quale seguirà un altro progetto promosso sempre dalla Regione come FoodER, il polo dell’alta formazione della Food Valley che proprio negli Stati Uniti ha uno dei suoi sbocchi commerciali privilegiati, non a caso destinazione del programma di promozione agroalimentare MadeinER-USA 2022-2023, che quest’anno ha visto la partecipazione al Fancy Food Festival di New York, la principale fiera dell’alimentare di qualità del Nord America, di 13 Consorzi di tutela e una trentina di aziende produttrici.
L’incontro con la comunità italiana
Ancora martedì 27, ultimo giorno della missione guidata dal presidente Bonaccini con la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, l’incontro con il Console generale d’Italia, Fabrizio Di Michele, e il direttore Antonino La Spina.
E con la comunità italiana a New York. Una platea di imprenditori, ricercatori, membri della National Italian American Foundation (Niaf), l’associazione punto di riferimento della comunità italo-americana, che ha scelto l’Emilia-Romagna come Regione d’Onore 2023. Tra le iniziative, il prossimo 14 ottobre il tradizionale Gala a Washington cui parteciperà lo stesso Bonaccini. Un appuntamento atteso da esponenti del mondo politico, della cultura e della finanza, cui viene Invitato il presidente degli Stati Uniti.
La tradizione enogastronomica emiliano-romagnola – il paniere di 44 prodotti Dop e Igp, l’eccellenza e la qualità delle materie prime, la tradizione che incontra l’innovazione – ancora al centro di un’iniziativa presso Eataly New York Flatiron, in occasione del lancio del mese di promozione dedicato al “Made in Emilia-Romagna”, con la partecipazione dello chef stellato Massimo Bottura.
Le relazioni tra Emilia-Romagna e USA
Big data e intelligenza artificiale, automotive e meccanica avanzata, biomedicale, scienze della vita, agroalimentare. L’Emilia-Romagna ha attivato nella precedente legislatura due principali assi di collaborazione verso gli Stati Uniti: quello verso New York e quello verso la Silicon Valley, San Francisco e la California. In Silicon Valley, in particolare dal 2015 è attivo un presidio di ARTER per supportare e di guidare le startup regionali nel loro processo di internazionalizzazione e nella raccolta di fondi.
Un impegno che in questa legislatura si è progressivamente esteso al Nord America e all’East Coast: Boston, Washington, Philadelphia e lo Stato della Pennsylvania, ma anche Houston e il Texas cuore della space economy.
Continua l’intenso piano di riqualificazione della rete acquedotto di Formigine. Si tratta di un piano pluriennale di manutenzione straordinaria che lo scorso anno ha visto l’investimento nel solo territorio comunale di oltre 2 milioni di euro. Sfruttando anche il minor traffico della stagione estiva, Hera avvierà nei prossimi giorni due importanti cantieri che contribuiranno a rendere la rete più resiliente, dunque anche meno soggetta a manutenzione, riducendo al contempo le possibilità di perdite.
Gli interventi, al via da lunedì 3 luglio, saranno localizzati nel Capoluogo, in via Valdrighi e a Corlo, lungo le vie Battezzate e Radici in Piano. In allegato le mappe di dettaglio. In entrambi i casi saranno previste variazioni al normale traffico veicolare, comunque sempre con garanzia di accesso alle aree interessate per residenti, attività commerciali e mezzi di soccorso.
Possibili brevi interruzioni del servizio
Durante i lavori si potranno verificare brevi interruzioni della fornitura acqua. Nel caso di interruzioni prolungate gli utenti saranno avvisati per tempo mediante avvisi applicati alle abitazioni.
Capoluogo: intervento di 40 giorni; su via Valdrighi chiusura parziale e senso unico alternato
Il cantiere di via Valdrighi, durerà circa 40 giorni e interesserà il tratto compreso fra via Nazario Sauro e via Cavazzuti per circa 320 m. Lì si interverrà sostituendo una vecchia condotta con una nuova tubazione in PVC. Il raddoppio del diametro (da 10 a 20 cm) e il nuovo materiale, in un punto strategico per la distribuzione cittadina, renderanno la rete più robusta anche al di là del punto specifico del cantiere.
Da via Nazario sauro al civico 62 di via Valdrighi sarà istituito il divieto di circolazione al traffico veicolare, mentre da quel punto fino a via Cavazzuti vigerà un senso unico alternato per consentire di accedere al parcheggio della scuola materna.
Corlo: 30 giorni di lavori. Senso unico alternato su via Radici
L’intervento di Corlo, propedeutico anche alla prossima realizzazione della rotatoria all’incrocio fra via Battezzate e via Radici, durerà circa 30 giorni. I lavori interconnetteranno le condotte realizzate negli ultimi anni in via Radici in Piano ed in via Battezzate con la condotta presente in via Pascoli, migliorando sensibilmente l’affidabilità della rete acquedotto. Lungo via Battezzate, da via Edison a via Radici, sarà posata una nuova tubatura in PVC lungo circa 100 m, con un sensibile aumento di portata rispetto all’esistente. Poi lo stesso accadrà lungo via Radici, in direzione nord per 165 m. fino, all’altezza della ciclabile di via Tirelli. Lungo tutto il percorso dell’intervento si approfitterà anche per rinnovare gli allacciamenti idrici alle utenze interessate e i gruppi valvole esistenti.
I lavori avverranno in due fasi distinte. Nella prima si interverrà sull’incrocio via Battezzate/via Radici in piano, dove sarà realizzata la rotonda. La seconda fase i lavori riguarderanno la parte ovest di via Battezzate e via Radici. Tale fase potrà partire solo nel momento in cui verrà messo in totale sicurezza il muro perimetrale del vecchio mulino di Corlo che attualmente non consente di effettuare escavazioni nelle sue immediate vicinanze.
Anche in questo caso è previsto un impatto sul traffico. Durante i lavori su via Battezzate la strada rimarrà chiusa nel tratto interessato dai lavori. Per quanto riguarda il successivo intervento su via Radici, sarà invece istituito un senso unico alternato su quella strada e un senso unico lungo via Battezzate (da via Radici a via Edison.
Un piano di valenza strategica che punta all’interconnessione degli acquedotti
I due interventi si inseriscono in un piano di manutenzione straordinaria che ha valenza più ampia rispetto al territorio formiginese. La rete idrica di Formigine, infatti, è un importante ponte fra gli assi acquedottistici che interconnettono montagna e pianura. Soprattutto l’intervento di Corlo va a potenziare tali collegamenti, di primaria importanza per garantire e rafforzare la disponibilità della risorsa idrica anche nelle condizioni di estrema siccità e limitata disponibilità delle fonti sorgentizie.